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Autore: Arya Rossa    05/11/2014    3 recensioni
Direi che è abbastanza difficile usare solamente 200 parole per descrivere una storia di vari capitoli ed interessare il lettore ma... proverò
premettendo che non ho letto l'ultimo libro, ho immaginato una realtà in cui Arya Stark è arrivata a diciassette anni, ha vissuto fino ad ora nella Casa del Bianco e Del nero, è diventata a tutti gli effetti un'assassina e sembra aver dimenticato il suo passato, anche se ora si fa chiamare Sansa e continua a sognare Nymeria.
Cambierà tutto quanto però quando l'Uomo Gentile le dirà che il Dio dai Mille Volti vuole un'altra vita e che toccherà a lei esaudire i suoi desideri uccidendo il Lord Comandante dei guardiani della notte: Jon Snow
Genere: Avventura, Azione, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arya Stark, Gendry Waters, Jon Snow, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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~~PROLOGO
Stava correndo, correva a perdifiato all’interno di una foresta in piena notte, circondata solamente da alberi di ogni genere. Non ricordava come si fosse ritrovata li, sapeva solamente che non era da sola. Un intero branco di lupi la inseguiva, ma Arya non si sentiva spaventata, come se quei lupi fossero insieme a lei, il suo branco, e non la stessero inseguendo per farle del male. Correndo arrivarono vicino ad un fiume e lei, insieme al branco, dopo essersi assicurati che non ci fossero pericoli nei dintorni, si avvicinarono per abbeverarsi, ma quando si sporse e guardò il suo riflesso nell’acqua non vide il suo volto. Ma quello di un lupo, un lupo grigio con occhi dorati…
Aprì gli occhi di soprassalto.
Non era la prima volta che le succedeva, anzi, ultimamente ogni volta che Arya si addormentava sognava  quella lupa, no, in realtà sognava di essere quella lupa. Le sembrava che lei fosse reale e non solo un sogno, sentiva quello che sentiva lei, fiutava quello che fiutava lei e vedeva tutto ciò che vedeva lei. Sognava di essere lei.
Dopo una decina di minuti passati a pensare per l’ennesima volta al significato di quel sogno si alzò dal suo scomodo letto nella sua stanza della Casa del Bianco e del Nero. Una stanza piccola, con solamente un letto, una finestra, una sedia ed una sottospecie di tavolo che sarebbe dovuto essere una scrivania o qualcosa del genere, si preparò velocemente prendendo le prime cose che le capitavano tra le mani: una maglia ed un pantalone, entrambi malandati a causa di tutto ciò che combinava durante il giorno e gli stivali luridi.
Poi prese un coltellino di ferro che teneva sotto il cuscino e fissò il suo riflesso, anche se era difficile vederlo era una cosa che doveva fare e che le veniva naturale dopo aver sognato di essere… qualcos’altro, ma alla fine il suo riflesso era sempre lo stesso e lei non sapeva mai se esserne felice o delusa, vedeva una ragazza con gli occhi grigi, senza espressione, ed i capelli marroni corti, tagliati in malo modo stesso da lei, che la facevano sembrare un ragazzo. A dire il vero questo dettaglio non le era mai dispiaciuto, in fondo non era mai stata una ragazza normale. Odiava ricamare, suonare, cantare e cavalcare in quello strano modo, all’amazzone e le piacevano i lividi che si procurava allenandosi con la spada, le corse vere sul cavallo, l’essere ricoperta di fango e la possibilità di indossare pantaloni invece di quelle ridicole e gigantesche gonne che oltre ad essere brutte erano anche scomodissime ed  infinitamente pesanti.
Si riprese dai suoi pensieri, posò il coltello sotto il cuscino ed uscì dalla sua stanza avviandosi verso l’uscita della casa per andare a cercare qualcosa da mangiare, considerando la fame che aveva doveva essere tardi ma ormai aveva molta più libertà da quando era arrivata, i primi giorni erano stati terribili, non solo per gli allenamenti ma anche perché non conosceva quella città o semplicemente quella casa, si perdeva continuamente lì dentro ma adesso conosceva quel posto e l’intera città libera di Braavos come le sue tasche. Cosa normale considerando che ormai aveva diciassette anni ed aveva passato li una buona parte di essi. Il suo primo anno lo aveva dedicato all’addestramento, aveva imparato a mentire, a riconoscere le menzogne altrui, a cambiare volto, ad usare tutti i suoi sensi e, cosa più importante, aveva imparato ad uccidere.
Concluso il suo addestramento era diventata un’assassina senza volto, era definitivamente stata accettata ed aveva deciso di restare in quella città. L’Uomo Gentile le aveva detto che se voleva poteva andarsene e servire il Dio dai mille volti in un altro luogo ma lei aveva deciso di rimanere con lui e continuare a seguire i suoi comandi. Da circa tre anni utilizzava il nome ‘Sansa’. Ad essere sinceri non ricordava più il motivo di quella scelta e, da qualche parte dentro di se, sapeva che quel nome non era adatto a lei ma continuava ad utilizzarlo.
Tornò in quella casa più o meno a mezzogiorno ed appena entrò uno degli uomini senza volto le disse che l’Uomo Gentile la voleva vedere. Lei si avviò nella stanza dove lui passava la metà delle sue giornate e quando entrò, silenziosa come un ombra, lui era girato di spalle, ma come sempre la sentì.
“Oggi il Dio dai Mille Volti è venuto da me ed ha chiesto i nostri servizi, Sansa” da quando era riuscita ad entrare negli assassini senza volto anche lui aveva iniziato a chiamarla così, lei sapeva che non era il suo vero nome ma non aveva importanza ormai. “La vita che lui vuole si trova molto lontano da qui ed io sono convinto che tu sia in grado di esaudire i suoi desideri”
“Farò quello che lui comanda. Qual è la vita che ha richiesto?”
“Lui è un uomo che ha preso il nero, si trova sulla barriera ed è diventato il primo Lord Comandante dei guardiani della notte. Il suo nome è Jon Snow”
Arya rimase in silenzio per qualche secondo, Jon Snow. Lei conosceva quel nome, ma non riusciva a ricordare come... “Partirò con la prima nave che salperà domani, raggiungerò la barriera il prima possibile e lo ucciderò”

 

*Angolo me*
Hei, parlo con te che sei arrivato fino a qui.
Grazie mille solo per aver letto la mia storia, questo era solamente il prologo ed ho voluto un po’ far capire come ha passato Arya gli ultimi anni a Braavos, nel prossimo capitolo mi piacerebbe introdurre Nymeria o Gendry, o anche tutti e due ma non voglio fare tutto quanto troppo velocemente quindi poi vedrò.
Un’altra cosa che mi piacerebbe da impazzire sarebbe ricevere un tuo commento, positivo o negativo è irrilevante. Comunque se ti è piaciuta la storia e continuerai a seguirla, ci vediamo al prossimo capitolo ;)
Bye bye, CasaStark

p.s. il titolo è provvisorio
  
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