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Autore: RobynODriscoll    26/10/2014    2 recensioni
Regina non ce l'ha fatta, non è riuscita a uccidere il suo amato padre, e ha dovuto rinunciare a innescare la maledizione. Tuttavia, ha trovato un altro modo per vendicarsi dell'odiata Snow White: ha rapito la sua figlia neonata, Emma, ed è decisa a crescerla come propria, aizzandola contro i veri genitori.
Undici anni dopo. La giovane Emma, alle prese con lo studio della magia per compiacere la sua esigentissima madre, si trova di fronte ad una bizzarra scena che capovolge il suo mondo: dalla fontana del padiglione sbucano fuori d'improvviso una sirena, una statua di cera con una mano a forma di uncino e un ragazzo ferito. Il ragazzo dice di chiamarsi Neal, anche se Emma è quasi certa che si tratti di un nome falso. Neal diffida della magia, ma sembra sincero quando dice che vuole aiutare la statua a tornare uomo.
Emma non sa che nello stesso momento un principe di nome Simba viene esiliato dalla sua tribù, e una principessa di nome Alexandra fugge dal palazzo di sua madre Cinderella con la sola compagnia di un irritante ranocchio parlante. I loro destini stanno per incrociarsi, le loro avventure per diventare una.
[ Swanfire/Multipairing]
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Emma Swan, Graham/Cacciatore, Regina Mills, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Stay with me
(the world is dark and wild)

 

Premessa

I titoli dei capitoli di questa storia, e il titolo della storia stessa, sono tratti dalle canzoni di uno splendido musical, Into The Woods. Se non l'avete mai sentito vi consiglio di cercarlo su Youtube, è un altro adorabile stravolgimento delle fiabe per come le conosciamo...o crediamo di conoscerle! :)

 

Prologue

Into the Woods

 

Scivolò nel blu della notte: l'abito lasciò solo un fruscio di velluto nero sull'erba, senza produrre altro suono. Aveva usato uno dei suoi incantesimi migliori perché così fosse. Bruciava sulla pelle, l'incantesimo, come mille piccoli aghi che vi si schiantassero continuamente, penetrando fino all'osso in schegge di dolore così intense e prolungate da trasmettersi fino alle tempie. Al momento, Regina non vi badò. Ciò che aveva tra le braccia era molto più importante di ciò che accadeva intorno alle sue caviglie.

La neonata respirava profondamente, gli occhi chiusi e la testa abbandonata contro il suo petto. Aveva pianto, all'inizio, per quel tocco estraneo che l'aveva riscossa dal sonno. Aveva agitato i piedini avvolti in calzine di seta, e scosso i pugni nell'aria come a lanciarle una sfida: ma Regina aveva bloccato il suono nella sua gola, e quella combattività non era stata accompagnata da alcun grido. L'unico borbottio che era riuscito ad uscire prima di tramutarsi in pianto aveva destato la balia, purtroppo. Poco male. Regina le aveva strappato il cuore prima che potesse emettere un fiato.

Sì, avrebbe potuto ucciderla in maniera più pulita. Ma voleva che il messaggio arrivasse forte e chiaro ai suoi padroni.

Vi ho sconfitto, Snow White e Charming, anche senza bisogno della maledizione. Ho strappato il vostro cuore pulsante, e ora è mio.

Il cuore dei suoi acerrimi nemici ora dormiva, con la testa appoggiata contro il petto della regina come se il battito che vi custodiva all'interno fosse una ninna nanna che la cullava verso il sonno. L'ombra che avvolgeva l'anima di Regina cantò un silenzioso peana di trionfo. Finalmente, sì. Avrebbero sofferto, quanto e più di lei. Avrebbero pagato per Daniel, per Regina stessa e per la sua felicità distrutta. Non avrebbero mai smesso di pagare.

La carrozza l'attendeva celata tra le ombre degli alberi, poco fuori dal sentiero. Salì senza aspettare che il lacché le aprisse il portello.

«Vostra Maestà...»

«Partiamo. Subito.»

«Sì, Vostra Maestà.»

Con un inchino, l'uomo si portò in cassetta.

L'aveva addestrato bene. Li aveva addestrati bene tutti. Era stato facile. Al primo cuore schiantato di fronte a loro si erano messi in riga come scolaretti ansiosi di non essere interrogati. Erano stati saggi. Una risposta sbagliata, con una maestra come lei, equivaleva alla morte.

Era diventato così semplice. Strappare cuori, distruggere vite. Le persone iniziavano a tramutarsi, davanti agli occhi della Regina Cattiva, in una massa di burattini dalla testa piena di segatura. Era perfino piacevole – di più, rasserenante – recidere i loro fili e veder cessare di colpo tutto quel loro agitarsi senza senso. Non faceva distinzioni, ormai, non più. Tutte le vite avevano lo stesso valore, per lei: ovvero, nessuno.

