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Autore: Saralasse    17/10/2008    3 recensioni
La storia di Legolas e del suo amore per una fanciulla speciale
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Legolas, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Nell'anno 3141 della Quarta Era il grande Re Elessar morì: a lui, ultimo fra gli Uomini, era stato concesso di intraprendere volontariamente quell'ultimo viaggio, ma questo non bastò a lenire il dolore della sua sposa e dei suoi amici. Arwen decise di abbandonare Minas Tirith e recarsi a Lorien, trascorrendo il tempo che le rimaneva in quello che un tempo era il Bosco d'Oro. Legolas aveva tentato di dissuaderla, ma era stato inutile.
Arwen vieni con me a Valinor”, le disse. “Io partirò fra qualche settimana e Gimli verrà con me, perchè gli è stato concesso un grande onore in virtù dell'amore che nutre per Dama Galadriel. I Signori d'Occidente non impediranno la tua partenza”.
No, Legolas”, disse Arwen con un sorriso. “Non mi rimane molto da vivere e tu sai che i mortali non resistono a lungo alla Luce di Aman. La bramano, ma proprio come una falena che viene attirata dalla fiamma della candela fino a bruciarsi, essi non godono molto tempo della Beata Valinor. Io sono la Regina degli Uomini e come tale morirò nella Terra di Mezzo. Non crucciarti per me: la tua Helkamirië ti starà aspettando con impazienza, raggiungila”.
Helkamirië mi sta aspettando, è vero”, disse l'Elfo. “Ma non sarà completamente felice di vedermi, perchè lei sa che ciò significa la morte di tutti coloro a cui voleva bene in queste terre: Faramir ed Eowyn hanno da tempo attraversato il Grande Mare e anche Merry e Pipino sono stati presi dal sonno eterno, così come Eomer e... Aragorn ha deciso che infine fosse giunto il suo momento”.
Nemmeno l'amore per me lo ha dissuaso”, disse Arwen. “Rifiutava di vedersi vecchio e indebolito dal troppo indugiare: ha preferito andarsene quando era ancora il Grande Re degli Uomini. Ma ora basta Legolas: va' via, prendi Gimli e parti, hai resistito anche troppo lontano dalla tua sposa per il bene di Estel. Addio, amico mio”.
Arwen abbracciò forte Legolas, lasciando che qualche lacrima le bagnasse il volto ormai solcato dai segni del tempo. Legolas la strinse a sua volta, sfiorando i capelli della Regina, un tempo scuri come la notte e ora bianchi come il cielo d'Inverno.
Namarië Arwen Undomiel”, disse allontanandosi.

Gimli attendeva Legolas fuori dalle stanze della Regina e quando vide lo sguardo affranto del suo amico, capì che non era riuscito a persuaderla.
Non verrà”, disse.
No”, disse Legolas. “E' spezzata dal dolore, ma anche se sa che Valinor lo lenirebbe, ha deciso di percorrere fino in fondo la strada che ha scelto. La strada degli Uomini”.
Gimli sospirò pesantemente, fissando il pavimento. “Ormai siamo rimasti solo noi due, Elfo”.
Già... chissà se Sam avrà davvero attraversato il Mare?”.
Non lo so. Ma noi dovremmo farlo Legolas. Attendere oltre renderà solo più difficile il distacco e maggiore il dolore”.
Si”, disse Legolas. “Andiamo Gimli”.
L'Elfo si incamminò con il suo passo leggero, seguito a breve distanza dal Nano, forte e vigoroso nonostante l'età. I due raggiunsero Taur-en-Ithil dove ancora dimoravano gli Elfi Silvani e Legolas condusse Gimli al luogo in cui custodiva il suo tesoro più prezioso: una barca grigia che gli avrebbe consentito di prendere il Mare e raggiungere finalmente Helkamirië. Rivolgendo un ultimo sguardo alla loro Terra, spinsero la barca in acqua e discesero il Grande Fiume fino al Mare.

Navigarono verso Ovest sospinti da un vento favorevole e infine Legolas comprese di aver imboccato la Strada Diritta quando sentì una dolce fragranza nell'aria e udì dei canti giungere da oltre i flutti; allora gli parve che la grigia cortina di pioggia del mondo che si lasciava alle spalle si trasformasse in vetro argentato, svelando candide rive e una terra verde al lume dell'alba.
Proseguirono ancora, oltrepassando Tol Eressëa e il porto di Avallonë, e si ritrovarono su un mare tanto tranquillo da sembrare quasi una zona di bonaccia. Finalmente Legolas vide all'orizzonte un bianco porto e le navi in forma di cigno dei Teleri, trainate da cigni e gabbiani; l'Elfo fu il solo a scorgere, grazie alla sua straordinaria vista, una luminosa figura piccola e distante in piedi sul molo.
Quando fu più vicino, riuscì infine a distinguere i lineamenti perfetti di Helkamirië, la quale agitava una mano in segno di saluto e rideva nel pianto, perchè proprio come aveva detto Legolas, sapeva ciò che il ritorno del suo sposo significava. Nonostante ciò, l'Elfo non potè impedirsi di ridere di gioia, nella totale perplessità di Gimli, il quale vedeva soltanto un porto e delle barche ancora distanti su quel mare così piatto.
Che cos'hai da ridere?”, borbottò. “Che cosa hai visto?”.
Im cennin nîn gil”.


FINE




Im cennin nîn gil = ho visto la mia stella




NdA = ed eccoci giunti alla fine di questa lunga storia! Capisco che a qualcuno il finale potrà non piacere, ma il mio obiettivo era scrivere senza stravolgere troppo ciò che il Professore ha già scritto molto meglio. Siccome in ISDA Legolas e Gimli partono da soli, ho fatto in modo che ciò accadesse anche nella mia fic. Grazie mille a tutti coloro che hanno letto e recensito e un grazie speciale alla cara Thiliol. Hannon le mellon nin, il tuo costante sostegno è stato prezioso per me, non vedo l'ora di continuare a leggere le tue meravigliose opere!
  
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