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Autore: crige    16/10/2014    5 recensioni
SAVE ME.
Nell' attesa dell' aggiornamento di "Love Of My Life", potete leggere questa breve storia.
Feffe e Alessia alle prese con i classici problemi di una relazione a distanza.
Non mancherà il diabete, le uscite di Erica e la saggezza di Nene.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Non è facile. 
Non è semplice renderci conto di trovarci di fronte ad un problema.
Di vedere che c'è qualcosa che non va.
 
All' inizio tendiamo a far finta di niente.
A ripeterci che presto passerà
Che è solo un periodo.
 
Ma poi la cosa va avanti.
Continua ad evolversi.
E tu non puoi più stare semplcemente fermo lì.
 
Quindi, prendi un bel respiro e decidi di affrontare di petto la cosa.
Ti prepari un discorso.
Ti poni le probabili domande, così da avere già le risposte.
E vai. 
 
Ma poi ti trovi davanti un paio di occhi.
Due mani tremanti che afferrano le tue.
Delle labbra che sussurrano il tuo nome. 
E tutto ad un tratto, tutto si spezza.
 
In fondo, nessuno ha mai detto che sarebbe  facile.
Non ci sono istruzioni.
Ci sarà sempre qualche problema di fronte a te.
Devi solo imparare a considerare quegli occhi, quelle mani e quelle labbra.
Perchè solo così capirai che, qualunque sia il problema, se si affronta in due, non puó essere poi tanto grosso.
 
 
 
 
                                  **********
 
Mi stiracchio beata.
Sbadiglio rumorosamente, rigirandomi tra le lenzuola.
Alla fine allungo una mano dall' altra parte del letto, trovandola peró vuota.
 
Storcio il naso ricordandomi che Alessia aveva lezione.
Apro gli occhi, dando uno sguardo alla stanza.
Cosa che ieri non ho potuto fare.
 
Ho deciso di farle una sorpresa.
Ho guidato fino Milano.
Ho trovato casa sua, bussato alla porta e aspettato.
 
Lei ne è stata molto felice.
Non ci vedevamo da due mesi.
Inutile dire che non abbiamo passato la notte a parlare.
 
Mi alzo dal letto, abbandonando la camera.
Posso rimanere tranquillamente in pantaloncini e reggiseno sportivo.
Le coinquiline di Alessia non ci sono.
 
Mi è mancata da morire.
Il suo profumo.
I suoi occhioni dolci.
Le sue labbra.
Il suo corpo..
 
Non riesco ad esprimere la gioia che ho provato rivedendola.
È un qualcosa di troppo grande per essere definito.
Troppo intenso.
 
Mi siedo al tavolo con una tazza di caffè in mano.
L' orologio alla parete segna le undici e mezza.
Ho dormito troppo.
Ma in fondo, stanotte, ho speso parecchie energie.
 
Sorrido sorniona al ricordo.
È stato belissimo fare l' amore con lei dopo cosí tanto tempo.
Credo di essere tornata a respirare, solo quando lei mi ha baciato.
A Firenze mi manca l' aria, senza la sua presenza.
 
All' improvviso sento il portone aprirsi.
Sorrido, immaginando si tratti di Alessia.
Mi alzo, aspettandola.
 
Chi mi si presenta davati, peró, è tutt' altra persona.
Alta, scura di pelle, capelli neri legati in una coda, occhi scuri.
Fisico nella media.
 
-Ciao- saluta, indecisa.
 
-Ehi- ricambio il saluto, scrutandola -io sono..-
 
-Francesca- sorride -immaginavo- si avvicina, porgendomi una mano -Stella, la compagna di stanza di Alessia-
 
-Oh, è un piacere!- ricambio la stretta, cercando di essere cordiale -ho fatto del caffè, ne vuoi un po'?-
 
-Certo- annuisce, prendendo poi posto a tavola.
 
Prendo un' altra tazzina, riempendola.
Gliela porgo, sedendomi di fronte a lei.
Non mi sento molto a mio agio.
 
Continua a squadrarmi il corpo senza ritegno.
Non si sforza neanche di instaurare una conversazione.
Che tipa strana.
 
