Always
NOTE DELL’AUTRICE:
La canzone che cito in inglese all’inizio è la stessa di cui ho sparso i
pezzi in italiano in mezzo alla storia. È Always di Bon
Jovi.
La citazione, sempre all’inizio della storia, è presa da New Moon, in una
delle ultime pagine. IMPORTANTE!!!
La mia ff parte proprio alla fine di New Moon e spero abbiate già letto
Eclipse perché l’’ultima parte della storia si ricollega a questo libro per cui
potrebbero esserci piccoli spoiler, ma niente di
che..
Ringrazio tantissimo la mia bettina, Cecilia, in arte Kate Erikson.
Questa storia è nata assieme alla sua “Addio” dopo una conversazione in
messenger: lei ha scritto del Jacob di Eclipse, mentre io quello di New
Moon..quindi vi consiglio di leggere anche la sua perché secondo me è molto
bella e ben fatta. Volevo salutare:
sophie_95; elyxyz e Satzy
che sono state così gentili da commentare la mia precedente ff “In un giorno
d’estate”: Grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E dopo questo sproloquio vi lascio alla
storia…
***
ALWAYS
This romeo is bleeding
But you can't see his blood
It's nothing but some feelings
That this old dog kicked up
It's been raining since you left me
Now I'm drowning in the flood
You see I've always been a fighter
But without you I give up
Now I can't sing a love song
Like the way it's meant to be
Well, I guess I'm not that good anymore
But baby, that's just me
And I will love you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you - Always
Now your pictures that you left behind
Are just memories of a different life
Some that made us laugh, some that made us
cry
One that made you have to say goodbye
What I'd give to run my fingers through your
hair
To touch your lips, to hold you near
When you say your prayers try to understand
I've made mistakes, I'm just a man
When he holds you close, when he pulls you
near
When he says the words you've been needing to
hear
I'll wish I was him 'cause those words are
mine
To say to you till the end of time
Yeah, I will love you baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
If you told me to cry for you
I could
If you told me to die for you
I would
Take a look at my face
There's no price I won't pay
To say these words to you
Well, there ain't no luck
In these loaded dice
But baby if you give me just one more try
We can pack up our old dreams
And our old lives
We'll find a place where the sun still
shines
And I will love you, baby - Always
And I'll be there forever and a day - Always
I'll be there till the stars don't shine
Till the heavens burst and
The words don't rhyme
And I know when I die, you'll be on my mind
And I'll love you – Always
<< Di nuovo vivevo una
favola. Il principe era tornato, l’incantesimo malvagio
spezzato.
Restava soltanto da sistemare il personaggio
irrisolto.
Dov’era il suo “felici e contenti”?
>>
Jacob
guardava sconvolto Edward e Bella allontanarsi verso la casa.
Il
Freddo l’abbracciava in modo possessivo, protettivo. La teneva stretta come se
col proprio corpo potesse farle da scudo contro il mondo esterno, un mondo
cattivo.
Eppure
era proprio quel corpo freddo dall’odore nauseante la minaccia. Erano il
vampiro, la sua famiglia, tutti i loro simili ad essere i cattivi. Erano loro il pericolo per la
ragazza..la donna che amava.
“Avanti
Bella, girati!” continuava a gridare nella sua mente “guardalo! E’ un vampiro,
dovrebbe essere morto! E’ un mostro!”
E
Bella girò il capo verso Edward, ma il suo viso si fece più dolce mentre ne
incontrava gli occhi. Dov’era l’espressione di orrore e raccapriccio che avrebbe
dovuto farle sbarrare gli occhi e spalancare la bocca in un urlo muto? Dov’erano
il terrore e lo stupore per l’accorgersi d’essere tra le braccia di un
succhiasangue?
Lui,
Jacob, vedeva il Freddo per quello che era.
Bellissimo,
sì, ma dannato.
Veloce
e pericoloso.
Un
nemico.
Nonostante
ciò lei lo amava lo stesso.
Perché?
Lei
camminava dritta verso l’edificio, sicura tra quelle braccia bianche.
Perché?
Perché
lei era diversa dalle altre, e l’unico terrorizzato era lui.
Jacob
Black. Il licantropo.
Terrorizzato
per aver appena perso la sua migliore amica.
Disperato
per aver appena perso l’unica donna della sua vita.
Non
aveva provato l’imprinting per lei, ma ne era convinto.
Lei
sarebbe stata l’unica.
E
così come l’amava adesso l’avrebbe amata sempre.
Always.
I
giorni passavano. Più di una volta il sole aveva fatto capolino tra le nubi. La
vita a La Push scorreva tranquilla. Emily cucinava enormi quantità di cibo per
sfamarli mentre Sam sedava le continue zuffe tra i lupacchiotti. Spesso uscivano
a pattugliare il loro territorio.
Nessuno
parlava apertamente di cosa cercavano, ma lo sapevano tutti: tracce.
