Volume Due
“Diffusione”
~
"Sing
Song World"
Morney
Hill, Wisconsin
In casa
Ferguson suonò il campanello e
fu la Nonna a precipitarsi ad aprire.
“Oh,
Brenda, entra pure, mia cara!”
“Buongiorno,
signora Ferguson. Jade è in
camera sua?”
Il sorriso
sparì subito dal volto di
Dana: “Sì, ormai è sempre
lì.”
“Per
lei è difficile dimenticare Samuel.
Sa, me lo dice ogni notte al telefono” poi lasciò
sola la donna, diretta verso
la camera dell’amica.
Bussò,
per poi aprire un piccolo spiraglio:
“Posso entrare?”
Jade si
voltò e sorrise: “Ma certo!
Vieni!”
L’altra
entrò e, dopo essersi data
un’occhiata intorno, raggiunse l’altra sul letto.
“Oggi
ti ricordi di me? Oppure devo
dirti io che sono la tua migliore amica?”
L’altra
rise. “Certo che mi ricordo di
te! Mia Nonna mi ha preparato una pozione per bloccare il parassita
mangia-ricordi
che Wolf mi ha messo nella testa, prima di morire. Sono completamente
guarita,
tranquilla.”
“Allora
ricorderai anche che l'estate è
quasi finita e che fra poco si torna a scuola. Jade, devi tornare a
divertirti:
stare qui a piangerti addosso non risolverà nulla! Esci con
me a svagarti,
stasera c'è una festa a casa di un certo Michael e, se
venissi con me, ne sarei
davvero felice.”
“Non
me la sento proprio, mi dispiace. –
rispose l’amica, poco convinta - È passato un mese
dalla scomparsa di Samuel e
questa settimana il Consiglio deciderà cosa fare di
lui.”
“Come
fai ad esserne sicura?”
“E’
molto complicato da spiegare. In
poche parole, il tempo scorre in modo diverso ai piani alti: un giorno
lì
equivale a un mese qui. Perciò Samuel fra poche ore
verrà giudicato.”
“Mi
stai dicendo che poche ore lì
equivalgono a qualche giorno, nel nostro mondo, giusto?”
“Brava!
Vedo che inizi a capire!”
“Ragionare
in modo soprannaturale è
molto meglio che fare un equazione di matematica!”
E, a questa
sua battuta, scoppiarono
entrambe a ridere. Quando tornarono serie, Brenda prese le mani
dell’amica
nelle sue.
“Ascolta,
Jade: vieni con me a quella
festa, ti diverti un po' e ti prometto che ti aiuterò ad
andare da Samuel, dopo.
Okay?”
“Cosa
ti fa credere – replicò l’altra,
perplessa - che cercherò di andare da lui?”
“Sono
tua amica da abbastanza tempo da
capire che non resterai qui seduta senza intervenire. Soprattutto ora
che hai trovato
il vero amore.”
Jade,
allora, abbassò la voce, in modo
che nessuno potesse sentirle: “Non voglio che la Nonna lo
scopra: ho in mente
di raggiungere i piani alti con un incantesimo. Adesso,
però, prepariamoci per
questa festa per cui blateri tanto, a patto, però, che mi
aiuterai. Intesi?”
Brenda si
buttò addosso a lei e
l’abbracciò forte: “Sì,
sì, sì! La mia ragazza è tornata,
finalmente!”
Le due,
quindi, iniziarono a prepararsi
per la festa, finchè la Nonna non le disturbò,
bussando alla porta. Quando le
vide, però, l’anziana donna rimase a bocca aperta.
“WOW!
Come mai siete vestite e truccate,
ragazze?”
“Ho
convinto la nostra Jade a uscire di
casa. Sempre che lei sia d’accordo, signora
Ferguson....”
“Ma
certo! – rispose Dana, sorridendo
dopo tanto tempo - Se fossi giovane come una volta, non ci avrei
pensato due
volte a seguirvi, ma le vecchiette devono rimanere a casa... Voi,
invece,
uscite e divertitevi! Soprattutto tu, piccola Jade, ok?”
“Grazie,
Nonna.”
E
lasciarono la casa, dirette verso la
festa.
