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Autore: PaladinaBianca    12/11/2014    2 recensioni
Aelita è scomparsa.
Jeremy, sconvolto, ha deciso di farla finita.
Mentre gli altri cercano di andare avanti, Odd non riesce a rassegnarsi.
Aelita non è più rintraccibile, ma non per questo lui non riuscirà a trovarla.
La riporterà a casa per Jeremy, l'amico di un tempo.
E, forse, anche perchè sente di doverle dire ancora molte cose.
Pilot della storia è l'OS "Destiny: numbers, chaos, energy".
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Odd, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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A Meras9100 e Ludos98;
senza il vostro appoggio,
questa storia non sarebbe mai nata.
 
 

Prologo

Awakening.




 
Un cupo lamento, ininterrotto, si face strada fra i prati deserti, giungendo fino alle sue orecchie.
Yumi Ishiyama camminava lentamente, sostenuta da un impassibile Ulrich Stern.
Vestita di nero, il volto basso; sembrava decisamente più piccola, rispetto ai suoi diciannove anni.
-Yumi, non credi sia ora di farla finita?!
Odd  Della Robbia si era voltato; rabbia ed esasperazione si mescolavano sul suo volto, mentre fissava, immobile, la ragazza di fronte a lui.
-Odd, si può sapere cosa ti succede?-
Ulrich non sembrava sconvolto, soltanto annoiato; senza speranza.
Quando rispose, Odd apparve più acido di quanto avesse voluto.
-Mezz’ora, amico. Quel tizio con la barba ha finito di blaterare ben mezz’ora fa. E lei non si è ancora calmata!
Yumi si strinse maggiormente alla spalla di Ulrich, ricominciando a singhiozzare.
-Stai solo peggiorando le cose, Odd.- l’amico scosse piano la testa. –Dovresti star male anche tu. Invece sei dannatamente tranquillo. A volte, proprio non ti capisco.
Odd sentì i muscoli delle spalle irrigidirsi, a quelle parole.
Deglutì, e ricominciò a camminare velocemente, voltate le spalle agli amici.
Era vero: non era triste, sconsolato, disperato. Era arrabbiato. Terribilmente arrabbiato.
 
Jeremy, diamine, come hai potuto abbandonarci?
Come hai potuto abbandonare Aelita?
Eravamo una squadra. Eravamo.. i guerrieri di Lyoko.
 
Il ragazzo cadde sulle ginocchia, stringendo i pugni.
Lacrime veloci sfuggirono ai suoi occhi, senza che avesse il tempo di fermarle.
Poi, una mano calda gli strinse la spalla.
-Mi dispiace, amico.
Ulrich.
-No. Dispiace a me. Per tutto- si rialzò in piedi, scacciando con un gesto nervoso quelle lacrime inopportune. –Sarei dovuto correre subito alla fabbrica, quando Jeremy ha chiamato. Senza contattarvi, senza..-
 
Lacrime; altre lacrime.
Odd Della Robbia non aveva mai pianto, se non per il cibo scadente della mensa del Kadic.
 
-Non è colpa tua, Odd. Mi hai capito?
Ulrich stava cercando il suo sguardo; era incredibilmente serio.
-Non ho agito come avrei dovuto, Ulrich. Questa è la verità.
Si voltò nuovamente, di scatto; senza aspettare una risposta.
E iniziò a correre, sempre più veloce, lasciandosi alle spalle i lamenti di Yumi.
Jeremy Belpois era morto.
Si era suicidato, dopo aver appreso che Aelita si era gettata nel Mare Digitale.
 
-Sarai anche morto, Jeremy, ma non pensare di averla vinta.
Con quelle parole, sussurrate nella sera, Odd prese una decisione.
 
Jeremy Belpois era morto.
Per Aelita, invece, non era ancora stata scritta la parole fine.
Non era più rintracciabile, ma non per questo lui non l’avrebbe trovata.
 
-Te lo giuro, Jeremy. La riporterò a casa.
Odd cambiò bruscamente direzione, diretto alla vecchia fabbrica.
 
 
-


Il cimitero era silenzioso; si udiva solamente lo sferzare del vento fra i cipressi.
Poi, d’improvviso, uno scricchiolio sinistro.
Uno, due, tre. Di nuovo, quel rumore.
Poi uno scatto, deciso.
La lapide si trovava al riparo di un cipresso più grande degli altri.
Era piccola e bianca, incisa con meticolosa precisione.
 
Jeremy Belpois,
(1990-2008)
Guerriero e amico.
 
Il rumore di un osso spezzato, forse.
La terra ai piedi del memoriale iniziò a tremare impercettibilmente.
Poi esplose.
Una mano, un braccio; infine, un ragazzo biondo.
Il giovane si incamminò lentamente lungo il sentiero, poi si voltò.
Sorrise, leggendo l’iscrizione.
Allungò una mano; ci fu una scarica elettrica.
La tomba ritornò silenziosa ed immobile.
 
Una risata si spense nella notte.
Nel cimitero, adesso, era tutto tranquillo.

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Note dell'autore:

Un saluto e un abbraccio a tutti coloro che sono arrivati fin qui!
Torno su Efp dopo un periodo abbastanza difficile, durante il quale ho dovuto chiudere l'account.
Eccomi qui, quindi, a pubblicare nuovamente una storia alla quale sono ancora molto affezionata.
Per chi non l'avesse mai letta - come ho già segnalato nell'introduzione - ricordo che il pilot di questa long altro non è che un'altra mia fanfiction, anch'essa da poco ripubblicata su questo sito; si tratta della one shot Destiny: numbers, chaos, energy, che potete trovare qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2906210&i=1.
In conclusione, vi comunico che l'aggiornamento della storia avverrà ogni sabato, preseumibilmente verso sera.
Spero davvero di riuscire ad aggiornare con regolarità!
A presto!

Contatti:
- facebook: https://www.facebook.com/lapaladinabianca.efp
- instagram: paladinabianca_efp
 
   
 
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