Tracce
di vampiri.
Tracce
di Victoria.
Anche quel pomeriggio i Quileutes di Sam
erano usciti in esplorazione. Da due giorni il sole brillava facendosi beffe
dell’animo nero di Jacob. Sam correva davanti al gruppo, vigile, tallonato da
Embry, più giovane e impaziente.
“Andiamo
Sam” continuava a pensare Embry, “Oggi c’è il sole, nessun succhiasangue
uscirebbe con questo tempo..”
“Già,
Sam” rincarava la dose Quil, “Non troveremo tracce oggi..”
“Hanno
ragione, potremmo tornare indietro” riconobbe Jared.
“Va
bene, torniamo a La Push” rispose
Sam mentre nella mente di tutti compariva l’immagine di Emily. Non aveva potuto
fare a meno di pensare a lei anche se sapeva che, quando erano trasformati in
lupi, le loro menti erano tutte in collegamento e potevano sentire i pensieri
l’uno dell’altro.
Jacob
ebbe una fitta al cuore e tutti lo guardarono incupendosi. Sam più di
tutti.
“Tu
cosa fai?” gli chiese Jared.
“Proseguo”
fu la risposta. Gli altri suoi pensieri erano confusi, dicevano “voglio stare
solo” e “Bella, Bella, Bella!”.
“Smettila”
ringhiò Paul, minaccioso.
Jacob
non gli badò nemmeno, come se non avesse parlato. Si incamminò verso la foresta,
ma non la raggiunse. Paul lo aveva caricato e gli era saltato addosso,
intontendolo.
“Smettila!devi
smetterla hai capito!” gli urlava nel pensiero. “Era un amica dei succhia
sangue!non meritava di stare con noi, smettila!” e mentre urlava lo colpiva.
Jacob
non reagì contro quell’attacco. Si sentiva vuoto. Sentiva di meritarsi tutto
questo, in qualche modo. Non aveva più la forza di combattere, si difese un
poco, ma debolmente.
Quando
Sam e gli altri riuscirono a separarli Jacob rimase a terra, disteso. E
lentamente il cielo cominciò a piangere.
Questo romeo sta sanguinando,ma non puoi vedere il suo sangue
Niente,solo alcune sensazioni che questo vecchio cane sta sollevando
Sta piovendo da quando mi hai lasciato,ora sto
affogando nel diluvio
Lo vedi sono sempre stato un combattente,ma senza
te,io ci rinuncio
Non posso cantare una canzone d’amore nel modo in cui
dovrebbe essere
Bene,suppongo di non essere piu così bravo
Ma
piccola,Io sono così
E ti amerò piccola,sempre
E sarò lì,per
sempre e un giorno,sempre
E sarò li fino a quando le stelle non brilleranno
più
Fino a quando il cielo scoppierà e le parole non faranno rima
so che
quando morirò,sarai nella mia mente
e ti
amo.Sempre
Billy russava davanti alla tv. La partita
era finita da un pezzo lasciando lo spazio ad un programma di cronaca sportiva.
Il cielo fuori dalla finestra si stava oscurando mentre all’orizzonte tramontava
il sole. Sembrava un quadro.
Jacob
sedeva sul suo letto minuscolo. Tra le mani una fotografia, altre erano sparse
sul letto. Le raccolse tutte e stando attento a non svegliare Billy uscì sulla
veranda. Embry e Quil lo stavano aspettando.
“Sapevamo
che avresti avuto bisogno di noi” gli disse Embry,
enigmatico.
Camminando
sereni i due Quileutes lo portarono alla spiaggia dove accesero un piccolo fuoco
con dei rametti presi dalla foresta.
“Jake,sei
pronto a dirle addio?” gli chiese Quil.
Jacob
rimase in silenzio osservando le foto che teneva ancora in mano. Vi erano
immortalati brevi istanti di vita. Bella gli sorrideva felice, i capelli
spettinati, le labbra rosse che sembravano così morbide.
“Posso
provarci..” sussurrò.
“Allora
bruciale..” Jacob guardò stranito Embry.
“Sì,
nei film fanno sempre così..” spiegò arrossendo leggermente, ma nel buio non si
notava granché.
“Ma
che film guardi Embry?” scoppiò a ridere Quil. “Embry guarda i film romantici!”
lo iniziò a prendere in giro.
“Pensa
quello che vuoi..” disse Embry compassato, “Allora, le
bruci?”
