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Autore: Cygnus_X1    21/10/2014    7 recensioni
"È stata proprio la tua voce a svegliarmi. Mi hai chiamata, mi hai detto che tutto andava bene, una luce che mi ha strappata dall’oscurità in cui vivevo, e mi ha portata tra le tue braccia. E per quanti muri avessi intorno a me, tu in qualche modo sei riuscito a trovare una fenditura, e li hai attraversati tutti."
[One Shot ispirata alla canzone "Bring Me to Life" degli Evanescence, nona classificata al "Song-Fic's Contest #In Love"]
Genere: Drammatico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Contesto generale/vago
- Questa storia fa parte della serie 'Collage of broken words and stories full of tears'
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Non ho mai capito come facessi a vedere oltre i miei occhi, a vedermi dentro senza segreti, come mai mi era successo prima.
Non ho mai capito perché per te ero una porta aperta, per te e per nessun altro.
Sapevi guardare oltre la nebbia fino al mio cuore di pietra, sapevi leggere la mia anima e i segni sulle mie braccia come nessuno, prima e dopo, ha saputo fare.
Quando ti avvicinavi potevo sentire il calore del tuo fuoco irraggiare anche me; e un pochino di quel calore sapeva oltrepassare tutte le barriere che mi ero costruita intorno e scaldare l’angolino buio e freddo dove da qualche parte stavo dormendo, morta.
È stata proprio la tua voce a svegliarmi. Mi hai chiamata, mi hai detto che tutto andava bene, una luce che mi ha strappata dall’oscurità in cui vivevo, e mi ha portata tra le tue braccia. E per quanti muri avessi intorno a me, tu in qualche modo sei riuscito a trovare una fenditura, e li hai attraversati tutti.
O forse sono stata io a dirti dov’era la fenditura. Mi sono fidata del tuo fuoco, mi sono fidata di quei tuoi occhi che erano riusciti, in qualche modo, a convincermi a tornare.
Ero un mucchietto di niente e ombre, quando mi hai trovata. Mi hai riportata alla vita con il tuo calore, hai sciolto il ghiaccio affilato di cui io stessa avevo costellato la mia anima.
E sono tornata un mucchietto di niente e ombre, quando te ne sei andato.
Ti avevo aperto la strada. Avevo abbattuto quelle stesse barriere che avevo costruito in lunghi anni con le risate che gli altri mi avevano scagliato addosso. Ti ho pregato di non lasciarmi al buio e al freddo, ora che mi avevi mostrato il tuo fuoco. Come potevi pensare che potessi ritornare come prima, come se niente fosse successo?
Forse per te niente è successo. Ero una tra le tante, ero la nuova sfida. “Chissà quanto deve essere divertente provarci con un’autolesionista sfigata”, devi aver detto ai tuoi amici.
Ma io mi sono fidata. Ti ho consegnato personalmente il mio cuore. E quando ti sei stancato, l’hai buttato e mi hai dimenticata nell’ombra come una bambola rotta; e il mio cuore si è spezzato in infiniti minuscoli frammenti di porcellana che si sono conficcati ovunque dentro di me.
Il tuo calore se n’è andato, e io, nuda e ferita, sono rimasta al buio.
Ho dovuto ricostruire il mio muro, ed è stato difficile come non mai. Le schegge del mio cuore erano diventate di ghiaccio, e il freddo pungeva attraverso i nuovi segni che disegnavo ogni notte sulle mie braccia, mischiando lacrime a sangue.
Non è venuto nessuno dopo di te, lo sai? Dovresti esserne orgoglioso. Non ti ho mai tradito, non ho mai permesso a nessuno di scaldarmi, dopo aver assaggiato il tuo calore.
Tu mi avevi riportata alla vita, e ora mi conduci alla morte.
Non mi importa se non macchierai con nessuna lacrima questo foglio, quando lo leggerai. Non mi importa nemmeno se ti ricorderai di me in futuro, o se ti peserò sulla coscienza. Non è per rivalsa che ti sto scrivendo questo, né per farti affogare nei sensi di colpa.
Voglio solo che tu sappia: forse per te ero solo l’autolesionista sfigata della classe a fianco, ma per me tu eri la vita.
Appena finirò di scrivere queste parole, andrò nel bagno del piano di sopra, nella vasca, e segnerò per l’ultima volta i miei polsi.
Ti auguro di essere felice come vorresti, e come avrei voluto essere io con te.
Addio.


 
 
One Shot ispirata alla canzone "Bring Me To Life" degli Evanescence
   
 
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