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Autore: Ely Gryffiindor    05/11/2014    3 recensioni
One-Sho collegata ala mia long "Ad un passo dalla verità". Ripercorre gli ultimi momenti di Draco con hermione prima di far entrare i Mangiamorte ad Hogwarts.
Dal testo:
Proprio nel momento in cui la sofferenza per l’abbandono lo sta vincendo, Draco ripensa all’ultimo abbraccio scambiato poche ore prima. Rivive la stessa sensazione che lo percorre quando il corpo di Hermione è contro il suo, e capisce che si, è un egoista bastardo ad averla voluta, anche rischiando di mandare all’aria tutti i piani dell’organizzazione. Ma quegli ultimi mesi della sua vita, come quell’ultimo mi ha reso il figlio di puttana più felice del mondo.
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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La quiete prima della tempesta
 
 


 
A Draco ed Hermione a come li ho sempre immaginati io, 
a come avrei voluti che anche J.K. Rowling li avesse visti...

 




Respirava profondamente ad occhi chiusi. Lo sente scorrere il ritmo del tempo. E' Un ticchettio inesorabile. Osserva il profilo assorto di Hermione seduta al suo fianco. Gambe incrociate e volto rapito verso il cielo, tra le stelle. Oppure verso lande che a lui non è dato esplorare. Perché a volte Hermione fissa i suoi occhi su un qualcosa, ma in realtà il suo ingegnoso cervello è perso in un pensieri troppo reconditi per poter essere afferrati. Il vento le scuote leggermente i capelli, ma lei non sembra infastidita. Li, da quella torre la vista è perfetta. O forse è solo Hermione ad esserlo. Ai suoi occhi lo è. Solo quando la guarda, e succede spesso, Draco si concede il lusso di escludere tutti i problemi che incombono sulla sua testa. La ragazza si volta nella sua direzione e tende le labbra in un sorriso. Si sforza di replicare, perché il pensiero che quello sarà, forse, l’ultimo dei sorrisi che lei gli regala, gli fa venire voglia di dirle tutta la verità. Ma lo spettacolo deve continuare e lui è un attore migliore, perfino, di quello che crede. Allaccia un braccio intorno alle sue spalle, mentre lei si avvicina a lui, un po’ esitante visto il suo atteggiamento più enigmatico del solito. Deposita un bacio tra i suoi capelli ed il senso di colpa lo sta divorando, pezzo per pezzo.

Come farà a vivere sapendo di non poterla più stringere tra le braccia?

Ma lui è una serpe nell’anima, e quando si tratta di lei, il suo egoismo raddoppia. Perché Draco  quell’anno ha avuto  delle missioni da compiere, ma non si è voluto privare di quel barlume fioco di felicità che ha rincorso per tutti i suoi miseri sedici anni. Il profumo di lei è una droga, un mix letale di peonia e muschio che gli ha provocato, in quei mesi, un’assidua dipendenza.
La guerra sta per cominciare e la paura di quel pensiero lo trafigge fino a stringere di più il corpo della ragazza al suo fianco. Hermione solleva il volto dal tessuto della sua camicia e lo inchioda con uno sguardo indecifrabile.

-Oggi sei più strano del solito- esordisce lei in un sussurro stanco –E’ qualche giorno che lo sei- conclude pensierosa fissandolo costantemente, lui sta per rispondere. Vuole dirglielo che i Mangiamorte stanno per attaccare Hogwarts. Vuole confessare che entreranno nel castello, per mano sua, ma che in realtà combattono dalla stessa parte. Perché anche lui desidera che Potter uccida la bestia che dimora la sua casa e che ha in pugno la sua vita.’  Hermione attende la sua risposta, ma l’orologio centrale rintocca la mezzanotte. – Me lo racconti domani ok?- dice accarezzandole il volto –Ora dobbiamo andare-.
Si alzano dal pavimento e draco non può fare a meno di abbracciarla. L’ultimo contatto che avrà con lei. La stringe a sé con occhi socchiusi, imprimendo nella mente quel momento. Lo marchia a fuoco, come lo schifo che ha sul braccio. Hermione avvolge le braccia intorno al suo torace e replica la stessa stretta. Il biondo si avventa sulle sue labbra cogliendola di sorpresa. Affonda la lingua nella sua bocca e la esplora. Ha il cuore che perde battiti continui e lo stomaco è sottosopra.
 
 
 
Silente è morto, Piton l’ha ucciso. Il Marchio nero brucia in cielo. Lo vede dall’opaco vetro di una finestra, mentre si appresta a lasciare Hogwarts. I corridoio sono affollati di studenti e i barbagli degli schiantesimi sono le uniche luci rimaste ad illuminare. Urla, urla ovunque. Il puzzo di paura avvolge il castello ed è proprio quando si sta chiedendo dove sia l’amore della sua vita, la scorge tra la folla, che si guarda intorno attenta con la bacchetta stretta nella mano destra e gli occhi velati dalla paura. Ha i capelli chiusi in una treccia scompigliata ed il volto coperto dalla polvere. Sta cercando qualcuno, probabilmente i suoi amici, lui. Hermione si volta nella sua direzione e sgrana gli occhi sorpresa, prima di socchiuderli lievemente e fissarli sul suo avambraccio scoperto. Nota la delusione dipingersi sul suo volto, l’umiliazione che crede lui gli abbia inferto. Ed in quel momento non esiste più nulla. Non esistono studenti che gridano e si ammassano fuori dalla scuola, non esistono gli schiantesimi e, nemmeno, la risata gracchiante di sua zia Bella che sembra si stia divertendo. Esiste solo il profondo dolore che lei sta provando e che lui, nonostante tutto, non è ancora pronto a ricevere. Fa male, cazzo. Fa dannatamente male quello sguardo che da deluso si è trasformato in arrabbiato e, poi, disgustato. Verso se stessa, per essersi lasciata avvicinare da lui. Verso di lui, per averla ingannata.
Finge di non ascoltare sua zia che gli urla di muoversi, che devono andarsene da Hogwarts. Vuole osservarla ancora e notare come *la perfezione –Hermione- resta immobile mentre i comuni mortali le passano accanto*. Il rosso è vicino a lei, ha il volto escoriato e gli sta parlando concitatamente. E’sconvolto, lei annuisce velocemente, interrompendo,  così, il contatto tra i loro occhi, e si volta per seguirlo fuori. Senza degnare lui di ulteriore attenzione.
Proprio nel momento in cui la sofferenza per l’abbandono lo sta vincendo, Draco ripensa all’ultimo abbraccio scambiato poche ore prima. Rivive la stessa sensazione che lo percorre quando il corpo di Hermione è contro il suo, e capisce che si, è un egoista bastardo ad averla voluta, anche rischiando di mandare all’aria tutti i piani dell’organizzazione. Ma quegli ultimi mesi della sua vita, come quell’ultimo abbraccio, lo hanno reso il figlio di puttana più felice del mondo. 



NOTE: lla serie: " A volte ritornano". L'ultima Dramione che ho scritto faceva caldo,ora fa freddo. E' passato un po' di tempo. Ma mi mancavano tremendamente ed ogni volta che mi mancano sento la necessità di tornare ad Hogwarts.
Questa shot si collega alla serie che avevo iniziato qualche tempo fa. Collegata poi, alla long " Ad un passo dalla verità". la frase tra gli asterischi non è mia ma di J. Green "La città di carta". Bel libro, ve lo consiglio. :D
Spero che vi piaccia e sarei felice se mi lasciaste qualche recensione.
A presto 

Ely

 
  
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