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Autore: Sakura hime    22/10/2014    1 recensioni
"Era impazzito totalmente. Lui era rinomato per essere una persona dotata di un notevole autocontrollo e sempre molto posata ma in quel momento non era riuscito a lottare e alla fine aveva ceduto. Aveva abbassato tutte le sue difese e si era lasciato andare. Non se lo perdonava. Non se lo perdonava perché avevo perso la testa per una ragazza che conosceva appena. Non se lo perdonava perché la suddetta ragazza doveva tornare all’estero dopo la conclusione dei lavori. Non se lo perdonava perché era riuscito solo ad ottenere un breve caffè prima che partisse durante il quale si erano detti tutto quello che potevano dirsi cercando di capirsi a vicenda e che si era concluso con un “ci rivedremo presto” da parte di lei. Non se lo perdonava perché erano passati quasi due anni da quel giorno e il suo ci rivedremo presto non si era ancora avverato. E lui stava cercando di dimenticarla e per un certo periodo credeva di esserci pure riuscito."
Una ragazza da dimenticare, un nuovo idol come vicino, nuovi sentimenti da gestire e nuovi rivali in amore da combattere...riuscirà Choi Minho degli Shinee a venire a capo di tutta questa situazione?
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Minho, Nuovo Personaggio, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salveeeee dopo tanto tempo (anni O__O) sono tornata a scrivere fan fiction e non potevo non ricominciare se non scrivendo una fan fiction sul mio gruppo kpop preferito J Nata in momenti di follia vedrà protagonisti della storia sia gli Shinee sia tutti gli altri gruppi SM Town e non che ricopriranno anche ruoli fondamentali per la storia. Detto ciò non vi anticipo più nulla…spero vi piaccia… Buona lettura!

 

 

Quellla mattina Choi Minho aveva uno degli ennesimi set fotografici. Questa volta doveva sponsorizzare insieme a una modella straniera una nuovo profumo di una marca diffusissima  di quei tempi in Corea. Per lui, Idol ormai da sei anni, era una buona opportunità per incrementare ancor di più la sua immagine. Non che non fosse già abbastanza famoso, gli Shinee erano conosciuti praticamente in tutto il mondo e di certo aveva già partecipato a numerose sfilate e set fotografici. Ma con questo, gli avevano detto il giorno della riunione con la nota profumeria, avrebbe regalato al pubblico una immagine di sé più matura e ancora più affascinante, che avrebbe dato una svolta alla sua carriera di modello,  aumentando le richieste della sua presenza come soggetto e testimonial da parte di altri brand e società.  Il tutto derivava dal tipo di concept che avevano scelto per quello shooting.

Si era alzato presto e abbandonato il dormitorio che condivideva insieme agli altri quattro membri del suo gruppo, si era recato insieme al suo manager presso lo studio al cui interno si sarebbe svolto il set fotografico. Dopo aver salutato tutto lo staff con un  breve inchino notò una figura che gli si avvicinava. La figura gli tese la mano e con un inglese perfetto esclamò:

- Hi! My name is Sarah, nice to meet you..-

La prima cosa che Minho notò della ragazza di cui ora stringeva la mano non furono i lunghi capelli dorati, e nemmeno i scintillanti occhi verde smeraldo leggermente a mandola, e nemmeno l’altezza della giovane che poteva essere soltanto inferiore a lui di nemmeno dieci centimetri, ma fu il suo sorriso. Aveva un sorriso bellissimo che comunicava non sono con la bocca ma anche con gli occhi, con  la leggera inclinazione del collo e con il tocco leggero dei sui movimenti. Rimase imbambolato.

Eppure lui con idol belle ne aveva a che fare praticamente tutti i giorni, anche forse più belle della ragazza che le era di fronte. Ma lei sembrava avere un’aura tutta sua.

Si riscosse soltanto nel momento in cui quello che doveva essere il manager della ragazza lo chiamò dicendo:

- Perdonatela signor Choi, non ha ancora imparato che quando ci si presenta deve anche inchinarsi. Nel suo paese si presentano così. Comunque piacere di conoscerla mi chiamo Kim Soo Hyun  e sono il manager della signorina Park. Lieto di fare la sua conoscenza.-

-No si figuri anzi sono stato scortese io dato che non mi sono ancora presentato alla signorina Park…- e inchinandosi leggermente verso la ragazza  -…Mi chiamo Choi Minho. Il piacere è tutto mio…Spero che lavoreremo bene insieme-

Nel momento in cui finì la frase sentì il manager della ragazza che comunicava velocemente con lei in inglese. Alla fine la ragazza riposò lo sguardo sull’idol e rivolgendogli un sorriso, il secondo di quella giornata, gli rispose euforicamente:

-Sure! Let’s do a great job!-

A quel punto il manager rispese la parola, spiegando al giovane che purtroppo la ragazza non capiva il coreano e che di conseguenza aveva bisogno  della traduzione di tutte le frasi che le venivano rivolte. Dicendo che per lui sarebbe stata un’occasione per imparare meglio a comunicare in inglese, qual spirito combattivo era, Minho si congedò momentaneamente dalla coppia per recarsi nella sala trucco, dalla quale lo avevano appena chiamato per prepararsi.

