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Autore: Twins99    11/11/2014    3 recensioni
[Creppypasta]
La notte : quale magnifica beltà.
Il firmamento rivestito dalle coltri perpetue dell'oscurità, rischiarato solo da qualche flebile barlume di luce, talmente misero da non lasciare neanche spazio ai sogni, era un qualcosa di semplicemente sublime.
Katrin non si sarebbe mai stancata di osservarlo.
(...)
I quattro ragazzi sussultarono simultaneamente guardandosi confusi e preoccupati.
" Quella voce..:"
" SASHA! "
Jacob si lanciò come un pazzo sulla via del ritorno, e i compagni non furono da meno.
Katrin sentiva il cuore pulsarle compulsivamente, realizzando il peggiore dei presentimenti.
(...)
E' finita...- pensò Matt, quasi sollevato.
L'ascia saettò un'ultima volta nell'aria.
" E anche questa è fatta...."
// Non tutto è ciò che sembra...e si sa : le apparenze ingannano...//
Genere: Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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//Disclaimer : i personaggi di Ticci Toby, Jeff The Killer, Clockwork e Jane the killer non sono di mia creazione, ma appartengono a chi detiene i titoli delle loro opere//




La notte : quale magnifica beltà.
Il firmamento rivestito dalle coltri perpetue dell'oscurità, rischiarato solo da qualche flebile barlume di luce, talmente misero da non lasciare neanche spazio ai sogni, era un qualcosa di semplicemente sublime.
Katrin non si sarebbe mai stancata di osservarlo.
E così rimaneva spesso imbambolata, seduta davanti la finestra aperta, godendosi la frescura dell'aria serale e  beandosi della vista del cielo del crepuscolo che lentamente mutava in quella volta misteriosa.
Quelle gemme color nocciola incastonate sul suo viso fissavano rapite un punto indefinito del cielo.
Fu lo squillo del suo cellulare a ridestarla dal torpore in cui la sua sfrenata fantasia l'aveva nuovamente calata.
La ragazza scosse lievemente il capo, alzandosi e raggiungendo la scrivania su cui stava bellamente poggiato il suo telefono.
" Pronto? "
- DOVE SEI? -
Katrin sussultò allontanando istintivamente la cornetta dal suo orecchio ormai stordito.
Il suo sguardo saettò rapidamente verso l'orologio constatando che erano già le 21: 30.
" Cavolo! Il falò. "
Si morse il labbro riportandosi il telefono al lato del capo.
" Sto arrivando! "
- Che tradotto significa : me ne sono completamente dimenticata. -
" Scusa, scusa, scusa! Mi dispiace Matt! "
Dall'altro capo del telefono si sentì un respiro rassegnato.
- Va bene. Sbrigati! -
Appena la chiamata si concluse, Katrin scattò verso il suo armadio iniziando a rovistare alla ricerca di qualcosa di carino da mettere.
Come una sedicenne in piena fase adolescenziale che si rispetti, passò dieci minuti buoni a scegliere cosa indossare, optando alla fine per un jeans aderente , una maglia nera dal collo a V con su disegnato un pugnale argenteo e un paio di converse nere.
Dopo essersi vestita, afferrò una tracolla al volo e si precipitò al piano inferiore.
" Io esco! "
Stava per richiudersi la porta alle spalle, quando una voce non la fermò.
" E dov'è che vai? "
Si presentò all'ingresso un ragazzo dai capelli neri, con due gelidi occhi azzurri che non avevano niente da invidiare a sue scaglie di ghiaccio.
Il ragazzo, che sembrava avere almeno 20 anni, indossava una canotta bianca e un paio di pantaloni neri.
La sua pelle marmorea era simile a quella della ragazza, ciononostante le differenze che intercorrevano tra loro, rendevano difficile pensare a un qualsiasi legame di parentela .
" Al falò. Sono già in ritardo. Non so quando torno e cenerò fuori."
Katrin rispose sbrigativamente, accennando una leggera impazienza.
" Sta attenta, nanerottola. "
" Tsk! "
La ragazza uscì sbattendo, come suo solito, la porta e immediatamente iniziò a correre.
