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Autore: Giugiu_2000    08/11/2014    2 recensioni
Sono giulia, ho 14 anni e questa è la mia storia...
Genere: Angst, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Ciao,io sono Giulia. Ho quattordici anni e come tutte le ragazze di adesso,credo sia una moda per loro ma per me no,ho una migliore amica a distanza.
Lei si chiama Martina.
É dolcissima,simpatica e sincera.
Ma la cosa che preferisco di lei,é il suo essere così fottutamente stronza.
Non ha paura di affrontarti,se deve dirti qualcosa,te la dice e basta.
L'ho conosciuta,come penso tutte, tramite un social network...

Ero li senza far niente,su Facebook,come tutte le sera ma...quella sera,quella fottutissima sera,qualcosa doveva succedere.
Mi arrivó un messaggio,su Facebook..
'ciao,scusa per il disturbo,potresti mettere mi piace alla mia pagina? L'ho aperta da poco,per questo ha solo due mi piace:)'
mi sorpresi a quel messaggio,era cosí dolce,risposi subito..
'certo,nessun disturbo tranquilla:)'
'grazie:)'  rispose a sua volta.
Poi mi venne in mente un'idea.
Anch'io avevo una pagina,sul suo stesso argomento,gli R5,così le proposi di pubblicizzarla e in poco avrebbe avuto molti mi piace anche lei.
Accettó.
Dopo di che,cominciammo a parlare del piú e del meno,mi piaceva quella ragazza,era simpatica.
Avevamo molte cose in comune.
Dopo qualche giorno
 ,diventammo amiche,molto amiche.
A tal punto che,di me lei,e io di lei,sapevamo tutto.
Eravamo molto legate.
Parlavamo di tutto.
Io mi sfogavo con lei e lei con me.
Certo questa cosa era bellissima,fino a che,un giorno non mi confidò una cosa che mi fece rabbrividire.
Era autolesionista.
Si faceva del male.
A causa di quelle puttanelle che erano nella sua classe.
Lei non si accettava,si credeva grassa,insicura,brutta.
Le ripetevo tutti i giorni che era bellissima,perfetta.
Un giorno,mi confessó che questo suo autolesionarsi,la faceva star bene.
Il mio cuori si frantumó,in mille pezzi.
Presi una decisione.
La decisione più stupida che abbia mai potuto prendere.
Provai anch'io.
Mi procurai una piccola ferita vicino al polso con una semplice lametta.
Bruciava.
Strinsi i denti.
Era vero.
Ti faceva sentire viva quella maledetta lama.
Glielo dissi.
Disse di amarmi,qualche giorno prima.
Lo ripeteva sempre,mi amava.
Mi voleva talmente bene da poter dire 'ti amo amore mio'.
Cazzo quelle parole.
Era felicissima a sentirle.
Il cuore sembrava ballare una lambada con il mio stomaco.
Continuavo a tagliarmi.
Piccoli taglietti qui e li sulle mie povere braccia.
Continuavo anche se minacciava di tagliarsi le vene.
Ero stronza.
Lei continuava,io continuavo.
Dopo un po,lei smise,ma prese a bere.
Beveva.
Non potevo sopportarlo.
Non potevo sopportare che la mia migliore amica si facesse del male cosí.
Inizió anche a drogarsi.
Cazzo, quanto ero stata stronza!
Cominciai a procurarmi ferite sempre piú profonde,come se la colpa di tutto questo fosse mia.
Er
a mia.
Era colpa mia.
Dopo le vacanze di Natale,dopo esserci augurate il buon anno,dopo esserci chiamate 'amore mio' a capodanno,litigammo.
Una brutta litigata.
Non ci voleva.
Ero distrutta.
Comincia a tagliarmi sempre piú frequentemente e gravemente.
Con vari oggetti.
Iniziai anche a farlo a scuola,in classe,nel bagno.
Dove volevo,dove mi veniva piú facile.
Chiusa nella mia corazza cominciai a non mangiare piú,perdendo quindici chili in neanche un mese.
Tutti credevano che mi fossi innamorata,la veritá?
Tutte cazzate!
Ero depressa.
Si, lo ero proprio.
Mi serviva qualcuno con cui sfogarmi.
Mi serviva lei.
Ero sempre sulle mie.
Nervosa.
Arrabbiata.
Non parlavo.
Mi tagliavo e basta .
Ho cercato droga.
Per molto tempo.
Nessuno.
Nessuno me la dava!
Ho provato a diventare bulimica.
Dovevo soffrire per quello che avevo fatto.
Dovevo soffrire per averla fatta diventare cosí.
Dovevo morire.
Mi odiavo,mi odio tutt'ora.
Per attraversare la strada,non guardavo piú,attraversavo e basta.
Aspettavo che le macchine stessero per passare,e poi...boom mi buttavo.
Ma niente.
Si fermavano sempre in tempo.
Cazzo!
Non dovevano.
Dovevano continuare.
Continuare e uccidermi.
Volevo morire.
Tutti mi prendevano in giro,piangevo senza un motivo.
Ero pazza.
Avevano ragione.
Ero pazza.
Ero sempre sola.
Cuffiette nelle orecchie e sola.
Sola come un cane.
Ah,a proposito,anche il mio cagnolino,Axel,me lo avevano portato via.
Come la dignità. Come l'orgoglio.
Come me stessa.
Quella non ero io. Io non ero cosí.
Ero solo una causa del voler morire.
Volevo morire.
Passarono giorni,settimane,mesi...nessuno si accorse dei tagli,delle cicatrici,del mio corpo piú minuto del solito. Nessuno si era accorto di quanto mi sentissi sola,persa.
Nessuno si era accorto che non mi ero 'infatuata' di nessuno,solo della morte.
Passarono mesi,quando un suo messaggio mi fece sorridere.
Facemmo un patto.
Io e Martina.
Lei non beveva,non si drogava e non fumava piú(si,aveva preso anche a fumare. Sempre colpa mia,ovviamente)e io non dovevo tagliarmi.
Credevo fosse facile...invece é un incubo.
Litigammo di nuovo.
Questa volta,peró,c'era il patto di mezzo.
Non potevo tagliarmi.
Stavo male.
Piangevo sempre di piú.
Perdevo appetito e molte volte non mangiavo.
Chiusa nel bagno a piangere e ascoltando quelle fottutissime canzoni che non facevano altro che tirare a galla i ricordi piú belli,infrangendoli con delle calde lacrime che,ogni notte,puntualmente,mi rigavano il viso.
In quei mesi,persi tutto.
Il mio orgoglio,la mia dignità,il mio amico,la mia migliore amica,il mio cognolino(a cui voglio un bene dell'anima),tutto,non mi restó niente. 

