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Autore: Ikki95    10/11/2014    1 recensioni
Il Team 7 contro i tre principali componenti della Ciurma di Cappello di Paglia. Come è possibile? Che cosa spingerà questi personaggi ad affrontarsi pur non conoscendosi? Scopritelo in questa storia Crossover!
Dal capitolo 1:
In un'altra stanza si trovavano Il Vendicatore del Clan Uchiha e il Cacciatore di Taglie. Il sommo utilizzatore del Mangekyou Sharingan contro uno degli Spadaccini più forti del mondo; pronti ad ingaggiare battaglia. Il discorso della voce misteriosa non sembrava averli smossi più di tanto.
"Non voglio battermi con te." Esordì Zoro.
"Hai forse paura?"
Gli occhi dell'uomo si accesero. "Non scherzare col fuoco, ragazzino."
"Io so maneggiarlo, il fuoco..." Sorrise beffardamente "Katon! Goukakyuu no Jutsu!"
Genere: Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mugiwara
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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2. "Ehi, amico, tutto bene?"
Naruto si avvicinò al ragazzo col Cappello di Paglia e glielo scostò leggermente con la mano per vedergli il viso.
"NON TOCCARE IL MIO CAPPELLO."
La voce quasi un grido, gli occhi indemoniati. Rufy afferrò il polso di Naruto con forza. Il ninja sentì la mano del ragazzo scottarglielo: era infuocato.
"Ma cosa ti è preso?" Commentò il biondo staccandosi dalla presa. "Sei impazzito?"
"I miei amici... La mia ciurma... Staranno bene, adesso? Io voglio raggiungerli..."
Rufy si rimise piano in piedi, la testa reclinata verso il basso come a non voler far vedere il dolore nei suoi occhi. Naruto fu percorso da un brivido.
"Ehi, stai calmo... Non agitarti, io non c'entro nulla, parliamone..."
"IO VOGLIO VEDERLI!" Gridò Cappello di Paglia "Voglio andare da loro e ridere di nuovo insieme come fino a poco prima di arrivare qui, anche se per farlo dovrò prendere a pugni uno sconosciuto di cui conosco appena il nome!"
Il ninja capì tutto: ciò che spingeva il ragazzo che si trovava di fronte a lui a dire quelle parole e a comportarsi in quel modo non era altro che l'ardente desiderio di rivedere le persone a cui più voleva bene. Naruto socchiuse gli occhi e sorrise. Ne aveva passate troppe, addirittura una guerra, per non poter cogliere una cosa così ovvia, almeno per lui. Aveva dovuto stringere a se il corpo esanime di un amico, durante quella guerra, e desiderava ardentemente che nessun'altra persone passasse ciò a cui lui era stato sottoposto. Ma adesso anche lui aveva un nuovo scopo: anche lui doveva salvare i suoi amici, i suoi cari, il suo Maestro. Ma per farlo doveva battere quello strano ragazzo che si trovava di fronte. Strinse i pugni.
"Capisco ciò che stai provando." Disse con voce incredibilmente calma "Ma purtroppo non posso lasciarmi battere. Anche io voglio rivedere delle persone."
In quella frase così apparentemente scontata Rufy lesse tutta la determinazione di quel ragazzo. Comprese che avrebbe dovuto combattere. Caricò il braccio destro.
"Gomu gomu no: pistoru!" (*Pistola Gum Gum.)
Il braccio del ragazzo si allungò fino ad arrivare al capezzale di Naruto, il quale scartò di lato e vide infrangersi quella lunga appendice sul pavimento. Era incredulo.
"Cosa...? Come è possibile...?"
"Ebbene si! Ho mangiato un Frutto del Diavolo e adesso sono fatto completamente di gomma!" Rispose Rufy sorridendo gioioso.
"Frutto del Diavolo...?"
"Si! Aspetta... Non mi dirai che non conosci i Frutti del Diavolo...?"
"Veramente, no..."
"Uffa! Ma da che diamine di isola vieni, tu? E soprattutto, come fai ad essere un pirata se non sai nemmeno certe cose?!"
"Io non sono un pirata, smettila! Io sono un ninja! E non sono strano! Qui l'unico strano sei tu!"
Rufy aveva iniziato ad infilarsi le dita nel naso, ignorando completamente Naruto.
"ASCOLTAMI QUANDO TI PARLO!" Gridò il ninja, poi riprese serio. "Bene, adesso è il mio turno." Naruto avvicinò le mani e mise due dita di ognuna delle due in modo che fossero perpendicolari. "Kage Bunshin no Jutsu." (*Tecnica superiore della moltiplicazione del corpo.)
