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Autore: Kriss89    14/10/2008    2 recensioni
…sul balcone c’era un ragazzo che bussava al vetro… le sue labbra si muovevano in una silenziosa richiesta d’aiuto…
Genere: Romantico, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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VAMPIRE’S TATOO

Chapter 1: Disclosure

Era una giornata squallida come tutte le altre, mi era toccato andare per forza al campus anche se quella mattina avrei voluto rimanere a letto molto volentieri, le giornate come questa non mi piacevano erano  troppo soleggiate e a causa del colore troppo chiaro dei miei occhi il riverbero mi dava fastidio.

Mi fermai a fissare la mia immagine riflessa in una vetrina di strumenti musicali, un paio di occhi celesti chiaro tanto da sembrare grigi mi fissavano e scrutavano il resto del corpo, quella mattina mi ero messo un paio di jeans grigi con una t-shirt azzurra il tutto accompagnato da una cinta di cuoio nera e una fascia di pelle al polso… la tracolla con i quaderni mi stava abbandonata sul fianco mentre cercavo di sistemare i capelli, fin troppo lisci per sembrare naturali e di un colore simile al grigio scuro…  anzi… no… direi più un color antracite… visto da lontano dimostravo più di ventidue anni…

Finito di litigare con i capelli mi tirai sugli occhi i ray-ban neri  sugli occhi per cercare di attenuare tutta quella luce… per fortuna ci riuscirono appieno… era risaputo  Gregory Hayes era una creatura prettamente notturna… avrei preferito avere lezione la notte piuttosto che di giorno, e purtroppo vivendo a Tucson, in Arizona, era inevitabile… in compenso avevo un abbronzatura invidiabile, no che ci tenessi sia ben chiaro, ma almeno quella non mi faceva sembrare una abitante dell’Alsaka… ah! L’Alaska, quanto mi piacerebbe viverci li si che la luce non era abbagliante e fastidiosa.

Arrivai al campus con mezz’ora di ritardo, ormai la lezione di Chimica era cominciate e non avevo nessuna intenzione di interrompere il professore! Decisi di dirigermi alla biblioteca, avrei cercato qualcosa da leggere e avrei passato le prossime due ore in attesa di cominciare la lezione di Fisica…

La biblioteca era stranamente affollata, sgattaiolai in cerca di qualcosa di interessante; l’aria ,illuminata da i raggi del sole che filtrava da degli enormi lucernai sul soffitto, mostrava le strane danze  dei granelli di polvere sospesi; rimasi  quasi imbambolato mentre i titoli dei libri mi sfilavano davanti agli occhi… non ero effettivamente intenzionato a spulciare ogni angolo, infatti mi limitavo a guardare il ripiano che avevo davanti agli occhi, non mi accorsi di essere passato al reparto narrativa finché non notai il libro che da bambino mi aveva colpito tantissimo… Carmilla di Le Fanu… l’avevo letto per la scuola ma quella storia mi aveva colpito e si era fissata nella mia mente come un marchio a fuoco… da quel momento ogni ragazza che assomigliava vagamente alla vampira mi faceva venire un brivido dietro la schiena… e di ragazze castane ricce e diafane ne avevo viste parecchie… purtroppo anche questo discorso, le ragazze, era un discorso problematico per me… fin da quando mio padre era andato via di casa all’età di quindici anni non avevo mai sentito l’impulso di averne vicina una… ma ora c’era un problema, ogni sera mi addormentavo stringendo il cuscino odiando me stesso per non aver trovato nessuno che mi abbracciasse e mi baciasse la sera… ero solo… e la solitudine a volte è letale.

Ma io non ho intenzione di cedere, sarà difficile…doloroso e stupido ma voglio trovare l’anima gemella… non dico che voglio sposarmi ma perlomeno fidanzarmi per un po’… almeno per sapere cosa si prova nell’avere qualcuno affianco che ti sostenga e da cui puoi andare nei momenti più miseri della tua vita… quei pochi amici che ho mi hanno sempre detto che fidanzarsi è la cosa più bella e la cosa più brutta allo stesso tempo… si sta benissimo per la maggior parte del tempo, ma a volte si soffre davvero tanto… e io in quanto di sofferenze emotive ero fin troppo esperto…

L’università era stata un po’ la mia salvezza poiché avevo conosciuto un paio di ragazze con cui ero riuscito ad andare d’accordo e anche un paio di ragazzi con cui ogni tanto spiccicavo qualche parola… non so il perché ma mi è sempre rimasto più facile parlare alle ragazze piuttosto che ai ragazzi… sarà che questi sono generalmente più taciturni, me per primo, e troppo simili a me perché io possa capire ciò che stanno pensando…

Sprofondai in una poltrona che come tutto il resto della biblioteca era polverosa e odorava di vecchio… anche se questa biblioteca era relativamente nuova…  manteneva lo stesso odore di una biblioteca secolare…

Mentre, la mia mente invece sprofondò nella lettura di Carmilla finché non sentii una mano poggiata sulla spalla destra… mi voltai alzando di poco il viso… una ragazza dai lunghi capelli mogano mi fissava sorridendo…

“Melissa…ciao…chimica è finita?” le chiesi a mezza bocca…

“Si… e se è per questo è finita anche Fisica…!”  mi rispose sempre sorridendo.

