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Autore: Kia_yo15    18/10/2014    3 recensioni
[[CreepyPasta][CreepyPasta] ]
Questa una storia scritta quattro mani da me e Teme Uchiha!!!
DAL TESTO:
-Buonanotte Sara!-
-Buonanotte..- Dissi io chiudendo gli occhi
-Secondo te Jeff esiste?-
-No... è solo una leggenda..-
-E se esistesse? E se non è una leggenda come dici tu? Come spieghi gli ultimi omicidi misteriosi?-
-Un pazzo omicida-
-Appunto!! Magari è Jeff-
-----------------------------
è la mia seconda ff... espero vi piaccia ^-^
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Mi svegliai di colpo e vidi una sagoma ai piedi del letto di Alessia. Mi spaventai molto e presi la prima cosa che vidi cioè il mio computer e lo colpì da dietro, la mia amica si svegliò per il rumore e urlò vedendo la figura per terra.
-Ma chi è?-Chiese la mia amica con una voce sterica scendendo dal letto.
-N-Non lo so... ma l'ho colpito.. col PC...-
Ero spaventata, il mio cuore batteva a mille.
-Cosa facciamo?... Oh cazzo ha un coltello!-
-Prendilo!-
Alessia lo prese e me lo diede, lo posai e mi avvicinai a quello che sembrava un ragazzo, aveva i capelli neri e una felpa bianca sporcata di sangue, al apparenza sembrava un nostro coetaneo.
-Aspetta!-  Disse all'improvviso Ale
-Che cosa succede?-
-Quella felpa!-
-Non hai mai visto una felpa!?-
-Si... Ma... Non ti sembra conosciuta?-
A quelle parole, mi misi a pensare, in effetti mi sembrava molto conosciuta quella felpa, cosi mi avvicinai ancora di più fino al viso che era coperto dai capelli neri del ragazzo, sudavo freddo, quello lì ci stava per uccidere probabilmente.
Mi feci passare una matita dalla mia amica con cui spostai un po' di ciuffi, vidi una cosa che riconobbi molto bene era un sorriso tagliato sulla faccia di quello lì.
-Ale... non urlare...ok?-
-Perché che hai visto?-
-O è un pazzo maniaco che imita il tuo amato killer o è veramente lui..-
-Cosa?!-
-Ha un sorriso tagliato fino alle orecchie..-
Lei si sorprese e si tappo la bocca, probabilmente sapeva anche lei che stava per urlare, sentii dei versi provenire dal ragazzo, presi di nuovo il computer per difendermi in caso si alzasi.
 
POV Alessia

Mi sentivo emozionata e se davvero era il mio caro e amato killer?  Se lo era ci avrebbe ucciso di sicuro, ma per me sarebbe stato un'onore se lo avrebbe fatto.
Vidi Sara che prendeva il suo computer, sicuramente aveva paura, era normale per lei anche se sembrava che i creepy gli piacevano  stava appena iniziando ad apprezzarli.