-SONO A CASAAA!-
 
Sorrido automaticamente, sentendo la voce della mia ragazza.
La vedo apparire poco dopo.
Saltella fino a me, lasciandomi un veloce bacio sulle labbra.
 
-Ciao Amore- soffia, scostandosi -ciao Stella!- saluta la sua amica, sedendosi successivamente sulle mie gambe -come è andata a casa?-
 
-Tutto apposto, grazie!- sorride -la tua lezione?- 
 
-Bene! Anche se la Marini è veramente una scassa palle-
 
Seguo i loro discorsi, senza capirci molto.
La maggior parte delle persone che nominano, non la conosco.
Decido quindi di andare a fare una doccia.
 
-Vi dispiace se uso il bagno per farmi una doccia?- chiedo, facendo alzare Alessia.
 
-Feffe non dire stupitaggini!- mi brontola, la mia ragazza -vai e muoviti!- 
 
-Ci metto poco- le lascio un bacio in fronte e abbandono la stanza.
 
Non so spiegare bene come mi sento.
In un certo senso, sono a disagio.
Mi sento fuori posto.
Quasi un' estranea e non riesco a capire il perchè...
 
 
                         **********
 
La seguo con lo sguardo finchè non sparisce dalla mia vista.
Sorrido incontrollatamente.
È bellissima.
 
Quando ieri ho aperto la porta, mai avrei immaginato di trovarmela di fronte.
Sarei potuta morire di gioia.
 
Abbiamo passato la notte a fare l' amore ed è stato bellissimo.
Mi è mancata da morire.
Tutto di lei, di noi, mi è mancato un sacco.
 
-Ok- Stella interrompe i miei pensieri -mi dovevi dire che le foto non le rendono giustizia!- esclama -è troppo figa! Per non parlare del suo fisico e..-
 
-Ehi!- la blocco, indignata -ricordati che è la mia ragazza! Non farti strane idee- ridacchio divertita della sua faccia -comunque si, lo so che è figa! Ed è mia!- le punto un dito contro, a mó di minaccia.
 
-sisi, tranquilla! Non ti devi preoccupare!- scuote la testa -se vuoi posso stare in camera delle altre, oggi! Almeno state da sole!-
 
-Sarebbe fantastico- dico, sorniona.
 
-Perfetto- mi fa un occhiolino, alzandosi -vado a portare le mie cose di là, allora!- 
 
Adoro Stella.
È la coinquilina con la quale ho legato di più.
Ci siamo capite subito.
 
Usciamo spesso insieme.
Mi ha presentato molti dei suoi amici e delle sue ultime conquiste.
È una persona adorabile.
 
Mi alzo andando in camera.
Apro la porta, soffermandomi un momento sull' uscio.
Ammiro la mia ragazza avvolta solo da un asciugamano.
 
Mi avvicino silenziosamente, abbracciandola da dietro.
Inspiro il suo profumo, sospirando beata.
Mi è mancato l' odore della sua pelle.
 
-Ehi- soffia, voltandosi nell' abbraccio.
 
-Non puoi startene qui così- dico, squadrandola da cima a fondo -mi fai eccitare da morire-
 
-Scema- ride, stampandomi un bacio sulle labbra -non ti è bastato questa notte?-
 
-Tu non mi basti mai- mormoro, spingedola verso il letto.
 
M' impossesso delle sue labbra, strappandole un bacio passionale.
Le sue mani corrono al bordo della mia maglietta, togliendomela.
Si lascia cadere sul materasso, portandomi con sè.
 
Continua a baciarmi, facendomi saltare il bottone dei jeans.
Tocco avidamente ogni parte del suo corpo.
La sento sospirare e questo mi eccita ancora di più.
 
-Mi fai impazzire- gemo, quando le sue mani scavalcano i miei splip.
 
-Tu mi fai impazzire- ribatte, portandosi sopra di me.
 
Dio, potrei passare giorni interi a fare l' Amore con lei.
Feffe mi libera dei pantaloni.
Inizia a baciarmi le gambe, fino ad arrivare al mio centro.
 
-Cerca di non farti sentire da Stella- sussurra, prima di privarmi delle mutandine.
 
-Vedró che posso fare- gemo, quando le sue labbra si posano sul mio inguine.
 
