Ologrammi

La luce di tutto ciò che brucia è composta da diversi raggi colorati che, tutti insieme, risplendono solo di bianco e ne consegue che se Clara brucia - ciò che il Dottore è riuscito a capire fino ad ora è che lui brucia, quando la sfiora, e c'è anche l'ipotesi che Clara sia composta di una particolare sostanza che reagisce con quella di cui è composto lui, ma l'antitesi dice che essendosi rigenerato la sua teorica sostanza dovrebbe essere diversa ma si infiamma comunque come prima - se Clara brucia anche lei è composta da tanti raggi colorati - Danny è un insegnate di educazione fisica, non distinguerebbe la luce delle stelle da quella di una lampadina e come può non essere ancora esploso non lo sa, perché se il Dottore ha un assioma è che la sostanza di Clara non è assolutamente compatibile con quella di Danny.

Lui ha visto il buio assoluto - il buio assoluto non lo vede realmente mai nessuno - e di conseguenza distingue tutti i colori dell'iride, tutti i diversi raggi in cui si scompone Clara - ce n'è uno per Danny che è fatto di baci e sorrisi, uno per gli studenti totalmente privo di parolacce ma ma ma-

Ma il Dottore ha sempre visto il suo chiarore bianco perché lei è sempre stata una per lui e centomila per se stessa e gli altri, eppure ora che non ha più un unico centro di gravità si è accorto che non riesce più a sezionare la sua luce come se fosse prisma.

Stupido Dottore con un solo raggio da rigirarsi tra le dita.

 

-

L'interesse che il Dottore ha per Clara è quello che potrebbe avere per una cavia, ma non lo considera immorale - sa che lei lo farebbe - lo considera istruttivo.

Così quando le tocca la mano osserva come i suoi occhi si accendano e come abbassi impercettibilmente la testa - Clara non è bella, Clara è bassa e ha il viso enorme e gli occhi sono davvero troppo tondi - un giorno le sfiora la mano di nuovo nonostante l'abbia già fatto e vorrebbe stringerla così tanto da farle male ma poi si ricorda che non è tipo da abbracci.

Per tanto tempo ha creduto di essere il suo sole - se Clara fosse su un'altro piano orbitale, brillerebbe comunque di luce propria e di luce riflessa, ma non sarebbe la sua.

-

Qualche volta il Dottore sente una frase che preme dall'interno per uscire, ma quando prende fiato per pronunciarla sembra sbagliata, come se quei denti e quelle labbra e quelle corde vocali non fossero adatte a pronunciare cose del genere.

Sa perfettamente i nomi di tutte le ossa e di tutti i muscoli che dovrebbe utilizzare per stringerla e quando alza un braccio per fare qualcosa pensa che basterebbe solo allungare anche l'altro. Clara è sempre in attesa perché ha perso qualcosa, ha perso qualcuno, il Dottore si guarda le mani e sono così rugose - se fossero entrambi stelle una collisione basterebbe per distruggerli.

Sempre meglio, comunque, che parlarle senza poter nascondere il volto.

-

Come può, Clara - ogni tanto il Dottore si perde in ragionamenti troppo oltre la sua comprensione - com'è possibile che stia con un tipo del genere - Danny è così diverso.

Non è che Danny sia sbagliato - cioè, è un ex soldato, è un po' tonto, magari anche bruttino, ma non proprio sbagliato sbagliato. Solo che il Dottore aveva una vaga idea che a Clara piacessero i farfallini - Danny di certo non era tipo da farfallini.

Non è che gli dia fastidio o qualcosa del genere - Clara è bassa, ha il viso enorme e gli occhi troppo ma troppo ma troppo rotondi - però Danny è proprio l'antitesi - si chiede solo com'è possibile che sia stata innamorata di quello strambo alieno col fez e adesso di questo coso così normale.

Si ferma sempre un po' prima della risposta.

-

Clara è una e centomila ed è un ologramma così realistico che se il Dottore la tocca sembra davvero pelle e davvero capelli ma non è possibile perché non può essere se stessa e il contrario.

Quando volteggia dentro al Tardis sembra la vera Clara ma come può lui - come può chiunque - sapere qual è la vera Clara, ormai - nemmeno lei ne è più certa. Quando si illude lo fa seriamente perché se no non avrebbe senso, Clara sorride e quel sorriso è quello confezionato per lui, solo lui solo lui solo lui- Clara sorride e il Dottore si strappa brandelli sanguinolenti di razionalità dalla testa per non cercare di vedere tutti i colori dell'iride perché sa come andrebbe a finire.

Forse un po' si rammarica per non averle detto prima cose che adesso è convinto di non pensare più - non sa come abbiano fatto ad evaporare ma è certo che non possano albergare in quel corpo da anziano e in quei capelli grigi e in quel petto raggrinzito.

Se Clara ora fosse una per se stessa e una per il Dottore, una per Danny, una per gli alunni e una per la cameriera di quel fatiscente Coffee '30 allora sarebbe centomila - e se Clara fosse centomila, mentre annaffia il Dottore e il suo ricordo di lacrime e amore, alla fine non sarebbe nessuno.
























 

Note: Pirandello mi fa male. E Twelve è diventato il mio dottore preferito, sorry not sorry Nine.
Oh, e anche il finale di stagione credo sia da aggiungere alla lista delle valli di lacrime che non finiranno mai. Quindi brace yourself, perché un sacco di twelve/clara stanno arrivando.
La perfezione di questi due awawaw<33
whammy