Mentre  due parrucchieri avevano cominciato a pettinargli i capelli, dividendo la sua chioma in piccole ciocche tenute da mollettine colorate, Minho cercò di analizzare i suoi pensieri senza riuscirci. Nessuna ragazza gli aveva mai fatto quell’effetto. In cinque minuti era rimasto incantato da una ragazza che non aveva mai visto prima, di cui ora conosceva a malapena il nome e la provenienza. Non poteva farsi suggestionare così. Doveva assolutamente riprendere la calma e evitare che il suo cuore cominciasse ad accelerare al solo vederla.

A lavoro ultimato si diresse sul set. Quest’ultimo era completamente bianco, con un letto  a baldacchino in stile antico al centro, ricoperto di cuscini anch’essi bianchi e candide lenzuola ampiamente ricamate. Il concept era  basato sul risveglio mattutino di una coppia di innamorati. Le foto avrebbero dovuto trasmettere calore  e sensualità, senza sfociare sul volgare, come se fossero tocchi e attimi fugaci di amore che dovevano essere catturati ad hoc dalla macchina fotografica. Perché era questo che cercava il brand: la sensualità che si nasconde dietro un bacio o una carezza. Per Minho sarebbe stato un modo per mettersi alla prova quindi anche come attore.

Mentre parlava con i fotografi per definire meglio gli ultimi dettagli vide da lontano entrare la ragazza, vestita con solo una vestaglietta a bretelline di un delicato lilla. I capelli le scendevano sulle spalle con dei dolci boccoli e il trucco le esaltava ancor di più il verde dei suoi occhi. L’idol arrossì di colpo…Forse quel set sarebbe stato più difficile del previsto.

Nel momento in cui la ragazza gli andò vicino notò che cercava di non  guardare nella sua direzione ed era leggermente arrosita anche lei. E solo a quel punto Il ragazzo si ricordò di essere a petto nudo e di avere indosso solo dei lunghi pantaloni di raso grigio scuro. Per lui era quasi normale mostrare il proprio corpo a quel modo, gli dicevano di farlo spesso anche  durante i concerti, perciò per lui era diventata quasi un’abitudine ma evidentemente la ragazza  non ero dello stesso parere.

Dopo le ultime direttive erano pronti per poter cominciare a scattare. Si sistemarono sul letto: la ragazza più avanti e il ragazzo dietro di lei. La luce dei flash che risaltava su tutto quel bianco quasi lo accecò e gli ci vollero alcuni secondi prima che il suo sguardo si abituasse.  La partenza fu traumatica: entrambi erano piuttosto tesi, tanto che lo staff decise di dargli un minuto, nel quale scambiarono quale parola in inglese, giusto per tranquillizzarsi e conoscersi meglio. Man mano che iniziarono a mettersi in posa però Minho sentì che c’era qualcosa che stava aumentando dentro di lui. Il desiderio continuo di toccarla non era più solo dettato dalle foto che stava facendo ma sentiva sempre più la voglia di sfiorarle quel viso, di accarezzarle i capelli, di scherzare con lei. La ragazza dal canto suo continuava a toccargli il petto e le spalle, ad accarezzargli il collo e la guancia e quando si parlavano tra uno scatto e l’altro cercavano sempre di fare battute per ridere e allentare la tensione. E grazie alla simpatia di lei ci stavano riuscendo…e fin troppo bene.

I movimenti erano diventati ormai naturali come se si conoscessero da sempre e tutto veniva sapientemente immortalato dalle macchine fotografi che dei tre fotografi scelti per quello shooting.  Il lavoro era quasi al termine, mancava solo un’ultima posa in cui entrambi dovevano cercare di comunicare l’attimo prima del bacio. Minho era notevolmente stravolto. Tutta quella situazione lo stava travolgendo come un fiume in piena e sentiva che non ne sarebbe liberato facilmente. In più quella nuova posa lo stava mandando in confusione: in quel momento lei era sdraiata a pancia in su e lui la sovrastava leggermente senza poggiarsi sul suo corpo, aveva il volto della ragazza a pochi centimetri del suo, lo sguardo di lei era puntato sulle sue labbra e il suo su quelle di lei. Le sue mani scesero ad accarezzarle la guancia. Era rapito. Rapito da quelle labbra, rapito dal suo profumo e anche se doveva solo limitarsi ad avvicinarsi a quelle labbra, non ce la fece.  La baciò delicatamente. Il tutto ripreso dagli scatti dei fotografi che per tutto il tempo avevano continuato il loro lavoro.

