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Autore: krastykrab1    14/11/2014    1 recensioni
Storia creata grazie all'aiuto di "ShadowMewtwo99".
La storia parla di 5 ragazzi catapultati a digiworld, con l'intendo di salvarlo!!
Genere: Avventura, Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Impmon abbassò lo sguardo ghignando i denti, quasi per piangere.
- Ecco vedi… voi siete stati chiamati qui dal vostro mondo per il semplice motivo che entrambe le nostre dimensioni stanno per essere distrutte…-
I ragazzi stupiti non aggiunsero parola.
- So che per voi è difficile da credere, ma non pensiate che anche per noi non lo sia…- continuò Impmon, anche gli altri Digimon erano piuttosto sottopressione.
- Io vi aiuterò!- disse Simone col sorriso stampato sulle labbra, il suo carattere altruista non lo avrebbe fatto agire diversamente.
In coro gli altri 3 risposero, ma il rosso tacque.
- Fantastico!- gridò facendo sobbalzare tutti - Abbiamo scoperto un nuovo mondo, dei nuovi esseri e chissà quali altre cose meravigliose ci riserverà questo mondo!-
- Eccitato come un ragazzino davanti al…-
- Sei pregata di non continuare signorinella!- la bocca di Sandra fu bruscamente tappata dall’intervento di Candlemon.
- Quindi ricapitolando: siamo dei Digicosi leggendari scelti da Dio, catapultati in un altro mondo, e ora ci tocca pure salvarlo? Non sembra la trama di quei manga che ti leggi sempre Ema?- disse Drake attirando il disprezzo dell’amico.
- Ma stai zitto.-
Insieme i Digimon spiegarono dettagliatamente, ognuno a modo suo, ciò che sarebbe accaduto in futuro: non sarebbero potuti tornare a casa, la parete tra il mondo umano e Digiword si era potenziata, ora finché non avrebbero capito come poterla distruggere sarebbero rimasti in quel nuovo mondo.
Veemon suggerì che la prima cosa ovvia da fare sarebbe far visita all’anziano Gennai, lui avrebbe spiegato meglio il ruolo dei ragazzi a Digiword.
Non fu facile fisicamente per i ragazzi attraversare la valle, non solo la paura di incontrare nuovamente qualche mostro li perseguitava, ma anche le insidie che quel posto poteva nascondere.
- Quanto manca?- chiese Sharon abbracciando più forte a se Betamon.
- Poco.- rispose Veemon che camminava vigoroso davanti a Simone, il primo della fila, seguito da Emanuel e Impmon.
- Lo stai dicendo da cinque minuti ormai, Sharon la pianti?- Sandra si avventò su Sharon, indifesa, la bruna si trovava infastidita da qualsiasi personalità debole o insicura.
Sharon sbatté contro una parete, che lasciò cadere qualche granello di polvere blu.
- Sandra stai più calma! Hai rischiato di metterci tutti nei guai! Non vedi che questa strada è stretta? Se franava il vostro viaggio sarebbe potuto finire!- La fiamma sulla testa di Candlemon prese a bruciare più intensivamente tanto da illuminare la quasi buia strada che i ragazzi e i loro Digimon stavano seguendo.
- Mi dispiace, io non riesco a controllarmi…- ironia, Simone gli mise una mano sulla spalla dicendogli di proseguire, Drake aiutò Sharon a rialzarsi sotto gli occhi sognanti di Dracomon e Betamon.
- Grazie…- arrossì la ragazza mentre il corvino gli tese la mano.
- Tsk…- senza il minimo sforzò la tirò su, non si voltò più a guardarla, al contrario accelerò il passo per raggiungere Emanuel.
Procederono senza troppi intoppi arrivando alle pendici di una montagna.
- Da qui in poi arriveremo nella Città della Rinascita, siete pronti?- Impmon tese il braccio destro verso l’alto, seguito prima da Simone, poi dal resto del gruppo.

“- Impmon… perché sento una strana sensazione quando sto al tuo fianco? Mi sembra di conoscerti da una vita, e non lo dico per sprecare una frase ad effetto.-
- Forse questo è l’inizio di una grande avventura, sono spaventato quanto te, lo sento, ma non ci possiamo fare molto…-
-Accetto quello che il destino mi ha donato, attraverso Digiword cambierò il mondo.-
- ……………………….-”

Superate le montagne bluastre giunsero alle porte di un’antica città, riconoscibile attraverso l’arcata che conduceva all’interno.