“La
villa di questo Michael è a tre
isolati da qui. Non puoi farci apparire a casa sua con la tua
magia?”
“Se
ti riferisci al teletrasporto, non
ho più quel potere, ricordi? Qualche giorno fa ti ho
raccontato che, non
essendo più la prescelta, ho perso tutti i miei poteri. Ora
posso solo fare
incantesimi, come una comunissima strega.”
“Ah,
già! L'avevo dimenticato, scusami.
Ci toccherà camminare, allora.”
Qualche
minuto di camminata dopo, le due
giunsero di fronte a un enorme villa e subito furono colpite dalla
musica a
tutto volume e dai tantissimi ragazzi presenti, alcuni impegnati a
tuffarsi in
piscina e altri a fare gare di bevute. Davanti a tutto questo caos,
Jade si
bloccò, spaesata e subito Brenda la portò in
disparte, preoccupata.
“Sei
sicura di voler entrare? Guarda che
possiamo anche tornare indietro, se non ti va, eh! Non c'è
alcun problema...”
“Non
è che non sono pronta... il fatto è
che, fino a poco tempo fa, lottavo contro cose che non mi sarei mai
immaginata
di vedere in vita mia e ora eccomi qui, a una comunissima festa. Tutto
questo
mi sembra così nuovo, anche se in passato non facevo che
andare da una festa
all’altra. Capisci?”
“Vedrai
che ti riabituerai. Adesso
entriamo!”
Seppur a
fatica, le due riuscirono a
raggiungere l’ingresso e a varcarlo, per poi dirigersi subito
verso il tavolo
delle vivande per prendersi qualcosa da bere; la musica era molto forte
e,
intorno a loro, la stanza era piena di ragazzi che ballavano.
A un certo
punto, Brenda si avvicinò
all'orecchio di Jade e, per farsi sentire sopra il frastuono,
gridò: “Hai visto
quel ragazzo? Mi sta guardando!”
L’altra
rispose altrettanto forte: “Sì,
lo sto guardando! Carino! Cosa intendi fare?”
“Vado
a parlargli, ovviamente! –
ridacchiò Brenda - Oppure mi avvicino, aspettando che lo
faccia lui!” e si
allontanò, lasciando sola l’amica a pensare al suo
amato Samuel.
Su
un’isola sconosciuta
L’uomo
che, un mese prima, aveva depositato
su quell’isola sconosciuta, all’interno del
santuario, un cigno
d'argento, vi fece ritorno, portando con sé cinque
persone, che entrarono
con lui, disponendosi intorno all’oggetto.
“Benvenuti
nel mio santuario Devon,
Xandra, Rey, Terence e Faith. Un mese fa vi ho lasciato un messaggio
che vi
diceva di incontrarci qui, in questo giorno e a quest’ora,
perchè le vostre
vite sarebbero cambiate per sempre.”
Rey, un
uomo apparentemente sbruffone e
impaziente, sbuffò: “Arriva al punto, John! Ci
avevi promesso il potere,
quindi?”
“Rilassati,
Rey! Il potere lo riceverai,
solo quando il cigno canterà.”
“E
quando accadrà?” domandò Faith.
“Manca
poco: a mezzanotte inizierà lo
spettacolo!”
Quando le
campane del santuario
batterono dodici rintocchi, i sei si presero per mano e a quel punto,
improvvisamente, il cigno si attivò, diffondendo
nell’aria un canto che generò
onde di energia circolari che investirono il mondo intero.
Morney
Hill, Wisconsin
Jade
è ancora alla festa, ma non si sta
divertendo molto, al contrario della sua amica. A un certo punto,
mentre è
impegnata a svuotare il suo bicchiere, in un angolo, Brenda
tornò da lei,
infuriata.
“Non
ci crederai mai! Quel ragazzo che
mi fissava è stato con me per dieci minuti e, quando mi sono
distratta per un
attimo, l'ho beccato che sbavava dietro ad una troietta con i capelli
rossi! Ti
rendi conto?!?”
“Già!
– mormorò l’amica, completamente
indifferente - È un vero stronzo!”
In quel
momento, attraverso il vetro
della portafinestra che separava la casa dalla piscina esterna,
notò sconvolta
degli strani fasci di luce nel cielo.