Era impazzito totalmente. Lui era rinomato per essere una persona dotata di un notevole autocontrollo e sempre molto posata ma in quel momento non era riuscito a lottare e alla fine aveva ceduto. Aveva abbassato tutte le sue difese e si era lasciato andare. Non se lo perdonava. Non se lo perdonava perché  avevo perso la testa per una ragazza che conosceva appena. Non se lo perdonava perché la suddetta ragazza doveva tornare all’estero dopo la conclusione dei lavori. Non se lo perdonava perché era riuscito solo ad ottenere un breve caffè prima che partisse durante il quale si erano detti tutto quello che potevano dirsi cercando di capirsi a vicenda e che si era concluso con un “ci rivedremo presto” da parte di lei. Non se lo perdonava perché erano passati quasi due anni da quel giorno e il suo ci rivedremo presto non si era ancora avverato. E lui stava cercando di dimenticarla e per un certo periodo  credeva di esserci pure riuscito.

Era una mattina come le altre e Minho si ritrovava insieme al suo inseparabile amico Kyuhyun, idol come lui e vocalist dei Super Junior, a passeggiare per le strade di Seoul in un momento in cui entrambi i ragazzi non erano travolti dagli impegni. Berretto in testa e grandi occhiali da sole, speravano di non essere riconosciuti dai fan in modo tale da potersi godere quel pomeriggio libero che entrambi avevano avuto. Dopo aver camminato per una buona mezz’oretta, si diressero  in una caffetteria frequentata abitualmente dagli idol, salutarono qualche viso conosciuto e presero posto a uno dei tavolinetti sparsi nel locale.

-Oggi devo provare assolutamente quella maledetta coppa gelato!- esclamò Kyuhyun afferrando il menù di colpo e scorrendo con lo sguardo l’elenco della sezione gelati.

-Se ti vedesse Changmin comincerebbe a deriderti lo sai?- lo riprese Minho con un sorriso sulle labbra

- Non mi interessa, lui ora non c’è e tu sei il mio complice.-

-Aish! Non credere che io ti sia così fedele…potrei chiamarlo da un momento all’altro per spifferargli tutto-

-Fallo e io comincerò a mettere in giro la voce che il Flaming Charisma degli Shinee ha perso giocando a calcio con il mitico Evil Maknae dei Super Junior!-

-Ma non è vero non è mai successo!- Esclamò il ragazzo più alto.

-Lo so. Ma sai che so essere molto persuasivo.-

-Tanto Changmin sta lavorando quindi non risponderà sicuramente.-

- Bravo MinMin vedo che sai comprendere le situazioni in cui ti ritrovi.- e Kyuhyun concluse la sua battaglia con un sorriso.

Mentre tutto contento il ragazzo dalla voce angelica gustava la sua coppa gelato cioccolato, banana e mango, Minho fu improvvisamente attratto dalla canzone che stavano trasmettendo nel grande schermo LCD del locale. Era “Lost Wings” di Ray, un idol che aveva debuttato da poco più di un mese.

-Ormai la trasmettono ovunque benché siano passate già 5 settimane dalla sua uscita- disse all’improvviso Kyuhyun, spostandosi un ciuffo castano per poter vedere meglio lo schermo – sta facendo veramente successo. Nemmeno la nostra “Mamacita” la sponsorizzarono in questa maniera esagerata.-

-Già. Credo che sia per il suo aspetto. Sta letteralmente facendo impazzire le ragazzine-

-Sarà ma a me ricorda molto Ren dei Nu’est al debutto, solo in versione ramata.-

-Devi ammettere però che ha una bella voce. E il presentarlo vestito da principe decaduto ha avuto un impatto molto positivo sui fan. La SM stavolta ha centrato in pieno.-

-Si però…il fatto che io me lo sia ritrovato davanti soltanto il giorno prima del debutto alla sede della SM Entertainment mi lascia abbastanza perplesso...- disse il castano mangiando poi una cucchiata di gelato al cioccolato.

