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Autore: Ae Chan    29/10/2014    2 recensioni
Eravamo solo noi due, solo io e Kyle, nessun’altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyle, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sarai sempre il sogno che riempie la mia testa
*** ***
 
Sei fortunato, hai la testa più dura della roccia; vivrà.
 
Aveva rischiato di morire e di lasciarmi sola, tutto questo solo per cercare di uccidere Wanda, l’aliena. Avrei voluto odiarlo per tutto il casino che stava combinando, eppure non ci riuscivo.
Kyle O’Shea era l’uomo più testone, più burbero e poco socievole che avevo mai conosciuto; è manesco, sempre in cerca di risse e litigi con gli altri. La maggior parte dei nostri compagni lo odiava per il suo comportamento, persino suo fratello aveva una grandissima voglia di prenderlo a sberle.
 
Mio fratello lo prendono a pugni tutti volentieri.
 
Aveva detto un giorno Ian.
Odiavo quel suo lato impulsivo, ma non riuscivo a starli lontano e l’idea che Jeb potesse seriamente cacciarlo o addirittura ucciderlo, mi faceva venire la pelle d’oca al solo pensiero.
Kyle era una persona abbastanza chiusa, non per suo scelta, ma semplicemente perché era fatto così.
Amavo tutto di lui, dai suoi occhi azzurri come il cielo ai suoi capelli colore del  grano, dalla sua pelle olivastra alle sue mani ruvide a causa dei lavori che era costretto a fare ogni giorni per la comunità.
Abitavano all’interno di quelle grotte da una vita, mi mancava tutto del mondo esterno e quando il maggiore degli O’Shea mi portava fuori a vedere le stelle, mi sentivo la ragazza più felice e fortunata del mondo.
Eppure vederlo ora, seduto su quel lettino da ospedale, con lo sguardo tormentato e tutto bagnato mi faceva salire una tale rabbia che avrei potuto spaccare qualsiasi cosa.
 
Porta Kyle con te.
 
Ecco che partivano un’altra volta per una missione.
Quando mi passò davanti senza guardarmi in volto, mi sentii morire; senza aspettare lo seguii, fino alla nostra stanza.
<< Sei uno stupido! >> urlai, afferrandolo per un braccio.
Mi ignorò.
<< Guardami! >> urlai nuovamente.
<< Cosa vuoi che ti dica, che sono felice di non averla uccisa?
Che le sono grato per non aver cercato di denunciarmi?
Che le sono grato di avermi salvato la vita?
Niente di tutto quello che penso ora è a suo favore, odio la sua specie, odio lei, odio il mondo in cui viviamo ora; se non fosse per quei parassiti ora sarei a casa mia, con la mia famiglia davanti ad un piatto fumante di pasta a parlare, ridere, scherzare e a raccontarci le nostre giornate. Non chiedermi di esserle grate, non chiedermi questo Charlie >> urlò a suo volta.
Mi lasciai sfuggire un singhiozzo.
<< Ti sto solo chiedendo di mettere da parte per un po’ del tuo orgoglio ed del rancore che ti sta portando a fare troppe scelte stupide >> dissi.
Scosse la testa violentemente, prima di sbattere con forza il pugno contro la scrivania.
<< Sei come tutti gli altri Charlie, vuoi farmi il lavaggio del cervello e farmi credere che quel parassita non è come gli altri, ma vi sbagliate tutti >>
Respirai profondamente.
<< Sei un’idiota, un gradissimo idiota.
Non è che non capisci niente, sei tu che non vuoi capire; Wanda non è cattiva, è una brava ragazza, è buona e ci vuole aiutare.
Per una volta smettila di ragionare con la testa e fallo col cuore >>
Si voltò verso di me, guardandomi con rabbia e odio.
<< Se ragionassi con la testa quel giorno saresti morta, non comportarti come uno dei buoni, perché anche tu hai commesso tanti sbagli, anche tu hai odiato quei parassiti quanto me.
Non comportarti come qualcuno che non sei Charlotte >> disse, prima di andarsene.
Il cuore mi batteva alla velocità della luce, sentivo le lacrime lottare per uscire, fu a quel punto che le mie barriere crollarono e scoppiai a piangere rumorosamente.
 
Non comportarti come qualcuno che non sei.
 
