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Autore: meiousetsuna    04/11/2014    5 recensioni
Il momento più meraviglioso è arrivato...
Cinque stagioni, più cinque episodi, più trentanove minuti e trentotto secondi per l'Apoteosi.
Damon e Stefan, di nuovo fratelli, di nuovo loro stessi.
Una breve storia che sottolinea - tra lacrime di commozione - "Il Motivo" per cui seguire ancora questa serie, malgrado gli scossoni e l'OOC che ci propinano...
Ho poche parole, ma Oceani d'Amore
vostra, Setsuna
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Damon e Stefan, con immenso Amore
And wilt thou weep when I am low?

and-wilt-otu-weep

 

My heart is sad, my hopes are gone,
   My blood runs coldly through my breast;

And when I perish, thou alone
   Wilt sigh above my place of rest
Lord Byron

“Ti procurerò un’eternità di sofferenze”. L’hai detto così tante volte da crederci davvero, perché a che vale minacciare qualcuno se non si prova piacere nell’avvertire quel sottile brivido di ansia che scorre sotto la pelle dell’altro?
Se il suo timore non ti nutre, sbiadito surrogato dell’affetto che avresti voluto, così profondo da riempirti completamente, sfamarti e toglierti quei morsi tormentosi che hai subito per centocinquant’anni?
Il vuoto però è rimasto tale, il sangue ha continuato a scorrere nelle vene scaldato soltanto dall’alcol e dalla vita fluida sottratta a vittime innocenti.
Il cuore si è costruito una corazza di materia oscura, dura come roccia per chi ha tentato di infrangerla con violenza; cedevole, ma sottilmente insidiosa per chi ha affondato la mano con delicatezza, per cercare di toccarlo.
La prima donna che hai perso è stata tua madre ed è successo troppo presto, la seconda è stata Katherine ed è successo in modo troppo crudele e ingiusto.
Ancora non sai che hai perduto anche quella che ti ha insegnato a sentire di nuovo, anche se in cambio ha ceduto una parte della sua coscienza che ora vaga nel nulla, immemore del vostro legame.
Ma non è stato il tuo primo pensiero, anche se questo ti ha stupito e fatto sorridere con amarezza: anche questa piccola scelta ha un prezzo, quando si tratta di te.
Paura e orgoglio sono durati solo un attimo, poi la voce del sangue del tuo sangue ha gridato così forte che resistere ti avrebbe ferito e hai guardato in faccia la realtà.
Hai bisogno di tuo fratello, per primo.
Del bambino che piangeva finché non eri tu a consolarlo.
Del ragazzo che ti ha considerato il suo eroe, il suo rivale, una creatura difficile da capire fino in fondo, un mostro.
Che hai punito perché ha mandato un’altra a curarsi di te, perché era lui che doveva medicare le piaghe della tua anima, farsi carico dell’intrico di spine velenose che erano cresciute indisturbate tanto da causare più dolore nel rimuoverle che nel lasciarle a infestare i tuoi pensieri e la tua carne.
Che ti ha condannato a un’esistenza di eterna non morte, perché vivere senza di te era insopportabile e troppo spaventoso per quello che era un giovane uomo responsabile e tranquillo agli occhi di vostro padre, ma restava pur sempre il tuo ragazzino.
Che hai invidiato con rabbia feroce perché era il prescelto da tutti, il modello al quale ti chiedevano di somigliare per essere accettato; quello che tu per primo consideravi migliore, pietoso, buono.
Tanto da scordare, per la maggior parte del tempo, la scia di sangue che sgocciolava dalle sue mani, il suo egoismo, la sua debolezza.
Perché avete gli stessi difetti, la stessa anima contorta e fragile e parte di quelle colpe le avresti prese su di te, che le porti con più noncuranza, come un vecchio paio di scarpe, mentre lui può sopportarle solo reprimendo i suoi veri istinti, pagando con la rinuncia alla vostra natura predatoria.
Finché riesce a funzionare.
Ma ora non c’è più bisogno che sia così.
Prima della tua morte, Stefan aveva accettato che tu fossi la persona adatta per Elena, anche se non era quello che desiderava, che chiunque considerava giusto.
Sarete di nuovo tu e lui, due facce della stessa medaglia, un cerchio che non poteva non chiudersi, proteggendo quello che si trova al suo interno.
È tutta l’emozione che brilla nelle iridi verdi di tuo fratello quando ti vede, nella cripta della vostra famiglia infelice, quella che scioglie il ghiaccio che un incantesimo malvagio aveva conficcato nei tuoi occhi perché non potessero piangere?
È una dolcezza quasi insopportabile, per te che dalla vita hai preso solo calci, che stringe il tuo petto per farti sentire il battito del cuore ritrovare il ritmo di quello di Stefan?
Perché se le diversità vi hanno definito come antitesi ora è tornare a essere una persona sola che vi descrive.
Per la prima volta da un tempo immemorabile Stefan è stato completamente sincero con se stesso, sicuro di non essere ascoltato da nessuno; sei la sua misura, il custode della sua fanciullezza che non ha smesso del tutto di esistere, finché c’è stato un fratello maggiore.
Era così perso, ma ora sei tornato.
La sua mano si posa insicura sulle tue spalle per controllare che non sia l’aria incorporea quella con cui sta parlando, nel contatto che ti mancava di più; è lo specchio della tua, quando un anno fa hai intravisto il suo sentimento nel momento in cui hai ammesso che la perdita di un fratello è qualcosa di incolmabile.
Una reticenza antica vi lascia divisi ancora pochi secondi, gli ultimi; poi c’è un abbraccio che significa perdono, fiducia e accettazione.
Significa che non servirà più fingere e chiamare l’amore col nome di odio perché non bruci sulle labbra.
Significa versare calde lacrime di sollievo stretti uno all’altro.
Per sempre.

N.d.A. Ho avuto quello che desideravo di più: grazie, sceneggiatori, per una volta mi avete fatta piangere di gioia!

 

  
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