Una moltitudine di cloni del ninja biondo spuntarono fuori dal nulla. Erano perfettamente indentici all'originale ed erano pronti a combattere. Rufy non aveva mai visto niente del genere. "Figooo!" Rufy strabuzzò gli occhi. "Come fai a farlo? Voglio imparare anche io!"
Naruto sorrise sotto i baffi che non aveva. "Bhè, vedi, è grazie ad un particolare utilizzo del mio Chakra che riesco a creare copie per-"
"Cosa diavolo è il Chakra?" Lo interruppe Rufy.
Le copie e Naruto stesso si unirono in un unico coro: "TU NON SAI COSA E' IL CHAKRA?"
I due erano molto diversi. Il provenire da due mondi completamente differenti non era l'unico motivo per il quale lo erano: essi incarnavano appieno lo stile di vita, i sentimenti, il modo di vestire e di combattere del proprio Mondo, della propria epoca. Eppure, in cuor loro, sapevano di essere sì distanti ma anche simili. Ma non c'era tempo per certe riflessioni.
"Preparati."
Le copie del ninja partirono coordinate all'attacco. Un paio cercavano di impegnare Rufy dalla corta distanza mentre altri due stavano per attaccarlo dall'alto. Cappello di Paglia schivò in fretta saltando in ogni direzione. Spiccò un gran balzo verso l'alto.
- Quale sarà quello vero? - Pensò. - Non ho tempo da perdere. -
"Gomu Gomu no: Gaturingu Gan!" (*Mitragliatrice Gum Gum)
Una pioggia velocissima di pugni si abbatè su ognuna delle copie, le quali, piano piano, iniziano a svanire in una nuvoletta di fumo. Solo il vero Naruto, dopo qualche secondo, rimase sul campo di battaglia con le braccia alzate a croce a protezione del volto. Rufy toccò terra dopo il salto e sorrise a mezza bocca.
"Adoro combattere avversari forti come te." Disse il ninja, esaltato da quello scambio di attacchi e controattacchi.
"Lo stesso vale per me. Ma la cosa che mi piace di più è riuscire a batterli e diventare più forte!"
Naruto sorrise. "Mi dispiace per te ma stavolta non ci riuscirai!"
Distese il braccio destro e sul palmo della sua mano iniziò a comparire una sfera celeste che vorticava incessantemente e se ne stava sospesa a mezz'aria. Rufy si stupì. Il biondo non perse tempo e scattò verso il rivale. Cappello di paglia fu lesto nel pensare ad una contromossa: si mise il pollice sinistro in bocca e soffiò con forza. Il braccio destro si gonfiò a dismisura dal polso in su. Attaccò con rapidità.
"Gomu Gomu no: Elephant Gun!" (Pistola Elefante Gum Gum)
"Raaasengan!"
L'impatto tra i due colpi fu tremendo: per un attimo fu il silenzio. Poi una gigantesca esplosione dovuta alla forza d'urto scosse le fondamenta di quella eterea prigione. I due contendenti indietreggiarono non avendo raccolto altro che una nuova parità. Entrambi sembravano felici.
"Perchè non ti stai impegnando sul serio?" Chiese Naruto.
"Perchè nemmeno tu lo stai facendo!" Un sorriso a 32 denti fece capolino sul viso di Rufy.
"Allora, che cosa ne diresti di iniziare?"
"Non chiedo di meglio." Chiuse la mano destra a pugno e si piegò leggermente, toccando il terreno con le nocche. "Gear Second."
Naruto chiuse gli occhi e mise la mano destra sul suo ventre, facendole compiere una rotazione. "Kyuubi Chakra Mode."

Zoro aprì improvvisamente gli occhi. Doveva aver sonnecchiato per una decina di minuti, ma quando doveva recuperare le forze non conosceva metodi migliori. Vide Sasuke poco distante da lui, seduto e ansimante.
"Potevi uccidermi." Gli disse faticosamente l'Uchiha.
"Ma non l'ho fatto." Zoro si rimise in piedi aiutandosi con le mani, dopodichè si mise un braccio del rivale attorno al collo e lo aiutò a rialzarsi.
"Cosa stai facendo?"
"Attraverseremo quella porta. Non ho certo intenzione di lasciarti marcire qui."
