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Autore: TuttaSbagliata    16/10/2008    3 recensioni
Non aveva provato l’imprinting per lei, ma ne era convinto. Lei sarebbe stata l’unica. E così come l’amava adesso l’avrebbe amata sempre. Always.
Genere: Romantico, Triste, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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always

Always

 

 

NOTE DELL’AUTRICE:

La canzone che cito in inglese all’inizio è la stessa di cui ho sparso i pezzi in italiano in mezzo alla storia. È Always di Bon Jovi.

La citazione, sempre all’inizio della storia, è presa da New Moon, in una delle ultime pagine. IMPORTANTE!!! La mia ff parte proprio alla fine di New Moon e spero abbiate già letto Eclipse perché l’’ultima parte della storia si ricollega a questo libro per cui potrebbero esserci piccoli spoiler, ma niente di che..

Ringrazio tantissimo la mia bettina, Cecilia, in arte Kate Erikson. Questa storia è nata assieme alla sua “Addio” dopo una conversazione in messenger: lei ha scritto del Jacob di Eclipse, mentre io quello di New Moon..quindi vi consiglio di leggere anche la sua perché secondo me è molto bella e ben fatta. Volevo salutare:

sophie_95;  elyxyz e Satzy che sono state così gentili da commentare la mia precedente ff “In un giorno d’estate”: Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

E dopo questo sproloquio vi lascio alla storia…

 

***

 

ALWAYS

per sempre

 

 

 

 

This romeo is bleeding

But you can't see his blood

It's nothing but some feelings

That this old dog kicked up

It's been raining since you left me

Now I'm drowning in the flood

You see I've always been a fighter

But without you I give up

Now I can't sing a love song

Like the way it's meant to be

Well, I guess I'm not that good anymore

But baby, that's just me

And I will love you, baby - Always

And I'll be there forever and a day - Always

I'll be there till the stars don't shine

Till the heavens burst and

The words don't rhyme

And I know when I die, you'll be on my mind

And I'll love you - Always

Now your pictures that you left behind

Are just memories of a different life

Some that made us laugh, some that made us cry

One that made you have to say goodbye

What I'd give to run my fingers through your hair

To touch your lips, to hold you near

When you say your prayers try to understand

I've made mistakes, I'm just a man

When he holds you close, when he pulls you near

When he says the words you've been needing to hear

I'll wish I was him 'cause those words are mine

To say to you till the end of time

Yeah, I will love you baby - Always

And I'll be there forever and a day - Always

If you told me to cry for you

I could

If you told me to die for you

I would

Take a look at my face

There's no price I won't pay

To say these words to you

Well, there ain't no luck

In these loaded dice

But baby if you give me just one more try

We can pack up our old dreams

And our old lives

We'll find a place where the sun still shines

And I will love you, baby - Always

And I'll be there forever and a day - Always

I'll be there till the stars don't shine

Till the heavens burst and

The words don't rhyme

And I know when I die, you'll be on my mind

And I'll love you – Always

 

 

<<  Di nuovo vivevo una favola. Il principe era tornato, l’incantesimo malvagio spezzato.

Restava soltanto da sistemare il personaggio irrisolto.

Dov’era il suo “felici e contenti”?  >>

 

 

 

Jacob guardava sconvolto Edward e Bella allontanarsi verso la casa.

Il Freddo l’abbracciava in modo possessivo, protettivo. La teneva stretta come se col proprio corpo potesse farle da scudo contro il mondo esterno, un mondo cattivo.

Eppure era proprio quel corpo freddo dall’odore nauseante la minaccia. Erano il vampiro, la sua famiglia, tutti i loro simili ad essere i cattivi.  Erano loro il pericolo per la ragazza..la donna che amava.

“Avanti Bella, girati!” continuava a gridare nella sua mente “guardalo! E’ un vampiro, dovrebbe essere morto! E’ un mostro!”

E Bella girò il capo verso Edward, ma il suo viso si fece più dolce mentre ne incontrava gli occhi. Dov’era l’espressione di orrore e raccapriccio che avrebbe dovuto farle sbarrare gli occhi e spalancare la bocca in un urlo muto? Dov’erano il terrore e lo stupore per l’accorgersi d’essere tra le braccia di un succhiasangue?

Lui, Jacob, vedeva il Freddo per quello che era.

Bellissimo, sì, ma dannato.

Veloce e pericoloso.

Un nemico.

Nonostante ciò lei lo amava lo stesso.

Perché?

Lei camminava dritta verso l’edificio, sicura tra quelle braccia bianche.

Perché?

Perché lei era diversa dalle altre, e l’unico terrorizzato era lui.

Jacob Black. Il licantropo.

Terrorizzato per aver appena perso la sua migliore amica.

Disperato per aver appena perso l’unica donna della sua vita.

Non aveva provato l’imprinting per lei, ma ne era convinto.

Lei sarebbe stata l’unica.

E così come l’amava adesso l’avrebbe amata sempre.

Always.

