Film > The Avengers
Ricorda la storia  |      
Autore: Thiare    12/11/2014    4 recensioni
"Stamattina ho perso il mio gatto."
Nat si girò a bearlo di un'espressione confusa. "Freccia? Ci avrei scommesso che non avresti saputo prenderti cura di lui per più di un mese!"
Clint sorrise stirando le labbra, era il ventoso novembre del 1998 quello e le cose nelle loro vite non erano ancora cambiate, e lo S.H.I.E.L.D. era lo stronzo che è sempre stato e il mondo era ancora l'agnellino indifeso che sempre sarà.

[Clintasha] [Dedicata alla mia carissima Becky che ieri ha compiuto gli anni]
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Clint Barton/Occhio di Falco, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Arrow





"Certo che sei una gran casinara tu eh?"

Natasha si volse appena verso quella figura che si avvicinava con le mani in tasca ai bordi del tetto. La donna fece scuotere la testa e i riccioli rossi oscillarono per riflesso, mentre stendeva le gambe sul vuoto sotto di lei dalla sua postazione seduta a bordo di quel terrazzo senza inferriate.

Di fronte a quell'edificio abbandonato di venti piani, San Francisco si estendeva informe e luminosa come una grande insegna al neon. "Bella merda." pensava chi era abituato alla quiete di campagna, visto che i convenevoli non sono di moda.

Clint si lasciò cadere con un tonfo a peso morto accanto a lei, mettendosi bene sulla sporgenza del tetto e stiracchiandosi le gambe.
Natasha scosse di nuovo la testa sorridendo. "Quando mai mi lascerai in pace?" sibilò, non con cattiveria, solo con felice rassegnazione.
"Quando tu smetterai di attirarmi."

Clinton Francis Barton, LA spia a quel tempo, era quanto di più figo si potesse richiedere sul pianeta Terra; ormai erano passati anni da quel momento e Natasha può benissimo confermare che quell'aria spavalda e strafottente se n'era andata via con i suoi pantaloni attillati e il giubbotto di jeans alla moda.

Davanti a loro la città a fondo nero che era il cielo a quell'ora della notte, scalpitava e sfuriava di sirene spiegate e persone che passeggiavano indifferenti. La donna si tirò un attimo indietro osservando il frutto marcio del suo lavoro: uno degli edifici più alti della metropoli sembrava sanguinare di fumo nero e travolgente mentre lingue di fuoco si stagliavano verso l'alto.
"Era necessario tutto questo casino per una bambina?" chiese Clint atono non curandosi di non aver usato il tono giusto per colpire nel segno e farsi dare un valido motivo.

Per tutta risposta, Natasha allungò una mano verso il giubbotto di pelle e ne cacciò fuori un pacchetto di sigarette, Clint sgranò gli occhi accorgendosi che erano le più forti sul mercato. Se ne mise una in bocca e l'accese aspirando ampiamente e chiudendo gli occhi.
"Oggi non sono un'assassina." Natasha era in America da meno di un anno, l'accento russo ancora non era andato via ed eccolo che riappariva marcato alla fine di ogni sua frase. Aveva i capelli lunghi e ricci ancora da ragazzina, e la pelle liscia e bianchissima lasciava supporre fosse ancora molto giovane. "Ho strappato quella bambina da braccia cattive, da grande mi ringrazierà."

Altra aspirata.

Clint sospirò e tese la mano verso la sua giacca, la sentì irrigidirsi sotto al suo tocco non appena sfilò dalla tasca il pacchetto di sigarette, ne accese una anche lui.
Natasha lo guardò di lato e sorrise. "Tu fumi?"

Per tutta risposta Clint tossì forte e annaspò furiosamente gettando con un impeto di rabbia la cicca di sotto il parapetto. La donna sospirò.
"Mi devi una sigaretta."

Clint si afflosciò con uno sbuffo sulla sporgenza e volse lo sguardo all'orizzonte.
"Stamattina ho perso il mio gatto."

Nat si girò a bearlo di un'espressione confusa. "Freccia? Ci avrei scommesso che non avresti saputo prenderti cura di lui per più di un mese!"

Clint sorrise stirando le labbra, era il ventoso novembre del 1998 quello e le cose nelle loro vite non erano ancora cambiate, e lo S.H.I.E.L.D. era lo stronzo che è sempre stato e il mondo era ancora l'agnellino indifeso che sempre sarà.

"Non so, stavo facendo il caffé e ad un certo punto era scomparso.."
"Mi hai detto che tenevi a lui più di me!" sbottò la ragazza con le labbra imbronciate.
Clint sospirò apparentemente affranto mentre un ghigno si disegnava sotto la barba incolta. "L'ho detto."
"E ORA L'HAI PERSO?!"

"Non pensi che sia una magnifica giornata oggi?"
Natasha scosse forte la testa e ritornò a guardare la città completamente assorta. E' il mio compleanno. "Si.." socchiuse gli occhi dando un'altra boccata alla sigaretta, se la tolse dalle labbra e la gettò di sotto senza spegnerla.

Si voltò a guardare l'uomo che ricambiava il suo sguardo e si alzò di scatto con un balzo. "Sei stato carino a raggiungermi quassù." sibilò e sparì oltre la porta del terrazzo.

Clint si batté la mano sulla fronte.





*




L'appartamento di Vilgardium State era poco illuminato e puzzolente di muffa non appena Natasha vi entrò sfilando le chiavi dalla toppa. Accese la luce e di scatto una palla di pelo bionda sfrecciò nella sua direzione con un fiocco rosso enorme al collo.

"Freccia?!"

Conficcato nel muro di fronte, un biglietto appeso con una freccia.



"Ora non ho più nessuno a cui tengo più di te. Auguri scricciolo."










N.d.a.
E questa flash è nata in onore della mia grande amica, nonché socia in affari interni e mia telepate preferita, colei che i babbani conoscono come Becky_99 e che sono infinitamente grata di aver conosciuto, che ieri ha compiuto ** anni (censurato per le donne)! Auguri BECCA!
Spero che tutte le tue ship si realizzino. ♡
Un bacione fortissimo e un fiocchetto lilla, socia.
Just words, fantasies and fortune
Erika





 
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Thiare