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Autore: _I_am_a_Directioner_    26/10/2014    4 recensioni
Non ricordo l'ultima volta che sono stata bene.
Non ricordo quando e come sono arrivata in questo posto.
Solo una cosa mi è certa.
Lui mi ucciderà, ed io devo scappare.
Il colore dei suoi occhi non rende giustizia al suo essere.
L'azzurro non è il suo colore, il nero lo è.
-Ti farò del male.-
-Perché? -
-Perché ne ho bisogno.-
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-Svegliati.-Una voce calma e bellissima, mi risveglia dal mio sonno.
 
Non ho voglia di aprire gli occhi, ma devo farlo. Non sono a casa mia, non sono libera di decidere quello che voglio o posso fare, ora dipendo da lui, quindi devo stare alle sue regole.
 
-Buongiorno piccola.-Niall è davanti a me e mi tende una mano per alzarmi, io non l'accento.
 
Mi alzo e a passo deciso vado verso la porta, mi fermo a guardarla, se lui non la apre, io non potrò uscire.
 
Niall ignora il mio disprezzo verso i suoi confronti e mi apre, io esco e mi chiudo in bagno.
 
Faccio una veloce doccia, sistemo i capelli in una lunga code e mi vesto, finalmente con i miei solito vestiti.
 
L'idea che Niall mi compri dei vestiti, non mi fa impazzire, ma se ci penso bene, lui mi tiene prigioniera, mi maltratta e se proprio deve fare qualcosa per me, beh, questo è il minimo.
 
Appena finisco in bagno, esco e andando verso Niall, gli restituisco la maglietta.
 
-Puoi tenerla, se ti piace.-Dice mangiando un biscotto.
 
-Non ne ho bisogno, grazie.-Mi siedo dall'altra parte del tavolo mentre lui mi osserva.
 
-Sei pronta per uscire?-Mi chiede studiando la mia espressione.
 
Annuisco. Sono felice di poter vivere qualche momento fuori da questa casa, finalmente respireró un po' d'aria fresca!
 
-Ottimo, ma prima dovresti sapere alcune cose.-Niall si alza per andare a bere un po' d'acqua.
 
Altre regole, penso.
 
-Io ti faccio uscire, ma se provi a parlare con qualcuno del nostro rapporto, ti punisco, se ti azzardi a scappare o ribellare, io ti punisco. Dipende da te quello che potrebbe succedere. Mi hai capito?-Annuisco, di che rapporto sta parlando? Adesso è così che viene chiamato tutto questo?
 
Quasi mi viene da ridere, ma cerco di trattenermi.
 
-Se qualcuno ti chiede di me, di noi, beh, tu mi presenterai come il tuo ragazzo.-
 
-Cosa? No!-Questo è veramente troppo.
 
-Vuoi rimanere tutti i giorni chiusa a casa?-Mi chiede severo. -Se è così,  dillo, ed io ti lego ancora una volta al mio letto, e questa volta nessuno mi fermerà dal spogliarti nuda.-La cattiveria nel suo sguardo e nella sua voce mi fanno tremare.
 
-Hanna, devi fare quello che ti dico io, se no non andremo mai d’accordo,  hai capito?-Chiede, va verso la porta dell'entrata ed io lo seguo, sono impaziente di uscire.
 
-Si, ho capito!- Fingo un sorriso ma lui rimane serio.
 
Niall apre la porta e usciamo.
 
Ci avviciniamo alla sua macchina, la apre, e mi chiude dentro.
 
-Non provare ad allontanarti da me.-Dice sedendosi in macchina vicino a me.
 
-Non lo farò. -Vorrei farlo ma voglio restare viva.
 
-Bene.-Niall accende il motore e partiamo.
 
La sua, è un'auto nera, sportiva, è grande e fa paura quasi quanto lui.
 
Per tutto il tragitto rimaniamo in silenzio ed io ripenso ancora a Liam e a quello che ci siamo detti.
 
Dopo circa venti minuti, arriviamo in centro, ha diversi giorni che, ormai, non passo più di qua. Mi manca viaggiare per la città,  mi manca il mio parco, con la mia quercia,  mi manca persino Trevor, il guardiano.
 
