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Autore: pandamito    17/10/2014    2 recensioni
Raccolta di one-shot in ordine cronologico su Alby e Newt, i loro pensieri e le loro interazioni all'interno del libro.
Nel corso del primo libro vediamo messa in risalto l'amicizia fra Alby e Newt, rispettivamente capo e secondo in comando dei Radurai, ma la loro relazione - essendo il libro scritto dal punto di vista di Thomas - non viene approfondita abbastanza, così ho voluto realizzare questa raccolta per mostrare una mia visione di quello che c'è dietro ai loro piccoli momenti.

● I – Newt sapeva che si stava fingendo offeso di fronte agli altri, ma da come l’aveva attirato accanto a sé sapeva che aveva bisogno di lui, che silenziosamente lo ringraziava per essere intervenuto. E così Newt gli rimase vicino.
● II – Newt era sdraiato su un lato, rivolto verso di lui, con un braccio teso che gli accarezzava i corti capelli scuri, come a volerlo fare addormentare. Quella sensazione gli dava un barlume di ricordo della sua vita passata.
● V – Aveva paura di tutto e chissà se Alby avrebbe continuato a consolarlo, una volta sveglio.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alby, Newt
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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01
 
«Amico» disse Alby, poi si passò le mani tra i capelli corti, facendo un sospiro rumoroso. «Non sono bravo in queste cose… sei il primo Fagiolino da quando Nick è stato ucciso.»
 
Al suono di quelle parole, Newt capì che doveva intervenire immediatamente. Erano piene di dolore e sconforto; anche se Alby cercava sempre di mostrarsi forte e non far vedere quanto in realtà avesse paura, Newt sapeva sempre cosa si celava dietro ogni sua parola.
Nick era uno dei primi Radurai, era stato al comando fino al mese prima e quando all’Adunanza avevano eletto Alby come capo dei Radurai, dopo la sua morte, si era sentito addossare sulle spalle il peso di tutti. Mantenere l’ordine in tutta quella situazione di sploff faceva veramente schifo, lo sapeva. Newt forse più di tutti.
Ricordò come, dopo l’Adunanza, Alby si era afflosciato sul letto della loro stanza nel Casolare, la testa fra le mani, i gomiti puntati sulle gambe, e gli aveva chiesto aiuto.
Newt aveva poggiato la fronte sulla testa del maggiore e gli aveva accarezzato i corti capelli scuri.
Alby aveva alzato lo sguardo, i suoi occhi erano lucidi e velati. «Sii il mio secondo in comando, ti prego» l’aveva implorato. «Ne ho bisogno. Non ce la faccio da solo.»
Newt sospirò e alla fine accettò, sapendo di non poter fare altrimenti. Odiava dover pensare a salvare tutti gli altri pive quando lui stesso odiava essere in quel posto, ma non poteva neanche abbandonare Alby, non l’avrebbe mai fatto. Avrebbe dovuto combattere un po’ all’Adunanza, ma alla fine anche gli altri avrebbero accettato. Di certo Alby era più sicuro, tutti in lui riconoscevano la figura di un vero capo, ma nessuno avrebbe voluto fare i conti con lui se qualcuno l’avesse fatto arrabbiare; per questo avere la figura di Newt lì a portata di mano rassicurava un po’ tutti. Era l’unica persona a cui Alby desse veramente ascolto.
 
Con l’andatura un po’ zoppicante si fece largo fra la folla per raggiungere Alby e il nuovo Fagio seduti lì vicino.
Era preoccupato per cosa potesse dire l’amico, aveva paura che potesse crollare da un momento all’altro.
Mascherando i suoi timori, si sforzò di mettere in scena un sorriso quasi divertito. Si avvicinò con calma e diede uno schiaffo scherzoso sulla testa del moro.
«Aspetta il cacchio di Tour, Alby. Gli viene un cavolo di infarto, a ‘sto qua, non ne sa ancora niente.» Si chinò, tenendo la mano al nuovo arrivato. «Io sono Newt, Fagio, e saremmo tutti di buonumore se perdonassi questo nostro nuovo capo testa di sploff qui.»
«Ma fottiti, faccia di sploff» sbottò Alby con un grugnito, dandogli uno strattone e tirandolo a sedere accanto a lui. «Almeno le mie parole le capisce a metà.»
Newt sapeva che si stava fingendo offeso di fronte agli altri, ma da come l’aveva attirato accanto a sé sapeva che aveva bisogno di lui, che silenziosamente lo ringraziava per essere intervenuto.
E così Newt gli rimase vicino.
Anche quando si alzò e tirò Thomas per la maglietta, furioso, Newt scattò in piedi e bloccò Alby per le spalle, col timore che potesse fare qualcosa di avventato. Alby non era tipo da non pensare, ma la rabbia prendeva spesso il sopravvento su di lui dopo mesi – anni – passati lì dentro.
Lo ascoltò, quando Newt lo pregò di lasciarlo stare. I muscoli di Alby si rilassarono e lasciò andare la presa su Thomas, cercando di aprirgli gli occhi sulla sua nuova vita, stroncandogli la speranza di non poter aver indietro quella vecchia.
«Ci arrivi?» domandò Alby, il respiro pesante.
Il Fagiolino guardò Newt, come a cercare una via di uscita da quella situazione e il biondo si fece avanti, volendo metter fine alla discussione, per cercare di convincere Thomas a lasciar stare tutta quella storia di sploff.
«Ci arrivi, vero, Fagio?» ripeté, con più calma.
E quando Thomas annuì, Newt diede un sospiro di sollievo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

PANDA B I T C H.
Bao a tutti.
Ne avrete la nausea di me and the worst is yet to come.
Finalmente ho pubblicato la prima one-shot di questa raccolta, che non so quanti capitoli avrà di preciso, ma comunque un numero limitato, perché scriverò sempre momenti presenti nel libro, o comunque momenti che magari sono accaduti perché poi ne siamo venuti a conoscenza ma che effettivamente non abbiamo letto. Tipo Alby che chiede a Newt di svegliare Thomas, Newt che convince Alby ad andare con loro e cose così, insomma.
Il primo capitolo, cioè questo, effettivamente penso sarà il più corto e via via si allungheranno sempre un po', o almeno così ho notato, ma cerco di non superare qualche pagina perché alla fine sono momenti, non ho voluto creare chissà quale storia attorno a ogni singolo momento, volevo semplicemente evidenziare il rapporto fra questi due personaggi che ho amato.
Per qualsiasi chiarimento, potete farmi domande e potete contattarmi mettendo mi piace alla pagina facebook Come una bestemmia. o seguendo @pandamito su twitter, o andando sul mio profilo efp dove ci sono tutti i link dei social network su cui sono reperibile. (?)
Uhm, altro da dire? Non so, boh, magari mi verrà in mente alla prossima, che tanto i primi capitoli già ce li ho scritti.
Baci e panda, Mito.
   
 
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