Sasuke non ebbe la forza di controbattere. I due imboccarono l'entrata che dava su un lungo corridoio nero ed iniziarono a percorrerlo.


- Non posso lasciarlo qui. - Pensò Sakura - Non mi sembra per nulla una persona cattiva... -
Sanji era disteso a terra, la faccia rivolta verso il pavimento, privo di sensi. La ragazza lo aiutò a tirarsi su e si accorse che era ancora incoscente. Imboccarono il corridoio ignari di che cosa potessero trovare ad attenderli.

Le auree che li avvolgevano erano spaventose: una era rossa, incandescente come la lava di un vulcano, l'altra gialla e luminosissima. Adesso avrebbero fatto sul serio. Partirono all'attacco nello stesso momento. Ci fu un lungo scambio di pugni, calci, schivate, parate e controattacchi, in una danza mortale che sembrava non potesse mai avere fine. Naruto riuscì a prendersi qualche metro di distanza. Tirò fuori dalla bisaccia che teneva legata ai pantaloni delle palle bomba e le lanciò contro il rivale.
"Gomu Gomu no: Fuusen." (Palloncino Gam Gam)
Il corpo di Rufy si gonfiò a dismisura e gli attrezzi che Naruto gli aveva lanciato contro furono diretti verso l'incosistente soffitto. Quando Cappello di paglia si rese conto che il biondo era già al suo capezzale fu troppo tardi per poter imbastire qualsiasi difesa.
"Wakusei Rasengan." (Rasengan Planetario)
Una grande sfera blu fece capolino sul palmo destro della mano di Naruto e altre tre sferette più piccole tenute in mano da appendici gialle che fuoriuscivano dalla schiena del ninja si unirono ad essa, concatenandosi fino a formare un'enorme vortice. Rufy venne sbalzato via, andandosi a schiantare contro una parete. Era il primo attacco che andava davvero a segno da parte di uno dei due. Naruto sorrise. Cappello di paglia non tardò a rimettersi in piedi, squadrando con occhi di fuoco l'avversario.
"Mi hai sorpreso una volta, ma non succederà ancora."
Effettivamente, l'attacco di Naruto lo aveva colto impreparato. Il ragazzo di gomma non si aspettava quelle ulteriori appendici del rivale. Ma ora che lo sapeva poteva sfruttare la cosa a proprio vantaggio. Ma fu il ninja di Konoha a fare ancora una volta la prima mossa: il suo chakra giallo andava a formare le sue braccia supplementari. Il ninja le fece allungare in direzione di Rufy, il quale fu lesto a saltare in alto, reggendosi il cappello con una mano.
"Cosa? Anche tu puoi allungarti?"
"Sorpreso?" Rispose sornione il ninja.
Rufy non si scompose più del dovuto. Fermo a mezz'aria, sfruttò la spinta delle sue gambe allungabili facendo leva contro il soffitto per portarsi vicinissimo a Naruto, in un lampo. Oramai gli era alle spalle. Il ninja fece una capriola in avanti per distanziarsi dal rivale, ma oramai la sua guardia sarebbe stata inefficace.
"Gomu Gomu no: Jet Gatling." (Mitragliatrice Jet Gam Gam)
Una selva infinita di pugni iniziò a colpire Naruto, il quale teneva le braccia strette a croce all'altezza del viso nel tentativo di limitare i danni. I colpi del rivale lo stavano facendo indietreggiare sempre di più: non riusciva a contenere tutta quella potenza. D'un tratto, Naruto non sentì più il peso di quei colpi sulle sue stanche braccia. Che Rufy fosse esausto? Il biondo si sporse leggermente per controllare.
"Gomu Gomu no: Jet Pistol." (Pistola Jet Gam Gam)
Un devastante pugno sferrato alla velocità della luce incocciò Naruto proprio in mezzo agli occhi, facendolo balzare via e schiantarsi contro la parete. Dopo qualche secondo di silenzio, il ninja si rimise in piedi. Perdeva copiosamente sangue dalla fronte. Entrambi i contendenti si guardavano in cagnesco. Respiravano affannosamente ed erano stanchi.
"Ma bene! Bravi!"
Una voce li interruppe, la stessa che avevano sentito diversi minuti prima.
"Siete così stuipidi. Proprio come ci aspettavamo."
Questa volta la voce udita era nuova. D'un tratto i due comparvero. Due figure minacciose si stagliavano ora davanti ai loro occhi, una grassa e l'altra slanciata. I capelli neri per entrambi. Naruto e Rufy aggrottarono le sopracciglia e strinsero i pugni.