“Ma
che diavolo....?”
Brenda,
confusa, la osservò preoccupata:
“Jade? Cosa stai guardando? Sembra che tu abbia visto
qualcosa di
soprannaturale, o sbaglio?”
“Vedi
quella luce nel cielo?”
L’altra
strizzò gli occhi, ma non riuscì
a scorgere nulla: “Io vedo solo un cielo stellato. Jade, sei
sicura di stare
bene? Sembra che tu stia delirando!”
“Sto
impazzendo! – esclamò, toccandosi
la testa - Forse ho solo immaginato di vedere dei fasci di luce. Sto
impazzendo!”
“Forse
è meglio tornare a casa. Direi
che ti sei divertita abbastanza, per stasera!”
Improvvisamente,
un ragazzo che si
trovava in piscina fu violentemente scagliato all’interno
della casa e, nel
volo, colpì la vetrata, distruggendola in mille pezzi. Dopo
un attimo di
smarrimento, tutti iniziarono a urlare e fuggire in preda al panico,
mentre
Brenda e Jade, più lucide, riuscirono a nascondersi dietro
al divano. Fecero
appena in tempo perchè, poco dopo, piombarono nella stanza
degli esseri enormi
con la pelle verde, simili a degli orchi, ricoperti di stracci
maleodoranti,
che fecero a pezzi tutto ciò che incontrarono sul loro
cammino.
Brenda,
terrorizzata, d’istinto si
rivolse all’amica: “Chi sono questi mostri? Ho
paura!”
“Non
lo so! Non lo so!” rispose l’altra,
confusa.
Intanto,
uno dei mostri disse all’altro:
“Io l'ho fiutata qui, ma non capisco dove sia!”
“Streeega?
Dove seiiiii? Siamo tornati
per fartela pagare!”
Jade,
allora, si fece coraggio e si
rivelò: “Parlate di me, esseri
ripugnanti?”
Anche
Brenda, benché terrorizzata,
spuntò fuori: “Salve! Tutto bene?”
Poi
bisbigliò a Jade: “Ma sei
impazzita?!? Sono enormi: ci faranno a pezzi! Dovevamo stare
nascoste!”
“Ti
pentirai di averci fatto scomparire!
Siamo in tanti, a volerti morta, e ci stiamo diffondendo!”
Jade,
però, è confusa e non capisce: “Ma
cosa diavolo state blaterando?!? Io non vi ho mai visti in vita mia e,
senza
offesa, ma vi offrirei una mentina se ce l’avessi!”
“Noi
siamo disordini che tu e il demone
avete mandato via da questo mondo, ma ora siamo tornati, più
forti di prima!”
I due,
allora, iniziarono ad avanzare
verso le due ragazze, ma Jade, d’istinto, alzò le
mani, scaraventandoli contro
la parete e lasciando l’amica a bocca aperta.
“Ma
non avevi detto di aver perso i tuoi
poteri?”
“Infatti
lo pensavo anche io. – esclamò
l’altra, sorpresa, prendendola per mano - Devo averli
recuperati, ma adesso non
c'è tempo per discutere. Usciamo da questo posto!”
Solo quando
arrivano in strada, hanno il
coraggio di parlare di nuovo.
“Dove
andiamo adesso?”
“Andiamo
a casa mia! La Nonna
sicuramente saprà cosa sta accadendo.”
Sull’isola
sconosciuta
John
annunciò che il rito era stato
completato e si rivolse agli altri per averne conferma.
“Sentite
il potere, adesso?”
Rey fu il
primo a rispondere: “Avevi
ragione: mi sento stranamente…potente!”
L’uomo
sfoderò un sorriso: “Questo è
solo l'inizio, ragazzi! Da oggi, infatti, vi chiamerete I
cinque del
cigno d'argento e io sarò colui che vi
guiderà.”
“Adesso
che tutto è iniziato, però, cosa
dobbiamo fare?” s’intromise Terence.
“Il
nostro potere può essere ostacolato
in ogni momento, perciò voi lo preserverete occupando cinque
punti strategici:
Rey si stabilirà a Devils Lake, Faith a Salem, Devon a San
Diego, Terence ad
Augusta ed, infine, Xandra a Savannah. Tutto chiaro?”