“No…cazzo! Oggi spiegava i moti dei pendoli… uff… sai che non sono molto bravo a tal proposito…”  sbuffai…

“Dai su, andiamo a prenderci un caffè… che ne ho davvero bisogno…” disse Melissa passandosi una mano sulla testa e riavviando all’indietro una lunga ciocca di capelli.

La seguii mentre trotterellava nei corridoi, facendosi notare dai più… Melissa era una ragazza piena di fascino, cinica si, ma piena di fascino… aveva un andatura dondolante e la gonna che aveva messo oggi non faceva altro che accentuare i movimenti dei  fianchi, e lei sapeva benissimo di possedere questo fascino che ipnotizzava la maggior parte dei ragazzi… e perché no anche qualche altra ragazza…

“Senti Greg sei sicuro che ultimamente va tutto bene? Non ti vedo molto in forma…”  mi disse a bassa voce tanto che la sentii solo io…

“Beh, credo di si… anche se ultimament…ehm…no, niente!” mi ero salvato in extremis.

“Anche se ultimamente? Finisci quello che stavi dicendo”  purtroppo invece aveva sentito tutto…

“No è che ultimamente mi sento depresso… ho voglia di fare qualcosa… ma non ci riesco… è come se mi sentissi svuotato dentro… incompleto…”

“Tu hai bisogno di una ragazza…” disse sorridendo lei…

“Si…è vero… ma non sono sicuro di riuscire a trovarne una, ho paura… ho paura di rimanere solo… e la solitudine ultimamente mi sta distruggendo…” guardavo gli stivali che Melissa portava ai piedi, non avevo il coraggio di guardarla in quegli occhi color miele, che sembravano tanto dolci ma che in realtà erano tanto freddi e impudenti…

“Senti… te l’avrò detto mille volte… non ti devi preoccupare, sei un ragazzo carino… dovresti metterci solo un po’ d’impegno e vedrai che la ragazza la trovi…”

“Melissa ma lo vuoi capire o no che io non so neanche da dove si parte per iniziare una storia con una ragazza… non ne ho mai avute e dubito che i film romantici siano buoni insegnanti!” dissi al limite dell’irritazione…

“Allora… capisco che non ne hai mai avuta una ma dovresti saperlo come si fa… dovrebbe essere istintivo…”

“NO! Non lo è… io le ragazze le ho sempre visto come vedo i ragazzi… amiche e basta… non riesco a capire come si possa andare oltre l’amicizia… mi viene difficile… è difficile… e io non ho tutta questa autostima per provarci… ne sarei ferito e basta… e io non voglio più essere ferito da nessuno!” sentivo gli occhi pizzicare, perché non mi capiva era un discorso così difficile? Eppure a me sembrava così naturale…

“Ah! questo non me l’avevi mai detto… davvero non vedi nient’altro in una ragazza che una semplice amica?” mi chiese un po’accigliata

Mi limitai a rispondere con un si fatto con la testa, sempre evitando accuratamente di guardarla negli occhi…

Ero sbagliato io? Era sbagliato il mondo? Dovevo temere di non riuscire ad ottenere quello che volevo? Ma di questi tempi ero stufo della solita routine… non volevo più rimanere con le mani in mano…

Da quel momento rimanemmo in silenzio fino a quando non ci congedammo per fare ritorno ognuno a casa sua…

Arrivato a casa buttai la borsa sul letto e mi andai a fiondare sotto la doccia… non sopportavo l’odore del sole sulla pelle  e tantomeno il suo calore… dovevo togliermeli al più presto,  girai il miscelatore in maniera che la bocchetta fece scoppiare migliaia di gocce d’acqua gelida che mi andarono a colpire la pelle surriscaldata facendomi venire i brividi… mi insaponai con il solito bagnoschiuma al Tè verde, e mi feci lo shampoo… uscii dalla doccia e mi accorsi che non avevo preparato l’accappatoio… mi sedetti sul wc ad aspettare che un po’ d’acqua scivolasse via e quando fui sicuro di non lasciare impronte bagnate sul parquet mi diressi nudo in camere… per fortuna vivevo solo e nessuno avrebbe potuto vedermi…

Arrivato in camera accesi la luce e per poco non caddi a terrà dallo stupore…  sul balcone c’era un ragazzo che bussava al vetro…  le sue labbra si muovevano in una silenziosa richiesta d’aiuto… quando ripresi controllo del mio corpo andai ad aprire la finestre… e un ragazzo più o meno della mia età… castano e con gli occhi azzurri mi cadde addosso… aveva il fiatone ma era stranamente freddo…

Gli strinsi le braccia e lo guardai negli occhi, lui mi poggiò le mani sul petto e sorridendo si avvicinò al cuore, e si addormentò.
Solo in quel momento mi ricordai di aver aperto la finestra ad uno sconosciuto, e di trovar mici sotto, completamente nudo.

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Ecco il primo capitolo di questa breve storia che dovrebbe avere si e no una decina di capitolo... la scriverò in parallelo con un altra quindi gli aggiornamenti si adi questa che dell'altra saranno un po' più radi... sorry... ma quando i cervello gira e ordina di scrivere una cosa non posso fare altro che obbedirgli...

Grazie per aver letto e commentate... commentate anche se non vi è piaciuto o se l'avete trovato noioso... basta che lo facciate...hahahahaha...

Kriss89

  
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