Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Giuly_Black    27/10/2014    4 recensioni
Questa Os riprende un episodio della terza stagione, precisamente il momento in cui Regina, dopo essersi baciata con Robin, entra nella stanza in cui ci sono Emma e i Charmings. Questi notano subito lo sguardo innamorato di Regina ed Emma avrà una reazione inaspettata.
SwanQueen **
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E questa (terribile u.u) Os la dedico a Sara AHS (ASH mi piace di più) che mi ha rotto per un mese per una fanfiction.. sono in ritardo di 7 giorni, scusami :) 

-Aspetta!- Esclamò Hood appoggiandole una mano sulla spalla.

Regina si sentiva in colpa nei confronti  di Henry, non le era mai successo di sentirsi così in imbarazzo, dopotutto era suo figlio e non le andava che vedesse certe cose. Nonostante non si ricordasse di lei, l’aveva comunque colta in un momento intimo con Robin Hood: Si stavano baciando appoggiati alla parete con quanta più passione potevano metterci quando Henry si era schiarito la gola per indicare la sua presenza e poi si era allontanato dalla coppia indifferente. Quell’indifferenza però feriva Regina, era come un coltello che si girava e si rigirava nel suo cuore fino a farla impazzire.
Le mancava terribilmente. Lasciarlo con Emma e creargli una nuova vita era stata l’impresa più difficile della sua vita. Aveva affidato il suo Henry ad Emma per sempre e ora era di nuovo lì e la trattava come un’estranea, come il sindaco della città, con rispetto, con freddezza. Lui era suo figlio! Ed ora per lui lei era soltanto una conoscente. Il suo cuore sprofondò in un mare di desolazione e tristezza e fece del suo meglio per cacciare dentro tutte le lacrime che avrebbe voluto versare.
L’ansia era tale che dimenticò completamente Hood e decise di prendere un respiro profondo ed entrare nella stanza in cui si doveva trovare con Emma, Mary Margaret e il principe, ma Hood la fermò.

“Aspetta!”
Regina si girò e guardò l’uomo negli occhi.
Cosa ci vedeva in lui? Era un bell’uomo, alto, muscoloso, protettivo e molto dolce, sapeva trattarla con delicatezza ed era quel che si poteva definire “l’anima gemella”, insomma aveva tutte le buone qualità dalla sua parte. Ma Regina sentiva che l’amore che provava per lui era incompleto e sbagliato. Non era come l’amore che provava per Henry, non sapeva spiegarselo ma Robin in quel momento non le diceva niente, non poteva rassicurarla, non poteva salvarla da quel baratro oscuro di tristezza in cui era ricaduta nel momento in cui Emma ed Henry erano ritornati a StoryBrooke.
Lui la baciò di nuovo e le sorrise sincero. Regina si sentì un po’ in colpa ma quel bacio le era sembrato così dolce e tenero che non poté non sorridere. Lo salutò con un cenno ed entrò nella stanza. Il sorriso ancora stampato sulle labbra.

I presenti la stavano guardando stupiti, il principe sorrideva divertito e Mary Margaret la guardò con un’espressione del tipo “noncipossocrederelareginacattivasièinnamorata”, infatti lo disse “Se non ti conoscessi Regina, direi che sei innamorata”. Regina sfoggiò il suo solito ghigno, niente a che vedere col sorriso sereno e sincero che aveva fatto poco prima e si comportò come era solita fare, da Regina Mills. “Se non ti conoscessi direi che il tuo stomaco si è innamorato del gelato!” ribatté con freddezza, mentre gli altri due non si preoccupavano di nascondere dei sorrisini irritanti.

Non appena lo sguardo le cadde su Emma, tutta la sua rabbia e il suo dolore sembrarono sparire per fare spazio ad un nuovo sentimento, ma non sapeva nemmeno lei di che sentimento si trattasse.
Emma la stava guardando con enorme stupore, la bocca semi aperta, gli occhi increduli e che tradivano un po’ di risentimento. Ma risentimento per cosa?

Emma stava fissando da troppo tempo Regina e se  ne accorse quando questa spostò lo sguardo sul suo. Così si decise a chiudere la bocca che aveva quasi spalancato per lo stupore e cercò di tornare lucida. Regina innamorata? Il sorriso che aveva stampato in faccia pochi secondi prima sembrava confermarlo. A quella vista Emma sentì che qualcosa dentro di lei si era rotto, era rimasta delusa. Non capiva il motivo di tale delusione ma sentiva che lei e Regina sarebbero potute andare d’accordo, magari perfino amiche un giorno… ci teneva a lei e vederla felice con un’altra persona la ingelosiva. Aveva detto proprio così? Emma sembrava scossa dai suoi stessi pensieri e non si accorse che Regina aveva cominciato a parlare coi suoi genitori continuando a lanciarle sguardi preoccupati.