Per le strade decine di bambini dai travestimenti più disparati ridevano e correvano alla soglia delle case chiedendo << dolcetto o scherzetto >>.
Tutti erano allegri la sera di Halloween, tutti sembravano divertirsi.
Anche lei lo avrebbe fatto sicuramente.
Un allegro sorriso si dipinse sulle sue labbra mentre si dirigeva verso il parco cittadino.
Dopo un buon quarto d'ora, passato a schivare i piccoli fantasmini e i "pericolosi" killer che riempivano i viali, Katrin arrivò finalmente a destinazione, inoltrandosi nella pineta situata appena dietro il parco.
Una calda luce ardeva tra i pini e  lo scoppiettare del fuoco si univa alle risate divertite dei ragazzi.
" Eccomi! "
Urlò la ragazza, concedendosi finalmente un pò di riposo.
" Finalmente! "
Un ragazzo sui 17 anni si fece avanti incrociando le braccia davanti al petto con uno sguardo fintamente severo.
" Scusa Matt. "
Katrin si scostò una ciocca biondo cenere dalla fronte, sbuffando leggermente.
" La solita ritardataria! "
La canzonò Meredith, mentre le risate di Jason, Sasha e Jacob fecero eco al suo sfottò.
Katrin le fece una piccola linguaccia, andando a sedersi su un vecchio tronco disposto davanti al fuoco a mo' di cassapanca.
La serata era iniziata più che bene, e sull'onda di scherzi, risa e racconti dell'orrore si fecero le 23:30.
" E questa è la storia di Ticci Toby! "
Concluse Jason con un inchino fin troppo teatrale.
" Poverino. Un po' mi fa pena. "
Commentò Sasha.
" Che si fa ora? "
Katrin si alzò per sgranchirsi le gambe.
"  Giochiamo a chiapparello ! "
Urlò Jacob entusiasta, rimanendo come sempre fedele al suo carattere ancora bambino, nonostante avesse già 15 anni.
" Ottimo! "
Katrin annuì, così come anche gli altri due ragazzi; d'altronde sarebbe stato a dir poco macabro immergersi sempre di più nell'atmosfera cupa del bosco, e inoltre nessuno aveva idee alternative..
Meredith storse il naso, riluttante dinanzi la prospettiva di mettersi a correre in modo infantile nel bel mezzo di una pineta , nella notte di Halloween per giunta.
" Meredith e io restiamo qui allora. "
Proferì Sasha, sedendosi accanto all'amica.
" Bene. Allora pronti...partenza...via! "
Katrin scattò , lanciandosi tra gli alberi, seguita da Matt e Jason, e da un accanito Jacob.
La ragazza correva rapidamente, guardando dritta davanti a sè.
I filamenti d'oro bianco che le cingevano il capo erano abbandonati alle carezza del vento provocato dalla corsa, sparpagliandosi in aria con fare ribelle, rispecchiando la vitalità di una natura selvaggia che lentamente si ridesta dal suo torpore.
Intorno a lei le figure solitarie dei pini si stagliavano come spettri, anime sventurate che troppo avevano osato e che ora erano confinate all'immobilità di quel buio.
Il terreno era rivestito di foglie aghiformi e pigne rinsecchite, che attenuavano il rumore dei loro passi rendendolo simile ad un tonfo sordo.
Ormai il barlume del falò era sbiadito fino a perdersi totalmente, lasciando posto solamente al fioco ardire della luna.
Katrin poteva percepire perfettamente i respiri affannati dei ragazzi dietro di lei, che lentamente rallentavano la loro corsa.
" Quanto corri..."
Esclamò un Matt affannato verso la ragazza che appariva perfettamente calma , quasi la fatica della corsa non l'avesse minimamente scalfita;
quel visetto diafano , le cui labbra rosee erano increspate in un sorriso, aveva un che di imperturbabile.
" Non sono mica una pappamolle come voi! "
" Cosa?! "
Jacob, che nel frattempo si era appoggiato ad un albero per recuperare il fiato, la guardò fintamente offeso.
" Certo che questo posto fa paura...dovremmo tornare indietro forse.."
Jason lanciò un'occhiata preoccupata al cielo.
" Ma che? Non avrei mica paur- "

 

AAAAAAAAAAAAH!