Jacob
le lasciò scivolare nel fuoco con fatica, in realtà avrebbe voluto rispondere:
“Non sono ancora pronto”.
ora le tue foto che hai lasciato
sono solo
ricordi di una vita diversa
alcune ci hanno fatto ridere,altre piangere
una che facesti tu per dire addio
cosa darei per
passare le mie dita tra I tuoi capelli
toccare le tue labbra,sentirti
vicina
Solo
correndo Jacob sentiva di ritrovare una parvenza di serenità. Che fosse sulla
sua moto scura o nella foresta trasformato in lupo non aveva importanza, anche
se la moto gli ricordava Bella. Il vento e la velocità lo distraevano donandogli
una sensazione di euforia. Dal giorno in cui aveva bruciato le foto era più
tranquillo. Come lui anche il branco, la sua famiglia, era più sereno. Nessuno
doveva più subire discorsi assillanti su Bella. Pian piano il suo ricordo
sbiadiva, non l’aveva più vista e non l’aveva cercata anche se il desiderio era
stato forte.
Andava
meglio.
O
almeno pareva andasse meglio.
Il
ricordo sembrava scomparso del tutto quando, un giorno, Emmett e Paul si
scontrarono nella foresta. Paul lo aveva attaccato perché secondo lui si trovava
in territorio Quileutes e il vampiro aveva passato il confine. Secondo Emmett
era terra di nessuno.
Jacob
era l’unico che riuscisse a trattare con un minimo di civiltà coi succhiasangue,
così era stato incaricato di dare un avvertimento ai Freddi.
Il
confine non doveva essere superato.
A
chi poteva dirlo? L’unico vampiro avvicinabile era Edward. Perché dove c’era
Bella c’era Edward, era facile rintracciarlo.
Quella
mattina il cielo era, stranamente, grigio. Aveva parcheggiato la moto davanti la
scuola. Tutti lo guardavano mentre la spegneva, i Quileutes non erano ben visti
fuori dalla loro piccola riserva.
Avevano
paura di loro.
Quegli
sguardi, erano così ridicoli e irritanti!
Come
previsto Bella lo raggiunse subito, seguita a ruota da Edward, come un orso
attirato dal miele. La vista dei due che avanzavano tenendosi per mano gli fece
contorcere lo stomaco.
No,
non gli era passata per niente. Bella gli era entrata nel sangue e la ferita sul
suo cuore era ancora aperta. Però non l’avrebbe lasciato vedere. Non voleva
essere debole e ricadere nello stato di apatia che si era appena lasciato alle
spalle.
Si
concentrò sul discorso che doveva fare al succhiasangue puzzolente.
quando dici le tue preghiere,cerca di capire
ho fatto degli
sbagli,sono solo un uomo
quando lui ti tiene vicina,e
ti tira vicino a lui
quando lui dice le parole che tu hai bisogno di sentire
vorrei essere lui,vorrei che quelle parole fossero le mie
vorrei dirtele
fino alla fine
e ti amerò piccola,sempre
e sarò lì,per sempre e un
giorno,sempre
se mi chiedessi di piangere per te,lo farei
se mi
chiedessi di morire per te,lo farei
dai uno sguardo al mio viso,non c’è
prezzo che non pagherei
per dirti queste parole
Avrebbe
tanto voluto essere lui. Lo osservò mentre l’abbracciava, spaventata, e le asciugava le lacrime
quando le disse che Victoria era tornata.
Doveva
essere forte, non poteva permettersi di riabbracciarla e consolarla, non voleva
ricaderci.
Non
c’era riuscito però..a esserle indifferente: “..Vieni a trovarmi” si era
lasciato sfuggire. Voleva essere suo amico, le aveva detto. Certo, come no.
Tuttavia..se lei avesse ripreso ad andare a La Push, forse avrebbe potuto
riconquistarla.
Mentre
lo diceva guardò il Freddo che la strinse di più a sé, ostacolandola,
impedendole di correre da lui: sapeva che lei aveva voglia di andare da Jake,
dal suo sole, ma non glielo permetteva. Maledetto, perché non la lasciva andare?
Anche lui voleva riabbracciarla.
No,
non gli era passata. Era ancora lei la donna che amava.
Mentre
sfrecciava sulla sua moto, verso casa, fece una promessa.
Ti
conquisterò.
bene,non c’e fortuna in questi dadi truccati
ma piccola se mi dai solo un’altra possibilità
possiamo impacchettare I
nostri vecchi sogni e le nostre vecchie vite
troveremo un posto dove il sole
splende ancora
si e ti amerò piccola,sempre
e sarò li,per sempre e un giorno,sempre
sarò lì fino a quando le stelle non brilleranno più
fino a quando il
cielo scoppierà e le parole non faranno più rima
so che quando morirò,tu
sarai nella mia mente
E Ti amo,sempre
Sempre..
Di nuovo l’autrice…
Wow!Sei arrivato fin qui!?Per me è triste, e mi è servita una
flebo di cioccolata per scriverla, quindi se sei arrivato fin qui sei stato
proprio bravo!Grazie!..spero che la storia ti sia piaciuta e schiocco due baci
sulle guance a chiunque mi lasci un commentino…non siate avari o timidi, mi
basta anche un “bella”..o un “non mi piace”, i commenti negativi mi aiuteranno a
migliorare, mentre quelli positivi mi faranno
sorridere..
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