Passarono mesi,passó l'estate.
Eravamo amiche.
Poi,migliori amiche.
Come la prima volta.
Ma non era niente come la prima volta.
Eravamo fredde.
Niente 'amore' niente 'ti amo' niente 'ci incontreremo'.
Eravamo Martina e Giulia,lei e io,non più noi.
Dio, quel noi.
Era cosí bello.
Dopo un po,mi fece 'conoscere' due ragazzi.
Due fratelli.
Manuel e Mathias.
Mi innamorai subito di Manuel,era il solito ragazzo che piaceva a tutte.
Stronzo.
Bello.
Perfetto.
Poi c'era Mathias.
Il piccoletto.
Dolce,simpatico e anche lui,come il fratello,innamorato di Martina.
Manuel e Martina si fidanzarono.
Erano sempre insieme.
Cosí iniziammo a parlare Mathias ed io.
Era dolcissimo.
Mi innamorai... di nuovo.
Quei fratelli...avevano qualcosa di diverso dagli altri.
Anche Mathias,si 'innamoró' di me.
Eravamo noi.
Poi,peró Mathias andó via.
Un ultimo 'ti amo amore mio' e via.
Sparí.
Non lo sentí piú.
Solo una volta ma non ricordava niente.
Forse era questa la cosa che distingueva i due fratelli, entrambi, bevevano.
Io e Martina parlammo molto,dato che sparí anche il grande(Manuel)per qualche mese.
Poi tornó.
Con la sua aria da strafottente che,subito sparí una volta scoperto di Lorenzo.
Si,Martina si era innamorata di Lorenzo.
Un ragazzo che vedeva sempre a scuola.
Carino, alto, con un fisico abbastanza mascolino,certo non aveva niente a che fare con il fisico di Manuel,ma era carino comunque.
Parlavo spesso con Manuel,e ammetto che ogni tanto,quando parlava del suo fisico o si metteva a confronto con Lorenzo,dei brividi mi salivano lungo la schiena.

Non so se era perché mi stavo innamorando ancora una volta di lui,o solo per l'eccitazione di alcuni momenti e argomenti.
Tant'è che sentivo un fuoco,percorrere la mia schiena.
Era innamorato di Martina,e lei di lui-da ormai quattro anni-io non potevo dividerli,non avrei avuto chance con lui.
Non poteva accontentarsi di una verginella come me.
Lui voleva di piú,lui voleva Martina.
Cazzo.
Lo aiutavo.
Lo aiutavo a conquistare,di nuovo,il cuore della mia migliore amica.
Dopo svariati tentativi,e molti fallimenti,ci riuscimmo.
Erano perfetti.
Sono perfetti.
Spero tanto che un giorno,non molto lontano,li incontrerò.
Sono davvero curiosa di vedere le loro facce dal vivo.
La faccia dolce e simpatica di Martina e quella sexy e provocante di Manuel.

Ora,non sono sola. C'é Martina e a volte anche Manuel che mi consolano quando non sto bene. Adesso non mi sento piú 'una conseguenza del voler morire'. Si a volte mi salgono alcuni pensieri che preferirei scacciare via ma,alla fine dimentico e faccio finta di niente. Non mi taglio da quasi sei mesi,lei non beve da ben sei mesi. Almeno credo,spero. Mi fido di lei. Sono felice di esserci rincontrate. Mi mancava.. Non sarei sopravvissuta senza di lei. Lei é il mio tutto. La mia ragione di vita. Le voglio bene,o come diceva lei..'ti amo(di bene)♥'.

ANGOLO AUTRICE:
Ah,finalmente vi ho finito di scocciare con la mia pallosa vita di merda. Spero non vi dispiacerete tanto nel leggerla. Spero che tutti,come me riescano ad uscire dall'autolesionismo. Certo,non nego che muoio dalla voglia di farlo. Voglio farlo. Ho bisogno di sentire quel fottutissimo freddo della lama sulle mie braccia,sulla mia pancia,sul mio petto,sul mio corpo. Ma,con forza di volontà,riesco a trattenermi. Nessuno sa di questo mio piccolo /grande segreto. Me ne vergogno un po,spero che non mi giudichiate anche voi...in quel caso...mi dispiace molto:(.

Baci baci..
Un ex. Autolesionista:)

   
 
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