-Almeno tu lo hai visto! Io ho avuto modo di vederlo solo su uno schermo…sembra quasi che la SM non voglia farlo vedere in giro… Non l’ho visto nemmeno tra i trainee prima del suo debutto…e anche se non ci ho molto a che fare con quei ragazzi comunque un viso come il suo non passa inosservato.-

-Forse in realtà è il trainee di qualche altra casa discografica che all’ultimo ha deciso di cambiare la sua d’origine con la SM town..- ipotizzò Kyuhyun, portandosi alla bocca un’altra cucchiata, questa volta al mango.

-E allora perché anche adesso sembra come se non si stia allenando alla sede? Io non l’ho mai visto nemmeno per i corridoi!- esclamò Minho posando sul tavolo la tazza di espresso che stava bevendo.

- Non lo so amico… Può essere che si alleni da qualche altra parte o che abbia orari molto diversi dai nostri… Fatto sta che a me questa situazione puzza molto…- concluse il castano.

-Già anche a me…- . Dicendo ciò abbandonarono il discorso di quel nuovo idol che stava facendo tanto scalpore in quel periodo e si dedicarono a parlare di altro, trascorrendo quelle ore insieme con tranquillità. Ridendo e scherzando il tempo volò via e i due idol si diressero verso i loro rispettivi dormitori, dove ad accogliere Minho si presentò uno scocciato Jonghyun, pronto per  andare come tutte le sere in radio.

La mattina seguente Minho fu svegliato da degli strani rumori. Era abbastanza presto e si chiese chi poteva essere dei suoi coinquilini ad avere tanta energia di prima mattina. Si stropicciò gli occhi col palmo delle mani e quando fu poco più sveglio si accorse che i rumori non provenivano dal suo dormitorio ma da quello affianco a loro. Che strano eppure lì non ci viveva ancora nessuno.

Arrivò in salone dove trovò un assonnato Taemin, svegliato anche lui da tutto quel trambusto. Si diressero verso la porta e guardando nello spioncino videro degli uomini che trasportavano mobili e scatoloni nella porta affianco alla loro.

-Oh sembra che abbiamo un nuovo vicino!- disse il più piccolo con entusiasmo.

-O dei nuovi vicini!- esclamò Key appena arrivato nella stanza, con la mascherina per la notte alzata sulla fronte, a coprirgli i capelli nero-viola.

-Ah sai già chi sono?- esclamò Minho allontanandosi dalla porta.

-No ma potrebbe non essere per forza da solo, ahahah- e dicendo ciò il ragazzo si tolse la mascherina e si avviò verso la cucina seguito da Taemin.

-Kibum comincia a preparare la colazione, intanto cerco di svegliare Jinki…alle 9 dobbiamo essere già alle prove.- e dicendo ciò l’idol più grande si avviò verso la camera di Onew, ancora incuriosito dagli eventi che si prospettavano nella giornata.

Quando tornarono al dormitorio i cinque ragazzi, compresi di Jonghyun che come al solito si era addormentato sul pavimento dello studio a fine programma e aveva fatto tardi alle prove, videro che il trambusto di quella mattina era sparito. Lanciando un rapido sguardo alla porta, dove avevano visto portare gli scatoloni e il mobilio, entrarono in casa e stabiliti i turni per il bagno ognuno andò in camera sua aspettando di poter entrare finalmente nella doccia.

Minho era stanco ma aveva in serbo ancora abbastanza energia per sfidare Taemin nell’ultimo videogioco che aveva comprato. Sapeva quanto al maknae piacesse giocare e ogni volta si divertivano a chiedere le rivincite l’uno all’altro. Mentre loro due giocavano seduti sul comodo divano in pelle nera e Jonghyun e Onew li osservavano sgranocchiando alcuni snack, sentirono suonare il campanello. Jonghyun così lasciò la busta di pop corn che teneva in mano e si diresse verso la porta.

Nel momento in cui aprì un ragazzino alto quanto lui, dagli occhi neri e i capelli rossi tenuti scalati e un po’ lunghi, raccolti in piccolo codino, gli si presentò davanti.

- Oddio non ci posso credere, sei Jonghyun! Mi avevano detto che nel dormitorio affianco al mio ci vivevano gli Shinee ma non ci avevo creduto fino ad ora! Piacere sono il vostro nuovo vicino! Mi chiamo Ray!-

 

Ed eccoci alla fine del primo capitolo…come vi è sembrato? Scrivetemi tutto nei vostri commenti e aiutatemi a migliorarlo sempre di più J Un bacio a tutte/i ci vediamo nel prossimo capitolo ^____^

Sakura hime

 

 

  
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