Fumetti/Cartoni americani > I Pinguini di Madagascar
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Autore: summerstar    17/10/2014    3 recensioni
Una giornata normale, tutti fanno le cose che fanno di solito. Ma nessuno può immaginare le grandi conseguenze di un piccolo imprevisto .
Dal primo capitolo: "Soldato Rico e Kowalski si fiondarono fuori. Si aspettavano di trovare Skipper in serio pericolo, ma davvero serio, dato che lui non urlava quasi mai. Invece quando uscirono trovarono solo un sapiens sopra il loro habitat che sembrava apparentemente sconvolto.
-Chi sei tu e cosa ci fai nel nostro habitat?- (...)
-Io… io sono Skipper. Dannazzione io sono Skipper, il tuo capo!- "
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Kowalski, Rico, Skipper, Soldato, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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UN PICCOLO IMPREVISTO


 
Introduzione
 
La giornata dei pinguini iniziò normalmente: si alzarono presto, fecero colazione, allenamento e così via, fino ad arrivare al tanto atteso memento in cui i quattro potevano fare quello che gli pareva durante il loro tempo libero. Skipper e Rico decisero di rilassarsi facendo una partitina a carte, soldato era incollato alla televisione a guardarsi l’ennesimo episodio dei suoi amati lunacorni mentre kowalski stava lavorando su qualcosa di apparentemente molto complicato e… scientifico.
Insomma tutti stavano facendo proprio le solite cose, anche se quel pomeriggio qualcosa di effettivamente diverso c’era. E quel qualcosa di diverso era proprio il marchingegno sul quale stava lavorando lo scienziato, che sembrava felice e fiero più che mai. Questo Skipper lo notò e, non appena aver battuto Rico a carte, andò a verificare la sua ipotesi. Ed eccola confermata, Kowalski stava per completare qualcosa che molto probabilmente avrebbe minacciato di  distruggere lo zoo o addirittura l’intero universo, come solito delle sue invenzioni. Il capo della squadra era sempre contento di vedere un suo uomo impegnarsi tanto in qualcosa, ma gli dispiaceva il fatto di dover veder spenta per l’ennesima volta quella luce che brillava nei suoi occhi, una luce che sapeva di felicità e di orgoglio, ma che poi, una volta spenta, lasciava solo tristezza e delusione. Ogni volta pregava perché le sue invenzioni funzionassero, in buona parte perché avrebbero di certo aiutato durante le missioni del team, ma anche e soprattutto perché per una volta kowalski si sarebbe potuto sentire realizzato in qualcosa, per non vederlo ancora una volta giù di morale. Perché infondo (anche se lui non l’avrebbe mai ammesso) ci teneva davvero tanto alla felicità dei suoi uomini.
Skipper decise quindi di chiedergli che cosa stava costruendo.

-Questo è il mio…..(pausa ad effetto)….. CONVERTI-OGGETTI-TORE! –  Rispose Kowalski entusiasta.

-Il tuo convertiggetti che? – Chiese molto incuriosito soldato, che per un qualche miracolo si era staccato dai suoi lunacorni per partecipare alla conversazione.

-Il mio Converti-oggetti-tore, una volta completata, questa macchina potrà fare cose straordinarie!-

-Del tipo?-  Chiese il capo.

- Bè, signore, una volta completato, se funzionerà, il mio Converti-oggetti-tore (per abbreviare c.o.t.)  sarà in grado di scomporre le molecole di qualsiasi oggetto tu voglia, scambiarle, mescolarle e trasformarle in diverse molecole, per poi ricomporsi trasformandosi in un oggetto creato da te, partendo di base da un’oggetto a caso, che tu potrai trasformare in qualsiasi cosa! –

-In parole povere?- Chiese Skipper leggermente seccato.

-Ahh… in poche parole pui trasformare per esempio un bullone in una torta, una scarpa in una sedia…. Anche una semplice briciola in una bomba atomica!! – Rispose il genio

-kabooom!!-  Rico, con la sua solita faccia da pazzoide, non appena aver sentito le parole ‘bomba’ e ‘atomica’.

Kowalski gli fece un sorriso, costatando che almeno per una volta quella sua espressione centrava appieno con il centesto.
-Oh cielo, una bomba atomica no! … però sarebbe fantastico far comparire un lunacorno!- Commentò Soldato, sognante.

-No Soldato, mi spiace deluderti ma se questa macchina funzionerà non sarà comunque in grado,secondo i miei calcoli, di creare la vita da un oggetto…. Forse introducendo come oggetto di base un essere vivente si potrebbe pensare ma... no… mi ci vorrebbero troppi calcoli, è fisicamente impossibile, e poi sarebbe troppo rischioso, non ho idea di quello che potrebbe accadere! –

-Ow.. em.. capisco.. bè, sarà comunque fantastico!- Rispose comunque felice Soldato, che non perde mai il buonumore.

Nel frattempo gli animali dello zoo iniziarono ad osservare leggermente straniti una situazione insolita: una coda molto lunga di persone usciva dall’ufficio di Alice.  Pettegolezzi e ipotesi varie uscirono dalla bocca degli animali, ma quello che loro non sapevano è che si trattava di un semplice colloquio per trovare qualcuno che lavori al fianco di Alice, ormai sfinita (o almeno così voleva far credere)da tutti i compiti che le venivano affidati.
Gli animali continuano con i vari pettegolezzi quando, ad un certo punto, una luce molto intensa  fuoriesce dal buco della tana  dei pinguini.
 
 
**Angolo dell’autrice **
Salve a tutti, prima di tutto vorrei ringraziarvi per aver avuto la forza di arrivare a leggere fino a qui :’) poi vorrei scusarmi per aver introdotto la storia con un capitolo così breve ma, come detto prima, era solo a scopo introduttivo …  non vi preoccupate, dalle prossime volte saranno molto più lunghi i capitoli ;)
Prima che mi ammazziate con i vostri commenti, vi prego di essere clementi dato che è la prima storia che posto qui! (>.<) Con questo non voglio dire che dobbiate recensire solo positivamente, anzi, qualsiasi commento sarà accettato purchè sia  costruttivo.
Concludo dicendo che boh.. spero di avervi lascato almeno un pizzico in sospeso con l’ultima frase… perché potrebbe non essere quello che sembra.. ihihihi
Ok ora vi saluto davvero, ciao e spero di trovarvi a leggere nel prossimo capitolo! <3
   
 
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