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Autore: FreeSpirit_    02/11/2014    1 recensioni
||SOSPESA PER ORA||
"La vide nei suoi soliti capelli rossi, ma questa volta erano disordinati e bagnati, Nathan guardò fuori dal negozio e vide che c'era un vento pazzesco e pioveva anche.
La guardava e lei sbuffava pesantemente, non sapeva se parlarle questa volta.
Era la volta buona o doveva lasciar perdere anche ora?"
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nathan Sykes, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One.

Il ragazzo stava cercando tra i tanti dischi il suo preferito, di cui ormai era a caccia da mesi, ma che non era riuscito ancora a trovare.
Aveva chiesto informazioni mille volte, gli davano un giorno di arrivo dell'album, lui ci andava e il cd non c'era, era una cosa alquanto fastidiosa; ormai il calendario di Nathan era ricoperto di scritte della data in cui doveva prendere l'album.
Era stufo e probabilmente faceva prima a comprarlo on-line o a scaricarsi le canzoni, ma Nathan era un tipo che doveva, assolutamente, prendere l'album se no usciva fuori di testa.
Sentì il campanello suonare, facendo intuire che era arrivato un nuovo cliente, Nathan si voltò sperando fosse la rossa che fissava ogni volta che entrava dentro il negozio, quando lui si voltò le sue labbra formarono un grosso sorriso vedendo la chioma rossiccia di lei, gli occhi azzurri, le labbra carnose, le gambe magre.
Indossava il solito cappotto e un capello di lana, i guanti che si tolse nell'istante che chiuse la porta, la ragazza fece un bel respiro e sorrise, infilando in tasca i guanti.
Quella ragazza era bellissima, non aveva mai trovato il coraggio di andare da lei e parlarle, mai.
La guardava mentre cercava un nuovo cd da prendere, ma la vedeva indecisa, molto indecisa.
Cosa poteva prendere?
La ragazza si sentiva osservata, così alzò lo sguardo e incrocio gli occhi di Nathan, lui arrossì e si voltò di colpo, la sentì ridacchiare teneramente e adorava quel suono, sperava di sentirlo per l'eternità.
Si rivoltò e vide la ragazza arrossire e cercare il cd, lui cercò ancora un po', ma poi sbattè il piede contro il pavimento.
"Che palle!" sbuffò innervosito.
"Non è possibile, che non trovi questo dannato cd!" strillò abbastanza da farlo sentire solo a se stesso, sentì la ragazza ridere teneramente e lui arrossì, ma poi andò al bancone.
Stufo della situazione.
"Ormai sono quattro mesi che vengo in questo negozio a cercare l'album dei All Time Low e non ne trovo traccia, maledizione!" Nathan era arrabbiato, forse anche di più di arrabbiato.
Era furioso.
"Mi dispiace, l'album dovrebbe arrivare questo Venerdì o il prossimo" rispose il commesso, disperato.
Si morse il labbro inferiore per non gridare come un pazzo e sbuffò pesantemente.
"Se non lo trovo mi arrabbio, seriamente!"
Non gli importava di comportarsi come un bambino, ma erano mesi che cercava quell'album e non c'era traccia, era davvero stufo di quella situazione.
Guardò la rossa, aveva un sorriso divertito e lui alzò gli occhi al cielo sorridendo, aprì la porta del negozio e uscì da lì, prendendo la sua macchina e tornando a casa. Di solito in estate Nathan non usava la macchina ma essendo che a Brooklyn stava arrivando l'inverno allora era il caso di mettersi qualcosa di più pesante e di usare la macchina per tenersi bello caldo.
Nathan accesse la radio e sentì partire la canzone di Taylor Swift, Back To December, non era un grande fan della Swift ma non gli dispiaceva ascoltare qualche sua canzone, perché lei era bellissima e bravissima.
Quando il ragazzo arrivò a casa, aprì la porta e gettà le chiavi sul comodino vicino alla porta d'ingresso, si tolse il cappotto e lo appesse sull'appendi abiti.
Si gettò sul divano e sospirò, penso allo sghignazzo della rossa, alle sue labbra, ai suoi occhi azzurri, al suo sorriso, ai suoi capelli così belli, alle sue mani così delicate.
Dio, quant'è bella! pensò.
Nathan si domandava se un giorno, lui avrebbe trovato il coraggio di parlare, un giorno.
C'è l'avrebbe fatta? Lo sperava con tutto se stesso.