Faith,
però, era perplessa e non lo
nascose agli altri: “Perchè metterci a capo di
cinque città diverse?”
“Nei
luoghi in cui vi troverete, dovrete
amministrare il vostro potere e controllare i disordini che
diffonderete nelle
varie zone. Mi raccomando: più ne create, più il
vostro potere aumenterà.
Perciò, ora andate!”
Mentre
uscivano, Rey si rivolse a Faith,
superbo: “Perchè ti importa di dove andremo?
Adesso siamo potenti e nessuno
potrà fermarci!”
Morney
Hill, Wisconsin
Jade
entrò in fretta e furia in casa,
chiamando sua Nonna fin dalla porta.
“Nonna
è successa una cosa! Nonna...
ehm... Zeta, cosa ci fai qui?”
“Ciao,
Jade. Sono passata qui, perchè ti
sto cercando.”
“Come
mai? Allora vi siete accorti anche
voi di quello che sta accadendo lì fuori, vero?!”
“Devi
venire con me: è comparsa una
nuova profezia!”
“Se
Samuel non sarà con me, sappi che
non farò nulla di quello che mi direte!”
esclamò la ragazza, decisa.
“Mi
dispiace, – replicò l’altra,
sinceramente mortificata – ma Samuel in questo momento sta
per essere
sottoposto al giudizio del Consiglio, perciò non
verrà.”
Jade la
fissò per qualche secondo,
confusa: “Aspetta un attimo... secondo i miei calcoli, Samuel
doveva essere
giudicato solo fra qualche giorno!”
“Il
Consiglio ha voluto anticipare le
cose, a quanto pare.”
“Ti
prego, Zeta... – la supplicò – Devi
portarmi ai piani alti, quello che stanno facendo a Samuel è
ridicolo! Ti
prego... sei il mio angelo-guida. Aiutami!”
Quasi
commossa, la donna cedette:
“D'accordo! Attaccati a me, ok?”
Prima che
se ne andassero, però, la
Nonna riuscì a fare un’ultima raccomandazione alla
nipote.
“Stai
attenta, mi raccomando! E non
essere sfacciata con il Consiglio, perchè sono molto
severi.”
Brenda, che
nel frattempo le aveva
raggiunte, aggiunse: “Riprenditi il tuo ragazzo e, senza
offesa per lei,
signora Ferguson... fregatene di loro!”
“Grazie.
State attente!” riuscì a dire
Jade, prima di scomparire.
Appena Zeta
e la strega se ne andarono,
Dana si rivolse a Brenda.
“Ti
va di andare a caccia di mostri?”
“E’
una frase in codice per dire:
andiamo a fare una torta?” rispose l’altra,
sarcastica, ma l’anziana donna era
serissima.
“No,
cara!”
Ai piani
alti
Jade e Zeta
ricomparvero davanti a un grande
edificio bianco con grandi portoni di legno. Intorno, tutto era
silenzioso e
circondato da una fitta nebbia bianca.
La ragazza
rimase stupita da ciò che le
si parava davanti.
“Dove
siamo? In mezzo alle nuvole?”
“Qualcosa
del genere.”
Poi
iniziò a osservare meglio il palazzo
che si elevava davanti a loro: “Cosa c'è dietro
quelle grosse porte?”
“Il
tribunale, dove il consiglio si
riunisce.”
E, senza
aspettare la donna, Jade
spalancò le porte e si precipitò
all’interno, facendo voltare tutti i presenti
e facendo infuriare il capo del consiglio.
“Signorina
Alison! Come si permette a
interrompere questa riunione?”
In quel
momento, Samuel, seduto davanti
al giudice, si voltò, sorpreso: “Jade?”
“Ciao,
Samuel. – la gioia di lei nel
rivederlo era palese - Non preoccuparti, sono venuta a tirarti fuori di
qui.
Fuori dal regno della follia: ma come vi viene in mente di giudicarlo
dopo
quello che ha fatto per voi? Per non parlare delle milioni di vite che
abbiamo
salvato, e che lui ha salvato!”
“Signorina
Alison, – tuonò più forte la
voce di prima - con quale titolo osa entrare qui?”
