Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: MsEerie    14/11/2014    2 recensioni
Ci troviamo a Vancouver, in Canada, dove una nuova realtà sta emergendo dopo anni di silenzio.
Molti hanno nascosto le proprie origini, altri sono scomparsi senza mai essere ritrovati e di alcuni, invece, è stato recapitato il corpo esanime.
Due fazioni contrapposte, numerosi nati della nuva generazione hanno perso delle caratteristiche fondamentali che i membri anziani non hanno intenzione di far estinguere. Zoomorfi, umani che hanno qualità animali; divinità o scherzi della natura? E se, in realtà, l'umanità non discendesse unicamente dai primati? Darwin dice che solo il più forte sopravviverà.
Ogni giorno è un nuovo giorno, e per alcuni potrebbe essere l'ultimo.
Genere: Mistero, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 0. PROLOGO

 
Ein neuer Tag beginnt
Eine neue Hoffnung
Ein erneutes Ende fur mich
Wieder ein Kapitel
Doch meine Rolle stirbt fur dich

 
 
Notte fonda a Vancouver, superata la mezzanotte.
Il nuovo giorno, una domenica che il meteo predisse soleggiata e mite, degna di un picnic al parco, si faceva attendere quanto una dama a un ballo di corte. Il cielo era privo di nubi, come lo era anche di stelle, mentre la luna, in solitudine, faceva fatica a farsi notare in quella distesa infinita di ombre. Gli astri si erano riversati sulla costa meridionale della provincia canadese della Columbia Britannica e, da lontano, si poteva scorgere l'alone dorato in cui la città era avvolta. Un alone di smog, la somma di tutte quelle luci che brillavano e che contribuivano a renderla viva anche dopo il calar del sole, nelle ore diurne.
Le discoteche, i pub e i cinema erano luoghi pieni zeppi di gente, spazi senza storia né identità, in cui le relazioni che nascevano spesso non erano durature.
Nel migliore dei casi i due terzi della popolazione poteva dirsi impegnata in balli sfrenati, maratone di film e mangiate malsane sconsigliate dai medici; l'ultima porzione in gare automobilistiche illegali, piccoli furti e lanci di dadi, a causa dei quali i barboni sotto il ponte, che si innalzava sopra False Creek, stavano via via aumentando.
Un’ auto sfrecciò da una parte all'altra del Granville Street Bridge, attraversandolo in tempo record e raggiungendo il porto dove si stava svolgendo una festa memorabile su una nave da crociera. L’ Honda Civic Type R placcata di nero lucido si fermò nel parcheggio dedicato agli invitati al party. La portiera si aprì e una ragazza con i capelli ricci dal colore rossastro delle foglie autunnali si rivelò essere l'autista del veicolo. Con silenziosa grazia scese dall'auto, chiuse la portiera alla sue spalle e si avviò velocemente alle scale che l'avrebbero condotta alla festa. Tuttavia, grazie alla presenza dell'ascensore, non dovette usufruirne. Il cubo di ferro in cui era chiusa segnava i piani raggiunti con un suono che somigliava tanto a quello delle sveglie elettroniche e lei, mentre attendeva che la scalata terminasse, approfittò del tempo che ebbe a disposizione per darsi un' ultima occhiata allo specchio posizionato sulla parete innanzi all'entrata dell' ascensore. La stoffa leggera e levigata del vestito le avvolgeva il corpo con avvenenza, il nero andava man mano a sfumare nel glicine che, in seguito, cedeva il passo al lilla e, infine, al viola. La gonna spaccata sul lato strusciava sul pavimento nascondendo le gambe snelle e slanciate della lady che si muoveva, leggiadra, su un tacco dodici. Quando l'ascensore si arrestò, fermandosi al piano desiderato, le ante si aprirono e lei sgattaiolò all'interno del salone con un sorriso appena accennato che le illuminava il viso. Dall'altra parte della sala un giovane era affacciato alla finestra. Osservava il mare sconfinato che si estendeva oltre il punto dove il cielo toccava il pelo dell'acqua e, con aria assente, pensava e rifletteva sulla lezione di filosofia tenutasi su Kant quella mattina stessa;
“ Il noumeno é l'infinito, l'irrazionale, l'inconoscibile. Il fenomeno, invece, é tutto ciò che non é noumeno, é ciò che noi conosciamo grazie alla logica meccanicistica di causa-effetto. Se noi fossimo degli indigeni l'isola su cui vivremo sarebbe il fenomeno, e il noumeno il mare, il mare che ci farebbe naufragare se gliene dessimo la possibilità ”
Immerso nelle sue riflessioni, perso in quella metafora che lo affascinava, si estraniò da quell'evento che, a parer suo, non era altro che una noiosa perdita di tempo. O, almeno, così risultò finché, voltandosi, non intravide una figura sottile ed elegante entrare nel salone. Ecco, quello era il “suo noumeno“, che stava per tramutarsi in fenomeno.