"Non le hai ancora parlato?" dall'altra parte della cornetta parlava Siva, un suo caro amico.
"No, non trovo il coraggio Siva, come devo fare?"
"Non lo so, Nathan ma secondo me dovresti parlarle. Ormai sono cinque mesi che 'sta storia va avanti, l'hai trovata stupenda sin dall'inizio. Non puoi fare così per il resto della tua vita, la perderai"
"Siva questa ragazza nemmeno la conosco, e non è nemmeno mia! E' solo una ragazza bellissima!"
"Di cui ti sei preso una cotta" cantilenò Siva.
"Nemmeno la conosco!" ribattè lui.
"Senti Sykes, ti conosco troppo bene! Quando siamo tutti insieme, e ti chiediamo di lei, hai gli occhi innamorati e un sorriso stampato in faccia." gli disse.
"Sembra che hai uno smile stampato sulla fronte, quando parliamo della ragazza misteriosa" lo sentì ridere, e a Nathan gli si formò un sorriso di quelli fantastici.
"D'accordo, tregua. Mi piace, è carina! Ma dovrei parlarci per dire veramente che mi piace!"
"E allora parlaci! Sei un pisciasotto se non ci parli, dico davvero!" Siva non aveva torto, per nulla.
Nathan in cinque mesi non aveva ancora trovato il coraggio di parlarle, l'aveva sempre e solo guardata. Per ore finché non sceglieva l'album, pagava e se ne andava.
Lei era un ragazza con occhi stupendi, nulla di migliore.
Avrebbe voluto sentire la sua voce delicata, sentire le sue labbra contro quelle del ragazzo, sentire la sua risata, sentirla tra le sue braccia e proteggerla.
Dannazione, doveva veramente parlarci. Se no sarebbe andato fuori di testa.
Letteralmente.
"Senti ... stasera hai da fare?" chiese Siva dopo un po' di silenzio.
"No, ovvio che no!" rispose il ragazzo.
"Bene, solito posto coi ragazzi. A stasera Nathan!"
"A stasera!"
Appena si chiuse la chiamata, Nathan sbuffò non aveva voglia di uscire, per nulla.
Ma doveva, se no cosa faceva? Nulla.
Se ci fosse stata lei, sarebbe stato con la rossa ad accarezzarla, a farla sentire viva e speciale, a tenerla con se senza mai lasciarla.
Ma cosa vado a pensare? Non la conosco nemmeno, pensò Nathan.
Il ragazzo si alzò e si diresse a farsi una cioccolata calda.
Pensava alle parole di Siva, e gli veniva voglia di gridare. Perché i suoi amici avevano sempre avuto ragione, che Nathan era troppo timido e che doveva esprimersi, che doveva trovare il coraggio e parlare con lei.
Ma cosa le avrebbe dovuto dire?
"Ciao piacere, sono Nathan, vuoi uscire con me?" oppure "Ciao bellezza, vuoi uscire con me?"
Un bello schiaffo se lo sarebbe preso in pieno viso, Nathan non era un tipo così, ma davvero doveva trovare il modo di dirle qualcosa.
Diede un'occhiata all'orario e si diresse in camera a farsi una doccia, quando uscì, aprì le ante dell'armadio e optò per mettersi una camicia, i jeans e le scarpe normali sapendo che tanto sarebbe andato in discoteca.
Prese il gel e fece il ciuffo, si lavò i denti e scese giù prendendo il cappotto e le chiavi di casa e della macchina, chiuse e si diresse al pub dove avrebbe incontrato gli altri, il primo che vide fu Jay.
"Hey Nathan!" sorrise lui.
"Jay!" lo abbracciò sorridendo.
"Allora ... come va?" chiese guardandosi in torno.
"Bene e tu?"
"Tutto okay, la ragazza misteriosa?" le labbra di Nathan formarono un sorriso, e rispose: "L'ho vista oggi e..."
"Ci hai parlato finalmente?" domandò sorridendo.
"No, non ho ancora trovato il coraggio!"
Jay alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
"Sei troppo timido!" rise.
"E' il mio comportamento, che posso farci?" lo guardò sconvolto.
"Nulla, ovviamente! Ma dovremmo cominciare a dubitare di te?"
"Che vorresti dire?" lo guardò scettico.
"Dovremmo pensare che sei gay?"
A Nathan tremavano le gambe, gli occhi spalancati.
"Ma sei impazzito? Non che abbia qualcosa contro i gay, ma no. Non sono omosessuale!"
Jay rise. "Tranquillo, Nathan!"
Lui alzò gli occhi al cielo e vide gli altri arrivare, li salutò tutti ed entrarono in discoteca.
La musica cominciò a distruggere le orecchie di Nathan, non essendo abituato al suono appena entrato.
C'erano già ragazzi e ragazze, che facevano sesso, che si ubriacavano, che si strusciavano su il corpo dell'altro, persone che si toccavano.
A Nathan venne il voltastomaco.
I ragazzi andarono a sedersi sul divano e ordinarono degli alcolici, Max diede una pacca sulla schiena a Nathan e rise.
"Beh, la rossa?" domandò.
"Non le ancora parlato, non starmi col fiato sul collo, grazie!" Nathan fece un sorriso falso e bevve il suo bicchiere, Max alzò le mani in segno di resa e rise.
"Non dite nulla, so di essere timido. Ma se qualcuno parla ... giuro che vi tiro una scarpata in faccia!"
Tutti quanti risero e alzarono le mani.
"D'accordo, timidone!" disse Tom.
"Tom, taci!" ringhiò.
"Scusami!" sghignazzò.
Nathan scosse la testa e guardò la pista, vide una chioma rossa, la solita chioma rossa.
Si alzò di scatto e vide il viso di lei, il cuore cominciò a battere forte, aveva un vestito blu che le arrivava sino alle ginocchia dei tacchi neri, e i capelli mossi e sciolti.
Dio quant'è bella. pensò lui.
‪#‎NOTEAUTRICE‬

Ciao a tutte!
Allora ... è la prima fanfiction che scrivo sui The Wanted, anche se li seguo da cinque, o sei mesi.
Ma Dios, me ne sono innamorata perdutamente.
Allora beh ... come avete visto, la fanfiction parla di Nathan e di questa ragazza misteriosa, di cui non trova il coraggio di parlarle.
Beh ... non li farò parlare subito, anche perché avete visto lui è timido, ed è un cucciolo u.u
Spero che la fanfiction vi piaccia, e che lasciate una recensione.
Anche perché ci tengo molto, ringrazio per quelli che saranno lettori silenziosi, ma comunque ... non vi mangio mica, eh!
Ma dettagli, spero davvero che questa storia, vi interessi.
E vabbeh, fatemelo sapere.
Un bacio,

FreeSpirit_ xx
P.S. Sì faccio schifo nelle note autrice, all'inizio e sempre così.

   
 
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