I quattro ragazzi sussultarono simultaneamente guardandosi confusi e preoccupati.
" Quella voce..:"
" SASHA! "
Jacob si lanciò come un pazzo sulla via del ritorno, e i compagni non furono da meno.
Katrin sentiva il cuore pulsarle compulsivamente, realizzando il peggiore dei presentimenti.
Un senso di frustrazione la pervase : avrebbe così tanto voluto essere più veloce per porre subito fine a quell' attesa.
Le  urla non si sentivano più già da un paio di secondi, eppure sembrava passato molto più tempo.
Non ci volle molto a raggiungere il luogo del falò.
La luce del fuoco illuminava tutto ciò che aveva attorno, rendendosi ben visibile tra le sagome smilze dei tronchi.
" SASHA! MEREDITH! "
Jason si fermò appena arrivato allo spiazzetto dove avevano organizzato la pira.
Un'espressione di puro terrore si dipinse sul suo viso.
La stessa espressione che poi deformò i volti dei suoi amici che lo avevano affiancato.
" SASHA! "
Matt era in lacrime.
Katrin fissava con orrore i corpi mutilati delle sue amice, accuratamente messe a sedere sul troco-cassapanca : Sasha era immobile, con due cavità nere e vuote al posto degli occhi, l'intestino sparpagliato ai suoi piedi in una pozza di sangue che fuoriusciva da un gigantesco squarcio che dalla pancia le risaliva fino al petto.
Poi c'era Meredith...o Meredith : la testa era stata brutalmente staccata dal suo collo e posta sul suo grembo; le vertebre che una volta collegavano il capo al corpo erano ora scoperte e grondanti di caldi flutti di plasma che scorrevano copiosi, alimentando il tetro fiume che scorreva dai due cadaveri.
" MEREDITH! "
Jason si lanciò verso le due ragazze con un impeto disperato, quasi sperasse di poter fare qualcosa.
" JASON, NO! "
Katrin non fece in tempo a urlare che un fedente conciso riservò al ragazzo lo stesso trattamento subito dalle due amiche.
" JASON! "
Matt e Jacob erano increduli e incapaci di reagire.
La ragazza intanto si portò le mani al viso per impedirsi di urlare, con gli occhi spalancati e puntati sul colpevole di quel gesto.
Un ragazzo sostava alle spalle dei cadaveri brandendo due asce sulle cui lame il sangue innocente non aveva ancora esaurito il suo calore.
Il suo volto era quasi totalmente coperto da un paio di occhiali arancioni, che rendevano impossibile scorgere il suo sguardo, e una maschera che gli copriva la parte inferiore del volto.
" Sei fortunato che ce ne siano altri, altrimenti ti avrei fatto fuori visto che ti sei preso tutto il divertimento. "
Katrin si girò di scatto facendo un passo indietro : una ragazza era emersa dalla vegetazione alle sue spalle.
La nuova arrivata presentava un sorriso ricucito ai lati delle labbra, ma ciò che più colpì i tre sopravvissuti, fu il bagliore in prossimità del suo occhio destro, che, ad un suo ulteriore passo, si rivelò essere generato da un orologio incastonato nella sua cavità oculare.
" MA che cazz- "
Jacob non ebbe il tempo di fiatare che un coltello si conficcò nel suo addome, scagliato da un gesto felpato della killer.
" Rilassati Clockwork...non sono mica ingordo come Jeff! "
" Come prego?! "
Matt e Katrin erano schiena contro schiena ed entrambi costatarono con terrore  il sopraggiungere di un nuovo arrivato.
Un altro ragazzo dalla felpa bianca e sporca di sangue camminò in loro direzione, fermandosi solo giunto in prossimità di un Jacob muoribondo, ma,  sfortunatamente per lui, ancora vivo.
" Go to sleep ! "
Con una risata sguaiata , il killer affondò con violenza la lama del suo coltellone nel cranio del ragazzo.
" BASTARDO ! "
Matt era furioso, rosso in viso per la rabbia e per il dolore.
Il corvino si alzò in piedi posando lo sguardo su di lui, rivelando un volto completamente bianco e tumefatto reso ancora più inquietante da un sorriso sanguinolento inciso da zigomo a zigomo.
Jeff si portò come se niente fosse il coltello al viso e facendo saettare la lingua rosata assaporò il soave sapore del sangue.
Katrin cadde in ginocchio mentre le lacrime le rigavano il viso.
Matt si maledisse mentalmente per avere avuto quella stupida idea del falò : lontani da tutti e da tutto, con solo il cielo come testimone, ed un fuoco infame che scemava d'intensità, quasi a voler scandire la durata delle loro vite, sarebbero andati incontro ad una tragica fine.
" Tu sei il prossimo! HAHAHHAHHAHAHAHAH! O forse preferisci che faccia fuori prima la biondina? "
" Tocca a me ora... "
Katrin emise un singulto soffocato osservando la lama che le aveva appena trapassato lo sterno.
" Jane! Sempre tra i piedi! "
Una mano fredda e gelida serrò il manico del coltello strappandolo dal corpo inerme della ragazza.
" Ne resta uno. "
Clockwork sorrise maliziosa facendo schioccare le dita.
" Ce lo giochiamo a sorte? "
Matt piangeva impotente, circondato da quei mostri impietosi.
" Bene! Sfida a morra cinese! "
Il ragazzo che aveva assistito alla morte dei suoi amici non potè reggere dinanzi quei sorrisi psicopatici che trattavano la sua vita, o meglio, che avevano trattato la sua vita e quella dei suoi amici come se fossero inutili oggetti.
Matt si ritrovò in ginocchio con il volto coperto dalle mani, scosso dai singhiozzi e con una voglia impetuosa di urlare senza però averne la forza.
" Non preoccuparti. Sarò rapido! "
Un Ticci Toby vittorioso gli si avvicinò alzando l'ascia sopra la sua testa..
 E' finita...- pensò Matt, quasi sollevato.
L'ascia saettò un'ultima volta nell'aria.
" E anche questa è fatta...."
" Possiamo andare allora..." fece Nathalie

