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Autore: RandomWriter    15/11/2014    9 recensioni
Si tratta di una sorta di intervista nata dalle domande di alcune utenti e rivolte all'autrice della fanfiction "In her shoes" e ai suoi personaggi. Ringrazio quindi chi ha voluto assecondarmi in questa bislacca iniziativa ^^.
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dolcetta, Nathaniel, Nuovo personaggio, Rosalya
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'In her shoes'
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Questa premessa, per te che ti imbatti in questa autrice un po’ stramba per la prima volta, è d’obbligo.
Per tutte le altre che ormai si sono rassegnate, o peggio, assecondano la mia pazzia, è qualcosa di già noto.

Quella qui sotto riportata è il risultato di un’idea nata da una serie di messaggi privati che mi hanno portato di pensare: “e se pubblicassi una sorta di intervista, fatta dalle domande delle lettrici sulla mia storia?”
Eh sì, perché dietro questa OS c’è una fanfiction dal titolo molto originale (sarcasmo al 100%) “In her shoes”.
Da alcune chiacchiere virtuali, ho avuto la presunzione di pensare che, tra chi la legge, ci fosse la curiosità di scoprire qualcosa in più su questa fic e sui suoi personaggi. Il mio pessimismo mi ha impedito di credere fino in fondo che la mia idea avrebbe trovato seguito e invece, se ora stai leggendo queste parole, vuole dire che a volte la pazzia ripaga.
A questo punto, se non hai già chiuso la finestra, borbottando un “ma chi le ha chiesto niente?”, concludo giustificandomi che è questo il senso di quanto è scritto sotto.
 
Quest’unico capitolo è nato da un’accurata selezione delle domande che mi sono state inviate. In particolare le utenti che devo ringraziare sono (in ordine alfabetico):
  • Caionesabrina
  • Farfallablu93
  • Giada_giada_97
  • LialoveCat
  • ManuGreen8
  • _nuvola rossa 95_
 


LE DOMANDE ALL’AUTRICE:

 
1) Quale personaggio della tua storia ami particolarmente descrivere? E quale ti piace di più?

Rispondo a queste due domande come se fossero un’unica, perché alla fine il personaggio che preferisco diventa anche quello che descrivo più volentieri; mi piacerebbe dare una risposta un po’ originale, mettendo uno dei personaggi secondari come mio preferito in assoluto, ma la verità è piuttosto banale: sono una Castielanita -.-‘’. Se passano troppi capitoli senza che Ariel faccia la sua comparsa, giuro che ne sento la nostalgia e apro un file nuovo e butto giù dialoghi a caso, con la speranza di trovare prima o poi un punto dove inserirli. Questo per esempio è dimostrato dall’ultimo capitolo pubblicato (il 40), in cui ammetto di aver scritto la scena di Castiel mesi fa.
Il motivo per cui mi piace tanto questo personaggio è da ricercarsi nel suo carattere scorbutico e orgoglioso per cui come autrice mi diverto non poco a metterlo in difficoltà ^^).
Infatti, l’idea della OS di cui vi ho parlato nel capitolo 40 infatti ricalca proprio questa mia passione per il rosso (in tutti i sensi, perché è uno dei miei colori preferiti u.u… suvvia, non divaghiamo): diciamo che, dovendo cimentarmi in una OS, non potevo che scegliere lui ;)…come disse ManuGreen8 in una delle ultime recensioni, “ho bisogno della mia dose di Castiel”.
 


2) Come ti è venuto in mente il personaggio di Erin e la sua storia?