 

 

I giorni passavano. Più di una volta il sole aveva fatto capolino tra le nubi. La vita a La Push scorreva tranquilla. Emily cucinava enormi quantità di cibo per sfamarli mentre Sam sedava le continue zuffe tra i lupacchiotti. Spesso uscivano a pattugliare il loro territorio.

Nessuno parlava apertamente di cosa cercavano, ma lo sapevano tutti: tracce.

Tracce di vampiri.

Tracce di Victoria.

 Anche quel pomeriggio i Quileutes di Sam erano usciti in esplorazione. Da due giorni il sole brillava facendosi beffe dell’animo nero di Jacob. Sam correva davanti al gruppo, vigile, tallonato da Embry, più giovane e impaziente.

“Andiamo Sam” continuava a pensare Embry, “Oggi c’è il sole, nessun succhiasangue uscirebbe con questo tempo..”

“Già, Sam” rincarava la dose Quil, “Non troveremo tracce oggi..”

“Hanno ragione, potremmo tornare indietro” riconobbe Jared.

“Va bene, torniamo a La  Push” rispose Sam mentre nella mente di tutti compariva l’immagine di Emily. Non aveva potuto fare a meno di pensare a lei anche se sapeva che, quando erano trasformati in lupi, le loro menti erano tutte in collegamento e potevano sentire i pensieri l’uno dell’altro.

Jacob ebbe una fitta al cuore e tutti lo guardarono incupendosi. Sam più di tutti.

“Tu cosa fai?” gli chiese Jared.

“Proseguo” fu la risposta. Gli altri suoi pensieri erano confusi, dicevano “voglio stare solo” e “Bella, Bella, Bella!”.

“Smettila” ringhiò Paul, minaccioso.

Jacob non gli badò nemmeno, come se non avesse parlato. Si incamminò verso la foresta, ma non la raggiunse. Paul lo aveva caricato e gli era saltato addosso, intontendolo.

“Smettila!devi smetterla hai capito!” gli urlava nel pensiero. “Era un amica dei succhia sangue!non meritava di stare con noi, smettila!” e mentre urlava lo colpiva.

Jacob non reagì contro quell’attacco. Si sentiva vuoto. Sentiva di meritarsi tutto questo, in qualche modo. Non aveva più la forza di combattere, si difese un poco, ma debolmente.

Quando Sam e gli altri riuscirono a separarli Jacob rimase a terra, disteso. E lentamente il cielo cominciò a piangere.

 

Questo romeo sta sanguinando,ma non puoi vedere il suo sangue
Niente,solo alcune sensazioni che questo vecchio cane sta sollevando
Sta piovendo da quando mi hai lasciato,ora sto affogando nel diluvio
Lo vedi sono sempre stato un combattente,ma senza te,io ci rinuncio

Non posso cantare una canzone d’amore nel modo in cui dovrebbe essere
Bene,suppongo di non essere piu così bravo
Ma piccola,Io sono così

E ti amerò piccola,sempre
E sarò lì,per sempre e un giorno,sempre
E sarò li fino a quando le stelle non brilleranno più
Fino a quando il cielo scoppierà e le parole non faranno rima
so che quando morirò,sarai nella mia mente
e ti amo.Sempre

 

 

 Billy russava davanti alla tv. La partita era finita da un pezzo lasciando lo spazio ad un programma di cronaca sportiva. Il cielo fuori dalla finestra si stava oscurando mentre all’orizzonte tramontava il sole. Sembrava un quadro.

Jacob sedeva sul suo letto minuscolo. Tra le mani una fotografia, altre erano sparse sul letto. Le raccolse tutte e stando attento a non svegliare Billy uscì sulla veranda. Embry e Quil lo stavano aspettando.

“Sapevamo che avresti avuto bisogno di noi” gli disse Embry, enigmatico.

Camminando sereni i due Quileutes lo portarono alla spiaggia dove accesero un piccolo fuoco con dei rametti presi dalla foresta.

“Jake,sei pronto a dirle addio?” gli chiese Quil.

Jacob rimase in silenzio osservando le foto che teneva ancora in mano. Vi erano immortalati brevi istanti di vita. Bella gli sorrideva felice, i capelli spettinati, le labbra rosse che sembravano così morbide.

“Posso provarci..” sussurrò.

“Allora bruciale..” Jacob guardò stranito Embry.

“Sì, nei film fanno sempre così..” spiegò arrossendo leggermente, ma nel buio non si notava granché.

“Ma che film guardi Embry?” scoppiò a ridere Quil. “Embry guarda i film romantici!” lo iniziò a prendere in giro.

“Pensa quello che vuoi..” disse Embry compassato, “Allora, le bruci?”