Quella situazione ad Emma non piaceva per niente. Regina parlava con Mary Margaret  ma sembrava distratta, i suoi occhi si spostavano inquieti dalla porta da cui era entrata, ai genitori di Emma e ad Emma stessa, la quale teneva lo sguardo fisso su un vaso di fronte a lei che le sembrava molto interessante da ammirare in quel momento.
Si alzò di scatto, stanca della tensione e dell’imbarazzo che provava stando lì seduta di fronte a Regina, così annunciò “Scusate, vado un momento in bagno, torno subito!”
Così, sotto gli occhi fin troppo preoccupati di Mary Margaret, Emma fu felice di uscire da quella stanza che la rendeva ansiosa e di bagnarsi un po’ il viso; le martellava così dolorosamente la testa che si dovette sedere sul pavimento gelido non essendoci altro su cui sedersi. Ma che le succedeva? Da quando si comportava e reagiva così? “Emma smettila di fare la sciocca e comportati da adulta!” Pensava fra sé e sé “Dovresti essere felice che finalmente Regina abbia trovato la sua seconda possibilità”
Un rumore di tacchi la fece voltare immediatamente.
Regina si trovava di fronte a lei, lo sguardo allarmato nel vedere la donna lì a terra mentre si stringeva le mani sulla testa. Emma, imbarazzata, fece per alzarsi ma Regina la anticipò, allungò una mano e gliela strinse forte; il contatto fra le due provocò ad entrambe una leggera scossa che le fece rabbrividire e i loro volti vicinissimi cercavano delle risposte l’uno nell’altro. Emma rimase interdetta per qualche secondo, la fissò e dietro gli occhi scuri e gelidi di Regina vide una scintilla, qualcosa di buono, il suo aspetto migliore ed Emma ne era così affascinata che sarebbe rimasta in quella posizione per altri interminabili minuti.
Ma si riscosse sentendo le proprie guance arrossirsi sotto quello sguardo così penetrante e con l’aiuto dell’altra donna si tirò su in piedi, ancora instabile.
“Ehi, che è successo? Non ti senti bene?” La voce profonda e dolce di Regina la fece quasi stare meglio. “N-nulla, tranquilla..” prese un respiro profondo e continuò “non capisco cosa mi sia preso, non volevo spaventarvi, mi girava un pochino la testa, ora sto bene torniamo di là!”
Ma in realtà non voleva affatto tornare di là, voleva rimanere ancora lì con Regina, chissà con che scusa questa era riuscita a raggiungerla senza che Mary Margaret si precipitasse prima di lei.
Regina aveva un’espressione indecifrabile, sospirò e disse “Emma, non sei l’unica a possedere il superpotere della verità, lo so che mi stai mentendo. Perché eri tanto sconvolta quando mi hai visto entrare?”
Emma non sapeva cosa dire, era rimasta scioccata da quello che aveva appena detto Regina. Aveva capito che era sconvolta a causa sua? Cos’avrebbe detto ora?
D’altra parte anche Regina non sembrava proprio tranquilla, lasciava trasparire non poca ansia nello sguardo, forse sperava che Emma dicesse qualcosa che entrambe pensavano ma non volevano ammettere, e mai sarebbe successo.
Invece non fu così.
Emma sputò fuori la verità, o almeno ciò che pensava fosse la verità, era così confusa.
“Regina, io.. non lo so sono molto incasinata, ma quando ti ho visto sorridere in quel modo non ho potuto far a meno di notare che beh, finalmente hai ricominciato ad amare qualcuno e dovrei essere contenta per te ma io in realtà non lo sono perché...” prese un sospiro e fissò una Regina alquanto allibita negli occhi che in quel momento le sembravano dei tunnel scuri in cui si stava lentamente perdendo “penso di provare qualcosa  per te.” Si vergognava così tanto di averlo ammesso che non aspettò nemmeno la sua reazione e fece la cosa che era più brava a fare, scappò.