Niall mi apre la portiera della macchina e mi fa scendere, chiude lo sportello e mi prende per mano, io cerco di toglierla ma lui stringe ancora di più la presa.
 
-Non fare la bambina cattiva.-Mi avverte ed io decido di lasciar perdere.
 
Entriamo in diversi negozi, poi decido di provare qualcosa.
 
-Vorrei provare questi.-Dico indicando dei paia di jeans.
 
-Va bene.-Niall annuisce per poi accompagnarmi ai camerini. -Entro con te!-
 
-No!-Lui mi guarda male, ma decide di lasciar perdere.
 
Entro dentro i camerini, so bene che Niall mi starà controllando e la cosa mi da molto fastidio.
 
Provo i tre jeans che ho portato con me e solo due di essi vanno bene, Niall li compra per me.
 
Quando apre il suo portafoglio,  mi chiedo che lavoro faccia, per avere così tanti soldi.
 
Se è così ricco, perché non pagare delle donne che stanno con lui, invece di rapire ragazze povere e senza niente? Non lo capirò mai.
 
-Adesso andiamo a provare alcune magliette.-Dice trascinandomi fuori dal negozio, io lo seguo.
 
-Perché mi spendi soldi?-Chiedo e lui mi guarda per un secondo continuando a camminare alla mia sinistra, stringendo la mia mano.
 
È imbarazzante tutto questo.
 
-Ti da fastidio?-
 
-Si.-Ammetto.
 
-Perché? -
 
-Mi fa sembrare una prostituta a cui tu regali cose che per te non hanno nessun valore.-Spiego velocemente, non so perché lo faccio.
 
Lui ride. -Io e te non abbiamo mai fatto sesso. -Questo è vero, ma io mi sento così,  una ragazza poco si buono che vive in un certo senso, a spese del suo "Protettore".
 
-Se ti compro delle cose, non vuol dire che io ti stia pagando, è solo che mi va di farlo, tutto qui, chiaro?-
 
-Chiaro.-Niall mi sorride e poi entriamo dentro il secondo negozio.
 
Prendo delle magliette,  tutte di colori diverse, alcune a maniche corte, altre a canottiera, le provo, mentre Niall mi aspetta fuori dal camerino.
 
Decido di prenderne cinque, sono comode, fresche e profumano di nuovo.
 
Non vedevo così tanti vestiti da...da sempre.
 
Niall paga anche questi, poi usciamo e andiamo verso la macchina.
 
-Ritorniamo a casa?-Chiedo e lui scuote la testa.
 
-Continuiamo il nostro shopping. -Dice ed io rimango stordita.
 
-Ho già tutto.-Si, mi ha anche comprato un paio di pantofole per casa e un altro paio di scarpe per uscire, sono belle e comode.
 
-Ti mancano dei nuovi indumenti intimi.-Arrossisco mentre mi guarda.
 
Se non fosse un maniaco del controllo e del possesso, sarebbe anche un tipo okay, solo che non lo è proprio.
 
Dopo qualche minuto di macchina, arriviamo ad un negozio di intimo. Sono imbarazzata e non mi va che lui veda cosa mi compro.
 
-Devi entrare con me?-Chiedo fissandolo.
 
-C'è bisogno che lo chiedi? -
 
Sospiro.
 
-Che c'è? Non mi dirai che ti vergogni, vero?-Ride e il mio fastidio cresce ulteriormente.
 
-Preferisco che tu non veda cosa metto.-
 
Lui mi guarda e mi prende per la mano. -Prima o poi lo vedrò, che cambia?- Alla sua risposta spalanco gli occhi. Un cazzo. Lui non mi vedrà mai e poi mai!
 
Mi trascina dentro il negozio e sorride alla commessa.
 
-Allison!-La saluta.
 
-Horan, come mai da queste parti?-Gli chiede la ragazza dai capelli biondi guardandomi.
 
-Sono venuto a comprare qualcosa per la mia ragazza, sai, mi ha costretto. -Niall ride gentilmente alla ragazza per poi stringere ancora di più la presa sulla mia mano.
 
