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Autore: Akiko Swift    24/10/2014    3 recensioni
Salve a tutti mi chiamo Akiko Swift e questa é la mia prima storia su questo stupendo anime quindi spero che vi piaccia
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~ Mente di Soul ~ 

- Forza Maka, torniamo dagli altri. - con dolcezza le presi una mano e, guardandole il viso, la vidi sorridere. 
 
- Sì, andiamo -
 
~ Esterno ~
 

Finalmente eravamo usciti dalla mia mente, ma quello che vedemmo fu sconvolgente: Kid, a destra, svenuto sulle macerie con le due sorelle a pochi metri da lui; Black Star, a sinistra, anche lui svenuto con la sola differenza che Tsubaki era a soli pochi centimetri dal suo Meister. Il tutto avvolto dalla figura del Kishin ancora in piedi e senza un graffio che continuava a ridere.
 
- N... non è possibile, sono stati s... sconfitti tutti. - ancora sconvolto mi voltai verso Maka e mi accorsi immediatamente che stava tremando ed era scioccata da quella visione.

- Kid, Black Star... non è vero, non è possibile. - velocemente mi avvicinai e la strinsi forte al petto.

- Maka fatti forza... ora dobbiamo sconfiggere il Kishin... se vogliamo salvarli dobbiamo farlo.- la vidi alzare il volto e lentamente annuire.

Come sempre si diede qualche schiaffo per riprendersi del tutto, poi mi strinse la mano e finalmente rividi la determinazione negli occhi della mia Meister.
 
- Hai ragione Soul, andiamo a pigliare a calci il Kishin. - sorridendo mi trasformai in falce e subito Maka iniziò a maneggiarmi con maestria e disinvoltura.
 
- Ah, ah, ah, che cosa spera di fare un moscerino come te contro di me? - senza ascoltare le provocazioni del Kishin ci lanciammo contro di lui, ma venimmo subito sbalzati in dietro.
 
- MAKA! - mi ritrasformai e la strinsi al petto; in questo modo le impedii di andare a sbattere contro le macerie.
 
- Uhg. - il dolore fu talmente forte da smorzarmi il fiato e con un debole colpo di tosse sputai un po' di sangue finitomi in gola.
 
- SOUL, SOUL! - con le poche forze che mi rimanevano le accarezzai una guancia e poi mi misi davanti a lei, pronta a difenderla.
 
- Soul che fai? - sul mio volto comparve un sorriso divertito. 
 
- Quello che fanno tutte le armi, difendo la mia maestra anche a costo della mia vita. - sapevo che sul suo volto erano comparsi, di nuovo, il terrore e la paura, ma non potevo permettere che lei morisse, non me lo sarei mai perdonato.
 

- Sei inutile piccolo moscerino, tutti i tuoi amici, Shinigami, la falce della morte, tutti sono molto più utili di te, mentre tu... tu sai solo farti proteggere. –
Quello che accadde dopo fu peggio di qualsiasi altro incubo: il Kishin che si preparava ad attaccarmi, le urla di Maka, il suo pianto che continuava a rimbombarmi nelle orecchie e poi... il Kishin attaccò, io ormai pronto a ricevere il colpo e il piccolo corpo di Maka mettersi in mezzo e venire colpito al posto mio.
 
Sul suo volto un piccolo e dolce sorriso mentre nei miei occhi solo il terrore puro; il suo corpo lasciato cadere inerme sul terreno, il suo piccolo corpo rovinato da una ferita sul petto.
 
-MAKA!!!- la presi al volo e con le lacrime agli occhi iniziai ad accarezzarle il volto, spostando alcune ciocche capricciose, mentre sentivo chiaramente il mio cuore andare in mille pezzi a quella visione.
 
- S... Soul che sollievo stai bene. - con delicatezza le misi un dito sulle labbra e debolmente scossi la testa.
 
- Non parlare, ora ti porto da Stein così ti curerà e presto guarirai, in questo modo rimarrai al mio fianco e torneremo a catturare le uova di Kishin insieme a tutti gli altri. - ma sapevo che era solo una mia fantasia, sapevo che non sarebbe rimasta al mio fianco, sapevo che se ne stava andando per sempre.
 
- Soul io... io... ti ho sempre amato, come partner, come amico e come ragazzo, quindi sono felice di averti potuto difendere e ricambiare tutte le volte che lo hai fatto tu per me. - lentamente la vidi chiudere gli occhi mentre il terrore stringeva il mio cuore in una morsa mortale, perchè sapevo benissimo che non avrei potuto vivere senza di lei. 
 
- No Maka, non chiudere gli occhi, ti prego rimani con me. - ma ormai li aveva chiusi e non li avrebbe mai più riaperti.

La mia piccola Maka se n'era andata per sempre lasciano un vuoto dentro tutti noi, dentro di me.

 La presi in braccio e continuando a piangere la strinsi forte al petto, e alzando la testa verso quella dannata cupola in cui eravamo rinchiusi insieme a quel dannato Kishin.
 
- NOOO - caddi in ginocchio e urlai tutto il mio dolore.
 

~ Pochi giorni dopo la morte del Kishin ~
 
- Forza Soul, devi reagire, non puoi rimanere rinchiuso qui per sempre. - ormai non uscivo di casa, mi ero richiuso nel mio mondo buio e silenzioso privo di luce.
 
- Ragazzi andate via, voglio rimanere da solo. - da dietro la porta sentii dei passi e compresi che se n'erano andati, così decisi che quello era il momento perfetto.

Mi alzai e andai verso il mobiletto del bagno, presi una boccetta, la stappai e in un sol sorso ingoiai il contenuto
 
- Maka, amore mio, adesso staremo sempre insieme. - senza rendermene conto crollai a terra e poi minuti prima di andarmene vidi i miei amici provare a fare qualcosa per salvarmi, ma ormai era troppo tardi così con un debole sorriso chiusi gli occhi e raggiunsi la mia piccola Maka.
   
 
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