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Autore: shinimaka    11/11/2014    1 recensioni
Dal Prologo:
"Come ci sono finita in questo casino?? ... Ah si per colpa di Scarlett. "
Dal Cap. 3:
-Eh dai Shorty non ti arrabbiare!! -
-Nono sono arrab... aspetta com'è che mi hai chiamato?!? -
-Shorty, perchè, sei bassa, è un soprannome adatto no !?!? -
-Lucasss che razza di soprannome è... MA SEI SCEMO PER CASO ?!!!? TORNA QUIIII!! -
Dal Cap.9:
-Non dirlo nemmeno per scherzo tu sei bellissima e speciale, Ti amo Piccola!! -
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Life changes...unexpectedly!'
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                              Epilogo
 
Lucas era in una riunione aziendale, in cui era presente anche suo padre, infondo era la sua azienda il soggetto della loro riunione.
Stavano parlando di contabilità quando un cellulare squillò, ma quasi nessuno ci fece caso, ma esso continuò a squillare così tutti si girarono vedendo che il proprietario di esso era il figlio del direttore, non che loro vice-direttore. Per loro era troppo giovane per dirigere un’azienda, anche se faceva paura con il suo metro e novantacinque superato, aveva solo 27 anni, ma erano solo gelosi della sua vita, sapeva svolgere il suo lavoro brillantemente e aveva una splendida moglie che tutti invidiavano.
Scusandosi rispose al telefono notando che era sua madre, non gli diede nemmeno il tempo di rispondere che incominciò subito a parlare a raffica:- presto devi venire, presto…stanno per nascere vieni qui corri , lei ti vuole qui, corri corri qui, stanno per nascere…e presto, ma stanno…muoviti…
                                                             … Ok ok adesso calmati mamma, e spiegati meglio non ho capito niente!- disse calmo, senza curarsi che gli altri lo stessero guardando, sua madre era agitata
-SCARLETT STA PER PARTORIREEEEEE!!- la sentì urlare, per poi chiudere la chiamata.
Sbiancò all’istante in viso, per poi alzarsi di tutta fretta, senza riuscire a calmare il tremore alle mani, e alle gambe se per questo.
Suo padre vedendolo così lo raggiunse, uscendo dal ruolo di capo ed entrando in quello di padre:- figliolo che succede, perché sei così nervoso??-
Senza fermarsi, prese le chiavi della macchina e si avviò, cercando di non cadere, verso la porta:- Scar sta sta p-per partorire e chiede di me, la devo r-r-raggiungere subito!-
Senza aspettare nessuno si precipito fuori, sentendo dire da suo padre che la riunione era rimandata  prima di vederlo al suo fianco mentre si dirigevano alla macchina.
 
 
 
Entrò a passo di carica in ospedale, non badando a nessuno, dirigendosi direttamente nella camera riservata a sua moglie.
Era presto, era troppo presto, mancava ancora un mese al parto…questo lo pensavano sia lui che il medico che l’avrebbe assistita durante il parto.
Ma non si fecero prendere dall’agitazione…cioè almeno il medico, perché lui era completamente andato, la vista della sua dolce metà  che soffriva lo faceva star sempre male…la portarono direttamente in sala parto, dove le infermiere aspettavano già pronte per l’operazione.
Tutti quanti li seguirono fino alla sala parto in cui stava per entrare insieme al medico, quando quest’ultimo lo fermò:- mi dispiace signore ma lei non può entrare!-
Stava per ribattere quando una voce, dolorante e piena di paura non parlò:- la prego dottore, voglio che mio marito sia con me!-
-amore, non ti preoccupare, andrà tutto bene, io sarò con te, non ti lascio!- le mormorò
-Luc…- non finì di parlare che un lamento le uscì dalle labbra.
Preoccupato più che mai le si avvicinò ancora di più, per prenderle il viso tra le mani:-con o senza il permesso del medico io entro, non ti lascio, capito! Quindi non ti agitare.- le diede un bacio sulla fronte, sul naso e infine sulle labbra.
Il medico intenerito dal modo dolce e premuroso di quell’uomo, che faceva paura a tutti e che l’aveva freddato con una sola occhiata ogni volta che toccata più del dovuto la moglie, gli permise di entrare:- Forza, non abbiamo tempo da perdere!-
 
 
 
 
In camera si riunirono tutti quanti una volta usciti dalla sala parto, erano rimasti chiusi in quella stanza per più di due ore, stava partorendo due gemelli un mese prima del previsto, infondo.
27 maggio, la nascita dei suoi piccoli tesori.
Un maschio e una feminuccia.
Jonathan e Jasmine.
Il suo ometto e la sua principessina, non poteva essere più felice di così e niente avrebbe rovinato l’allegria in famiglia.
Né ora né mai.
 
 
                                                                  Come si sbagliava…
 
 
 
Pov.Scar
 
Due anni dopo…
Una domenica mattina, come tante, soleggiata, il quartiere era tranquillo e…i bambini dormivano, bhè in questo caso non era come una mattina delle tante, di solito i piccoli piangevano per poter giocare, soprattutto con il papà che li fa volare in alto.
 
Erano nel loro parco, i gemelli dormivano beatamente accanto a loro, coperti da un semplice lenzuolino, per il leggero vento.
Stesi anche loro sulla coperta, che avevano usato per il pic-nic, si concedevano momenti di pura tenerezza e passione allo stesso momento.
Gambe intrecciate tra loro, nasi che si sfiorano, labbra che premono tra loro, la lingua di uno che tocca l’altra, vogliosa di un contatto maggiore…una mano che sfiora un fianco, per poi scendere fino ad incontrare la curva del sedere, l’altra mano che la stringe a se…uno telefono che squilla.
 
Un telefono che squilla?!? Si chiese scioccata la ragazza.
 
Staccandosi da lui, cercò il telefonino nella borsa, sotto la sua testa, rispondendo subito.
Un singhiozzo, subito dopo un lamento le fecero capire che suo cognato non era tornato e che la sua migliore amica stava malissimo.
Le sue frasi senza senso le fecero capire che c’era qualcosa di più:- avanti,Criss, non piangere vedrai che tornerete a fare pace, non potete stare lonta…
               Damian è sparito e non risponde al telefono…- la senti singhiozzare ancora più forte
-vedrai che avrà il telefono spento o che se ne sia dimenticato, la cosa è da lui, avete litigato solo due giorni fa, vedrai che quando si sarà…
                  Sono incinta…-
 
No, non era affatto una giornata come tante…




A.A.
Allora, come promesso ho postato l'EPILOGO oggi. Sono cattiva lo so, lasciarvi così è...
bhè che dire ci sarà un seguito, che spero vi piacerà, come la prima. Inoltre continuerò a scrivere shot su queste coppie, ma soprattutto Scarlett e Lucas, questa doveva essere la storia su di loro e spero vi sia piaciuta. Nel seguito ci saranno più punti di vista, perchè aggiungerò qualche personaggio...ma non aggiungo altro, se volete continuare a seguire la loro vita, continuate a seguirmi.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito, messo le storie tra le preferite, seguite, ricordate...anche solo a chi legge.
:*
  
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