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Autore: Quellaragazza    16/10/2014    0 recensioni
la storia di cui vi sto parlando è una storia triste... tratta da una storia semivera...
Daisy frequenta il primo anno del liceo, è una ragazzina insicura e infelice. la sua vita prende una bella svolta quando diventa la nuova vicina di banco di Edward, il ragazzo perfetto per lei. c'è solo un problema molte ragazza vanno dietro a Edward e lei nonostante questo è convinta di piacergli, lui è il suo pensiero della sera e della mattina. La delusione più grande è quando si rende conto che la sua amica Victoria piace ad Edward...
cosa farà Daisy continuerà a stare male cercando di raggiungere l'impossibile?
questa è la mia storia
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Non mi piace mettermi in mostra, non mi piace fin da quando ero in prima elementare, già alle scuole elementari mi sedevo sempre in ultima fila perché odiavo che la gente potesse vedermi, mi piaceva starmene lì nell’angolino con l’ultimo banco in fondo vicino alla finestra.
Purtroppo in questi primi tempi di scuola superiore gli ultimi banchi erano già occupati. Quello che dovrebbe essere stato il “mio” posto era occupato da uno dei ragazzi più belli che io avessi mai visto: Edward Malrtar. La mia amica Victoria era riuscita a rimediare i posti in penultima fila, il mio banco era davanti a quello di Edward e vicino a quello di Victoria, invece vicino a lei era seduta Cecilie. Ero appena davanti alla finestra in fondo all’aula, ma detestavo il fatto che lui potesse guardarmi.
I giorni procedevano lenti e la scuola non andava così bene. Odiavo quel dannatissimo posto, c’era troppa gente, non era per nulla tranquillo e avevo paura… di cosa?
Beh è semplice, avevo paura che quando sarei andata avanti col tempo non sarei piaciuta ai miei compagni. Alle medie ero vittima di bullismo psicologico e non volevo fare la stessa fine.
Principalmente mi stavo muovendo con passi da gigante e stavo socializzando quasi con tutti, anche se non era da me, per quello mi riconosco come una persona che lotta per uscire dalla sua bolla di timidezza, e devo dire che ci stavo riuscendo abbastanza bene.
Ogni mattina la prima domanda che mi ponevo era: ‘a che giorno della settimana siamo?’
Non vedevo l’ora che arrivasse il week-end per rilassarmi e per smettere di pensare a tutti i problemi almeno per un giorno. Per gli altri giorni che non erano inclusi nel fine settimana mi ripetevo gli stessi step la mattina:
-alzati
-sopravvivi a scuola
-torna a casa e vai su tumblr
- torna a letto al calduccio.
Ecco questa è la mia vita, non prendetemi per una depressa, devo solo trovare i miei interessi…
La mattina dell’ 8 ottobre andai a scuola camminando velocemente come se facendo così la giornata sarebbe passata più velocemente.
Arrivai alla quarta ora, faceva un caldo allucinante, avevo il sole in faccia che mi dava un fastidio assurdo, rifletteva solo sulla penultima fila perché era davanti alla finestra, illuminava solamente me, Victoria e Cecilie.
<< basta non ce la faccio più>> esclama victoria, guardando dritta verso di me con il sole che le rifletteva i capelli neri ebano.
<< mi scusi professoressa>> disse alzando la mano << potrei fare cambio di posto? Il sole è fastidiosissimo!>>.
<< va bene, velocemente Victoria, Cecilie spostatevi a destra dall’altra parte della classe, domani mattina quando torna il buio rimettetevi dove siete adesso e poi il pomeriggio quando ritorna il sole farò portare dalle bidelle le tende va bene?>> disse la prof.
Senza rispondere avevano già cambiato posto.
Io ero rimasta da sola lì, in penultima fila in mezzo alla classe.
La professoressa continuò la lezione senza fare caso a me. Alzai la mano timidamente
<< prof…>> dissi con un filo di voce << io dove vado?>>. La docente si girò scocciata dalla lavagna e esclamò <>.
Mi girai e vidi Edward che accennava un sorriso. Trascinai il banco indietro cercando di non fare rumore per non attirare l’attenzione.
Finalmente il banco in ultima fila vicino alla finestra era mio, ma non ero felice solo per quello…
   
 
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