 
                               **********
 
-Dormi?-  
 
-No- mormora -sono solo rilassatissima-
 
Sorrido, accarezzandole i capelli.
Abbiamo finito di fare l'Amore da poco.
Siamo nude a letto, sdraiate.
Io a pancia in sù e lei poggiata per metà sopra di me.
È il paradiso.
 
-Mi sei mancata- 
 
-Anche tu- soffio, lasciandole un bacio su una tempia.
 
Ridacchia, alzandosi leggermente.
Si sistema meglio sopra di me.
Ora siamo viso contro viso.
 
-Lo avresti mai detto?- chiede, sorridendo -quando ci siamo conosciute, lo avresti mai detto che saremo arrivate a questo punto?-
 
-So solo che ci speravo dalla prima volta che ti ho visto sorridere-
 
La vedo sorridere emozionata.
Si sporge in avanti richiedendo un bacio che non le nego.
Sfiora il mio naso con il suo, subito dopo.
 
-Allora, come vanno le cose a casa?-
 
-Tutto bene- rispondo, semplicemente -Erica e Nene sono sempre più unite, Marta sta prendendo ottimi voti a scuola, Lorenzo sta ancora con Claudia e Alessandro è il solito scapolo!-
 
-Bene- annuisce -sono contenta!-
 
Sorrido, iniziando ad accarezzarle la schiena.
Sospira, poggiando la testa nell' incavo del mio collo.
Mi beo della sensazione dei nostri corpi a contatto.
 
Mi è mancato tutto questo.
Stare nel letto con lei a parlare.
Farci le coccole.
Godere della sua presenza.
 
All' improvviso mi sfiora il tatuaggio sul fianco, con una mano.
Alza il capo, guardandomi.
Ha uno sguardo strano.
 
-Sei più andata a trovare Federica?-
 
-Sì, lo sai che ci vado almeno due volte a settimana- dico, stranita -perchè?-
 
-Così- scrolla le spalle -e stai bene? Insomma, domani è..-
 
-Tranquilla- m' irrigidisco, scostandomi leggermente -è tutto ok-
 
-Scusa- si mette a sedere -non volevo farti agitare -solo che stasera vai via e voglio essere sicura che tu non faccia niete di stupido, perchè quest' anno non ci saró io e..-
 
-Ti ho detto che è ok- alzo un po' la voce -il fatto che domani sarebbe stato il suo compleanno, non mi farà andare fuori di testa- abbandono il letto, iniziando a rivestirmi.
 
-Eddai Francesca, non volevo farti arrabbiare- si alza a sua volta, venendomi in contro -mi preoccupo solo per te-
 
-Non ne hai motivo, sto bene!- 
 
Le do le spalle, infilandomi i jeans e successivamente le sarpe.
Prendo un bel respiro, cercando di calmarmi.
Non mi piace questa conversazione.
 
Non capisco perchè abbia introdotto l' argomento.
Non capisco cosa c' entrasse. 
Non ha proprio alcun senso.
A meno che..
 
-Aspetta- mi volto di scatto, scrutandola -credi sia venuta a trovarti solo per questo?-
 
-No, io..- 
 
Si blocca di colpo.
Punta i suoi occhi nei miei.
Sospira.
Ha uno sguardo rammaricato.
 
-Non ci posso credere- mormoro, passandomi una mano tra i capelli.
 
-E' solo che è da un mese che ci sentiamo poco, che sei sempre assente e di colpo ti presenti qui e..-
 
-E non credi sia venuta qui appunto perchè ultimamente ci siamo sentite poco?!-
 
-Non lo so!- sbotta, incrociando le braccia.
 
-Antonella mi vuole lasciare il Danger, Alessia!- sbuffo -mi sta insegnando come si fanno gli ordini e si tiene la contabilità di base! Sto studiando e lavorado il triplo! Dovresti cercare di capirmi!-
 
-Ma io ti capisco!- ribatte -solo che ti sento distante- sussurra quelle ultime parole, infilandosi una maglietta lunga.
 
