25/10/2014
1 recensioniDedicata a Bea, che mi sopporta ogni giorno.
Quella notte, mentre Luke scappa via rivestendosi in fretta, piove. Lucy non li sente nemmeno, i passi di quel ragazzo così strano, così diverso da lei. Dorme, tranquilla. C’è un sorriso sulle sue labbra, mentre nei sogni rivive di nuovo la serata passata con Luke.
Luke che è così biondo, così pieno di piercing e così stronzo, Luke che la fa impazzire con una sola parola, Luke che è sempre stato convinto di non aver bisogno di nessuno nella sua vita, ma che piange, nella sua macchina, perché sa di dipendere da Lucy e dai suoi maledetti occhi, che lo fanno sentire a casa, ma che non rivedrà mai più. Ha preso una decisione, perché non vuole farle del male, non vuole distruggerla, e questo comporta l’andarsene via, da un momento all’altro, senza il minimo preavviso.
Lui è fatto così, è imprevedibile, è uno che ti sbatte al muro e ti bacia come se fossi la sua unica speranza e il secondo dopo si comporta come se non fosse successo niente. Uno che ti sussurra “Ti amo” nel buio della notte, mentre dormi, perché non vuole che tu lo sappia, non vuole che la cosa diventi reale. Lui scappa. Gli è sempre sembrato normale, fuggire da ciò che non si conosce e si reputa pericoloso. Ma quella notte… be’, quella notte lui sale in auto e capisce di aver fatto una cazzata, che dovrebbe essere nel letto di Lucy, abbracciato al suo corpo caldo.
Purtroppo la vita non è così semplice, purtroppo lui non può bussare al campanello di casa della ragazza, chiedendo perdono e dicendole che non se ne andrà mai più, che è stato solo uno sbaglio e che la ama da impazzire.
Non può, perché ha una paura folle di farla soffrire, di non riuscire a darle ciò di cui ha bisogno.
Lui non sa Lucy lo considera la sua unica speranza.
Lucy, che si è innamorata del ragazzo sbagliato, di quello col viso bucato, di quello senza fretta, che guarda la sua vita dall’esterno, come se fosse un semplice spettatore.
Lucy che la mattina dopo si sveglia e si accorge che l’altro lato del letto è freddo, che lui se n’è andato e che non tornerà mai più.
Piange, Lucy, quando la luce del sole filtra dalle finestre della sua camera che tutto a un tratto sembra vuota e impersonale. Piange perché lei sapeva che sarebbe finita così, che Luke non ha abbastanza coraggio per farsi amare da qualcuno, ma ha comunque provato ad aiutarlo, perché lei nei suoi occhi che incutono paura ci si è persa il primo giorno che l’ha visto.
Piange mentre lui sfreccia via, verso un aeroporto che lo porterà ovunque tranne che da lei.
Certi amori, dice una canzone italiana, non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.
E Lucy ci spera davvero, che sia così, che un giorno Luke si ripresenti davanti casa sua, con un mazzo di rose in mano.
Ci spera anche mesi dopo, mentre prova a ricostruirsi una vita con quel poco che resta del suo cuore, che quel mattino ha fatto “crack” e non è più ritornato integro.
“You never really can fix a heart”. Puoi provarci, puoi fare finta che non si sia mai spezzato o che tu sia riuscito ad andare avanti, ma non puoi realmente aggiustare un cuore.
Perché lì non basta un abbraccio, non serve la colla, non puoi ricomporre qualcosa di astratto ma incredibilmente reale.
E non basteranno i baci di un altro, la pelle di un altro, le parole di un altro.
Quando ci si dona completamente a una persona, è per sempre. Luke lo sa bene, lui che ha il nome di Lucy marchiato sulla pelle, lui che si sveglia e pensa a lei, e dice “Adesso prendo un fottuto aereo e torno da lei” ma alla fine non lo fa, perché ha paura di rivederla con un altro uomo, con dei bambini, ha paura di non essere più suo. Ha paura di non appartenere più a Lucy, che si addormenta e gli regala i suoi sogni più belli.
Anni dopo, lei incontra un altro uomo. Lui le dice parole dolci, la accarezza, afferma di amarla. E Lucy ne è pienamente convinta, e si dice che ha superato la “questione stronzo”, che se lo vedesse di nuovo lo manderebbe a fanculo senza pensarci due volte, sbattendogli in faccia la sua felicità.
Anche Luke incontra un’altra donna. Lei lo bacia, ma è sempre di fretta. Lei corre troppo, un attimo è accanto a lui, nel suo letto, e il secondo dopo è già fuori, e lui non sa se lei lo usa come giocattolo, se davvero lo ama e se valga la pena iniziare un rapporto.
Una sera, Lucy apre facebook e trova una richiesta d’amicizia. È di un uomo che una volta era un ragazzo con i piercing, che le diceva di amarla di notte, quando lei fingeva di dormire per bearsi del suono di quelle parole, così leggere e dolci pronunciate da lui.
Dà un’occhiata al suo profilo, perché è da tanto tempo che non lo vede e, anche se non lo ammette, le è mancato come l’aria.
Guarda le sue foto e pensa che no, non è cambiato per nulla, ha solo i capelli più chiari.
Quella sera, lei litiga con il suo ragazzo per una sciocchezza, perché in realtà non aspettava altro che il suo minimo errore per lasciarlo lì, su due piedi.
Accetta la richiesta.
E risponde a un messaggio dell’uomo che anni prima era stato la sua vita.
Luke se ne va di casa e giura a se stesso che quella è l’ultima volta che scappa, mentre legge ciò che gli ha scritto Lucy.
Lascia l’appartamento con i soldi che servono per comprare un biglietto aereo.
Mentre sfreccia verso l’aeroporto, si rende conto che non sta fuggendo, ma tornando.
