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Autore: Serendipity236    27/10/2014    5 recensioni
Mikorgan.
Mika e Morgan vengono colti con le mani nel sacco da Vicky.
Dal testo: "In questo preciso momento si apre la porta, anche se non me ne accorgo subito, con Mika che geme il mio nome in un modo così sexy. Distolgo l'attenzione dalle labbra e dal corpo premuti contro i miei e vedo Vicky nel vano della porta, con un espressione piuttosto scioccata."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Morgan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Con questo mio scritto, pubblicato senza scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo.


Dopo la fine dello show, passo a trovare Mika nel suo camerino, un po' per scusarmi per il modo orribile in cui l’ho preso in giro per tutta la puntata, un po' perché l'ho visto davvero giù dopo l'eliminazione di Diluvio.
- «Hei -saluto socchiudendo la porta- posso entrare?» Mi sorride, non troppo felice, annuendo.
È stravaccato sul divanetto arruffandosi i capelli con un'aria profondamente delusa, dispiaciuta e insoddisfatta. Mi siedo accanto a lui, cercando le parole per consolarlo. Non posso dire che mi dispiaccia, è ovvio che io sia contento che siano passati i The wise, ma capisco il suo stato d'animo. 
Alla fine cerco di farlo sorridere.
- «Non abbatterti, Mika. Ricordi l'anno scorso, quando hanno eliminato Lorenzo alla prima puntata? Ti capisco. Anche se tu sei stato decisamente molto, molto più discreto ed elegante di me. Come sempre» alza il viso, sorridendo leggermente, poi mi avvolge in un abbraccio. Senza lasciarmi andare, mugugna qualcosa contro la mia spalla, probabilmente a proposito dell'eliminazione del suo rapper.
- «Mika, non ti capisco se parli così» lo interrompo. 
- «Già, tu me hai preso in giro per tutta la sera per questo. » risponde in un tono da finto offeso. 
- «Non ti prendevo in giro. Io adoro il tuo italiano»
- «Non è vero! Tu mi prendi ancora en giro» 
- «Ma non... »
- «Ah, shut up. Hai parlato troppo di già questa sera» e così dicendo, mi chiude la bocca con bacio. 
Non penso a nulla, non ci riesco: nella mia mente ora c'è posto solo per le labbra di Michael e la sensazione dannatamente piacevole che riecheggia nella mia mente come un “era da una vita che aspettavo questo momento”
Seguo il suo ritmo, senza essere precipitoso come invece il mio istinto mi dice di fare, perchè questa è una cosa seria e va fatta per bene. 
Porto una mano ad accarezzargli il viso, l'altra scivola in basso sulla sua schiena, ma non più giù della cintura. Lui sorride contro le mie labbra, poi afferra il mio polso e lo spinge più in basso, in modo che io possa stringere il suo sedere e farlo sospirare. 
Mi mordicchia il labbro inferiore e infila le mani sotto alla mia giacca e, dopo avermi sbottonato la camicia, mi accarezza con dita tremanti. 
Con entrambe le mani sulle sue natiche, lo porto sopra le mie gambe. 
In questo preciso momento si apre la porta, anche se non me ne accorgo subito, con Mika che geme il mio nome in un modo così sexy. Distolgo l'attenzione dalle labbra e dal corpo premuti contro i miei e vedo Vicky nel vano della porta, con un espressione piuttosto scioccata.  
Sbatte le palpebre un paio di volte prima di dire, parecchio imbarazzata: - «Emh, ok. Io ora esco, chiudo la porta, poi la riapro e fingerò che tutto questo sia solo un brutto scherzo della mia immaginazione» 
Al suono della sua voce, Mika sobbalza, non essendosi accorto della sua presenza. Scende dalle mie gambe e si risiede appena prima che la porta si riapra, mentre le sue guance si tingono di scarlatto in un modo che trovo assurdamente adorabile e mi devo trattenere per non saltargli addosso di nuovo. 
Vicky comincia un discorso che credo serva solo a cercare di ignorare l'imbarazzo che riempie l'aria. Il soliloquio dura si e no 10 minuti, poi lei si gira, si avvia verso l'uscita e, prima di chiudersi la porta alle spalle, mormora un “Non fate rumore…  e chiudete la porta” ammiccando nella nostra direzione. 
Quando lei esce, temo che l'atmosfera si sia guastata, ma appena il mio sguardo incrocia di nuovo quello di Michael, scoppiamo a ridere: le mie mani corrono sul suo corpo e le sue tornano velocemente su di me, quasi ne sentissero la mancanza. Mi ritrovo di nuovo assuefatto alle sue labbra, al suo profumo. Assuefatto ai suoi baci.


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Eccoci, siamo tornate con l'ennesima Mikorgan.
Speriamo vi piaccia, fateci sapere cosa ne pensate.



   
 
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