-Mi senti distante e allora per questo tiri furi Federica?- chiedo, incredula -facile dare sempre la colpa a lei!-
 
Mi ero ripromessa di non tirare fuori l' argomento.
Mi ero detta che non andavo da lei per litigare. 
Ma purtroppo quella frase mi è uscita senza che io potessi far niente per fermarla.
 
 
                                 **********
 
-Che vorresti dire, scusa?- 
 
-Che fai sempre così!- ringhia -dai ogni volta la colpa agli altri! Non è mai colpa tua!-
 
Quelle parole mi colpiscono come lame.
Mi siedo sul letto.
Fisso Francesca, incredula.
 
-Non è solo colpa mia se ci sentiamo poco, ultimamente- abbassa il tono di voce, sedendosi sulla scrivania -tu hai sempre da fare e quando non sei impegnata, esci con i tuoi amici e mi scrivi solo quando stai per andare a dormire- sospira -se ti voglio vedere, devo venire io-
 
-Ma perchè io devo seguire le lezioni!-
 
-Ma il fine settimana non le hai!- ribatte, sbattendo una mano su un libro lì vicino -ma preferisci uscire con i tuoi compagni di corso!-
 
Non posso dire che abbia torto.
In effetti, sarei potuta scendere.
Ma ho preferito andare alla festa organizzata da uno dei miei amici.  
 
Abbasso la testa, colpevole.
Capisco come possa sentirsi.
Non volevo farle del male.
 
-Mi dispiace- dico, in fine -Sono stata una stronza. Non so neanche perchè ho tirato fuori Federica- mormoro -io..-
 
-Devo uscire- afferma, balzando giù agilmente -ho bisogno di stare da sola-
 
-Amore..-
 
-Ti prego- sussurra -torneró tra qualche ora-
 
Annuisco, vededola uscire.
Sobbalzo sentendo il portone di casa chiudersi.
Mi alzo, finendo di vestirmi.
 
Non so perchè mi sia comportata così.
Non so cosa mi sia preso.
Quand' è che ho iniziato ad allontanarla?
 
Stupidamente ho creduto che, non sentendola, sarei riuscita ad abituarmi meglio alla sua assenza fisica.
Ma ora capisco quanto mi sbagliassi e ho finito pure con farle del male.
 
Mi dirigo in salotto, lasciandomi cadere sul divano.
Accendo la tv, cambiando distrattamente canale.
Lascio andare un sospiro.
 
-Ale!- Stella mi raggiunge, prendendo posto accanto a me -tutto ok?-
 
-No- rispondo -ho litigato con Francesca-
 
-Per quale motivo?-
 
-Colpa mia- sbuffo -non l' ho trattata bene, ultimamente-
 
Ammetterlo ad alta voce, fa ancora più male.
Stella si avvicina, poggiando una sua mano sulla mia.
Mi sorride.
 
-Vedrai che risolverete! Parlale, no?-
 
-Lo faró quando torna-  
 
-Brava!- esclama -nel frattempo, che ne dici di una birra? E sorridi, che sei più bella quando lo fai!-
 
La osservo alzarsi e andare in cucina.
Nascondo il viso tra le mani, sospirando.
Voglio solo che la mia ragazza torni pesto.
Voglio parlarle e ricordarle quanto la amo.
Odio discutere con lei.
 
Le diró che torno a Firenze con lei, per qualche giorno.
Non fa niente se salto un paio di lezioni.
L' unica cosa di cui m' importa adesso, è riavere la nostra complicità indietro.
Ho bisogno di sentirla vicina.

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Angolo autrice:

Prima di tutto, chiedo scusa se non aggiorno Love Of My Life, dico solo che ci sto lavorando.
Nel mentre, mi è venuta l' idea di questa storia.
Non so ancora quanti capitoli avrà, ma non molti.
Prendete il tutto come una specie di prologo per il seguito di Save Me!
Spero che questo primo capitolo vi sia piaciuto, nel prossimo ci saranno anche Nene e Erica!
Cerco di aggiornare presto!
Un bacio a tutti!

Ps: grazie di cuore a quelle 97 persone che mi hanno messo tra gli autori preferiti!
Siete magnifici *.*


Pps: sto scrivendo dall' iPod, quindi se ci sono degli errori vogliate scusarmi. 
  
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