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Autore: tomlincoffee    24/10/2014    1 recensioni
Oakland.
Gli One Direction sono ad un'altra tappa del loro tour, ma ad attenderli ci sarà un'avventura che cambierà decisamente le loro vite.
Uno strano e particolare omicidio spingerà i fratelli Winchester a dover risolvere un nuovo caso.

AU • Crossover • RRS
[Supernatural!AU]
Genere: Mistero, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Oakland, 31 Luglio
 
Erano appena tornati dal “Oracle Arena” dove avevano provato, fino allo sfinimento, per l’ennesimo concerto del Take Me Home Tour che si sarebbe tenuto quella sera stessa. Non stavano più nella pelle. Era incredibile fin dove fossero arrivati. E chi se lo aspettava? Se si guardavano indietro, se ritornavano indietro nel tempo, non avrebbero mai detto che cinque ragazzini sarebbero riusciti a sfondare nel mondo nella musica, diventando così famosi. E per quanto ormai ci fossero abituati, prima di ogni concerto avevano sempre la stessa ansia dovuta alle solite paranoie: “E se sbaglio una nota? E se non ricordo le parole? E se le deludiamo?”.

Avevano tutto il pomeriggio per riposarsi e per svagare un po’ la mente, prima di ripartire alla volta dell’Arena e realizzare i sogni di altre fans.
La sera prima c’erano stati dei problemi con le loro suit e i programmi erano cambiati. A causa dell’omicidio avvenuto giorni prima, un intero piano dell’hotel era stato chiuso per le indagini, quindi le disposizioni delle loro camere erano cambiate. Questa volta, invece di avere ognuno di loro una singola camera, Louis, Niall e Zayn avevano la suit più grande, dove si riunivano tutti, mentre Liam e Harry avevano quella di fronte, dove andavano giusto per cambiarsi e per dormire.
Liam stava programmando di andare a fare una doccia, Zayn si era fiondato a testa in giù sull’enorme divano di pelle al centro della suite, mentre gli altri semplicemente si stiracchiavano e si spaparanzavano da qualche parte in rigoroso silenzio, godendosi quei pochi e rari momenti di tranquillità.
Improvvisamente Paul, il loro fidato bodyguard, irruppe nella stanza con fare un po’ allarmato, spezzando quella piacevole atmosfera.
“Ci sono gli agenti dell’FBI per delle domande di routine,” disse con il fiatone, “ma noi siamo appena arrivati, quindi non abbiamo problemi. Mi raccomando, restate in camera e non fatevi coinvolgere!” Aggiunse, guardandoli uno ad uno, poi uscì.
Invece aveva decisamente risvegliato la loro curiosità, altro che “riposare”.
“Non so voi, ma io voglio sapere cosa succede!” Disse Amy, con il suo solito fare avventuriero, che in passato aveva causato non pochi problemi al povero Louis, che appunto sbuffò.
Gli altri invece annuirono e, uno alla volta, uscirono dalla suite, che per fortuna, almeno quella volta, non era sorvegliata da uno degli omoni che doveva “tenerli al sicuro”.
Una volta Niall chiese ingenuamente “Cosa mai potrebbero farci, le fan?”, poi si erano ritrovati delle fan urlanti nel corridoio, oppure nascoste, che li filmavano mentre rientravano ubriachi fradici dopo una serata di svago. “Come non detto.”
Vagarono un po’ per l’hotel cercando di orientarsi, prendendo le scale invece dell’ascensore per non farsi scoprire da Paul, come suggerito da Amy, che era a capo della “missione”. Dopo alcuni spintoni di Niall e un paio di “ssh” di Zayn, arrivarono nel fatidico corridoio dove vi era la scena del crimine.


Il pranzo dei fratelli Winchester non fu silenzioso quella volta.
Infatti, mentre Dean assaporava il suo doppio cheeseburger con cipolla, Sam era intento a ricordare loro della sposa di Jericho.
“È proprio come vi dico io.” Insisteva Sam tra un boccone e l’altro della sua insalata salutare.
“Nessuno sta dicendo il contrario, Sam.” Ammise Sara, presa anche lei dal suo hamburger.
“Non è questo il punto. Ve la ricordate la leggenda? Io si, non dimentico nulla.” Prese una pausa per raccogliere le idee, nello stesso tempo Dean alzò gli occhi al cielo, sapendo quello che Sam stesse per dire.
“In tutta l’America ci sono alcune donne vestite di bianco, dette anche donne in bianco o donne piangenti. Questi fantasmi condividono tutti la stessa storia: quando erano in vita, i loro mariti furono infedeli e per una temporanea infermità mentale, le donne assassinarono i loro figli e quando si resero conto di quello che avevano fatto, si tolsero la vita, così i loro spiriti sono maledetti e di solito vagano per strade secondarie e se trovano un uomo infedele lo uccidono senza pietà, e il suo corpo svanisce nel nulla.” Recitò queste frasi come fossero una poesia imparata a scuola.
“Le cose non combaciano.” Disse la più piccola finito il racconto del fratello. “Le donne in bianco sono madri che hanno ucciso i figli, da quel che mi risulta, la leggenda del luogo non parla di bambini morti, ma solo di una donna che è stata abbandonata all’altare, tradita dall’uomo della sua vita.”
“Come sei romantica!” La prese in giro Dean dopo aver ingoiato l’ultimo boccone del panino, poi bevve un sorso della sua Coca Cola e annunciò la sua decisione: “Le leggende cambiano da un luogo all’altro, non mi stupisce il fatto che siano differenti. Ad ogni modo, abbiamo a che fare con uno spirito vendicatore, nulla di difficile. Fantastico, no?”
“Torniamo in hotel e indaghiamo meglio su questa leggenda.”
“Dovremmo chiedere all’uomo di prima se sa qualcosa in più, ma nel frattempo dobbiamo sostenere il titolo di FBI, qualcuno dovrà fare le solite domande di routine.” Sam guardò i fratelli. Fu un attimo che lui e Dean dissero all’unisono “Io no!” Sara fece per seguirli a ruota, ma parlò in ritardo “Io n... Oh, diamine! Perché sempre a me toccano le cose noiose?”
“Dai, su con la vita, piccoletta!” Disse Dean alzandosi per andare a pagare il conto “Non possiamo sempre fare tutto io e Sam, no?” Continuò sotto lo sguardo divertito di Sam e quello imbronciato di Sara.


I tre si ritrovarono un’altra volta nella hall dell’hotel. Dean e Sam chiesero apertamente di poter parlare con l’uomo di quella stessa mattina, che si scoprì chiamarsi Andrew Barnes; Sara, come d’accordo, andò a fare delle stupide domande da agente federale.
Bussò a quante più porte potè e a tutti chiese le solite cose: “Conoscevate David Cooper?” “Aveva nemici?” “A che ora era rientrato in hotel?” “Era spaventato?”
Chiuse l’ennesima porta alle sue spalle, si voltò per proseguire verso la stanza di fronte, quando vide i ragazzi incrociati quella mattina, andare ad origliare qualcosa. In quell’istante, il compito affidatole dai fratelli perse tutta la sua poca importanza e si diresse verso quelle sei persone.
“Io so chi siete!” Disse alle loro spalle, provocando un grido di spavento da parte di qualcuno di loro, facendo sussultare qualcun altro.


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Buonasera, pipol!
Che ne dite del capitolo? E della storia in generale?
Dai, fateci sapere qualcosa!
Grazie a chi ha recensito, a chi ha messo tra le preferite/ricordate/seguite, ew. c:
Speriamo che la storia vi piaccia e che continuiate a leggerla. :)

Buonanotte! 

 
  
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