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Autore: Aliak    28/10/2014    3 recensioni
Giappone, epoca attuale. La storia sembra che sta per ripetersi.. Una comune ragazza di 15 anni, la Shikon no Tama è ricomparsa. Kagome, ignara di tutto questo, sarà coinvolta in una guerra che esiste da secoli, nascosta e celata all'occhio umano, di cui solo pochi conoscono la verità. Il pozzo mangia ossa è ormai sigillato, l'accesso all'epoca Sengoku non esiste più. Eppure una figura proveniente dal passato si riaffaccerà, nella vita dell'unica donna che abbia mai amato. Inuyasha inaspettatamente ritroverà Kagome, che credeva ormai persa per sempre. I ricordi di una vita passata insieme torneranno, potrà un'amore che trascende il tempo, superare anche questa ennesima prova? Ormai Inuyasha è un demone completo, potrà provare gli stessi sentimenti verso di lei?
NB: Questa è una fiction Kagome/Inuyasha, ma non saranno presenti Sango Miroku e Koga (non prendetela a male) ma ci saranno presenti personaggi, che sono comparsi nelle altre due mie fiction, in realtà questo è il seguito di Rift, anche se sarà anche una storia completamente a parte.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru, Shippou | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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- Questa storia fa parte della serie 'Passato - Presente - Futuro'
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-Kagome è tardi!-  

La voce di mia madre, rimbombava nella mia testa, e mi ridestò dallo stato di intorpidimento in cui ancora mi trovavo, la testa mi scoppiava, non ero riuscita a dormire nemmeno un'ora quella notte, gli incubi mi avevano perseguitato ogni volta che chiudevo gli occhi, il mio corpo tutt'ora ancora tremava per la paura. Ero scossa da quello che era successo, avevo sempre avuto degli strani incubi fin da bambina, ma solo ora mi resi conto di quanto sembrassero reali, abbassai lo sguardo mentre la mano destra sollevava lentamente la manica del pigiama a mostrare l'avambraccio, notai solo ora i segni delle dita che nel sogno l'avevano stretto tanto da temere, che mi avrebbero, rotto il braccio. No non era stato un sogno, quel dolore e quel livido confermavano i dubbi che mi assalivano in quel momento. Un urlo estremamente acuto uscì dalle mie labbra, mentre un rumore di passi lungo la scala, celeri e rapidi, raggiunsero infine la mia stanza e spalancarono di colpo la porta. La figura di mia madre si stagliava contro la stessa, mi si avvicinò rapida sedendosi ai piedi del mio letto. 

-Kagome, che succede?- 

-Mamma guarda!- Allungai il braccio verso di lei, cercando di mostrargli i lividi, mentre anche la figura di mio nonno fece la sua entrata. 

-Non c'è niente Kagome.- Strabuzzai gli occhi, riabbassando gli occhi sullo stesso notai, che non c'erano più quei segni, ma come poteva essere, sentì la mano di mia madre poggiarsi sulla mia fronte, mentre l'altra era sulla sua.
-Hai la temperatura un po' alterata, e sei sudata, forse è meglio che oggi non vai a scuola.-
 

-No mamma, oggi è il primo giorno non posso mancare.- Mi alzai dal letto e rapida mi fiondai in bagno.
- 5 minuti e scendo, preparami tutto nel sacchetto, mangerò mentre mi reco a scuola
. -

Aprì l'aqua la feci scorrere per diversi minuti, sentì mia madre uscire dalla stanza, e dopo essermi spogliata mi gettai sotto il potente getto della doccia. Le membra lentamente si stavano risvegliando, gli incubi sembravano lentamente scivolare per lasciarne solo un brutto ricordo che sarebbe passato, con l'inizio di quella giornata. Mi infilai la divisa, guardai il mio riflesso nello specchio della mia camera; i capelli lunghi neri, scivolavano con delle dolci onde oltre le spalle soffermandosi a metà della schiena, presentava un corpo attletico snello abbastanza slanciato, la divisa copriva il seno proporzionato e ben delineato, tutto nascosto da quella divisa che lasciava solo scoperte le lunghe gambe snelle, mettendo in evidenza la pelle diafana, gli occhi si presentavano con delle calde iridi castane, quei tratti di certo li avevi presi dalla madre, di suo padre non aveva nessun ricordo, aveva lasciato lei sua madre e suo fratello quando erano troppo piccoli per ricordarsi di lui, o forse semplicemente non voleva ricordarlo. Afferrai la cartella e scesi di corsa le scale, raggiunta la cucina afferrai la bustina, e donai un lieve bacio sulla guancia a mia madre, per poi scappare rapidamente. Ero ormai in giardino, quando il frusciare delle fronde del sacro albero, mi fecero cambiare direzione, mi fermai di colpo davanti a esso, fissando quella corteccia scalfita, al centro del tronco, non era mai ricresciuta in quel punto, sfiorandola delicatamente, affiorarono ricordi che non erano miei, ma che di tanto in tanto mi perseguitavano. In quei ricordi c'era sempre un bellissimo ragazzo dai capelli argentei, con delle simpaticissime e bellissime orecchie da cane, degli occhi profondi ambrati, aveva uno strano modo di vestirsi, sembrava appartenere a una epoca lontana. Delle volte impugnava una enorme spada, che gli era stata donata dal padre. Si staccò dall'albero, sapeva benissimo che quei ricordi gli portavano dolore, ma perché perché doveva soffrire così? P
er cosa inutili sogni, lo sguardo si poggiò sull'orologio posto al polso doveva sbrigarsi, o non sarebbe mai arrivata in tempo. In cortile erano tutti riuniti davanti ai cartelloni dove erano segnate le varie classi, dopo un po' scorse la figura delle sue vecchie amiche delle medie alle quale si avvicinò rapidamente. 