Regina non riuscì a seguirla, non riuscì a muoversi per qualche minuto, aveva ancora la bocca aperta per lo stupore. Emma provava qualcosa per lei? L’aveva ammesso? Regina ancora non riusciva a capacitarsene, era scossa ma anche.. contenta, in fondo. Anche lei aveva notato che ultimamente, nel suo sforzo di cambiare, si era avvicinata sempre di più ad Emma, con lei era riuscita ad aprirsi, a confessare alcune delle sue paure, le aveva dato fiducia con fatica ma alla fine ne fu sollevata, era bello avere qualcuno con cui sfogarsi, anche se la trattava ancora con durezza a volte. Emma si era aperta con lei, le aveva raccontato con le lacrime agli occhi la sua infanzia, il dolore di non avere una madre e Regina la capiva benissimo, lei aveva avuto una madre ma era come se non ci fosse stata, non con il cuore almeno.
Regina si accorse solo in quel momento che la persona che era appena fuggita era molto importante per lei, era stata la prima a tenerle testa, a difenderla, a darle fiducia, a credere nel suo lato buono, a farla sentire importante e lei in cambio cos’aveva fatto? Le aveva spezzato il cuore? “ma cosa dici Regina, se prova qualcosa per te non è detto che sia innamorata, figuriamoci” Regina tentava di convincersi ma più lo faceva e meno si convinceva. Così dopo alcuni minuti prese una decisione azzardata ed istintiva e a quel pensiero il cuore si riempì di emozioni.

Emma era corsa via, lontano la Regina, lontano dal suo cuore e dal dolore. Non capiva come aveva fatto a confessarle che provava qualcosa nei suoi confronti, si sentiva una tale idiota che l’idea di buttarsi sotto un auto non le sembrava affatto male.
Non riusciva a smettere di pensare a Regina, ai suoi occhi, al piccolo contatto che avevano appena avuto in bagno e a quanto bella fosse con quel vestito rosso che mostrava le linee perfette e sensuali della donna.
Ormai era da alcune settimane che loro due avevano cominciato a vedersi, al bar, a casa di Regina, al molo, al parco, con e senza Henry ed Emma aveva cominciato a fidarsi sempre di più della madre di suo figlio. Aveva scoperto quanto avesse sofferto in passato, quello che la solitudine l’aveva portata a fare, i gesti terribili e l’odio per tutti. Era sola ed Emma la capiva, non le perdonava di certo gli atti che aveva compiuto ma si sentiva molto simile a lei, abbandonata e senza amore.
Tutti quei pensieri le avevano affollato la mente fino a quel momento e non si accorse di essere arrivata quasi al confine della città. I piedi le facevano male, la testa sembrava volersi spaccare in due e il cuore martellava impazzito, non sapeva se la causa fosse la corsa che aveva appena fatto o il pensiero di Regina. Perché Regina era il suo pensiero fisso da giorni.

Regina aveva preso l’auto e aveva cominciato a percorrere le strade di StoryBrooke. Sapeva che Emma non si sarebbe nascosta in casa bensì sarebbe scappata in un luogo all’aperto ma fino a quel momento Regina non riusciva a trovarla da nessuna parte. L’ansia cominciò a pervaderle lo stomaco ma si costrinse a rimanere calma e si aggrappò alla frase che le aveva detto Emma prima, il cuore pulsava ancora dalla felicità. Si sarebbe arresa, avrebbe confessato i suoi sentimenti e avrebbe finalmente abbassato quella maschera crudele e cattiva che per anni era stata la sua vita. Aveva preso una decisione ed era difficile, molto difficile.

Emma era rannicchiata a terra, proprio sull’orlo della strada al confine della città, piangeva silenziosamente tutte le lacrime che fino a quel momento era riuscita a trattenere, piangeva per il dolore che Regina le aveva inflitto involontariamente e che ora la stava consumando. Era da giorni che la vedeva felice assieme a Robin e le era bastato osservare i loro sguardi per capire che tra i due c’era qualcosa di profondo. Emma si era convinta per molto tempo che quello che provava nei confronti della donna non era nulla di importante, invece adesso dentro di sé percepiva che, quel sentimento che aveva provato a sopprimere, aveva cominciato a farsi sentire sempre di più facendole perdere gran parte della sua razionalità a cui si teneva disperatamente aggrappata per non scivolare nelle insidie dolorose che avrebbe subito dando ascolto al suo cuore. Ed è quello che stava accadendo in quel preciso momento. Si era lasciata guidare dal cuore, aveva confessato, anche se non del tutto, quello che pensava già da un po’ di tempo, aveva abbassato le difese e aveva scelto la strada sbagliata. Doveva continuare a seguire la sua mente e sopprimere qualsiasi emozione volesse salire in superficie. E ancora una volta stava ascoltando i suoi sentimenti che le dicevano che in fondo non era pentita di quello che aveva appena fatto.

