Io sono le parole non pronunciate,
strozzate in gola.
Sono le ali tarpate
prima di spiccare il volo.
Sono l'urlo soffocato
che risuona per tutta la casa
vuota.
Sono il fiore strappato
perché troppo bello.
Sono la sedia vuota
accanto al telefono.
Sono lo sguardo che non hai alzato,
gli occhi che non hanno visto,
le mani bagnate di sangue,
le orecchie tappate.
Sono il vestito piegato,
strappato,
buttato.
Sono il pianoforte che suona
ma che nessuno ascolta.
Sono le gocce di rugiada cresciute sull'erba
a cui nessuno fa caso.
Sono una notte d'inverno passata all'aperto,
quando non basta una coperta a ripararti dal freddo.
Sono la sigaretta schiacciata sul pavimento.
Continua a pestarmi,
nemmeno mi vedi.