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Autore: Shomer    21/10/2008    17 recensioni
[ Era solo uno stupido pezzo di carta sotto una cornice malandata.
Solo un pallido ricordo di ciò che era stato un tempo.
]
Rannicchiata tra le macerie di casa Uchiha, Sakura si reggeva la testa fra le mani incapace di versare una sola lacrima.
Ricordava le mura cadere e i bambini piangere. Ricordava la battaglia che si abbatteva feroce sul villaggio, distruggendo ogni cosa.
Ricordava Ino Ricordava Sai Ricordava Tenten Ricordava Kiba Ricordava Kurenai Ricordava Tsunade Ricordava Rock Lee Ricordava Chouji Ricordava Iruka Ricordava Sasuke Ricordava Naruto
[ Si scostò i capelli dal viso con rabbia, stringendo la mano sanguinante per un pugno sferrato al vetro. ]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Photograph


Era solo uno stupido pezzo di carta sotto una cornice malandata. Era strappato, stropicciato. Il vetro era rotto, e per terra ancora c'erano milioni di frammenti. Eppure, l'immagine che ritraeva, era, nonostante alcuni volti freddi e arrabbiati, felice.
Ma era solo un pallido ricordo di ciò che era stato un tempo.

Ricordava benissimo la sera in cui lui abbassò quella foto. Le nuvole vagavano leggere nel cielo coprendo a tratti quella terra a cui stava dicendo addio.
Ricordava le lacrime, le urla, il dolore. Ricordava il vento che le aveva schiaffeggiato la faccia quando si era svegliata sola e aveva chiamato il suo nome, ma lui non aveva sentito, lui ormai camminava deciso verso la sua meta di sangue e odio.
Ripensava, senza versare una lacrima, alla stretta al cuore che aveva avuto per un inutile grazie.
Non poteva più versare lacrime, Sakura. I suoi occhi non brillavano più troneggiando sul suo volto fiero. Erano spenti. La sua espressione si era indurita.

Si scostò i capelli dal viso con rabbia, stringendo la mano sanguinante per un pugno sferrato al vetro.



Rannicchiata tra le macerie di casa Uchiha, Sakura si reggeva la testa fra le mani incapace di versare una sola lacrima. Ripensava al rumore, al sangue, alle urla. Le grida di terrore rimbombavano nella sua testa insieme alle esplosioni e al fumo e ai corpi che si accasciavano al suolo senza vita.
Ricordava tutto: i ninja a cui aveva tentato invano di salvare la vita, i pianti disperati delle donne che stringevano i loro figli che non avrebbero mai più aperto gli occhi, i mariti che le abbracciavano cercando una forza che non avevano più.
Ricordava le mura cadere e i bambini piangere. Ricordava la battaglia che si abbatteva feroce sul villaggio, distruggendo ogni cosa. Ricordava i primi sette, in abito nero a nuvole rosse. Li aveva visti spargere sangue e attaccare uomini, donne, bambini, ninja, indistintamente. Ricordava le loro risate e prese in giro. Soprattutto, ricordava il loro odio.
Ricordava che, quando le era parso che la fine fosse ormai vicina, arrivarono. I resti della vecchia organizzazione e i nuovi elementi.
Ricordava di aver visto lui, e i suoi occhi rossi.

Ricordava Ino: le sue lacrime che si fondevano con quelle di Shikamaru, che la stringeva fra le braccia, incapace di sopportare i graffi sulla sua pelle liscia, le sue guance sporche di terra. Ricordava il sangue che colava da un lato della sua bocca mentre sussurrava uno straziante ti amo, un attimo prima di chiudere gli occhi.

Ricordava Sai: il chakra disperatamente pompato nel suo corpo che ormai non rispondeva più agli stimoli, il suo sorriso tranquillo. Devo dirti una cosa., aveva detto. Ti ho mentito, in realtà non sei brutta., la sua mano che le accarezzava il volto sempre più sporco e sempre più stanco.

Ricordava Tenten: la sua rabbia, la forza con la quale si aggrappava a quel masso per mettersi a sedere, il sangue tossito e sputato per terra. Stringeva nella mano destra un kunai macchiato che conficcò disperata per terra. Il profondo taglio che le squarciava la schiena pulsava. Tenten!, aveva gridato Neji, gli occhi candidi velati di sangue, vedendola accasciarsi al suolo. In quel momento, la ragazza aveva sorriso.

Ricordava Kiba: lo scatto con cui era immediatamente comparso davanti ad Hinata, quando la battaglia era diventata troppo, per lei. Le aveva rivolto un sorriso falso ma rassicurante. Un attimo di distrazione, un insignificante, stupido attimo di distrazione, e si era ritrovato per terra, il volto esanime segnato dal terrore.

