DISCLAMER: I personaggi, i luoghi e tutto quello che riguarda Princess Princess sono di proprietà di M. Tsuda e degli aventi diritto. La storia pubblicata non è scritta a scopo di lucro.

ATTENZIONE: tutti i personaggi di questa storia sono immaginari e non hanno alcun legame con la realtà. Qualsiasi nome e riferimento a fatti o persone reali è da ritenersi ASSOLUTAMENTE casuale.

DEDICA:alla mia Tarzan, per essere sempre capace di farmi ridere.

NOTE:Altra scena venutami in mente dopo aver letto il numero 3, dove Tooru incontra sua sorella... spero vi piaccia!*_* Il titolo è una frase detta da Sayaka a Yujiro, inoltre una parte del dialogo appartiene al manga.

 

Per favore, seduci Tooru!
 

Il cielo tinto di rosso faceva da atmosfera al saluto di Sayaka, che correva sorridente lasciando i due ragazzi al piccolo giardino.
Ormai la mensa avrebbe servito la cena e Tooru osservava ancora il punto in cui sua sorella si era allontanata: avrebbe poi chiamato casa per sapere se fosse arrivata.
Per il resto si sentiva un peso tolto dal cuore, anche se restava una certa inquietudine a rimanere da solo con Yujiro. Non poteva credere alle parole della ragazza, come aveva potuto chiedere al biondino di sedurlo? Proprio non lo sapeva, eppure ora la richiesta pesava su quel silenzio.
"Mi ha chiesto di sedurti... che si fa?" gli disse ridacchiando Yu, anche se l'intonazione della voce sembrava essere... maliziosa?
"Idiota! È tutta colpa tua! Soddisfatto?" sbottò arrabbiato il moro, stringendo un pugno e voltandosi s’immobilizzò.
Davanti ai suoi occhi vi era un angelo: i capelli lisci erano tinti di rosso sangue, gli occhi tristi e un sorrisino che gli fece venir voglia di abbracciarlo. Perché era così triste?
I loro occhi s’incontrarono un secondo e nuovamente si sentì male, gli doleva un punto vicino al cuore e all'improvviso gli sovvenne il ricordo del bacio rubatogli dal biondino: ora un nodo gli bloccava il respiro in gola, non riusciva a parlare...
In un attimo tutti i giorni passati gli tornarono in testa: le battute, gli scherzi, il prendere in giro Mako, la canzone cantata insieme, le prove al karaoke, le ore in classe... ricordò tutto, eppure sentì una volta di più la paura di quel bacio, la delicatezza, la smania e il gusto dolce e romantico di quella bocca...
Cosa gli stava accadendo? Perché vederlo così gli faceva venir voglia di abbracciarlo, stringerlo e rassicurarsi che esistesse davvero? Perché gli veniva voglia di baciarlo? Si, baciarlo a ripetizione per provare nuovamente quelle sensazioni mai dimenticate, per rimarcare una volta di più il tepore di quelle belle labbra.
"Ti sei incantato davanti alla mia bellezza?!" esclamò allegramente l'altro ragazzo, sorridendo sarcastico e sbattendo comicamente le ciglia.
"Ma smettila scemo!" esclamò di rimando Tooru arrossendo e cercando di calmare il battito del suo povero cuore, poi affiancò Yu e insieme s'incamminarono raggiungere il dormitorio.
Il silenzio era rotto solo dalla voce di Shihodani: i possibili impieghi delle principesse, i compiti che dovevano svolgere prima del giorno del festival scolastico, alcuni pettegolezzi saputi da alcuni suoi ammiratori.
In quell'istante decise di non pensare più a nulla, l'avrebbe fatto il giorno dopo, ma questa volta sul serio avrebbe cercato di capire cosa gli avesse provocato quel bacio.
E nuovamente il tepore lo avvolse, lo ricordava e questo gli faceva risentire quelle emozioni che cercò di sigillare nuovamente. Ma ormai lo scrigno era stato aperto e ora nulla sarebbe stato uguale.
Aveva cercato invano di non ricordarsi di quel giorno, eppure ora era vivo nella sua memoria: ogni attimo, ogni secondo erano marchiati a fuoco sulla sua pelle e a nulla serviva richiudere il lucchetto. Chiuse un attimo gli occhi, si concentrò sulla voce del suo amico e li riaprì, ritornando ad essere il solito Tooru, con la convinzione che ci sarebbe stato tempo per capire i suoi sentimenti.



Fine