31/10/2014
4 recensioniIl rumore di un cuore rotto.
Era riuscito a distinguerlo Remus, il rumore di un cuore rotto.
Voi, cari lettori, ce l'avete presente il suono assordante della vecchiera teiera caduta a terra? E il cigolio della porta di casa dei Potter? Dai, suvvia, quella porta che era tanto oggetto di battibecchi per Lily e James, con lei che lo rimproverava per non metterci un po' d'olio e James che voleva tenerla così solo per far salire i brividi a Sirius. Comunque, bando alle ciancie, era facile riuscire a sentire il rumore di un cuore rotto, sembrava sempre trasparire anche dallo sguardo. E Remus lo può giurare, un giorno era uscito di casa e fra duecento persone non aveva trovato neanche un essere umano, neanche uno col cuore intatto. Diamo la colpa alla vita, perchè tanto è così, no? Soffrire fa parte della vita, piangere anche e crolllare ancora di più. Diamo la colpa alla vita facendo finta di guardarci allo specchio e vedere quegli occhi pieni di passività.
I cuori rotti, sono pieni di passività. Questo mi sembra fondamentale per la nostra storia. Quando uno lascia andare, senza pensare, senza agire, senza sentire, non si può dire di avere un cuore intatto. Perché un cuore che non è rotto ha sempre, in fin dei conti, la forza di riprovare. Di sperare e di vivere nonostante tutta la cattiveria che cerca di portarlo sempre più giù.
Per Remus, i cuori rotti erano all'ordine del giorno. Anche lui era un cuore rotto. L'aveva sentito. Aveva sentito il rumore, intendo. Era stato assordante. Sapeva di lacrime e parole non dette. Era la notte del 31 ottobre del 1981, e Remus nonostante fosse rotto, spezzato in due da qualcosa di più grande di lui, del mondo, di tutto, non si era mai sentito così vivo, così pieno di sentimenti che traboccavano. E lui voleva solo abbandonarsi, abbandonarsi ad un fiume di passività, perchè nonostante si sentisse vivo mai come allora voleva essere morto. La crepa, la crepa del cuore rotto, aveva raggiunto il centro quando si era scontrata con quella macchiata d'amore di Lily e James Potter.
Da lì in poi, non fu stato affatto semplice. Lottare per vivere con la voglia morire non è una cosa da tutti.
Vi posso giurare però, sì proprio io, una scrittrice da quattro soldi piena di sogni e speranza, che c'è solo una cosa più assordante del rumore di un cuore che si rompe. E questa cosa, tanto temuta, è vedere il cuore dei tuoi cari che si rompe.
Lele's corner.
Niente se, nè ma, nè forse. Ci ho messo il cuore.
Ho acceso il computer, messo i Green Day e puff, ho scritto.
Sento questa storia mia e spero di avermi trasmesso un po' qualcosa. Nella mio bio trovate i miei contatti, se volete parlare un po', che siate rotti oppure no, ci sono.
Spero che, nonostante il fatto che siamo in lutto (l'anniversario della morte di James Potter e Lily Potter non è cosa da niente), stiate trascorrendo un buon Halloween e fate dolcetto scherzetto anche per me stasera!
Un bacione e grazie se siete arrivati fino a qui,
Lele
Voi, cari lettori, ce l'avete presente il suono assordante della vecchiera teiera caduta a terra? E il cigolio della porta di casa dei Potter? Dai, suvvia, quella porta che era tanto oggetto di battibecchi per Lily e James, con lei che lo rimproverava per non metterci un po' d'olio e James che voleva tenerla così solo per far salire i brividi a Sirius. Comunque, bando alle ciancie, era facile riuscire a sentire il rumore di un cuore rotto, sembrava sempre trasparire anche dallo sguardo. E Remus lo può giurare, un giorno era uscito di casa e fra duecento persone non aveva trovato neanche un essere umano, neanche uno col cuore intatto. Diamo la colpa alla vita, perchè tanto è così, no? Soffrire fa parte della vita, piangere anche e crolllare ancora di più. Diamo la colpa alla vita facendo finta di guardarci allo specchio e vedere quegli occhi pieni di passività.
I cuori rotti, sono pieni di passività. Questo mi sembra fondamentale per la nostra storia. Quando uno lascia andare, senza pensare, senza agire, senza sentire, non si può dire di avere un cuore intatto. Perché un cuore che non è rotto ha sempre, in fin dei conti, la forza di riprovare. Di sperare e di vivere nonostante tutta la cattiveria che cerca di portarlo sempre più giù.
Per Remus, i cuori rotti erano all'ordine del giorno. Anche lui era un cuore rotto. L'aveva sentito. Aveva sentito il rumore, intendo. Era stato assordante. Sapeva di lacrime e parole non dette. Era la notte del 31 ottobre del 1981, e Remus nonostante fosse rotto, spezzato in due da qualcosa di più grande di lui, del mondo, di tutto, non si era mai sentito così vivo, così pieno di sentimenti che traboccavano. E lui voleva solo abbandonarsi, abbandonarsi ad un fiume di passività, perchè nonostante si sentisse vivo mai come allora voleva essere morto. La crepa, la crepa del cuore rotto, aveva raggiunto il centro quando si era scontrata con quella macchiata d'amore di Lily e James Potter.
Da lì in poi, non fu stato affatto semplice. Lottare per vivere con la voglia morire non è una cosa da tutti.
Vi posso giurare però, sì proprio io, una scrittrice da quattro soldi piena di sogni e speranza, che c'è solo una cosa più assordante del rumore di un cuore che si rompe. E questa cosa, tanto temuta, è vedere il cuore dei tuoi cari che si rompe.
Lele's corner.
Niente se, nè ma, nè forse. Ci ho messo il cuore.
Ho acceso il computer, messo i Green Day e puff, ho scritto.
Sento questa storia mia e spero di avermi trasmesso un po' qualcosa. Nella mio bio trovate i miei contatti, se volete parlare un po', che siate rotti oppure no, ci sono.
Spero che, nonostante il fatto che siamo in lutto (l'anniversario della morte di James Potter e Lily Potter non è cosa da niente), stiate trascorrendo un buon Halloween e fate dolcetto scherzetto anche per me stasera!
Un bacione e grazie se siete arrivati fino a qui,
Lele