La sua ragazza? Io?
 
L'ho costretto?  Io.
 
Punto uno, io non sono la tua ragazza, ma semplicemente una ragazza che è stata rapita da te, testa di cetriolo che non sei altro, punto due, sei tu ad avermi costretto, io non ho più voce in capitolo neanche su cosa mangiare.
 
Decido di tenere questo piccolo ma grande dettaglio per me, più tardi gli parlerò.
 
Oggi mi sembra di buonumore!
 
-Hai già qualcosa in mente?-Chiede la ragazza, rivolgendosi a me per la prima volta da quando ho messo piede nel suo negozio.
 
-Oh ehm, io..-
 
-Lei è timida,  ma per fortuna so io cosa vuole.-Eh?
 
Davvero sa cosa voglio?
 
VOGLIO ANDARE VIA.
 
-Vuole qualcosa di comodo ma allo stesso tempo, sexy. -COSA?
 
-Perfetto, vado a prendere quello che ho in vetrina.-
 
La ragazza si allontana da noi ed io mi volto per guardare Niall,  ha un'espressione divertita.
 
-Tu!-Lo indico.
 
-Si?-Non mi degna di uno sguardo.
 
-Tu, devi smetterla di decidere per me, non voglio qualcosa di sexy, non lo voglio!-
 
-Tu no, ma io si.-Dice serio per poi andare verso la ragazza.
 
-Ti odio.-Sussurro un po' troppo forte e lui mi sente. Aiuto.
 
Niall mi lancia un'occhiata infuriata e infastidita, ma lascia perdere, per il momento..
 
-Provali.-Mi dice senza nessun sentimento.
 
-Vanno bene.-Non voglio provarli e poi sono anche stanca e distrutta moralmente.
 
-Provali.-Ripete, questa volta mi prende per mano e mi trascina dentro il camerino, entra con me.
 
-Dai.- I suoi occhi sono chiusi a fessura e le sue mani sono strette in due pugni lungo i fianchi.
 
-Esci.-Dico aspettando.
 
-No.-
 
-Cosa? Non proverò nulla con te qui dentro.-Niall mi guarda per poi emettere un lamento.
 
-Io esco, ma se non esci entro due minuti io..-
 
-Tu cosa? Mi picchi e mi leghi al tuo letto?- Dico sentendo la sua irritazione al limite, quasi scoppia.
 
-No, ti picchio, ti lego al mio letto e ti scopo senza pietà. -Esce dal camerino ed io mi affretto a cambiarmi.
 
Le sue parole rudi e senza emozioni, hanno provocato in me ancora più terrore e disgusto.
 
Finisco in fretta di sistemarmi ed esco, so che sono passati alcuni minuti in più,  ma non penso se ne sia accorto.
 
-Sei in ritardo.-Ahi.
 
-Non riuscivo ad allacciare il gancetto del reggiseno.-Dico intimidita.
 
-Potevi chiamarmi! -Certo, come no.
 
Niall si dirige verso la cassa per pagare ed io lo seguo.
 
Mentre aspetta il suo turno, io decido di andare a guardare le vetrine del negozio accanto.
 
Esco dal negozio e ammiro gli infiniti biscotti e torte che sono esposte.
 
Tanti colori sono davanti ai miei occhi, tante delizie che non potrò mai assaggiare. I prezzi sono troppo alti!
 
La porta del negozio, in cui sono uscita poco fa, sbatte e un Niall infuriato viene verso di me, con in mano il sacchetto degli ultimi acquisti.
 
Lo vedo avvicinarsi di corsa, poi afferra il mio polso e con uno strattone, violento, mi chiude dentro la sua auto, entrando poco dopo anche lui.
 
-CHE CAZZO TI È VENUTO IN MENTE DI FARE???-Urla infuriato.
 
Ma di cosa sta parlando?
 
-Senti, se ti riferisci al fatto che non volevo provare quelle cose io..-La voce piccola.
 
