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Autore: Lurilala    05/11/2014    1 recensioni
Dudley Dursley e Harry Potter e un legame che c'è e non c'è insieme.
Due ragazzi che hanno passato ogni giorno ad odiarsi, ma che in fondo qualcosa l'hanno costruito.
Un'one-shot ambientata all'inizio dei Doni della Morte, narrata dalla voce traballante di Dudley.
Perché è quando ci si separa che l'affetto viene fuori.
**
{Sì, ci vediamo.
Una disperata richiesta in un saluto borbottato.
"Ci vediamo? Vero che ci vediamo?"
Avrebbe voluto aggiungere un milione di cose, ma stette zitto e salì in macchina, con il riflesso smeraldino di quegli occhi ancora impresso nella mente.}
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dudley Dursley, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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§ Un po' come un fratello §



-Papà... papà, io vado con questi qui dell'Ordine.-

Pronunciare quella frase era stato un po' come firmare un contratto.
Un po' come chiudere un cerchio, come sigillare una promessa.
Dudley Dursely era spaventato, questo sì, e tanto.
Non ci teneva a rivedere quei Dissenacosi e, dai racconti di Harry, aveva facilmente dedotto che Lord Coso non era un gran simpaticone. 

Per la prima volta, la sua casa non era più un posto sicuro, un rifugio inespugnabile.
Per quanto fosse restio da fidarti dei maghi - maghi! -, non c'era nient'altro da fare. Voleva tenersela stretta, lui, la vita, anche se questo significava affidarsi a qualche formula magica bizzarra e certamente pericolosa.
Era pronto a partire: i suoi genitori erano con lui, sarebbero sopravvissuti anche a questo, insieme...

-Non capisco.-

Perché davvero non capiva.
Senza Harry, gli sembrava che non fossero al completo.
Perché loro se ne andavano e lui restava?
Per quanto quel moretto tutto ossa fosse odioso e assolutamente di troppo, era abituato alla sua presenza; aveva un che di rassicurante vederlo seduto dall'altro capo del tavolo.
Ma ora... Non riusciva a concepire l'idea di una vita senza Harry.
Lui c'era sempre stato ed era quasi doloroso doversene andare per sempre senza di lui.
Per sempre! Era un tempo infinito, molto di più di quanto la sua mente riuscisse a immaginare.
Per sempre, un concetto troppo grande per uno che si è sempre limitato alla consueta normalità.
Senza Harry non voleva andarsene.

-Io non credo che tu sei inutile.-

E forse avrebbe anche potuto dirgli grazie, dirgli ti voglio bene.
E forse avrebbe anche potuto ammettere che era stato un po' come un fratello per lui; odiato certo, ma pur sempre un fratello.
E forse avrebbe anche potuto dirgli che gli sarebbe mancato, lui, le sue formule magiche, la sua spavalderia, la sua risata nascosta nella voce, i suoi occhi.
Quegli occhi verdi, brillanti e ridenti, che sembravano sempre prendersi gioco di lui e che aveva tanto detestato.
Era sempre stato troppo impegnato ad odiarlo per notare quei piccoli comportamenti, quella normalità che si celava dietro a una cicatrice a forma di saetta.
Perché forse lui e Harry avrebbero potuto essere amici.
In un'altra realtà magari, in una realtà dove la zia e lo zio -Lily e James, gli innominabili- erano vivi e non erano maghi, dove lui e Harry si frequentavano come normali cugini e magari scherzavano insieme, tranquillamente, felicemente, senza nessun Lord Coso a turbarli.
Si lasciò cullare da questo presente immaginario, da questa realtà ideale e bellissima, dove quegli occhi verdi avrebbero riso con lui e non di lui.

-Accidenti Dudley. I Dissenatori ti hanno soffiato dentro un'altra personalità?-
-Non so. Ci vediamo, Harry.-
-Sì... Magari. Stai bene, Big D.-

Sì, ci vediamo.
Una disperata richiesta in un saluto borbottato.
"Ci vediamo? Vero che ci vediamo?"
Avrebbe voluto aggiungere un milione di cose, ma stette zitto e salì in macchina, con il riflesso smeraldino di quegli occhi ancora impresso nella mente.
Perché non era bravo, lui, con le parole. Non sapeva mai quali scegliere, quali usare per farsi capire, quando usarle e come usarle, non sapeva mai se fosse più giusto stare zitto o parlare.
E sperò che questa volta - l'ultima - avesse fatto la scelta giusta.
Sperò che tacere fosse l'unica cosa da fare, sperò che quel mezzo sorriso riuscisse a esprimere più di quanto la sua mente potesse concepire.
Si chiese se la sorella della mamma, quella Lily innominabile, avesse lo stesso sorriso di Harry.
Si chiese se quel luccichio nello sguardo di Harry fosse solo suo, oppure rubato dalle iridi spente della donna.
Ma Harry era unico e si chiese se sarebbe stato il caso di dirglielo, invece di stare zitto e terminare tutto con un "ci vediamo".
Si chiese se, per l'ennesima volta, Harry lo stesse deridendo con lo sguardo, come aveva fatto sempre più spesso.
Si chiese se invece lui fosse riuscito a dirgli tutte quelle cose che avrebbe dovuto dire e che non era riuscito a pronunciare.
Si chiese se davvero fosse tutto finito.
Ma quando, sporgendosi dal finestrino, non potè più scorgere Harry, smise di porsi tutte quelle domande che lasciavano solo vuoto e una morsa spiacevole allo stomaco.
Si disse che l'avrebbe rivisto e che finalmente gli avrebbe detto che per lui era stato un po' come fratello.

Ma Dudley Dursley e Harry Potter non si rividero mai più.
Finì tutto con un pugno di domande ancora da pronunciare e l'ombra di un sorriso che voleva dire affetto sparso nelle piaghe dell'addio come un pizzico di cenere.
Harry non pensò più a Dudley e Dudley non pensò più a Harry.
Però a volte, nel buio della sera, Dudley si chiede ancora dove sia finito Harry.
Si chiede, prima di sprofondare nel sonno, se sa che lui, in fondo, gli ha voluto bene.





















Ma ciao <3
Credevate che sarei sparita dopo la prima shot, neh?
Invece io non me ne andrò mai... muhuhahaha (?)
Beh, che dire, questo è un piccolo tributo a una delle mie parti preferite dei Doni della Morte.
Come avrete capito, le parti centrali sono prese direttamente dal libro, verso la fine del terzo capitolo, più o meno da pagina 46 a 49.
E' in questa parte che Dudley mostra una profondità che non credevamo possibile.
O almeno, io non l'avevo mai considerato particolarmente degno di attenzione prima di quella scena.
Mi è dispiaciuto un po' che i Dursley non sono più apparsi dopo questo saluto.
Certo, non sono affatto indispensabili, anzi, sono fra i più marginali della serie, però mi sarebbe piaciuto vedere un rincontro con Harry.
Perché, nonostante si odino così tanto, credo che un minimo di legame, sopratutto con Dudley, deve esserci stato. Dopotutto, dopo quasi diciannove anni di convivenza, devono volersi un minimo di bene.
Sono cresciuti un po' come fratelli e mi sembra veramente improbabile che Dudley non abbia lasciato nemmeno un bel ricordo a Harry. E' umanamente impossibile farsi cattiverie ogni giorno in diciannove anni. O almeno, questa è la mia opinione.
Ditemi voi cosa ne pensate.
Au revoir,
Lulu
  
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