Ne anche il cielo stellato quella notte riuscì a tirarmi su di morale.
Era così allora, se non avesse ragionato con il cuore mi avrebbe lasciata morire, avrebbe lasciato che quel fiume mi trascinasse via, che quelle acque gelide mi trascinassero verso il fondo.
Mi avrebbe lasciato morire quello stupido!
Avevo bisogno di un bagno di caldo, per rischiarirmi le idea.
Quando entrai in quella grotta, fui sorpresa di trovarci dentro Wanda.
<< Mi dispiace >> disse, mentre entravo in acqua.
Sorrisi tristemente.
<< Stai tranquilla; dispiace a me per quello che ti ha fatto >>
Scosse la testa.
<< Credo sia normale il vostro odio verso noi, abbiamo invaso il vostro pianeta e abbiamo occupato i vostri corpi >> cercò di giustificarlo.
<< Senti Wanda perché proteggi Kyle, lui ha cercato di ucciderti, eppure non lo hai mandato via, perché? >> domandai.
<< Lui per te è importante vero? >>
Annuii.
<< Ecco perché. Perché dovrei portarti via qualcosa di così importante? Sai, io farei di tutto per una cosa a me cara >>
Mi sorrise, dopo di ché si uscì dall’acqua, si rivestì e se ne andò.
 
Lui per te è importante?
 
Mi ha chiesto se Kyle per me è importante.
Perché dopo tutte quelle parole cattive, lui rimane importante per me?
Perché Kyle rimane sempre così al centro dei miei pensieri?
La maggior parte delle persone lo odiava, ma io no, era questo il problema: io lo amavo. Si, io amavo quella persona così tremendamente stupida, idiota, pazza, psicopatica.
Sospirai e stranamente sorrisi anche.
Velocemente uscii dall’acqua, indossai velocemente i miei vestiti ed uscii da lì.
Stavo per prendere uno dei cunicoli che mi avrebbe condotto verso l’esterno, quando una figura si posizionò davanti a me: Kyle.
Mi fissa, sembrava in qualche modo… dispiaciuto.
Si scompigliò i capelli, lo faceva sempre quando era nervoso o quando c’era qualcosa che lo tormentava.
<< Charlotte io… >>
<< Lo so >> lo interruppi.
<< Lasciami finire >>
Annuii.
<< Charlotte non volevo dirti quelle cose, specialmente quello sul fatto che se avessi ragionato con la testa invece che con il cuore ti avrei lasciata morire. Niente di tutto quello che ho detto era vero, ti amo e lo sai benissimo; anche se non te lo dico spesso io ti amo.
È da quando sono partito per la missione che non faccio altro che pensare a quanto sono stato stupido.
Te lo prometto Charlie, cercherò di mettere da parte l’orgoglio ed il mio rancore verso quei parassiti, verso Wanda >> disse.
Mi buttai tra le sue braccia, mi strinse forte, facendomi sentire nuovamente al sicuro.
Mi baciò.
Non era un di quei baci a stampa che eravamo soliti darci, no, era un vero bacio, carico di desiderio e di passione.
Le sue mani scivolarono sul mio fondo schiena e facendo leggermente pressione mi sollevò, costringendomi ad allacciare le mie gambe intorno alla sua vita.
Portai le mie braccia intorno al suo collo.
In poco tempo raggiungemmo la nostra stanza; delicatamente mi stese sul letto, mentre lui saliva sopra di me.
Ci ritrovammo avvinghiati l’uno all’altra a baciarci e a cercarci con foga. Le sue mani raggiunsero la mia maglietta sfilandomela, feci altrettanto con la sua. Accarezzai i suoi addominali, era assurdo quanto poco ricordassi il suo fisico.
Le sue labbra scesero sul mio collo, baciandolo e torturandolo; mi lasciai scappare un sospiro.
Si staccò per qualche secondo, per guardarmi in viso.
<< Mi sei mancata così tanto >> disse, prima di rituffarsi sulle mie labbra.
Ci ritrovammo nudi. Quella notte facemmo l’amore.
Mai mi ero sentita così felice e desiderata.
Eravamo solo noi due, solo io e Kyle, nessun’altro.

 
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ANGOLO AUTRICE
Sinceramente non so cosa scrivere in questo momento. Kyle in questo libro, è sicuramente il mio personaggio preferito, perciò ho voluto scrivere una One shot con protagonista proprio lui.
Non cosa sia uscito fuori, ma spero almeno di non aver fatto tanti errori di ortografia.
Spero vi piccia
Ae Chan ^^
  
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