Tutte, tranne una...

Mentre sedeva nell'abitacolo dondolante, ripensò al momento in cui aveva pensato di uccidere suo padre, di farlo per davvero. Un brivido terribile, una vertigine di nera euforia l'aveva fatta vacillare, con la mano protesa sul suo petto che tante volte aveva accolto i suoi pianti di ragazzina. Sarebbe stato così facile, far sprofondare le dita attraverso il giustacuore, nella sua carne. Sarebbe stato giusto: i genitori danno la vita per i figli, o così dicono. Suo padre, Henry, era la persona che Regina amava di più al mondo. Ma era anche un uomo anziano, alla fine dei suoi giorni. Che regalasse una speranza di lieto fine alla sua figlia devastata non solo era giusto, ma anche doveroso...non è vero?

Eppure, Regina non aveva potuto farlo. La mano era rimasta poggiata sul petto del padre, e la testa sulla sua spalla, sempre pronta ad accogliere ogni dolore della sua unica, preziosa figlia.

Ma ancora per poco. Regina non aveva intenzione di piangere, né di provare dolore. Mai più.

Si riscosse da quei pensieri. La carrozza correva a velocità ubriaca sotto la luna. La schiena della neonata sussultò. Ebbe un singhiozzo, e un inizio di pianto.

«Ssssssh...mocciosa» sibilò Regina «Hai la lacrima facile. Sei proprio figlia di tua madre.»

Eppure, il suo tono era già più morbido. Lo sentiva dal modo in cui le vibrava in gola, e non le piaceva. La bambina...Emma, era ricamato su quella copertina che aveva portato via insieme a lei...era uno strumento di vendetta. Non avrebbe dovuto affezionarsi a lei sul serio; solo farglielo credere. Diventare sua madre, la sua guida, il centro suo mondo. Crescerla, per aizzarla contro i veri genitori, e osservarla mentre li distrugge.

Oh, sì. Questa sarebbe stata una grandiosa vendetta, molto più possente e regale di quanto quella stupida maledizione avrebbe mai potuto offrirle.

Appena si accorse che il bivio stava sopraggiungendo, Regina colpì forte con il pugno inanellato il soffitto della carrozza.

«Non verso il palazzo. Mi hai sentito? Nella Foresta» disse, e la sua voce ebbe sul cocchiere l'effetto che il frustino ha su un cavallo. La carrozza imboccò quel nuovo, inesplorato sentiero, mentre Regina stringeva al petto la mamocchia dei Charming, che l'incantesimo avrebbe mantenuto docile e assonnata ancora per un po'.


NdBlackFool

Salve <3 E grazie per aver letto fin qui. I prossimi capitoli saranno molto più lunghi, mi scuso per la brevità del prologo. Ho in mente questa storia da parecchio tempo, si prospetta complessa ma spero possa piacervi. E' una mia personale rivisitazione di Once senza maledizione, scritta per lo più per dare una chance alla Swanfire che mi è sempre piaciuta come coppia (non ho nulla contro la Captain Swan, davvero...solo, mi sembra sia stata sviluppata male nel telefilm, e non mi convince fino in fondo per questo motivo) e al povero Baelfire che trovo sia stato il personaggio con più potenziale male utilizzato di tutto OUAT. Poi, devo ammettere che non vedevo l'ora di riesumare Alexandra e inserire Simba nell'universo di Once...li incontrerete tra un paio di capitoli se avrete voglia di seguire la fanfic, e spero vi piaceranno. Pianifico di intrecciare le storie dei quattro ragazzi con quelle di molti pg di Once...questo è un elenco in breve delle coppie che la storia toccherà:

Swanfire, RedHunter, Snowing con possibili accenni Snowy (Grumpy + Snow...che ci volete fare, ho un debole per loro!), DwarfNova, Sleeping Hook, Rumbelle (con una svolta imprevista, o così spero)...più varie ed eventuali che si presenteranno lungo il cammino ^^

Ci saranno accenni a Camelot, qua e là, e spero di inserire anche Lancelot. Voglio sviluppare la bromance appena accennata tra Bae ed Hook (che secondo me il triangolo verso cui ha virato la serie ha svilito troppo: altro potenziale sprecatissimo T_T), e dare corpo alla maledizione di Rumple che ha fatto sì che il principe Thomas sparisse dalle vite di Cinderella e sua figlia...uff, tanto lavoro da fare, mi rimetto all'opera! Spero che avrete voglia di imbarcarvi con me in questa pazza avventura XD

BlackFool.
 

   
 
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