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Autore: BlueDy    28/10/2014    1 recensioni
Mi misi ancor più comoda sul divano,cercando di fare un riposino,ma il dolore che mi provocava la cicatrice sul polso destro mi infastidiva troppo. Era una stella a 4 punte con un piccolo punto in mezzo. Nessuno aveva mai saputo dirmi cosa fosse e come,soprattutto, me la fossi fatta,nessuno..compresa mia madre. Era una cicatrice che m’era sempre appartenuta,comparsa dal nulla e che si faceva sentire attraverso il dolore da qualche settimana. Pensando e ripensando caddi in un sonno profondo,fino a quando una voce rauca mi svegliò. Aprii gli occhi e mi guardai intorno,nessuno. Mi alzai lentamente,di nuovo la voce: “Tu sei Maya”.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciò che vidi fu uno spettacolo unico: una strana figura,quasi umana,emanava un’energia sovrannaturale,qualcosa che andava oltre la natura e le leggi fisiche. Aveva tutta l’aria di essere un ragazzo,giovane forse della mia stessa età o poco più grande; aveva un volto ben delineato da tratti virili,due occhi verdi magnetici e un sorriso stampato in faccia che rovinava tutto lo spettacolo.
-Che hai da guardare principessina? Non hai mai visto un così bel ragazzo nella tua vita?- chiese mandando all’aria tutta l’atmosfera fantastica che mi ero creata al suo arrivo.
-Si può sapere chi diavolo sei?- azzardai ignorando la sua pessima entrata.
-Oh no,non sai niente. E’ possibile che mi mandino sempre coi novellini. – rispose rassegnato.
-Io me ne vado- feci per girargli le spalle.
-Maya,aspetta. Sei in pericolo e soprattutto sei sotto la mia protezione da oggi in poi; prova a fare un solo passo e ti rinchiudo nella tua camera-
-Basta! Chiamo la polizia,è assurdo-
presi il telefono.
-Mi chiamo Travis- cominciò a parlare-Sono stato mandato per proteggerti da un pericolo che ormai è troppo vicino a te e tua madre-
-Fammi indovinare,tu sei un essere mandato da qualche dio sparso per la galassia e hai una missione qui sulla Terra. Uhhhhhhh. Fammi il favore, Travin..Travan.. o come ti chiami-
-Maya,per quanto io abbia adorato Thor e tutti gli Avengers,no non sono stato mandato da qualche dio sparso per la galassia. Certo che guardi un po’ troppi film eh,ragazzina-
scoppiò a ridere.
-Ti rendi conto che tutta questa conversazione è ridicola,no? Non c’è bisogno che te lo dica io,lo sai vero? -
-Ti chiami Maya,hai 18 anni,vita sociale direi quasi nulla, tua madre è l’unica amica che hai,anzi oserei dire l’unica persona che ti sta accanto, e cosa più importante,ovvero quella per cui sono qui, è la tua cicatrice-
-Chi sei? E cosa vuoi da me? –
rimasi seria.
-Certo che tuo padre mi aveva avvertito della tua testardaggine- si fece scappare.
- Mio padre? Mio padre è morto.. Che diavolo sta succedendo qui?-
-Maya,ricordi come ti sei fatta la cicatrice?-
chiese avvicinandosi. Feci due passi indietro toccandomi il polso,ma non riuscivo a ricordare nulla. Quella cicatrice mi apparteneva da sempre,nemmeno mia madre era riuscita mai a dirmi da dove provenisse. E mio padre..Mio padre era morto quando io ero piccola.
-Tu sei destinata. Tu sei destinata a grandi cose. Tuo padre ha fatto tutto questo per te-
-Mio padre è morto,lo vuoi capire?-
urlai.
-Tuo padre è Odino,re di tutti i re e di tutti i mondi-
-E poi sarei io quella che guarda troppo Thor?
- chiesi scettica.
-Sì,devo ammettere che l’originalità di voi umani non è proprio delle migliori. Vi basta sentire una volta,per caso,un nome così figo e subito ci fate un film-
-Sto sognando,tutto questo non è vero. Non può essere vero-
-Dai,andiamo via-
mi afferrò il braccio.
-Andiamo? Io e te? Dove pensi di “andare”? – puntai i piedi a terra.
-Ti ho detto che sei destinata a grandi cose,vuoi capirci qualcosa oppure no?Lo so che è difficile da credere,ora che ti ho visto mi aspettavo qualcosa di meglio,però ci si accontenta. Insomma,sei sempre figlia di Odino-
-Intanto modera i termini: qui l'extraterrestre sei tu e poi.. Grandi cose? Le uniche grandi cose che ho fatto nella mia vita è stato alzarmi dal divano per prendere il telecomando. Grande sforzo,direi-
-Sai,io ti conosco sin da piccola. Ero accanto a te quando prendevi tutti quei bei voti,quando tua madre ti metteva in punizione per l’ennesima sospensione o quando ti lasciava sola a casa per andare in uno dei suoi tantissimi viaggi,ero con te al primo appuntamento e soprattutto ero accanto a te quando Odino se ne andò. E’ stata la cosa più difficile che lui avesse mai potuto fare.- lo guardavo sbalordita mentre camminava accanto a me.
-Perché mio padre si è finto morto? Cioè..chi è mio padre e cosa è successo?-
-Hai presente la storia di Thor? Lui troppo ribelle e per questo viene esiliato sulla Terra? Beh..ecco più o meno è andata così. Tuo padre era giovane,al tempo,e venne mandato per una semplice visita qui..nel vostro mondo ma conobbe tua madre e se ne innamorò. Tuo nonno era assolutamente contrario a una simile unione e gli concesse sol il tempo fino alla sua morte. I tuoi genitori si sposarono,ebbero te,ma quando tuo nonno morì Odino,tuo padre,dovette mantenere la promessa e tornare nel nostro mondo per prendere il suo posto.-
-Ho bisogno di riprendermi un po’.. andiamo-
rimasi in silenzio per tutto il tempo. Travis si buttò sul divano guardando la tv,mentre io ero ferma immobile sulla poltrona guardando il vuoto.
   
 
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