Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: alix katlice    25/10/2014    2 recensioni
[Stark's Children + future!fic]
Dopo la conquista di Approdo del Re e il massacro dei suoi abitanti e dei Lannister (con la sola eccezione di Myrcella) Sansa, Arya, Bran e Rickon tornano a Grande Inverno, con l'intento di cominciare di nuovo a vivere.
Ma non tutto è così semplice come sembra: come ricostruiranno tante cose che oramai sono andata perdute?
Chi siederà, ora che i Lannister sono stati sterminati, sul Trono di Spade?
E vecchi patti e amicizie che vengono a bussare alla loro porta? Come sono diventati ciò che sono ora?
( stark's children relationship + Rickon/Myrcella, Sansa/Petyr, Arya/Gendry, Bran/Jojen ♥)
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Arya Stark, Bran Stark, Rickon Stark, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
- Questa storia fa parte della serie 'The wolves will rise again'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note Autrice: Salve a tutti :3 Perdonate il ritardo, ma tengo moltissimo a questa fan fiction e voglio riuscire a produrre un lavoro accettabile, per cui ci ho messo parecchio a scrivere questo capitolo! Comunque, spero che vi piaccia e vi lascio alla lettura, con le altre mie note a fine testo (?) Baci :*
ps: il passo sotto riportato è uguale a quello del primo capitolo, ma semplicemente perché ci sarebbe stato un brutto spazio vuoto (e negli altri capitoli comunque inserirò altri passi, per ricordare alcuni avvenimenti precedenti, visto che ogni capitolo è da un punto di vista diverso D:) okay vi lascio e la smetto di complicare le cose.



 

Bran aspetta diverse ore prima di entrare ad Approdo del Re dopo la vittoria -ore passate accanto a Sansa, mano nella mano, un silenzioso sostegno e silenziosi dubbi e paure.
Quando le sentinelle affermano che tutto è sicuro e c'è la calma, Bran e sua sorella si incamminano.
E ciò che trovano è l'Inferno: case bruciate, morti nelle strade, soldati in ogni angolo.
È facile dirigersi alla sala del Trono appena arrivano a palazzo: le porte spalancate, nessun altro rumore oltre agli ordini gridati fuori.
Mentre Rickon mira e rimira la propria spada, Bran e Sansa osservano i corpi dei Lannister riversi a terra, la testa di Jaime saccata dal corpo, le gole di Cersei, Tommen e Margaery brutalmente squarciate.
E si avvicinano, passo leggero, finché Rickon non si accorge della loro presenza e sorride: ed è peggio del solito, è il sorriso di un bambino che ha appena scartato un regalo trovando dentro il proprio giocattolo preferito.
« Li ha uccisi tutti » mormora Arya. 

- tratto da ~ the wolves are coming again


 
 
 






 

Dopo.



Crawl on my belly til the sun goes down
I'll never wear your broken crown
I took the rope and I fucked it all the way
In this twilight, how dare you speak of grace
.

- Broken Crown [Mumford & Sons]




 



I ricordi sono come tante piccole lame infilate nella pelle: ogni volta che Bran si muove e guarda -guarda le mura di Grande Inverno e ricorda, il dolore si fa quasi lancinante.
Il ricordo che più lo fa soffrire è uno, uno solo, una sensazione che va e che viene, la consapevolezza che mai più potrà provarla; è la gioia, quella pura di un bambino, che lui ha perso troppo presto, quella che, per i primi anni dopo la sua caduta, gli è mancata come aria.