-NON MI FREGA UN BEL NIENTE DI QUELLO CHE VUOI O NON VUOI TU!-Ecco che ci risiamo, il Niall cattivo e senza pietà esce dal suo nascondiglio senza nessuna fatica.
 
-QUANTE VOLTE TI DEVO DIRE CHE NON TI DEVI ALLONTANARE DA ME?-Urla e alcune persone che passano per strada notano quello che sta succedendo.
 
Aiutatemi, vi prego. Ecco cosa vorrei urlare io.
 
Niall accende la macchina e parte, direzione? Inferno.
 
L'auto si ferma poco dopo in una zona desolata, voglio scappare.
 
Spegne il motore e si gira verso di me.
 
Ecco, penso, ecco la mia fine.
 
Addio mondo, addio alla famiglia che non ho mai avuto, addio alla luce del sole.
 
Abbasso lo sguardo, ma lui prendendomi il mento tra le dite, mi fa alzare la testa.
 
-Perché sei uscita dal negozio senza il mio permesso?-Adesso la sua voce è calma ma lo stesso infastidita e acida.
 
-Io pensavo di dare un'occhiata alla vetrina di quel negozio.-Mi giustifico,  mi giustifico troppo spesso ultimamente!
 
-Non puoi decidere tu!-Cerca di mantenere la calma ma non ci riesce.
 
-Neanche tu dovresti scegliere per me!-Il mio sdegno è evidente. Lo odio!
 
-SI!-Urla.
 
Io con gesto deciso, tolgo la cintura ed esco dalla sua auto, corro.
 
Non mi importa se mi uccide, ora, ma non voglio più restare un attimo in più con quell'essere senza pietà e senza sentimenti.
 
Passi più veloci dei miei, gambe più lunghe delle mie mi superano e mi bloccano, cado per terra e lui sopra di me.
 
Il suo peso, blocca tutti i miei movimenti, urlo.
 
-SEI UN MOSTRO!-
 
Niall si alza e mi porta su con lui, con facilità.
 
-SEI UN MOSTRO ORRIBILE!-Lo guardo negli occhi e lui sembra quasi sul punto di uccidermi.
 
-NON CHIAMARMI IN QUESTO MODO STRONZETTA!-Mi tira leggermente i capelli con la mano.
 
Mi lamento. Ho dolore, ho tanto male.
 
-Vuoi essere punita, per caso?-Chiede abbassando la voce notevolmente.
 
-Fai quello che vuoi, tanto, tu, mi punisci comunque.-Dico piangendo.
 
Lui scuote la testa. -Dipende da te!-
 
-No, Niall, dipende da cosa ti dice la tua testa malata!-Gli batto i pugni sul suo petto.
 
Lui, con un movimento veloce, mi colpisce la guancia.
 
Cado per terra.
 
-Un lurido mostro.-Sussurro.
 
Lui mi sente e si china ancora una volta alla mia altezza.
 
Mi circonda il collo con una delle sue grandi mani ed io faccio fatica a respirare.
 
-Prova a chiamarmi un'altra volta in questo modo e giuro che ti uccido!- Sussurra al mio orecchio.
 
Mi porta sulla sua auto, non ho forza, non posso combattere.
 
Per tutto il tragitto, nessuno dei due dice niente.
 
Il silenzio è ancora più straziante.
 
Arriviamo a casa, in quell'orribile casa di legno. Niall chiude la porta dietro di noi, a chiave.
 
Mi trascina verso la stanza buia.
 
Mi butta per terra, mi lega al termosifone.
 
I suoi occhi sono più scuri del solito, il suo respiro è irregolare.
 
Liam, dove sei? Penso.
 
Se verrà tra qualche giorno,mi troverai già morta o quasi sicuramente in fin di vita.
 
-Ti farò del male.- Sussurra al mio orecchio.
 
-Perché? -
 
-Perché ne ho bisogno.-


 
*Spazio autrice*
Scusate per il ritardo nel pubblicare, ma la scuola è sempre più impegnativa...
Per fotuna eccovi un nuovo capitolo.
Spero che vi piaccia.
Se siete curiosi, recensite ed io continuerò.
Va mando un bacio, a presto! 
  
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