Leggera
"Come se ci fosse un domani, Rachele. Come se fossimo davvero libere."
Vedo che l'ansia uccide.
E vedo che uccide anche te.
"Nessuno si salva da solo..."
"Io sì."
"No, nemmeno tu."
Il modo in cui si gonfiano le vene sul dorso delle tue mani quando parli di lui mi fa rabbrividire.
C'è ancora amore nelle tue parole.
"Il mese scorso ho saltato..."
"Sei incinta?"
"Non lo so... in qualsiasi caso, non lo voglio."
Nessun bambino: non c'è mai stato nessun bambino.
Ma ci sono io.
E il tuo sangue.
Vedo che l'ansia uccide anche te.
Piangi di gioia. O di dolore.
Forse un figlio lo avresti voluto, anche se lo negavi, anche senza essere mai stata pronta per essere madre.
Non sono una spalla molto forte sulla quale abbandonarsi.
Ma posso tenerti.