Note: Non ho saputo resistere. Lunedì è andata in onda su sky la 5x04 e da allora non faccio che pensare alla riunione di Daryl e Beth, sperando che nessuno dei due muoia prima di allora. Quindi ho scritto questa cosa che non mi piace nemmeno molto, ma dovevo scriverla, dovevo condividere la mia ansia e la mia speranza per questa coppia (infatti la flashfic è volutamente fluff), perché ormai è la mia OTP di The Walking Dead. E tanti saluti alle altre ship. 
Dicevo, è ambientata dopo una possibile distruzione del Grady Memorial Hospital da parte del Team Prison, che secondo me con l'aiuto di Noah andrà a recuperare Carol e Beth personalmente. 
Spero di non aver reso Daryl troppo OOC, in tal caso fatemelo sapere ché metto l'avvertimento :3 Anyway, immagino sul serio che il nostro uomo-balestra possa avere una reazione del genere per il ritrovo di Beth, ma forse sono i miei headcanons e i miei feels ad essere sbagliati.
Tra parentesi, tumblr mi sta uccidendo in questi giorni e io davvero non ce la faccio ad aspettare la 5x06 per avere altre loro notizie concrete, senza contare le speculazioni per le quali Beth dovrebbe morire nel midseason finale -w- Ma perché tutti la vogliono morta questa ragazza? Mah.
Nient'altro da aggiungere, spero vi piaccia ♥
 

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« I don’t cry anymore, Daryl. »

« You look at me and you just see another dead girl!
I’m not Michonne, I’m not Carol, I’m not Maggie! I survived and you don't get it
'cause I'm not like you or them. But... I made it! »

« The signs are all there. You just gotta know how to read them. »
« I'm getting good at this. Pretty soon I won’t need you at all. »

« So you think there still are good people. What changed your mind? »
« You know... »
« ... what? »
« ... uhm. »
« Don’t uhm. What changed your mind? »
« ... »
« ... oh. »

« You’re gonna miss me so bad when I’m gone, Daryl Dixon. »

« I was with Beth... We got out together. I was with her for a while. »
« Is she dead? »
« She’s just gone. »

Ogni pensiero si sgretolò nella sua mente non appena la vide spuntare da un angolo abbandonato. Carol, accanto a lui, tirò un sospiro di sollievo - l’aveva creduta morta all’interno dell’ospedale dopo l’esplosione. Tutti l’avevano creduta morta. 
Tutti tranne Daryl. Era una convinzione priva di fondamenti, ma lui sapeva che Beth era ancora viva, rifiutava anche solo di pensare il contrario.
Era ferita, zoppicava - esattamente come quando lui la portò sulle spalle dopo che si era slogata una caviglia - e i suoi abiti erano quasi del tutto ricoperti di sangue. Ma era viva, meravigliosamente viva. E a quella constatazione ogni altra cosa perse importanza.
« Daryl!»
Era il suo nome che Beth stava chiamando, era lui che stava cercando tra tante persone, era il suo il primo volto che era riuscita a focalizzare.
« Beth... » mormorò, dapprima, quasi sopraffatto da quella visione, « Beth! » gridò poi, scattando in avanti per correrle incontro e abbracciarla, sorreggerla, stringerla contro di sé fino ad accertarsi che stesse bene.
Anche Beth iniziò a correre verso di lui, ma fu Daryl a raggiungerla per primo e a circondarla con le sue braccia forti, che la strinsero come se non ci fosse null’altro di importante al mondo.
Beth quasi gemette in quella stretta, ma ricambiò l’abbraccio avvolgendogli le braccia dietro la nuca e attirando la sua testa sulla propria spalla. Beth lo sentì tremare; sentì il suo respiro caldo e spezzato sulla propria pelle, sentì le dita callose premere sulla propria schiena. Sembrava totalmente, disperatamente vinto dagli eventi, come se lei fosse rimasta l’ultimo appiglio in un mondo che l’aveva rigettato sin dal primo vagito.
« Avevi ragione » sussurrò lui, quasi di getto, chiudendo gli occhi per inspirare soltanto il suo profumo - incredibile come in mezzo a tanto sudiciume e putrefazione ne avesse ancora uno proprio.
Beth si scostò leggermente per guardarlo in faccia. Rivedere i suoi occhi tormentati - ora umidi di lacrime - le sembrò quasi surreale. « Su cosa? » chiese.
Daryl le prese il volto tra le mani, esaminando con sguardo rabbioso le cicatrici rosse che ancora lo ornavano. « Mi sei mancata » le rispose senza vergogna, e Beth non ebbe neanche il tempo di sorridere o di replicare “te l’avevo detto” che lui domandò repentinamente, passando i pollici sui tagli: « Chi ti ha fatto questo? »
Beth scosse la testa e gli posò un bacio leggero sulla guancia. « Non ha importanza » disse, « ce l’ho fatta, visto? »
L’uomo la guardò finalmente negli occhi e tutto per un secondo si annullò. Quegli occhi così grandi, quelle iridi così limpide, quello sguardo così innocente e maturo al contempo... diretto a lui.
« Sono forte, adesso » continuò lei e a Daryl venne l’istinto di abbracciarla ancora, come se dovesse proteggerla, come se qualsiasi cosa potesse ferirla e lui non volesse permetterlo. Ma non ce n’era bisogno. Beth era forte e finalmente l’aveva capito anche lei. Daryl sapeva che era sempre stata forte.



 

« They think I’m weak. But they don’t know shit about me, about what I am.
About what you are. »


 

« The thing is you’re not the greater good. You’re not strong enough. »
« I am strong. »