Storie originali > Favola
Ricorda la storia  |      
Autore: ShamelessGirl    14/11/2014    2 recensioni
Caro Lettore,
Io non voglio giudicare nessuno che fa uso del fumo. Questo racconto esprime un mio personale giudizio su questo argomento che colpisce molti miei coetanei.
Il racconto non parla soltanto di fumo, ma anche dell'insicurezza che accompagna alcuni ragazzi nel periodo dell'adolescenza.
Genere: Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Io sono Mary. 
AI liceo ero discriminata per il mio aspetto fisico e per i miei scarsi risultati a scuola. Più mi prendevano in giro più per me era dura andare avanti, perché ero completamente isolata, e più mi sentivo sola, più gli altri mi facevano sentire sola: ero in un circolo vizioso che non riuscivo ad interrompere.
Alle superiori c'e una ragione in più per emarginare qualcuno: I'astinenza dal fumo. Io non fumavo e, quando la classe iniziò a prendere iI vizio di fumare, fu una ragione in più per venire allontanata.
Passarono due anni, e ora mai tutti i miei compagni erano diventati dipendenti dalla sigaretta, persino la prof fumava.
Un giorno uscita da scuola, mi fermarono i miei compagni del gruppo fumatori e uno di loro disse: "Mary, come mai non provi?! Manchi solo tu! Noi ti aspettiamo da tempo, ma tu non vieni mai!" e dopo ciò fece un tiro e sbuffo tutto il fumo sulla mia faccia. Poi allungò la sua sigaretta davanti a me, mi guardò negli occhi con un sorrisetto beffardo, compiaciuto del suo gesto come se mi stesse aiutando. Ero sul punto di accettare, quando senti un clacson: era mio padre che mi era venuto a prendere, ero salva per ora ...
Di solito la notte porta consiglio; ma non nel mio caso: sognavo la faccia di quel ragazzo. Quegli occhi cattivi socchiusi, concentrati su di me, pieni di disprezzo e di convinzione che avrei fumato per avere la popolarità. 
Nella mia testa risuonavano Ie sue parole sicure e precise come se Ie avesse studiate a memoria. Nelle mie pupille era rimasta fissa I'immagine della sigaretta accesa e del fumo che saliva alto.
Tutto svanì quando suonò la sveglia. Mi vestii e riflettei su quella proposta ... Alla fine uscii di casa, convinta che avrei fumato.
Arrivai a scuola con un atteggiamento molto sicuro mi avvicinai al gruppo e con voce grave chiesi:"Ragazzi, mi passate una sigaretta?".
Una delle ragazze ridacchiando me ne passo una, mentre gli altri facevano versi e commenti per la mia entrata nel mondo del fumo. E in mezzo a quel brusio iniziò la mia nuova "vita".
Da quel momento non fui più emarginata, iniziai a comportarmi come loro; a vestirmi come loro e a fumare come loro. Tutto migliorò tranne i miei risultati scolastici.
Per qualche miracolo, mi diplomai e conseguii una laurea in psicologia. Mi sono sposata e ho avuto un figlio. Ma da allora, la sigaretta e stata mia "buona" compagna.
Adesso ho cinquantasette anni e pago ie conseguenze di quei fatid ico giorno in cui ia mia dipendenza dalla nicotina inizio. Da pochi giorni mi e state diagnosticato un tumore ai polmoni e giuro che se esco viva da questa storia non solo smetterò di fumare, ma faro in modo che mio figlio non ripeta i miei errori: non solo non fumerà ma sarà più sicuro di se' stesso e non avrà bisogno della sigaretta per essere accettato dal suo mondo.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Favola / Vai alla pagina dell'autore: ShamelessGirl