Jacob le lasciò scivolare nel fuoco con fatica, in realtà avrebbe voluto rispondere: “Non sono ancora pronto”. 

ora le tue foto che hai lasciato
sono solo ricordi
di una vita diversa
alcune ci hanno fatto ridere,altre piangere
una che facesti tu per dire addio
cosa darei per passare le mie dita tra I tuoi capelli
toccare le tue labbra,sentirti vicina



Solo correndo Jacob sentiva di ritrovare una parvenza di serenità. Che fosse sulla sua moto scura o nella foresta trasformato in lupo non aveva importanza, anche se la moto gli ricordava Bella. Il vento e la velocità lo distraevano donandogli una sensazione di euforia. Dal giorno in cui aveva bruciato le foto era più tranquillo. Come lui anche il branco, la sua famiglia, era più sereno. Nessuno doveva più subire discorsi assillanti su Bella. Pian piano il suo ricordo sbiadiva, non l’aveva più vista e non l’aveva cercata anche se il desiderio era stato forte.

Andava meglio.

O almeno pareva andasse meglio.

Il ricordo sembrava scomparso del tutto quando, un giorno, Emmett e Paul si scontrarono nella foresta. Paul lo aveva attaccato perché secondo lui si trovava in territorio Quileutes e il vampiro aveva passato il confine. Secondo Emmett era terra di nessuno.

Jacob era l’unico che riuscisse a trattare con un minimo di civiltà coi succhiasangue, così era stato incaricato di dare un avvertimento ai Freddi.

Il confine non doveva essere superato.

A chi poteva dirlo? L’unico vampiro avvicinabile era Edward. Perché dove c’era Bella c’era Edward, era facile rintracciarlo.

Quella mattina il cielo era, stranamente, grigio. Aveva parcheggiato la moto davanti la scuola. Tutti lo guardavano mentre la spegneva, i Quileutes non erano ben visti fuori dalla loro piccola riserva.

Avevano paura di loro.

Quegli sguardi, erano così ridicoli e irritanti!

Come previsto Bella lo raggiunse subito, seguita a ruota da Edward, come un orso attirato dal miele. La vista dei due che avanzavano tenendosi per mano gli fece contorcere lo stomaco.

No, non gli era passata per niente. Bella gli era entrata nel sangue e la ferita sul suo cuore era ancora aperta. Però non l’avrebbe lasciato vedere. Non voleva essere debole e ricadere nello stato di apatia che si era appena lasciato alle spalle.

Si concentrò sul discorso che doveva fare al succhiasangue puzzolente.

 

quando dici le tue preghiere,cerca di capire
ho fatto degli sbagli,sono solo un uomo
quando lui ti tiene vicina,e ti tira vicino a lui
quando lui dice le parole che tu hai bisogno di sentire
vorrei essere lui,vorrei che quelle parole fossero le mie
vorrei dirtele fino alla fine

e ti amerò piccola,sempre
e sarò lì,per sempre e un giorno,sempre
se mi chiedessi di piangere per te,lo farei
se mi chiedessi di morire per te,lo farei
dai uno sguardo al mio viso,non c’è prezzo che non pagherei
per dirti queste parole

Avrebbe tanto voluto essere lui. Lo osservò mentre l’abbracciava, spaventata, e le asciugava le lacrime quando le disse che Victoria era tornata.

Doveva essere forte, non poteva permettersi di riabbracciarla e consolarla, non voleva ricaderci.

Non c’era riuscito però..a esserle indifferente: “..Vieni a trovarmi” si era lasciato sfuggire. Voleva essere suo amico, le aveva detto. Certo, come no. Tuttavia..se lei avesse ripreso ad andare a La Push, forse avrebbe potuto riconquistarla.

Mentre lo diceva guardò il Freddo che la strinse di più a sé, ostacolandola, impedendole di correre da lui: sapeva che lei aveva voglia di andare da Jake, dal suo sole, ma non glielo permetteva. Maledetto, perché non la lasciva andare? Anche lui voleva riabbracciarla.

No, non gli era passata. Era ancora lei la donna che amava.

Mentre sfrecciava sulla sua moto, verso casa, fece una promessa.

Ti conquisterò.

 

bene,non c’e fortuna in questi dadi truccati
ma piccola
se mi dai solo un’altra possibilità
possiamo impacchettare I nostri vecchi sogni e le nostre vecchie vite
troveremo un posto dove il sole splende ancora

si e ti amerò piccola,sempre
e sarò li,per sempre e un giorno,sempre
sarò lì fino a quando le stelle non brilleranno più
fino a quando il cielo scoppierà e le parole non faranno più rima
so che quando morirò,tu sarai nella mia mente
E Ti amo,sempre
Sempre..

 

 

 

 

 

 

Di nuovo l’autrice…

Wow!Sei arrivato fin qui!?Per me è triste, e mi è servita una flebo di cioccolata per scriverla, quindi se sei arrivato fin qui sei stato proprio bravo!Grazie!..spero che la storia ti sia piaciuta e schiocco due baci sulle guance a chiunque mi lasci un commentino…non siate avari o timidi, mi basta anche un “bella”..o un “non mi piace”, i commenti negativi mi aiuteranno a migliorare, mentre quelli positivi mi faranno sorridere..

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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