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Autore: fliflai    06/11/2014    0 recensioni
"Vedere quel posto vuoto dietro di lui era peggio che ricevere mille pugnalate nel cuore. Perché lui sapeva.
Sapeva benissimo la ragione di quell’ennesima assenza."
Salve a tutti!
E' la prima volta che provo a scrivere una storia su questi personaggi, quindi non so cosa è venuto fuori precisamente... xD
Comunque spero che vi piaccia, Anche se non è nulla di che!
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kenny McCormick, Stan Marsh
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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I am here for you


Vedere quel posto vuoto dietro di lui era peggio che ricevere mille pugnalate nel cuore. Perché lui sapeva.

Sapeva benissimo la ragione di quell’ennesima assenza.

<< Stan va tutto bene? >> sentì vagamente Kayle che gli poneva quella domanda durante l'intervallo.

Francamente non lo aveva ascoltato, troppo perso in altri pensieri, e quella domanda, posta con un tono fin troppo preoccupato, ebbe la capacità di svegliarlo peggio di una secchiata di acqua gelida.

Scosse la testa, facendogli capire di lasciar perdere. Anche se era il suo migliore amico da anni, dubitava che potesse capire.

Stettero seduti per quasi tutto l'intervallo sui gradini esterni della scuola.

Gli occhi di Stan rimasero tutto il tempo fissi sul cancello. L'unica barriera che lo divideva dalla libertà.

Ma dopo tutto non aveva ancora perso del tutto la speranza di veder arrivare quella figura da lui tanto conosciuta e attesa.

Lo sguardo dell'altro seguì il suo sguardo, e distese le labbra in un piccolo sorriso malinconico, poggiandogli una mano sulla spalla.

<< Dovresti smetterla di preoccuparti per Kenny. Dagli ancora un po di tempo, lo sai che è stato un brutto colpo per lui >> sussurrò cercando di essere comprensivo.

Stan annuì, fingendo di ascoltare tutto il resto che uscì dalla bocca del migliore amico.

Tutti i santi giorni lo stesso discorso, da ormai diverse settimane.

Kayle poteva anche credere di capire, ma lui sapeva benissimo che la sua preoccupazione, se così si poteva chiamare, non era affatto dettata dal comune senso dell'amicizia.

<< Vado a casa >> borbottò brusco alzandosi di scatto, interrompendo l'interminabile flusso di parole dell'altro, che sgranò gli occhi guardandolo stupefatto.

<< Così all'improvviso!? >> gli urlò dietro, senza tuttavia alzare un dito per fermarlo.

Non ci sarebbe comunque riuscito, inutile provarci.

Stan gli fece un cenno sbrigativo con la mano, che trovasse lui una qualsiasi scusa con qualsiasi insegnante.

Camminò per le strade di South Park senza una meta precisa, i pensieri tutti rivolti verso un'unica persona.

Kenny gli era sempre piaciuto, fin dalle elementari. Aveva sempre avuto un che di sfuggente oltre ad essere ormai un ragazzo piuttosto attraente, che piaceva a molte persone.

Naturalmente non aveva mai svelato che lui faceva parte proprio di quel numeroso gruppo. Non voleva rischiare di rovinare la bellissima amicizia che li legava ormai da anni.

Il biondo andava sempre da lui quando gli accadeva qualcosa, dai numerosi litigi dei genitori, fino a i puù piccoli problemi.

E ne era felicissimo, voleva dire che Kenny si fidava di lui e che gli voleva bene, non nello stesso modo con cui era ricambiato naturalmente.

Ed era venuto da lui anche quella volta.

Pur avendo una sfilza di spasimanti Kenny non si era mai innamorato, fino a quando non era arrivata quella nuova studentessa.

Da quel momento tutto era cambiato.

Stan lo aveva capito subito che il biondo la trovava diversa da tutti, soprattutto da come la guardava e da come le parlava.

Era stato un brutto colpo, infondo prima poteva consolarsi del fatto che nessuno lo avrebbe comunque avuto, e che lui era la persona a cui più teneva.

Ma sicuramente era stato peggio quando era venuto da lui raggiante, per comunicargli che si, si era fidanzato proprio con lei, dopo mesi di corteggiamento, e che non era mai stato così preso.

Tuttavia gli era sembrato davvero felice, e effettivamente lo era, e a Stan andava bene così alla fine.

Dopo però era precipitato tutto.

Lei lo aveva lasciato, accusandolo di non darle abbastanza spazio quando in realtà stava solo con lei. E Kenny si era presentato a casa sua in lacrime.

Era strano e quantomeno raro vederlo piangere, ed ancora di più per una ragazza.

E da quel momento Stan l'aveva odiata.

Aveva lasciato con un messaggio scritto in non più di due minuti ciò che lui desiderava da anni, facendolo soffrire.

Lui non lo avrebbe MAI fatto.

Probabilmente fu a causa dei suoi pensieri se si trovò a vagare vicino a casa McCormick.

Tutto di lui cercava Kenny. Sempre.

Casa sua era rimasta immutata negli anni, e riconoscerla non era difficile.

Spiccava nettamente tra le altre di quel piccolo paesino.

Non voleva che Kenny si isolasse per colpa di una stupida ragazzina incapace di trattenere il tesoro che le era capitato tra le mani.

Forse fu quello il motivo per cui si ritrovò a bussare con eccessiva insistenza contro la porta ormai da Tempo malridotta.

Ci volle un po di tempo, ma alla fine udì dei passi lenti, strascicati, seguiti poco dopo dall'immagine del biondo .

Il solito cappotto arancione nascondeva la maggior parte dei biondi capelli, ma alcuni sfuggivano, spettinati.

Stan lo fisso con un misto di rabbia e tristezza. Non lo aveva mai visto con un aspetto così indifeso, che lo rendeva fin troppo piccolo per la sua età. Ora gli stava davanti con il volto stanco e due notevoli occhiaie.

Non poteva vederlo in quello stato.

No, assolutamente no!

Si sporse velocemente in avanti e lo circondò con le braccia, in un caldo e rassicurante abbraccio.

Tremava leggermente mentre lo ricambiava esitante.

<< Per te ci sono io Kenny >> esclamò deciso, stringendolo maggiormente.

Una stretta che nascondeva molti, troppi sentimenti nascosti.

L'altro si staccò leggermente, tanto da poterlo guardare negli occhi.

E poi lo premiò con un tremolante sorriso.

La porta si chiuse alle spalle dei due, silenziosa.


 


 

  
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