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Autore: se solose    10/11/2014    4 recensioni
Piccola mia parentesi nata subito dopo la 3x05 SPOILER PER CHI SEGUE LA PROGRAMMAZIONE ITALIANA.
Spero che vi piaccia, soprattutto se siete degli Olicity come me!
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, John Diggle, Oliver Queen, Roy Harper, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Per l'ennesima volta Oliver ha ripetuto quelle parole. Quanto ho aspettato che me le dicesse? Quanto l'ho desiderato? Eppure adesso, nonostante sia tutto vero non possiamo stare insieme.
Prendo la confezione del cibo precotto che avevo messo nel microonde e mi siedo sul divano accendendo la tv.

Toc-Toc. Qualcuno sta bussando ma non aspetto visite; poggio il piatto vuoto sul tavolino a vado ad aprire.
" Oliver? Che ci fai qui? Sai dove vivo?" Farnetico come sempre, forse con lui esagero leggermente perché mi rende sempre cosí tremendamente nervosa. Ma lui mi sorride.
" So da sempre dove vivi, ma dopo Cooper ho pensato di fare qualche giro nei paraggi per tenerti sott' occhio."
Sempre pronto a fare l'eroe quando a me basterebbe che fosse solo Oliver.
" Tutto okey allora!"
" Non mi lasci neanche entrare?" Il suo tono é sorpreso, come se non si aspettasse che lo avrei liquidato cosí facilmente, allora mi scosto leggermente per farlo entrare prima di rinchiudermi la porta alle spalle.

" Carino qui, decisamente più grande e comodo di dove sto vivendo adesso."
" Poco ma sicuro! - cala il silenzio e stranamente non so cosa dire perciò resto sul pratico - Posso offriti qualcosa da bere? Dovrei avere anche qualcosa di forte, forse, se non l'ho finito quando é arrivata mia madre!" Mi fiondo verso un piccolo armadietto vicino la tv e controllo che ci sia ancora qualche scorta alcolica, ne ho davvero bisogno al momento.
" Eccola! Vodka, vuoi?" Mi guarda interrogativo e posso sentire tutte le sue domande girarmi nelle orecchie, ma alla fine annuisce. Fantastico!
" Quindi  la visita di tua madre ti ha sconvolto ancora più di quello che pensassi!" Mi dice quando gli porgo il bicchiere facendogli strada verso il divano per sederci.
" Più o meno, non è proprio quella che si definisce una madre modello, sai quelle non vogliono procurarti documenti falsi per poter bere" mi attacco al bicchiere e mando giù un grosso sorso.
" Per come la vedo io ha fatto un grandissimo lavoro con te, nonostante tutto. Poi la vedo una donna molto forte, pronta a tutto per te, no?" Si fa un po' malinconico e so perfettamente perché.
" Questo mi ricorda un'altra grande donna." Gli dico per confortarlo e l'istinto mi porta a prendere la sua mano. A quel contatto il mio stomaco fa una capriola e deglutisco.
" Grazie " mi scosta una ciocca di capelli sfiorandomi la guancia.

" Onestamente, non so come faccio ad avere tutto questo autocontrollo" tuona all'improvviso interrompendo quel turbinio di emozioni che avevo addosso. Non capisco a cosa si stia riferendo così lo guardo interrogativa.
" Tu, sei diversa da tutte le donne che ho conosciuto. Hai qualcosa che mi rende...insicuro. Non so mai cosa dire o come comportarmi e finisco sempre per fare la cosa sbagliata" Lo vedo alzarsi e strofinarsi le mani sui jeans, cosi decido di alzarmi a mia volta.
" Sei impazzito per caso? Hai idea di come mi senta io ogni volta che ti vedo, specialmente dopo il nostro appuntamento andato all'aria? Non so cosa pensi, cosa vuoi fare e mi fa male perché non hai idea di quanto abbia sperato che tu ricambiassi i miei sentimenti e quando ne ho la certezza devo imparare a convivere con il fatto che non puoi essere altro che l'eroe con il quale salvo la città ogni sera! Sai quanto mi faccia male questo? Eppure cerco di andare avanti e continuare ad essere la stessa anche quando vorrei tanto prenderti a schiaffi!" Sto andando troppo oltre ma non riesco a fermarmi, sono come un fiume in piena.

Oliver mi afferra per un fianco e mi trascina a sé. Sento il suo fiato accarezzarmi il collo. Non riesco a muovermi. Ci guardiamo incapaci di fare qualsiasi cosa per un poco, fino a quando non sento le sue labbra sulle mie. Sono così soffici che non vorrei staccarmi mai, ma lui lo fa anche contro la mia volontà.
" Non so quanto ti possa far male, é vero, ma stai certa che fa male anche a me perché ogni volta che ti vedo vorrei stringerti e baciarti ma l'idea che qualcuno possa farti del male mi trattiene."
" Oliver, meno di 6 ore fa qualcuno ha cercato di uccidermi e tu non c'entravi nulla. Inoltre ho scelto io di entrare in tutto questo perciò sarei in pericolo con o senza di te. Queste sono cose che non puoi controllare - gli porto una mano sulla guancia, dolcemente - ma invece puoi controllare la tua vita, puoi scegliere di vivere invece di nasconderti dalla paura di te stesso."  Questa volta mi faccio coraggio e lo bacio, dolcemente, a fior di labbra, ma quando mi allontano mi ritira a sé e il bacio continua passionale. Le nostre lingue si intrecciano in una danza d'amore fin quando non mi prende in braccio e, senza smettere, mi porta nella mia stanza lasciandomi ricadere dolcemente sul letto.
Mi bacia spostandosi sul collo con il respiro affannato, mentre una mano si insinua sotto la maglietta.
Non posso credere che siamo arrivati fino a qui. Sto per fare l'amore con Oliver Queen.
Lo sento cercare la chiusura del reggiseno e senza la minima fatica lo slaccia per tornare con la mano sul mio seno. Tremo.
" Va tutto bene? - mi chiede fermandosi - Forse, mi sono lasciato prendere la mano." Mentre lo sento farneticare mi metto seduta per togliermi poi la maglia e quel che c'è sotto rimanendo nuda, davanti a lui. Resta immobile, ad osservarmi.
Prendo ancora una volta l'iniziativa e gli tolgo la maglietta. Restiamo così,  incapaci di continuare, troppo sopraffatti da quello che stava succedendo. Con un dito percorro il disegno di quegli addominali scolpiti prestando particolare attenzione alle cicatrici sparse per tutto il suo corpo. Non era la prima volta che lo vedevo a torso nudo e non era una novità ma adesso le sentivo scorrere sotto il mio tocco incerto. Posa la sua mano sulla mia e la sposta in un punto preciso del suo petto, dove posso sentire il suo cuore pompare velocemente e torno a baciarlo con trasporto, rituffandoci tra le lenzuola.
   
 
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