 

                                                                                                                            ❖    ❖    ❖


 
Aveva trovato il modo di animare quella serata che stava per cadere in picchiata e battere il muso contro un terreno freddo e ricco di insofferenza per non aver scelto di stare altrove piuttosto che lì; non voleva di certo farsela scappare!
Quindi si lanciò alla ricerca della ragazza. Cercò con lo sguardo una chioma rossa, abbellita e messa in ordine da una treccia a cascata. Questa si stringeva sul capo e allentava la presa sulle ciocche oltre sé stessa, lasciando che i boccoli potessero muoversi liberamente ed esprimersi. Vagabondando per la sala s'infilò sgarbatamente tra due uomini che stavano chiacchierando in tranquillità, come buoni amici il cui rapporto era pervenuto nel tempo, e li interruppe.
Questi attesero pazientemente che si spostasse, ma lui stesso parve non averli notati, troppo distratto dalla donna che era intento a trovare. Si sollevò sulle punte nel tentativo di riuscire a scorgere lei oltre quell'ammasso di corpi petulanti, disinteressato a tutto il resto ed ignaro dei due.
Tale comportamento irritò palesemente entrambi che, insieme, decisero di allontanarsi preferendo riprendere il loro discorso in un posto più appartato, ove non sarebbero stati interrotti da altri.
Il ragazzo, intanto, si avvicinò ad una donna che, vista di spalle, sembrava proprio colei che aveva inseguito con lo sguardo. Le si avvicinò, cauto, ma nel momento in cui si voltò, capì che era tornato al punto di partenza. Sbuffò con aria affranta osservando quella massa di individui che recitavano e si crogiolavano nella falsità e superficialità dei discorsi convenzionali.
Fu allora che qualcuno gli porse un bicchiere di champagne accompagnato da un sorriso ammiccante e da un paio di labbra carnose colorate di rosso.
Impiegò una manciata di secondi per focalizzare il suo viso e realizzare chi fosse.
I ruoli del gioco si erano invertiti, il cacciatore si era trasformato in preda e la preda in cacciatore. Anch'egli le rivolse un sorriso e prese il bicchiere che gli stava porgendo con un lieve cenno del capo, un modo come un altro per ringraziarla.
L' aveva trovata, anzi; lei l'aveva trovato, e sarebbe risultato scortese rifiutare ciò che gli stava offrendo.
La lady l'incitò a bere poggiando l'indice sotto il bicchiere del ragazzo e facendo una lieve pressione in modo che lo sollevasse e lo portasse alle labbra. Allontanò la mano e distolse lo sguardo dal gentleman solo quando di champagne, nel bicchiere, non ne rimase neanche una goccia. Sembrava soddisfatta e, nel lasso di tempo in cui lui le diede spalle per posare il bicchiere sul tavolo dietro di loro, ricco di dolci e cascate di ponce, lei scomparse così come era apparsa. Il sorriso che Matt Pettyfer stava sfoggiando poco prima svanì, e il suo posto fu sostituito da un espressione stupita e decisamente delusa. Cominciò a tempestarsi di domande e quella, l'unica alla quale non riusciva a dar una risposta, risuonava muta nella sua testa: ''Dov'è?''

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: MsEerie