"Teach..."
"Madara..."
In quel momento, due varchi si aprirono alle spalle dei due combattenti. Da uno di essi fece capolino la chioma verde di Zoro. Teneva sotto braccio Sasuke, il quale avanzava faticosamente. Si avvicinarono a Rufy e Naruto. Dall'altro, invece, giunsero Sanji e Sakura, il primo aiutato a camminare dalla ragazza. I sei erano oramai riuniti. Dinnanzi a loro si trovavano i peggiori incubi dei loro mondi. Marshall D. Teach, colui che aveva ucciso Barbabianca e si era appropriato del potere del frutto Gura Gura, e Madara, il capostipite del clan Uchiha che si era scontrato alla pari con Hashirama Senju fin dall'alba dei tempi. Alle loro spalle, un portale oscuro simile a quello tramite il quale tutti erano giunti lì.
"Spero non vi siate scannati troppo!" Esordì ironico Teach.
"Voi esseri inferiori siete così prevedibili..."
"Che cosa vuoi dire, eh? Parla!" Gridò Naruto squadrando Madara.
"Sto parlando del nostro piano, stupido ragazzino."
"Eheheh... Quando Madara mi ha contattato credevo che il potere mi avesse fatto diventare pazzo! E invece, visto che è riuscito a portarvi in un'altra dimensione grazie alla potenza dei suoi occhi, adesso capisco di quanto lui sia forte!"
"Ma senza il potere del frutto Yami Yami no mi, caro il mio Teach, non sarei mai stato in grado di creare quei buchi neri inter - dimensionali e portare questi idioti qui."
"Voi due..." La rabbia iniziò a montare dentro Rufy "Come avete potuto fare questo? A che cosa miravate?"
"Alla vostra morte." Risposero i due in coro.
"Certo, sarebbe stato più comodo se tutta la ciurma di Cappello di Paglia fosse finita nel gorgo, ma almeno senza voi tre sarà più semplice ottenere tutti i territori che il vecchio ha lasciato dopo la sua dipartita, ahr ahr ahr!"
"Senza voi tre tra i piedi realizzare il mio piano e vincere la guerra sarà molto più semplice. Il mondo sarà mio."
"... E quale miglior modo per elminarci se non quello di ingabbiarci come cani rabbiosi e farci scannare tra di noi?" Concluse Naruto.
"Sapevate che facendo leva sulla voglia di rivedere i nostri amici o sulla pura voglia di confrontarsi tra di noi ci saremmo indeboliti da soli..."
"... E noi avremmo potuto approfittarne, esatto." Madara interruppe Rufy. "Forse nel tuo mondo ci sono persone con un po' più  di senno che nel mio, eh Teach?"
Barbanera rise. "Pensavamo che qualcuno di voi morisse, però. Ma non preoccupatevi: ci penseremo noi a finire il lavoro."
I due uomini si misero in posizione d'attacco, pronti a sferrare l'offensiva decisiva contro gli oramai inermi avversari. Naruto e Rufy, però, non volevano arrendersi. Entrambi chiusero gli occhi e strinsero i pugni.
"Non c'è la minima possibilità che io possa morire qui. Io voglio rivedere i miei cari, i miei amici, il maestro Kakashi e tutti gli altri. Tanto tempo fa ho fatto una promessa al maestro Jiraiya, e adesso intendo mantenerla. Ho fatto una promessa anche a mio papà, e so che lui crede in me, e così mia mamma. Non ho sofferto una vita intera solo per rimanere confinato in questa dimensione irraggiungibile ed arrendermi così. Io vi sconfiggerò, questo è il mio credo ninja. Io..."
"Il cappello che porto sulla testa è un regalo di una delle persone più importanti della mia vita. Se non ci fosse stato lui, io non sarei mai diventato un pirata. Gli ho fatto una promessa: gli ridarò il cappello quando sarò vicino allo One Piece. La mia ciurma è ciò che mi spinge ad andare avanti e a vivere la vita con il sorriso sulle labbra, senza mai disperarmi. Non mi sconfiggerete, assolutamente no; perchè io..."
"Voglio diventare Hokage!"
"Diventerò il Re dei Pirati!"
Gli altri componenti sorrisero. Il discorso dei due li aveva risvegliati dal loro torpore, e anche se il dolore fisico rimaneva, adesso erano uniti nello spirito. Sanji aveva ripreso i sensi. Senza bisogno di parole, tutti e sei sapevano che avrebbero dovuto unirsi per far fronte contro una minaccia comune.
