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Autore: drowninginfables    21/10/2014    0 recensioni
AVVISO: Il brano racconta dell'Eneide di Virgilio.
Rivisitazione della fine del sacerdote Laocoonte cambiando il narratore da Enea a Ulisse.
Genere: Avventura, Drammatico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Ulisse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non si sentiva altro che il respiro affannoso dei soldati ammassati tra le assi, l’aria era greve e calda e un forte odore di legno e sudore riempiva le loro narici. Il divino Odisseo avvicinò l’orecchio alla parete sinistra per carpire qualche informazione di ciò che stava accadendo all’esterno.
I Troiani si stavano interrogando tra di loro sul cavallo, quasi convinti che fosse un lieto segno di resa e pace. Il guerriero sorrise quindi tra sé e fece un cenno affermativo ai compagni. Ma mentre compiva questo gesto udì la forte voce d’un uomo che interrompeva il discorso degli altri. Il sacerdote Laocoonte non credeva alla storia del cavallo perché conosceva gli Achei e più di tutti rammentava le azioni di Ulisse, l’ingannatore. A sentirsi rivolgere quell’aggettivo l’uomo socchiuse gli occhi: la sua intelligenza era nota anche ai nemici.
- Se non lo distruggeremo, porterò sventure!-
L’impetuosità di quella frase fu subito seguita da un colpo di lancia e il soldati gemettero quando quella si conficcò nel legno.
Ma il Fato era favorevole ai Greci e gli dei avevano punito i Troiani annebbiando le loro menti, rendendoli sordi. E loro, illusi, credevano d’aver vinto contro coloro che avrebbero distrutto la rocca sino alle fondamenta.
All’improvviso l’aria si riempì di urla e gli uomini dovettero assistere ad una scena agghiacciante. Nonostante non potessero vedere, immobili all’interno del cavallo, ciò che sentirono li colpì con una potenza smisurata. Solo dopo la fine della città di Priamo, scoprirono cos’era accaduto. I compagni raccontarono una storia orrenda: il sacerdote d’Apollo Laocoonte sacrificava sull’altare un toro quando due serpenti provenienti da Tenedo si diressero verso la spiaggia e attaccarono fino alla morte i suoi due figli più piccoli. Il vecchio tentò di salvarli inutilmente da quei rossi occhi e quelle zanne splendenti e venne stretto nelle loro spire, urlando come un animale che tenta di fuggire al suo macellaio.
Sotto lo scudo di Minerva si nascosero i rettili perché da quella dea erano stati incaricati di liberare la strada ai Greci. I Troiani decisero quindi di accogliere il dono nella loro città perché la punizione di Laocoonte li aveva spaventati. Tutti gli Achei risero per la loro vittoria a parte Odisseo che, avvilito per il sacrificio di un innocente, pregò che raggiungesse sereno il regno dei morti. 
  
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