-Ayumi, Eri, Yuka!- Le ragazze si voltarono verso la loro compagna. 
-Kagome! abbiamo una bella notizia, siamo in classe insieme- ero felicissima, come potevo non esserlo dopotutto avevamo passato i migliori anni di scuola sempre insieme, giornate passate davanti i libri di scuola, o nei bar al cinema come tanti ragazzi della loro età.  

-C'è anche con noi il tuo fidanzato Hojo.- Mi voltai lentamente, scorgendo la figura non troppo distante di lui, scostai subito lo sguardo le mie amiche se ne accorsero quasi subito, rimasero stupite.  

-è successo qualcosa, di cui non sappiamo nulla?- Rimasi in silenzio, mentre una figura di un bellissimo ragazzo dai capelli lunghi neri mi si affiancò, involontariamente sfiorandomi una spalla, sollevai lo sguardo a fissare il volto di quel giovane, sembrava avere forse la nostra stessa età eppure quello sguardo ambrato, sapeva di qualcosa di diverso, più antico. Era di una bellezza straordinaria, non avevo mai visto niente di così bello, erano pochi i ragazzi orientali che portavano i capelli lunghi quanto lui, anche fra le ragazze, la lunga chioma nera racchiusa in una treccia sorpassava i fianchi soffermandosi all'altezza delle ginocchia, per arrivare a esser così lunghi non doveva esserseli tagliati mai in vita sua, e lo trovava difficile anche in quel caso. Si era voltato verso di noi, sorridendo in modo affabile. 

-A quanto pare staremo in classe insieme, sarà interessante Higurashi.- Si voltò quindi per poi allontanarsi da quella piccola folla, davanti ai cartelloni, per scomparire all'interno della struttura. Sentivo gli sguardi delle mie amiche puntati tutti su di me, sapevo che non era rimasto inosservato il fatto che, il misterioso ragazzo conoscesse il mio cognome, eppure io non l'avevo mai visto in vita mia, appena in tempo suonò la campanella era ora di entrare, e si prospettava una mattinata molto ma molto lunga, e soprattutto dovevo scoprire al più presto chi fosse il misterioso ragazzo, dagli occhi ambrati.

Note dell'Autore: Ben venuti (le balle di fieno stile far west, girarono per la mia fiction), questa per ora è la mia terza fiction (abbiate pietà si sempre su inuysha) ma ho in procinto una su Devil May Cry. Si sempre di demoni si parla. Ok ditemelo chiaramente se vi annoia la fiction, se la trovate patetica o altro, almeno siate schietti non vi fucilo ne uccido (prepara il Bazuka, e frega intanto Pandora da Dante) Direte, finalmente una tua fiction con protagonista inuyasha e Kagome (ebbene si finalmente ci sono i nostri protagonisti) fin'ora nelle altre hanno avuto ruoli secondari (in rift, vediamo inuyasha demone completo, come lo vedremo anche qui, avverto che sarà quasi un seguito della prima non serve che la leggiate, ma potreste capire meglio i nuovi personaggi, e le vicende) come avete capito (spero) siamo nell'epoca attuale ma a differenza Kagome (rincarnata in questo nuovo corpo) ha di nuovo la sfera, a differenza dell'epoca di Kagome (che era andata in quella di sengoku)ora attualmente quella che era l'epoca di sengoku, è diventato il futuro (non so se mi sono spiegata) preferisco non anticipare più di così e lasiarvi per ora, per dubbi poneteli nei commenti o via posta privata un bacio, e al prossimo capitolo

   
 
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