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- Rinasci, oh eroe che da morto il tuo destino abbandonassi.- lessero in coro Emanuel e Simone, quella che agli altri 3 sembravano comuni simboli.
- Sapevo che eri strano, ma non fino a questo punto.- disse Drake ridendo.
- Latino, non eri attento quando la prof ha spiegato l’alfabeto vedo… Inoltre sono le stesse parole della nostra attuale lingua…- rispose il rosso, guardando Impmon in cerca di spiegazioni.
I Digimon non seppero spiegare il perché di quelle scritture, sapevano solo che erano state incise nell’ultimo secolo.
- Questo Gennai che aspetto ha?- chiese Simone a Veemon mentre attraversavano l’arco di pietra che conduceva ad un ponte di pietra.
Involontariamente Dracomon starnutì richiamando l’attenzione di due strani esseri dal pelo lucido e gli occhi vispi, simili a due sfingi.
Rimanendo più indietro rispetto agli altri, Candlemon, Veemon e Impmon rimasero a fissare quelle creature, inflessibile come statue alla guardia di qualcosa di davvero importante, o meglio, vitale.
Non completamente convinti del ruolo dei Digimon “guardiani” fermarono il gruppo, un altro passo e sarebbero di fronte al portone che li avrebbe condotti in quella città, il portone era di un altezza smisurata, oltre i 30 metri, ai lati presentava ornamenti e vari graffi, probabilmente in passato qualcuno ha cercato di sfondarlo con la forza da dentro.
- Non mi piacciono quei micioni…- Drake cercò di sdrammatizzare la situazione, ma i due Digimon stavano lentamente scendendo dalla loro posizione in modo sospetto.
- Preparatevi, non hanno buone intenzioni…- Betamon, dopo ore di riposo tra le braccia di Sharon, si però davanti a tutti, voleva dimostrare il suo coraggio.
Le due bestie intuito il pericolo si gettarono all’attacco dispiegando le ali, troppo veloci per essere visti da qualcuno, così da catapultare tutti in aria.
- Troppo veloci… hanno sfruttato l’attrito con le pareti… inoltre da quando si è alzata questa nebbia?-
Sandra finita nei pressi del portone fu la prima a notare la nebbia che si era alzata intorno a loro.
- Non ci voleva, se siamo sfortunati qualcuno di noi cadrà nel fossato ai lati di questo ponte.- Candlemon fece luce intorno a se e alla sua compagna, purtroppo senza particolari effetti.
- Nuovo ostacolo, nuova partita.- Dracomon si rialzò in piedi spinto dalle parole di Drake.

- Sono due…- le spalle dei due ragazzi s’incontrarono, uno avrebbe difeso l’altro dall’assedio dei due Digimon nemici di cui si potevano vedere soltanto i brillanti occhi dorati nella nebbia.
- Sono Firamon… strano si trovino qui…-
- Hanno rafforzato le difese dopo lo scorso assedio, Veemon mi deludi, dovresti sapere che dopo il fallim…- la bocca di Impmon fu bruscamente messa a tacere da Veemon che indicò l’avvicinamento dei nemici.
Dalla cortina di nebbia si intravidero due robuste zampe ornate con un anello da cui provenivano delle fiamme alte, poco dopo anche il capo dei due esseri fu allo scoperto.
- Sembrano due leoni.- affermò Drake alzando una guardia da boxe.
- Grossi leoni con le ali e fuoco che gli compare dappertutto, figo!- l’entusiasmo del rosso fu presto placato dalla figura dei Firamon.
Si presentavano maestosi, reali, in tutto il fascino che potessero emanare però non si poteva fare a meno di notare le vigorose fiamme che emanava il loro corpo, un po’ sparse dovunque, sui fianchi, sulle zampe, una sulla coda ed infine una sul capo.
Dispiegarono le ali sollevando la nebbia circostante, finalmente si erano rivelati.
- Bene e ora?-
- Ora mio caro Drake, si combatte.-
- Sicuro Dracomon che dobbiamo affrontarli?- Emanuel, il più riflessivo in quel momento cercò di eludere lo scontro, non perché fossero troppo potenti di prima vista, ma perché se erano guardiani di una città avrebbero potuto spiegargli la situazione.
- Che vorresti fare allora? Parlarci?- 