Sta tornando a riprendersi la sua vita.
A volte, i cuori si possono riparare.
E sì, è proprio vero che certi amori non finiscono.
Luke che è così biondo, così pieno di piercing e così stronzo, Luke che la fa impazzire con una sola parola, Luke che è sempre stato convinto di non aver bisogno di nessuno nella sua vita, ma che piange, nella sua macchina, perché sa di dipendere da Lucy e dai suoi maledetti occhi, che lo fanno sentire a casa, ma che non rivedrà mai più. Ha preso una decisione, perché non vuole farle del male, non vuole distruggerla, e questo comporta l’andarsene via, da un momento all’altro, senza il minimo preavviso.
Lui è fatto così, è imprevedibile, è uno che ti sbatte al muro e ti bacia come se fossi la sua unica speranza e il secondo dopo si comporta come se non fosse successo niente. Uno che ti sussurra “Ti amo” nel buio della notte, mentre dormi, perché non vuole che tu lo sappia, non vuole che la cosa diventi reale. Lui scappa. Gli è sempre sembrato normale, fuggire da ciò che non si conosce e si reputa pericoloso. Ma quella notte… be’, quella notte lui sale in auto e capisce di aver fatto una cazzata, che dovrebbe essere nel letto di Lucy, abbracciato al suo corpo caldo.
Purtroppo la vita non è così semplice, purtroppo lui non può bussare al campanello di casa della ragazza, chiedendo perdono e dicendole che non se ne andrà mai più, che è stato solo uno sbaglio e che la ama da impazzire.
Non può, perché ha una paura folle di farla soffrire, di non riuscire a darle ciò di cui ha bisogno.
Lui non sa Lucy lo considera la sua unica speranza.
Lucy, che si è innamorata del ragazzo sbagliato, di quello col viso bucato, di quello senza fretta, che guarda la sua vita dall’esterno, come se fosse un semplice spettatore.
Lucy che la mattina dopo si sveglia e si accorge che l’altro lato del letto è freddo, che lui se n’è andato e che non tornerà mai più.
Piange, Lucy, quando la luce del sole filtra dalle finestre della sua camera che tutto a un tratto sembra vuota e impersonale. Piange perché lei sapeva che sarebbe finita così, che Luke non ha abbastanza coraggio per farsi amare da qualcuno, ma ha comunque provato ad aiutarlo, perché lei nei suoi occhi che incutono paura ci si è persa il primo giorno che l’ha visto.
Piange mentre lui sfreccia via, verso un aeroporto che lo porterà ovunque tranne che da lei.
Certi amori, dice una canzone italiana, non finiscono. Fanno dei giri immensi e poi ritornano.
E Lucy ci spera davvero, che sia così, che un giorno Luke si ripresenti davanti casa sua, con un mazzo di rose in mano.
Ci spera anche mesi dopo, mentre prova a ricostruirsi una vita con quel poco che resta del suo cuore, che quel mattino ha fatto “crack” e non è più ritornato integro.
“You never really can fix a heart”. Puoi provarci, puoi fare finta che non si sia mai spezzato o che tu sia riuscito ad andare avanti, ma non puoi realmente aggiustare un cuore.
Perché lì non basta un abbraccio, non serve la colla, non puoi ricomporre qualcosa di astratto ma incredibilmente reale.
E non basteranno i baci di un altro, la pelle di un altro, le parole di un altro.
Quando ci si dona completamente a una persona, è per sempre. Luke lo sa bene, lui che ha il nome di Lucy marchiato sulla pelle, lui che si sveglia e pensa a lei, e dice “Adesso prendo un fottuto aereo e torno da lei” ma alla fine non lo fa, perché ha paura di rivederla con un altro uomo, con dei bambini, ha paura di non essere più suo. Ha paura di non appartenere più a Lucy, che si addormenta e gli regala i suoi sogni più belli.
Anni dopo, lei incontra un altro uomo. Lui le dice parole dolci, la accarezza, afferma di amarla. E Lucy ne è pienamente convinta, e si dice che ha superato la “questione stronzo”, che se lo vedesse di nuovo lo manderebbe a fanculo senza pensarci due volte, sbattendogli in faccia la sua felicità.
Anche Luke incontra un’altra donna. Lei lo bacia, ma è sempre di fretta. Lei corre troppo, un attimo è accanto a lui, nel suo letto, e il secondo dopo è già fuori, e lui non sa se lei lo usa come giocattolo, se davvero lo ama e se valga la pena iniziare un rapporto.
Una sera, Lucy apre facebook e trova una richiesta d’amicizia. È di un uomo che una volta era un ragazzo con i piercing, che le diceva di amarla di notte, quando lei fingeva di dormire per bearsi del suono di quelle parole, così leggere e dolci pronunciate da lui.
Dà un’occhiata al suo profilo, perché è da tanto tempo che non lo vede e, anche se non lo ammette, le è mancato come l’aria.
Guarda le sue foto e pensa che no, non è cambiato per nulla, ha solo i capelli più chiari.
Quella sera, lei litiga con il suo ragazzo per una sciocchezza, perché in realtà non aspettava altro che il suo minimo errore per lasciarlo lì, su due piedi.
Accetta la richiesta.
E risponde a un messaggio dell’uomo che anni prima era stato la sua vita.
Luke se ne va di casa e giura a se stesso che quella è l’ultima volta che scappa, mentre legge ciò che gli ha scritto Lucy.
Lascia l’appartamento con i soldi che servono per comprare un biglietto aereo.
Mentre sfreccia verso l’aeroporto, si rende conto che non sta fuggendo, ma tornando.
Sta tornando a riprendersi la sua vita.
A volte, i cuori si possono riparare.
E sì, è proprio vero che certi amori non finiscono.
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