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Autore: Fuser922    18/10/2014    0 recensioni
Cosa arriveresti a fare per proteggere una persona cara? Fino a che punto sei disposto a spingerti?
Genere: Dark, Introspettivo, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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La mia storia comincia qui tra gli scaffali e una puzza nauseante di pesce. Sono sicuro che gli amanti di questo tipo di carne mi odieranno; ma solo l'odore fa proprio vomitare. Comincio il solito slalom tra i carrelli della spesa e i cestini, c'è troppa gente e la cosa già mi innervosisce. Arrivo davanti alla sezione libri, un isola silenziosa, distante dalle canzoni natalizie, dal chiasso dei bambini e dalle signore indispettite che vengono in questi posti solo per insultare i più giovani di loro. La loro invidia e l'arroganza le portano ad essere più insopportabili di quello che sembrano. Ma l'odore dei libri e quella calma apparente mi tranquillizzano, mi rilasso e giro tra i vari titoli. I miei occhi si illuminano, eccolo lì l'ultimo capolavoro della Troisi che mi ammiccava. La mia voce interiore diceva "comprami comprami", sorrisi scuotendo la testa e presi quel volume tra le mani, "i disegni sono sempre magnifici" pensai. Erano passati tanti anni da quando mia cugina mi aveva regalato la prima trilogia del mondo emerso, ricordo ancora che finii tutti e tre i libri in meno di una settimana e mi era piaciuto così tanto che lo rilessi subito dopo. Misi il libro nel carrello e finii le mia spesa ed ecco che arriva il momento peggiore, quella lenta agonia di una coda chilometrica. La cosa brutta non è l'attesa, ma la frenesia che arriva durante il tuo turno. Quel bradipo di una cassiera diventa una scheggia solo durante il TUO turno. Tu sei impegnato a mettere alla ben è meglio gli articoli negli appositi sacchetti mentre la cassiera si è appena trasforma in Flash. E mentre tu sei immerso in quella caterva di spesa la cassiera ti da il conto. Miracolosamente riesco a pagare e togliere la mia roba. Poi di nuovo calma. Mi girai una sigaretta, tabacco rigorosamente pueblo. Appena esco me l'accendo e do una bella boccata. Il gusto forte e amaro mi rimane in bocca e il fumo entra nei polmoni. Non avete idea di quante persone mi hanno detto che fumare fa male, ma detto sinceramente, tra me e voi, non me ne frega un cazzo. Spingo il carrello fino alla mia macchina, una comunissima punto azzurra; mi da un casino di problemi ma mi porta sempre ovunque, abbiamo un rapporto di amore e odio. Riempio il bagagliaio e ripongo il carrello. Salgo in macchina e la radio mi accoglie con "black ace" degli ad/dc. Finalmente qualcosa di mio. Mi squilla il telefono e, mio malgrado devo abbassare il volume e rispondere mettendo il vivavoce. -si?- -bella Greg!- Dall'altra parte della cornetta c'era Stefano, un mio amico, quasi un fratello che aveva la decenza di chiamarmi Greg. Ovviamente non è il mio vero nome, mentre i miei lo sceglievano probabilmente si sono dati una testata a vicenda e hanno deciso di chiamarmi Gregorio. -dimmi Ste- -che fai stasera?- -studio- prima bugia -oh ma dai!- -eh si, domani sera o una verifica- seconda bugia -dai allora raggiungimi quando hai finito!- -no ste, vado a dormire presto che domani mattina ho un lavoro da fare e mi devo alzare presto- terza bugia. Non è che non voglio vederlo, non fraintendete, è che proprio non ho voglia di uscire. -si però fatti sentire, dopo quello che è successo con tua sorella sei sparito- -possiamo evitare di parlare di questo grazie?- -si si, scusa. Comunque ci conto della tua presenza per capodanno ok?- -ti ho già detto che ci sarò- -ok dai allora ci sentiamo, bella- -bella- Quando attaccai ero quasi arrivato. Entrandovi il mio gatto arriva per darmi il benvenuto e a chiedere cibo. Mentre svuoto le borse della spesa lui ci salta dentro per giocarci. Fatto sta che nonostante i suoi boicottaggi riesco a ritirare tutta la roba. Accendo lo stereo mettendo i guns'n'roses, mi butto sul letto e con "patience" in sottofondo chiudo gli occhi. Stasera non ci sono per nessuno. Io dentro e tutto il resto del mondo fuori.
   
 
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