" Non. Così. In. Fretta. "
Gli sguardi sbigottiti dei presenti si fissarono su quel corpicino che fino a pochi secondi fa era inerme e immerso nel plasma.
I capelli biondo cenere erano sudici di terra e sangue; la maglia lacerata in prossimità del petto rivelava una ferita che aveva ormai cessato di sanguinare.
" N-non è possibile..."
Jane sotto quella maschera bianca e inespressiva aveva sgranato gli occhi.
Toby non ebbe il tempo di chiudere le palpebre che il suo volto si ritrovò a pochi centimetri da due iridi scarlatte, ardenti come l'inferno, come il magma incandescente di un vulcano ormai prossimo all'eruzione che con baldanza esplosiva si fa strada tra le rocce implodendo con veemenza furiosa.
" C-cosa.."
Toby lasciò cadere le asce ritrovandosi il collo stretto in una presa ferrea e micidiale.
Katrin sorrideva imprimendo sempre più forza in quella morsa , soddisfatta dai rantoli soffocati emessi da uno di quelli che fino a poco prima erano i suoi carnefici .
" CHE CAZZO SIGNIFICA QUESTO ?! "
Jeff sbottò confuso e adirato.
La ragazza si voltò verso di lui lasciando la preda e puntando il corvino.
Uno scatto così repentino, inumano, fece si che che Jeff subisse un confronto visivo diretto con la bionda.
Fu una questione di secondi : i canini affilati si allungarono in un feroce ringhio sibilato e la pelle del viso lasciò trasparire le venature violacee di un volto demoniaco.
" Go to sleep, Jeff ! "
Katrin lo morse, affondando i denti nel collo del ragazzo, il quale emise un urlo strozzato, lasciandosi sopraffare dalla sorpresa.
" JEFF ! "
Clockwork, che nel frattempo aveva soccorso Toby, si avventò poi sulla ragazza, la quale abbandonò prontamente il killer per bloccare la lama della sua avversaria.
Katrin rise, rise sguaiatamente divertita per poi inspirare quanta più aria potesse.
" Che splendido profumo di sangue! Non ce la facevo proprio più a trattenermi ! "
" CAZZO SEI TU? COSA  VUOI DA NOI ?! "
Sbottò Jane frustrata.
" Tra i predatori ci sono delle regole : non rubare mai le prede altrui, a meno che tu non si sia abbastanza forte da uccidere questi " altrui".
Voi avete preso qualcosa di mio.
E ora...ne affronterete le conseguenze. "



 

TO BE CONTINUED



Nota Autrice :
Salve ^^"
Allora, vorrei dedicare questa storia a LisaBelle_99 , che ha sopportato i miei scleri sul "blocco della scrittrice" ( Grazie Mary *^* Sei fantastica!!!  ) e a Namico TV , che ha recensito tutte le mie storie, inondandomi di fin troppi complimenti >.<   : grazie di cuore!
Spero che questa storia sia di vostro gradimento.
Recensite se vi va : sono ben accette sia critiche positive che negative ^^
A presto!

E per concludere, un'immagine trovata sul web che rappresenta la care ( e satanica >:D ) Katrin. u.u
   
 
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