“Con
il titolo di prescelta!” esclamò
lei, risoluta.
“Come,
scusi? Lei non è più la
prescelta, il suo compito è stato già
assolto.”
Ma Zeta
intervenì in favore della
strega: “Scusi se mi intrometto, signore, ma, mentre il
Consiglio si riuniva, è
comparsa una nuova profezia e, sulla pietra, è ricomparso il
nome di Jade Alison.”
“Ah!
– ghignò la giovane - Ora come la
mettiamo?”
Il Capo ci
pensò su un attimo, poi
rispose: “Dopo discuteremo anche di questo, ma resta comunque
il fatto che
Samuel Roth verrà giudicato per la sua natura di demone e
per le sue azioni
passate.”
Fu a quel
punto che Jade si infuriò come
poche altre volte nella sua vita: “Mi perdoni la schiettezza,
ma come potete fare
questo a un ragazzo che ha appena salvato il mondo? Samuel ha fatto
tanto di
quel bene, che ve lo sognate da altri demoni come lui e, se ancora non
vi è
chiaro, ve lo posso ripetere fino a perdere la voce: Samuel non ha
ucciso
nessuno! È stato Wolf a commettere l'omicidio, possedendo il
suo corpo. Fine
della storia.”
“Nonostante
le sue affermazioni, penso
che il nome di Samuel Roth non sia stato menzionato dalla pietra delle
profezie, giusto, Zeta?”
“Ehm...
in realtà c'è anche quello. –
rispose la donna, imbarazzata - I due sono stati rieletti come
prescelti
effettivi.”
“Ah!
– esclamò vittoriosa Jade - Adesso
liberatelo! Non vorrete mica andare contro quello che dice la pietra
delle
profezie, sarebbe un reato molto più grave, non
crede?”
Il Capo,
benché innervosito e alquanto
indispettito dalla piega che aveva preso la situazione, non
poté che arrendersi
e rivolgersi alle guardie che tenevano sotto controllo il demone.
“Avanti,
liberatelo! Signorina Alison...
lei ha una bella faccia tosta e questa volta ha ottenuto quello che
voleva, ma
le assicuro che non finisce qui! Noi non condanniamo il giusto, ma
siamo
dell'idea che, chi ha servito il male una volta, può anche
cadere nuovamente in
tentazione e in passato abbiamo pagato care le nostre leggerezze, in
tal
senso.”
Finalmente
libero, Samuel poté
ricongiungersi a Jade, che subito lo abbracciò.
“State
pur certi che con questo demone
non accadrà. Ve lo posso assicurare!”
esclamò, rivolgendosi un’ultima volta al
capo del Consiglio.
Zeta,
allora, si avvicinò a loro, con un
leggero sorriso sul volto: “Venite... dovete leggere
ciò che dice la profezia.”
I due,
quindi, vennero condotti al
cospetto della pietra di cui avevano tanto sentito parlare e la donna
iniziò a
leggere ciò che vi era da poco comparso.
“Colui
che si
muove tra il bene e il male impugnerà l'arma capace di far
tacere il cigno che
canta...”
Come era
solita fare, Jade iniziò subito
a rifletterci su: “Colui che si muove fra il bene e il male?
Sembra che stia
parlando di Samuel! Ha natura di demone, cioè malvagia, ma,
allo stesso tempo,
adesso, è un demone buono.”
“Bene,
il primo enigma è stato risolto,
ma qual è l'arma? E che cos'è il cigno di cui
parla alla fine?”
Nessuno
ebbe il tempo di rispondere, perchè,
voltandosi per caso, la strega rimase sconvolta da ciò che
vide.
“È
vero, Zeta! I nostri nomi sono incisi
sulla pietra, ma... perchè ne stanno comparendo tanti
altri?”
“Questo
può significare soltanto che,
intorno a noi, sta succedendo qualcosa di grande e che, voi due soli,
non
basterete a compiere la profezia...”
CONTINUA
NEL SECONDO EPISODIO
Angolo autore: Finalmente ha inizio anche la seconda stagione, siete pronti per questa nuova avventura? Attenzione, perchè c'è subito il secondo episodio a tenervi compagnia, non perdetelo.