***

Nell’oscurità fugace, un’ombra attendeva paziente notizie di ciò che stesse accadendo a Digiword.
- Imperatore.- un uomo, o meglio, quello che pareva una figura umana dai capelli argentei, si inginocchiò davanti al suo comandante seduto tranquillo sul trono a gambe incrociate.
- Puoi parlare.- gli disse facendo un cenno con la mano.
Quello si alzò cominciando a parlare: - Le nostre spie ci indicano che 5 umani sono giunti a Digiword.- gli occhi dell’Imperatore sgranarono all’udire tali parole, un leggero tremore gli assalì la mano, ma cercò di non farlo notare al suo subordinato.
- Quindi…? Li abbiamo già sconfitti in precedenza.-
- Questi sono diversi, inoltre Veemon è con loro.-
L’Imperatore si levò in piedi, i bianchi occhi brillavano nella corona di nebbia oscura che lo circondava.
- La luce… notizie sugli altri 4?-
- Mio signore, uno possiede la metà dell’Exagram, sugli altri 3 sappiamo poco, tranne che è stato rintracciato il 7° imperatore oscuro… Suo fratello minore.

***

- Oh bene ecco dov’eravate finito voi altri 3! Qui c’è un lavorino da fare, aiutateci.-
I due Firamon ruggirono intimidendo gli avversari, Veemon si fece avanti, pronto allo scontro.
L’avversario volò in direzione del piccolo drago azzurro ricoperto dalle vampate di fuoco che produceva il suo corpo, Veemon contrattaccò sotto ordine di Simone con la sua mossa migliore, Testata V, ma non tenne il confronto a lungo finendo scaraventato contro i portoni.
- Troppo potenti, Impmon cosa possiamo fare?-
Candlemon, Betamon e Dracomon corsero in soccorso del loro compagno, seguiti da Sandra e Sharon, mentre Drake cercò di colpire l’assediatore rimediando solo una bruciatura al gomito destro.
- Non ti so dire nulla al momento, possiamo cercare di mostrar loro il nostro valore! Certo, così si convinceranno della nostra forza!- Emanuel annuì alle parole di Impmon mentre attacchi di vario genere si estendevano nel cielo richiamando l’attenzione di alcuni abitanti della città alle loro spalle.
- È inutile attaccarli… sanno difendersi! Maledizione!- Drake si accasciò a terra mettendosi le mani fra i capelli.
I continuati attacchi dei Firamon si alternavano, le loro ali dorate dalle fiamme risplendevano sotto gli occhi terrorizzati dei Digiprescielti.
- Ora!- gli occhi di uno dei due Firamon furono accecati da un bagliore rosso-blu.
- Veemon è il tuo momento!-
- Sì! Pugno V!- senza perdere tempo Veemon scagliò un colpo di nocche contro il Digimon accecato, il secondo cercò di intercettarlo ma un violento colpo di coda lo fermò, facendolo indietreggiare.
- Grazie dell’aiuto Drake!- sorrise Simone ricambiato dall’amico che non perse tempo a dire la sua.
- Avevo capito che stavi architettando qualcosa, come volevi che facessero hanno abbassato la guardia.-
Inizialmente Simone pensò che fosse riferito a lui, invece il corvino si riferiva ad Emanuel, l’unico a non essersi ancora messo in gioco.
Nonostante l’impegno dei Digimon nello scagliare i loro attacchi, i Firamon si ripresero velocemente.
- Sharon, Sandra, ci serve anche il vostro aiuto!- le incitò Simone.
Fecero segno di essere pronte ad attaccare, dalla cresta di Betamon partì una scossa elettrica verso il terreno che si espanse in tutto il perimetro, Candlemon con le sue braci di fuoco tentò di ricopiare la tattica di Impmo. Ma stranamente non aveva lo stesso effetto.
Al contrario i nemici recuperavano vigore dalle braci.
- Fermati! Li stai solo aiutando facendo così!- gridò Impmon parandosi a braccia spalancate davanti a Candlemon.
- Ma perché…- 
- I miei attacchi hanno una percentuale alta di elemento Oscuro unito a una lieve parte dell’elemento Fuoco, i Firamon possono assorbire le fiamme normali ma non quelle infernali da quello che ho potuto notare.-
Lo scontro non ebbe lungo termine, Emanuel, Simone e Drake unirono gli attacchi dei loro Digimon in un unico solo, Veemon e Dracomon furono ricoperti dalle fiamme infernali di Impmon poi si scagliarono con le ultime forze contro gli avversari.
- Se non sono andati giù sta volta, è finita…-
   
 
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