Ricordava Kurenai: il bambino, il bambino!, aveva gridato, tra le lacrime, quando non aveva più la forza per combattere, per alzarsi in piedi. Uccidi me, ma lascia andare il bambino, ti prego!, stringeva il piccolo con forza, e piangeva, gridava, sperava. Ma non era abbastanza.

Ricordava Sasuke: il suo volto freddo e impassibile che copriva il sole, che la squadrava dall'alto puntandole una spada al collo. Tra noi non c'è nessun legame, Sakura., aveva sibilato, mentre lei, inginocchiata ai suoi piedi, tossiva sangue e cercava invano di alzarsi.

Ricordava Naruto: le sue grida disperate mentre la raccoglieva, incapace di muoversi, da terra, e la appoggiava ad un albero sfiorandole la guancia con le labbra. Correva stringendo un kunai con rabbia, i suoi occhi bagnati che cercavano, invano, di non guardare quelli freddi e sorpresi del fratello che non aveva mai avuto, adesso che il sangue sgorgava copioso dal suo torace squarciato.

Ricordava Tsunade che si era arresa alla morte un'attimo dopo la fine della battaglia.
Ricordava Rock Lee nell'arduo tentativo di vendicare Tenten.
Ricordava Chouji che aveva detto a Shikamaru: lo prendo io, il bambino! Tu salva Kurenai-sensei!, e che adesso aveva smesso di correre.
Ricordava Iruka, che aveva dato la vita per proteggere i bambini dell'Accademia.

Rannicchiata tra le macerie di casa Uchiha, Sakura pensava a tutti quelli che se n'erano andati e quelli che erano rimasti.
Pensava a Shizune che piangeva disperata tra le braccia di Kakashi-sensei;
pensava a Neji che prendeva a pugni un albero e si accasciava al suolo distrutto;
pensava a Shikamaru che portava dei fiori ad Ino, e a Chouji, e a Kurenai, e al suo bambino, e si accendeva una sigaretta e si asciugava le lacrime;
pensava a Gai-sensei che correva e correva e correva senza fermarsi mai, cercando di non pensare;
pensava ad Hinata che piangeva, che pensava fosse tutta colpa sua se il suo migliore amico era morto, che non si rassegnava all'idea di aver perso anche il ragazzo che amava e ammirava.

Rannicchiata tra le macerie di casa Uchiha, precisamente in quella che una volta era la stanza di Sasuke, Sakura sferrò un'altro pugno al pavimento e poi raccolse le forze per alzarsi.
Prese in mano quella foto che lui aveva abbassato sul comodino di legno liscio tanti anni prima, e le diede un pugno, rompendo il vetro, ferendosi la mano. Era solo uno stupido pezzo di carta sotto una cornice malandata.
Un pallido ricordo di ciò che era stato un tempo e di tutte le bugie a cui aveva creduto.



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Innanzitutto, devo ringraziare Hota *_* che non solo ha letto in anteprima questa fanfic, ma ha anche corretto alcuni errori e soprattutto, mi ha aiutata a venire a capo di una frase! Guai a chi dice che una frase scorretta è più debole di una spada! XD Poi, mando un saluto a tutte le altre BB *_* Passiamo alla fanfic: dopo aver scritto un pò (giusto due/tre, eh) fanfic su Bleach che parlavano di morte e distruzione e bla bla, mi son chiesta "perchè non scriverne anche una su Naruto?" (perchè nessuno te l'ha chiesta, tanto per cominciare., direte voi XD) L'ispirazione mi è venuta in un pigro lunedì pomeriggio, un giorno di ossessione SasuSaku, dove mi sono fatta un bel set per forumfree e ho rivisto la puntata 109 XD senza parlare, poi, dell'influenza che possono avere Sadness and Sorrow o Here to Stay (Sagisu Shiro, Bleach) su una povera fanwriter in cerca di ispirazione XD Comunque, tralasciando i discorsi idioti, io penso sempre che Sasuke e Naruto si ammazzeranno a vicenda, non so perchè. Mi ricordano Rukia con il falso Kaien-dono (il vero nome è troppo difficile per la mia tastiera), anche se poi alla fine Rukia vive e bla bla bla. Un piccolo appunto, Sakura, finita la guerra, è andata appositamente a casa di Sasuke per distruggere la foto che li ritraeva tutti insieme, proprio perchè compareva Sasuke, che aveva tradito il villaggio e aiutato l'Akatsuki a distruggerlo. Ringrazio tutti quelli che leggeranno, e tutti quelli che commenteranno! Stete la gioia di una fanwriter xD
   
 
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