Ed è ora, mentre guarda un ricordo che pian piano sfuma sempre di più, che più gli manca quella gioia: perché Bran ormai è un uomo, ma dentro di sé vorrebbe non aver vissuto tutta quella violenza e disperazione, visto tutto quel sangue, udito tutte quelle urla.
« Hodor! » esclama Hodor, accanto a lui. Non ha la più pallida idea di ciò che vuole dirgli, ma il suo tono di voce è dolce; meglio rientrare, sembra dire.
« Sì, Hodor. Portami dentro. »


Parlare con suo fratello è sfiancante.
Fra tutte le stancanti attività a cui dovrebbe dedicarsi  questa è l'ultima che vorrebbe affrontare; il motivo è quello che comprende il fatto che Rickon da quando tutti loro sono tornati a Grande Inverno è diventato scostante e ancor più scorbutico di quanto prima già non fosse.
Bran è seduto (che gran novità) dietro l'enorme tavolata che sovrasta l'intera sala; Rickon è in piedi, e avrebbero già vissuto questa scena se non fosse per la presenza di Jojen.
È una costante, sempre presente; la sua mano delicatamente poggiata sul bracciolo del trono, poco distante dal gomito, gli ricorda la sua presenza, rende Bran più tranquillo, più concentrato, più pronto.
« Stamattina è arrivato un messaggero dalla Barriera » comunica Rickon, le braccia incrociate al petto ed un'espressione neutra in volto.
È strano. Ride sempre, Rickon, trova tutto così maledettamente divertente; ed ora?
Un veloce sguardo a Jojen, accanto a lui, e Bran parla.
Ora non ghigna, gli occhi non brillano.
« Stannis Baratheon... » il suo nome lo dice ad alta voce « ... è venuto a conoscenza della nostra piccola incursione ad Approdo del Re prima di quanto ci aspettassimo. »
Bran riesce a sentire il suo corpo irriggidirsi velocemente -anche le gambe lo farebbero, se potessero; Jojen accanto a lui sposta la mano sulla sua spalla, un veloce
movimento che non passerà di certo inosservato a Rickon, ma non importa.

La notizia è, senza risparmiarsi la cruda verità, una delle peggiori che potessero arrivare.
« Quindi ne deduco che il nostro Re ora avrà un serio problema a cui pensare incessantemente per le prossime ore » mormora il fratello minore, un movimento indispettito della testa e un espressione quasi disgustata alla parola Re che accompagnano il tutto.
« Sono quattro i Re e le Regine del Nord, ne abbiamo già parlato » dice, la stretta di Jojen che si fa man mano più forte via via che le parole vengono pronunciate.
« Non stavamo parlando di questo, Vostra Grazia, ma del fatto che Stannis Baratheon ha mandato un messaggero. Ciò significa che i Re e le Regine del Nord si troveranno presto con una corona nel fango e ricoperti di merda, se non si rimanderà indietro quel messaggero con la risposta che vogliono sentirsi dire. »
Mentre parla Rickon non si sbilancia verso alcun giudizio; riferisce, tenta di provocarlo, ma non giudica e non da nessun consiglio su cosa si dovrebbe fare secondo lui, su quale dovrebbe essere la decisione migliore.
Non è questo ciò che Bran ha sempre immaginato; mentre si trovava al Nord -la continua ricerca di una visione, falsa e ingannevole, ha sempre immaginato il ritorno a casa come lo svegliarsi da un incubo, il ritrovamento di suo fratello e delle sue sorelle come una gioia indescrivibile a parole e difficile persino ad immaginarla.
Non si aspettava il sorriso tutto denti di Rickon, la rabbia di Arya, i freddi calcoli di Sansa, il caldo sangue dei Lannister a macchiare le sue mani; non si aspettava nulla e neppure lo voleva.
È il calore di Jojen al suo fianco a risvegliarlo da quei pensieri, il sentimento di quella felicità (che quasi sentiva, che provava ad immaginare) svanito in pochi secondi.
« Convoca il messaggero, Rickon. Vogliamo sentire ciò che ha da dire » comanda, anche se le parole che questa sala sentirà di quì a poco sono facilmente immaginabili.