"Sasuke!" Gridò Naruto.
"Tranquillo, sono ferito ma posso essere ancora utile. Susano'o."
Naruto stava preparando un enorme Rasen Shuriken, impastandolo con il chakra della volpe a nove code. "Ora!"
Lo scagliò violentemente in direzione di Madara e Teach. Sasuke prese la mira e scoccò una freccia intrisa di fiamme nere, la quale si unì all'attacco di Naruto. Intanto Zoro, il quale era gravemente ferito e perdeva molto sangue, fece uno scatto e si mise proprio in traiettoria dell'attacco.
"Zoro! Sei impazzito, forse?!" Gli urlò Rufy.
"Rufy, lascialo fare." Lo rincuorò Sanji. "E' un idiota, ma a volte sa quello che fa. E questa è una di quelle volte." Detto ciò anche il cuoco iniziò a correre e superò di slancio lo spadaccino. Rufy rimase immobile per un momento, poi comprese e seguì a ruota Sanji.
"Oni Giri." (*Taglio dell'Orco)
Zoro tagliò di netto l'attacco combinato di Naruto e Sasuke: il Rasen Shuriken si era ora diviso in due metà esatte ed esse viaggiavano contro i due nemici. Madara e Teach non persero tempo e corsero velocemente in direzione opposta l'uno dall'altro per poter evitare l'attacco, il quale si muoveva in linea retta. Sanji si mise proprio in mezzo alle due metà create da Zoro ed iniziò a roteare vorticosamente. Rufy, invece, aspettava il colpo dell'amico in modalità Gear Second.
"Diable Jambe." (*Gamba del Diavolo)
I suoi piedi divvennero infuocati. Il cuoco attese il momento giusto, ovvero quando le due frecce gli stavano per passare accanto, e poi spiccò un salto. "Frite Assortì." (*Fritto Misto)
Due poderosi calci investirono i Rasen Shuriken, e l'impatto gli indirizzò proprio verso Madara e Teach.
"Gomu Gomu no: Jet Muchi." (*Frusta Jet Gam Gam)
Cappello di Paglia emise un'onda d'urto con la quale intrise l'attacco con la sua Ambizione, così da prevenire qualsiasi difesa da parte dei due furfanti. Non potevano fare più nulla per evitarlo. Furono colpiti in pieno. L'esplosione fu tremenda e quasi acceccò i sei combattenti.
"Presto, fuggiamo attraverso quel portale!" Gridò Sakura indicando il varco nero ancora aperto.
Tutti si mossero in fretta. Zoro spinse Sasuke dentro al varco, seguito da Sakura. Sanji le fu subito dietro, ondeggiando freneticamente un po' per la contentezza di stare per rivedere la sua Nami e un po' per la delusione di non potere più rivedere colei che lo aveva portato in spalla. Poi fu il turno di Zoro. Rufy e Naruto attesero un attimo, guardandosi. Si strinsero la mano.
"E' stato un piacere combattere con te."
"Anche per me. Spero che potrai coronare i tuoi sogni, un giorno." Rispose Naruto.
"Lotteremo per farlo."
I due si sorrisero e si gettarono anch'essi nel varco.


Rufy, Sanji e Zoro caddero sul ponte principale della Thousand Sunny.
"Sanji! Stai bene?" Chiese Nami preoccupata.
"Zoro! Rufy!" Urlarono in coro Usop e Chopper facendosi loro in contro.
I tre sorrisero, felici di essere tornati a casa.


Era ancora tutto come prima, sul campo di battaglia dove furono teletrasportati Naruto, Sasuke e Sakura. Persone ferite, lacrime e devastazione. Ma il Team 7 era tornato a combattere insieme, ancora una volta unito contro il male che minacciava il mondo. Adesso sapevano che insieme ce l'avrebbero potuta fare. Si guardarono e si sorrisero, pronti ad una nuova battaglia.


 
Spazio dell'autore: ...E questa piccola avventura nei mondi di Naruto e One Piece si è conclusa! ^^ è stata più che altro uno sfizio che mi sono voluto togliere che una vera e propria fic, infatti la "trama" è più un pretesto che altro ^^ Spero di avervi fatto divertire e aver reso gli scontri ed i personaggi coerenti e dinamici. Grazie per aver letto la storia, se vi va lasciatemi un parere che mi fa sempre piacere!
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