Regina quasi mancò di un battito quando vide una figura indistinta stesa a terra. Premette con forza il piede sul comando del freno, spalancò la portiera dell’auto e non si preoccupò di altro al di fuori della persona che si trovava a pochi metri da lei.
Avvertì subito i singhiozzi e il senso di colpa la colpì come una scarica elettrica e le ferì il cuore.
Come aveva potuto essere così cieca di fronte all’evidenza dei sentimenti che entrambe provavano? Come aveva potuto voltarle le spalle per affidarsi ad un uomo che nemmeno amava? Non si era accorta che la persona a cui teneva di più dopo Henry era sempre stata proprio lì accanto a lei e stava soffrendo.
Senza smettere di accusarsi mentalmente si inginocchiò accanto ad Emma, le prese lentamente le braccia scoprendo il suo bellissimo viso ormai gonfio dal pianto e piano la tirò su cercando di ignorare i brividi che quel contatto e che quegli occhi deboli e tristi le trasmettevano.
Emma tentò di nascondere nuovamente il viso, rossa per l’imbarazzo ma Regina le prese le mani stringendole fra le sue. “Emma, scusami, non so se sarai mai in grado di perdonarmi, non mi sono accorta di quanto tu soffrivi alle mie spalle, di quanto io ti avevo fatto soffrire! Mi sei sempre stata accanto, mi hai fatto ridere per la prima volta dopo anni, tu sei speciale ed io una delusione. Se mi volterai le spalle come ho fatto io capirò ma sappi che da adesso ci sarò sempre, ci sarò sempre perché mi sono innamorata di te, ecco.”

Emma, che durante il piccolo discorso di Regina era rimasta muta ad ascoltarla incantata, ora non sapeva più come reagire, non sapeva se lasciarsi andare o se trattenersi e sperare che fosse solo un’illusione. Ma Regina era proprio lì a pochi centimetri da lei e mai si sarebbe aspettata una confessione da parte sua, mai avrebbe pensato di vedere la preoccupazione, il senso di colpa e la dolcezza colmare i suoi occhi, mai avrebbe pensato di innamorarsi di Regina Mills.

La mora non riusciva a capire a cosa stesse pensando la bionda, questa la guardava con serietà e non lasciava trasparire alcun tipo di emozione nei suoi occhi, se non una grande tristezza segnata dalle lacrime che ancora scorrevano sul suo viso.
Regina si lasciò sfuggire qualche lacrima e, sicura di aver fallito, si alzò con le gambe tremanti e cercò di evitare gli occhi della donna ancora a terra, temendo di leggerci oltre che tristezza anche rabbia e repulsione. Tutta la sua persona si stava frantumando sotto il peso di quei maledetti sentimenti, aveva perso sé stessa e la consapevolezza di essere di nuovo sola piombò nel suo cuore come una pietra che mai più sarebbe riuscita a sollevare. Prevedeva già un futuro nella desolazione più assoluta oppure avrebbe potuto uccidersi, così avrebbe liberato gli altri ma soprattutto sé stessa della propria esistenza.

“Mi hai fatto soffrire come nessuno aveva mai fatto” Regina si bloccò a metà strada. La voce di Emma era ancora rotta dal pianto. I pensieri che le affollavano la mente vennero sostituiti da paura, una paura che le stava congelando il corpo e la mente, Emma si sarebbe vendicata di tutto il dolore che le aveva provocato e Regina non era pronta a subire un altro tormento, voleva solo farla finita con quella vita schifosa.

“Ed  è proprio per questo che  ho capito che a te tengo veramente, non voglio starti lontana, mai più!”
Per Regina quello era troppo. Troppe emozioni in poche ore! Non sapeva più cosa pensare, si voltò e vide lo sguardo finalmente luminoso di Emma, corse verso di lei e la strinse forte in un abbraccio che durò un’infinità. Il cuore di Regina era pieno di gioia, si era ricomposto, l’amore che provava per Emma l’aveva guarita da ogni ferita, da ogni pensiero triste.
Finalmente i sentimenti tanto negati erano riusciti a farsi sentire e le due donne riuscirono ad abbattere tutti i muri scegliendo di seguire il proprio cuore. 


Non so come mi sia fatta convincere a pubblicarla... ma grazie a chi legge :D 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Giuly_Black