 

Il Guardiano della Notte di fronte a loro ha un qualcosa di inquietante e innaturale, che mette Bran a disagio, profondo disagio, che si insinua sotto la pelle e penetra nella mente e nelle ossa; sembra muoversi senza azzardare alcuno spostamento non necessario, parla con parole calcolate e moderate.
Quello che pensavano era vero: ciò che Stannis vuole è il via libera verso Approdo del Re.
Una richiesta ragionevole, se solo loro non avessero già promesso il Trono di Spade ad un'altra Regina.
Il messaggero è immobile, mentre aspetta una risposta.
Bran vorrebbe comandargli di uscire, prendere tempo, parlare con Jojen, ascoltare ciò che lui ha da dire (è importante Jojen per lui, la sua voce e i suoi consigli, la sua mente e il suo cuore).
Rickon non aiuta, come al solito. Giocherella con una catenina che tiene fra le dita, stravaccato sul suo trono; Bran lo scruta per qualche secondo prima di concentrarsi nuovamente sul problema, pensando di riuscire a schiarirsi le idee (da bambini non era così, si erano sempre sostenuti l'un l'altro.)
Ora invece ha solo voglia di chiudere gli occhi e abbandonarsi al buio.
« Mio Signore? » lo richiama il Guardiano, accennando un lieve inchino.
Che voglia congedarsi, finalmente?
« Penso che voglia una risposta » mormora Rickon, facendosi sentire solo da lui.
Jojen è andato, non è al suo fianco; è così che funziona, Bran lo ha accettato da tanto tempo: ci sono alcuni momenti (pochi, certo, ma ci sono) nei quali Jojen ha bisogno di stare da solo.
Ed anche se il suo bisogno sarebbe quello di trattenerlo accanto a sé, ordinargli di restare sempre e comunque, lo lascia andare.
Ora Jojen non c'è; ed è un momento critico, perché vorrebbe davvero tanto averlo qui.
La sala è in silenzio, Stannis Baratheon necessita di una risposta.

« Comunicate al vostro Re » la voce di Bran è alta, chiara « che il Trono di Spade appartiene solamente a Daenerys Targaryen, la sua legittima proprietaria. Il via libera verso Approdo del Re vi è stato negato. »
E il volto del messaggero ora è una maschera di freddezza, non l'immobilità inquietante di prima, ma una gelida rabbia: quella non è la risposta che si aspettava, non
è ciò che voleva il suo Re.

Non dice una parola, mentre si volta ed esce a passo spedito dalla Sala dei troni. La risposta alla loro richiesta è un no secco, senza possibilità di contrattazione, e
questo lo ha capito bene.

A suo fratello è tornato il sorriso.
« Complimenti, Bran » dice, alzandosi dal trono e abbandonando lì la catenina che prima teneva fra le mani « hai appena dato il via ad una guerra. »

 

 

[1'185 parole]




 



 
Note dell'autrice (cioè io):
Salve a tutti :3
Eccoci qua con il secondo capitolo! Scusate il ritardo, ma, come ho spiegato prima, ci tengo a fare un buon lavoro, quindi ho abbracciato il consiglio dei mei amicizii *grazie, se mi state leggendo!* e mi sono presa un po' di tempo per calcolare bene il tutto.
Dunque! Con questo capitolo volevo dare un attimo una paronamica sulla situazione *TRONO DI SPADE*: a chi andrà, ora?
Daenerys o Stannis? Chi aiuteranno gli Stak? Eh eh eh. ps: ad un certo punto accenno ad una promessa d'aiuto da parte degli Stark per la nostra Khaleesi
Bel quesito. Si scoprirà nei prossimi episodi.
Ho introdotto anche un po' della relazione che c'è fra Bran e Jojen (anche se non molto!). Sicuramente andando avanti verrà ampliata, li shippo troppo per lanciare solamente piccoli segnali e non approfondire xD
Bene, ora vi saluto e vi auguro buona continuazione.
Ci si legge al prossimo aggiornamento! Un bacio :*

Alice.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: alix katlice