E la guardo, sono lontano da lei, ma sento che il nostro spirito non è mai stato così vicino. 
La osservo, il vento le sta scompigliando i riccioli castani, li dondola in una danza nel quale vorrei far ballare anche le mie dita, in un intreccio che si trasforma in carezza. 
Sono uno stupido! Infondo noi Serpeverde siamo codardi, la feccia della nostra gente. Eppure, credo che potrei essere in grado di amarla. Sarei capace di cambiare, andare contro il volere del cappello parlante e dei limiti della nostra casa, gli stessi che ci hanno tenuti separati per ogni notte che ho passato in questo castello. 
Potrei passare oltre e finalmente confessarle che la amo, che potrei essere io quello giusto. 
Ma cosa posso io, uno stupido ragazzo biondo, più preoccupato di deriderla e sembrare forte, piuttosto che mostrarmi debole nel confessarle il mio desiderio. 

 

Questo corpo vive per amarla, mi sento il fantoccio della mia anima, così vuota, così lontana, ma così piena di lei. 

 

Lei , quel fardello che è dolce portare. 
Lei, Hermione, è la mia redenzione. 

 
Si volta, mi guarda con odio. Posso sentire le fiamme della sua ira che mi catturano, mentre il focolaio che brucia nel mio petto si affievolisce, per rinascere poi, come una fenice dalle sue ceneri, più forte e vivido. 

 
Hermione è. 
Fintanto che lei sarà, io sarò con lei.

 

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Angolo Autrice: