Film > Iron Man
Segui la storia  |       
Autore: Fanny_96    24/10/2014    3 recensioni
E se Tony Stark scoprisse di avere una figlia? E se questa figlia fosse proprio come suo padre? Che cosa potrebbe mai succedere, se all'improvviso in casa Stark arrivasse un'adolescente super intelligente ma allo stesso tempo caparbia come Tony? E saranno in grado di sconfiggere successivamente il più grande criminale di tutti i tempi?
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Tony Stark, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Gli occhi di Julia quella mattina facevano veramente fatica a rimanere aperti. Erano giorni che non dormiva, occuparsi della madre non era facile, ma lei lo faceva con piacere. Mentre preparava il thè, un ragazzo biondino dagli occhi verdi si affacciò alla finestra, facendola sobbalzare: -Perché non sei venuta a scuola oggi?- -Will! Mi hai spaventata!- Il ragazzo sorrise e si arrampicò sulla finestrella ed entrò dentro la modesta cucina. -Non hai risposto alla mia domanda- Julia si rattristò un pò. Will capì dall'espressione dell'amica: -Come sta?- Una lacrima scese sulla guancia di Julia. -Sta male. Molto male. Sta morendo Will.- La ragazza si gettò tra le braccia dell'amico, scoppiando in un pianto incontrollato, mentre lui la cingeva a se con un' espressione triste e rassegnata sul volto. Una debole voce provenì dall'altra stanza, chiamando Julia. Quest'ultima si asciugò le lacrime in fretta e cerco di fare un sorriso, anche se era evidente che era molto tirato. I due ragazzi, si diressero nella stanza affianco, dove su un letto giaceva una giovane donna, che però sembrava molto più grande rispetto alla sua età, provata e distrutta dalla sua malattia. -Mamma sono qui- La donna fece un debole sorriso e si girò verso il ragazzo: -Will, anche tu qui? Che piacere- Il ragazzo sorrise alla donna. -Il piacere è mio Annette. Come ti senti oggi?- -Come se stessi per andare tra le braccia del Signore- Scherzò la donna, anche se dall'espressione dei suoi occhi, non sembrava tanto uno scherzo. -Non dire così Annette. Noi abbiamo ancora bisogno di te.- La donna si rivolse alla figlia: -Allora, me lo porti questo thè?- -Subito mamma- Rispose la ragazza, sparendo poi nell'altra stanza. La donna si girò verso il ragazzo e lo guardò dolcemente: -Sei diventato un gran bel giovanotto Will. Non permettere a quel porco di tuo zio di rovinarti, va via da quella casa, e porta con te Julia. Mia figlia è forte, ma non ce la farà da sola. Ha bisogno di te, ora che io non sarò più qui con lei. Ci sono verità che non ho mai rivelato a mia figlia, e che tutt'ora, in punto di morte, non ho il coraggio di rivelarle. Ma arriverà il momento in cui dovrà scoprirle. Ti prego Will, non lasciarla sola. Proteggila. Promettimelo.- Il ragazzo fece una faccia interrogativa, non sapeva di cosa stesse parlando la donna, ma rispose comunque: -Daccordo. Te lo prometto.- In quello stesso istante Julia tornò con un vassoio in mano con del thè sopra. Lo poggiò sul comodino affianco al letto della madre e si sedette accanto a lei. La madre prima fissò la figlia e poi Will, che capì al volo e disse: -Io ho una sete tremenda, vado a prendermi un bicchiere d'acqua.- Non appena il ragazzo si fu allontanato, la madre si rivolse a Julia: -Perché quello sguardo triste? Hai paura per me?- -Tu hai paura per te stessa?- -No. Presto starò bene. Ma tu te la caverai?- Di nuovo una lacrima solcò il viso della più giovane -Non posso farcela senza di te mamma. Per favore non mi lasciare.- La donna, usando quanta più forza le era rimasta in corpo, alzò il braccio e asciugò la lacrima della figlia con la mano -Ascoltami Juliet. C'è una cosa che devo dirti, ma ti prego, non ti arrabbiare con me perché non te l'ho mai detto prima, l'ho fatto per proteggerti. Un giorno quando scoprirai la verità, capirai tutto. Non sarò io a dirtela, non ne ho mai avuto il coraggio. Ma sarà un'altra persona che deciderà se dirtela o meno. Un'altra persona con cui anche se non lo sai, sei legata in qualche modo. Ascoltami bene. Nel mio comodino c'è una lettera, prendila, promettimi che non la aprirai, ma che la porterai ad una persona. Poi questa se vorrà ti dirà tutto.- Julia guardò sconcertata la madre, ma sapeva che non aveva molto tempo, così disse: -Te lo prometto. Dimmi, chi è la persona a cui devo portare la lettera?- -Tony Stark.- Julia rimase sbigottita. -Aspetta, quel Tony Stark? Mamma stiamo parlando di una delle persone più famose al mondo, che tra l'altro vive in America! Come posso portargliela?- -Dietro la busta c'è scritto il suo indirizzo. E nel salotto, sotto l'asse del pavimento che scricchola, ci sono i miei risparmi. Probabilmente, non saranno sufficienti, ma sono già qualcosa. Sfrutta il tuo cervello e le tue invenzioni piccola mia.- -Ma tu come conosci l'indirizzo di Stark? E perché devo portargli questa lettera? Cosa mi nascondi mamma?- La donna tossì e alcune leggere lacrime iniziarono a scenderle sulle guange. -Non c'è tempo figlia mia, vieni qui abbracciami- La donna strattonò dolcemente la ragazza per farla abbassare e l'abbracciò, sussurandole all'orecchio quattro parole: -Ti voglio bene Julia.- La ragazza strinse ancor più forte la madre: -Anche io mamma, tanto.- Le lacrime continuarono a scendere sul viso di entrambe, la madre guardò beatamente verso l'alto, con un sorriso stampato sul volto. Piano piano, la stretta attorno a Julia si fece più leggera, e le palpebre le calarono lentamente sugli occhi, fin quando non si chiusero per sempre. Un urlo di disperazione lacerò il silezio di quel momento e Will accorse dalla cucina: -Julia cosa suc... Oh no- Qualche lacrima iniziò a bagnare anche il volto del ragazzo, che si andò a sedere affianco a Julia e le posò una mano sulla spalla, mentre lei si disperava piangendo sull'ormai immobile corpo della madre. Per un solo attimo, alzò gli occhi verso la finestra, dalla quale il sole filtrava con tutti i suoi raggi inondando la stanza di luce. Julia era arrabbiata anche con il sole, perché doveva rendere così surreale quel momento? Non poteva illuminare tutto. Perché il suo mondo era appena diventato buio.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Iron Man / Vai alla pagina dell'autore: Fanny_96