POV Sara
Stava cominciando a muoversi e mi irrigidì di colpo avevo paura, lo colpì di nuovo, per sicurezza.
-Dobbiamo portarlo via da qui.. mettiamolo in cantina...-
-S-Sì...-
Lo trascinammo con molta attenzione, perché non si svegliasi.
-Facciamolo sedere qui... passami una corda...-
-E dove la trovo?-
-Non lo so, cercala e basta!- 
Mentre la mia amica saliva le scale, io rimasi a fissarlo forse era davvero lui... Forse ci avrebbe anche ucciso.
-No non voglio morire!- Dissi singhiozzando
Mi sedetti per terra, ad aspettare, sentivo l'adrenalina salire, sudavo freddo, mentre due lacrime scendevano, forse erano due o tre minuti che pensavo alla mia vita, venni interrotta dal rumore dello scotch che la mia amica toglieva dal nastro per poi legare il ragazzo, era davvero coraggiosa adesso...
Fino a quel momento ero sempre stata io la che aveva sempre la situazione in pugno, ora però era diverso, mentre lei stava finendo di legarli le gambe lui si alzò e vidi Alessia, prese il coltello che era per terra e la pugnalò era successo tutto troppo in fretta io potei solo urlare il  nome della mia cara amica in lacrime.
-Ma guarda, ci sei anche tu..- Dissi lui con un ghigno sulla faccia
-Bastardo! Cosa vuoi da me?- Risposi urlandogli contro.
-Lo vedrai presto-
Mi prese per il braccio, stava per accoltellarmi, ma si fermò e mi cadde addosso. Mi spostai in fretta così il corpo del ragazzo andò per terra, spostai lo sguardo e vidi Ale con un palo in mano.
-Stai bene?- Mi domandò lei con voce tremolante
-Sì... Ma tu..?-
POV Alessia
Mi sentivo dolorante, mi aveva ferito, guardai in basso e vidi la mia ferita che perdeva molto sangue, probabilmente non sopravviverò ma... Ho fatto tutto quello che avrei voluto, insomma non mi sarebbe dispiaciuto morire, ero felice, e avrei potuto raggiungere i miei genitori.
Avevo la vista sempre più appannata, era sempre tutto più confuso, fino a quando tutto divenne nero.
POV Sara
-Cosa faccio?!La mia amica è svenuta e c'è un killer in casa-
Ero davvero andata in panico, ma trovai una soluzione in fretta, cominciai a legare quel maledetto, quando fini lo lasciai lì per terra e portai Alessia fuori dalla cantina, ci dirigemmo in cucina presi il mio cellulare e cominciai a digitare il numero della polizia,  lei però alzò la testa e prese il mio telefono.
-No... Non farlo... per favore..-
Perché quella richiesta? Perché non voleva che quel killer fosse arrestato? Eppure l'aveva accoltellata senza esitazioni...
Feci come lei mi disse, mi sarei pentita lo so, dovevo portarla all'ospedale ma come avrei fatto, i dottori mi avrebbero sicuramente chiesto cosa è successo, meglio non rischiare di essere accusata di tentato omicidio, così presi un coltello e glielo feci toccare, sarebbe passato come un incidente se la polizia fosse arrivata per accertarsi del fatto, forse stavo esagerando ma meglio prendere precauzioni, dopo presi dei guanti e spalmai un po' del suo sangue sul coltello, mi restava poco tempo e Ale continuava a sanguinare.
“Maledizione!” Pensai.
Chiamai il pronto soccorso, pochi minuti dopo la chiamata arrivò, la misero sul lettino che poi trasportarono nell'ambulanza, io la accompagnai ero piena di sangue sui vestiti, avevo ancora la canottiera e i pantaloncini infondo era ancora notte fonda, forse l'una o due del mattino
Arrivammo in ospedale, era un caos lì dentro, aspettai fuori, era già passata un ora e mi addormentai non so per quanto fino a che una infermiera mi chiamò. Andai subito nella stanza dove mi aveva detto che Alessia.
Il giorno dopo mi dissero di andare a casa, io non volevo lasciarla lì ma dovevo, mi dissero che potevo ritornare di pomeriggio. Quello che loro non sapevano e che avevo un serial killer in casa, ma non esitai.
Presi l'autobus e ritornai a casa, mi cambiai e andai di sotto in cantina.
Lui era sveglio e appena mi vide cominciò ad agitarsi.
Avevo paura ma non come prima, ero più tranquilla sapendo che era legato e che non poteva fare niente per quel momento, mi avvicinai sempre di più, volevo avere la conferma che fossi lui, così avevo pensato di domandarglielo, forse era un pazzo qualunque, ossessionato con quel Jeff e voleva prenderne le somiglianze.
-Tu chi sei?-
-Io sono Jeff the killer!- Disse lui con una tale sicurezza che quasi ci credevo.
-E' impossibile che tu lo sia! Lui non esiste! Nessuno dei creepypasta esiste!-
-Esistono invece, ci sono io come prova! Incredula! Ti fidi di quello che raccontano i giornali e i poliziotti! Sei come tutti gli altri! Credete che siamo leggende inventate... ma non lo siamo-
-Smettila sono soltanto leggende! Ed è vero!-
-Se non mi credi sono cazzi tuoi... ma tra pochi giorni avrai la conferma che ti aspetti...- Disse lui ridendo
Io non sopportavo più quella situazione.
Perché non voleva che chiamassi la polizia?!
Questo proprio non lo capivo, andai di sopra lasciando quel pazzo in cantina.

   
 
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