Allora Erin è un personaggio che si rifà alle classiche eroine degli shoujo manga: l’ho costruita in modo che il lettore sia portato a simpatizzare per lei. Ecco perché incarna in sé dei clichè del genere come il fatto di essere sempre pronta ad aiutare i suoi amici e al contempo, assolutamente impedita in amore. Erin non è perfetta ma, come tutte le ragazze di questo mondo, a modo suo è speciale. È un personaggio che volevo che maturasse nel corso della storia, imparando a guardare in faccia la realtà in uno dei momenti più delicati della vita che è l’adolescenza. La sua insicurezza che la porta a considerarsi inferiore alla sorella, mi è stata facile da descrivere, perché quando ero bambina provavo dei sentimenti simili per una mia cugina che fatalità, mi assomigliava pure fisicamente XD.
Quanto alla sua storia, beh, è partito tutto dall’idea che volevo scrivere una storia tragica. Eh sì, proprio tragica… quanto tragica? Beh, abbastanza da far sì che Sophia morisse davvero. Non scherzo, nella versione originale della storia, questo personaggio che vi piace tanto sarebbe morto. Ora come ora mi rendo conto del linciaggio che ho scampato, ma fino a quest’estate ero convinta della mia idea -.-‘’. Poi è successa una cosa di cui vi parlerò quando (si spera) arriverò a scrivere il capitolo finale di “In her shoes”.
Comunque nella versione iniziale la storia di Erin non era così complicata come la conoscete voi: ero partita da una trama molto più semplice che è andata via via intricandosi sempre più. La “colpa” è delle meravigliose recensioni che mi sono trovata, che mi hanno stimolato a cercare di pensare sempre a qualcosa di diverso ai fini di sorprendere chi leggeva la storia; con Sophia che non muore, ho dovuto ingegnarmi a inventare qualcosa ed ecco che è saltata fuori l’idea del quadro (che al momento attuale ha fatto solo una minima comparsa, tanto da impedirvi di formulare ipotesi). Idea che è partita da un racconto di Conan Doyle in cui Sherlock riesce a ricostruire l’identità di una persona a partire da un cappello. Visto che non sfioro nemmeno la genialità di questo autore, ho pensato di ripiegare ad un settore che adoro (il disegno) e cercare di costruire da lì un intreccio. Insomma, vedrete da quel semplice quadro, cosa ha elaborato la mia mente contorta;).
In altre parole, se devo fare una sintesi e rispondere in modo conciso alla seconda domanda direi: la storia di Erin nasce capitolo dopo capitolo e visto che siamo lontani dalla fine, al momento non è del tutto chiara nemmeno all’autrice ;).
 


3) Come hai scoperto il gioco di Dolce Flirt?

Direi nel modo più banale possibile: navigavo in internet e mi sono trovata più volte questi banner (si chiamano così?) con la foto di Nathaniel che mi invitavano a provare il gioco. Ho pensato “figo l’omo” (traduz. “figo l’uomo”). Ammetto di essermi iscritta più che altro perché ero attratta dai disegni.
La prima volta che ho visto Castiel ho pensato: “e sto qua? Ghe ze s-ciopà el checiap in testa?” (traduz. “e a questo qui? Gli è esploso il ketchup in testa?). Vi risparmio i commenti su Lysandre -.-‘’. In ogni caso giocandoci, ho finito per innervosirmi perché finivo per dare delle risposte che corrispondevano a quelle che avrei dato nella realtà (non riuscivo a maltrattare Kentin e qualsiasi cosa dicessi a Castiel era sbagliata): risultato? Lov’o metro a 100 con un tappo occhialuto e appiccicoso e un punteggio negativo con il ketchup umano che, tra tutti i personaggi, scoprii essere quello che mi ispirava di più -.-‘’.
 


 
4) Quando hai iniziato la storia, Erin era predestinata a Castiel o c'è stata la possibilità che finisse con il quel... Nathaniel?
 
Ecco, una delle poche cose che ho tenuto immutabili da Aprile, quando ho avuto la malsana idea di provare a cimentarmi nella scrittura di una fic su DF, è proprio questa: poteva cascare il mondo, ma Nathaniel non era assolutamente destinato al Erin :P… praticamente, per quanto mi diverta a tormentare il rosso, alla fine è al biondo che è andata peggio perché l’ho strumentalizzato senza pietà come un diversivo -.-‘’


5) Quando e come è nata l'idea di scrivere questa storia?

Ci tenevo a mettere questa domanda anche se non risponderò: spero che questa curiosità sia condivisa perché se e quando arriveremo alla fine di questa storia, vi racconterò anche questo;).
(in realtà la risposta non sarà niente di originale, vi avviso, ma se arrivo a concludere questa interminabile saga, penso sarebbe la giusta conclusione spiegare da dove è cominciato il tutto).
 


6) Come è nata la splendida collaborazione artistica tra te e Nuvola Rossa?

RandomWriter si fa da parte e cede la parola per prima alla sua ospite, fatta venire apposta dal cielo per partecipare alla conferenza:
Dunque, è successo tutto un po’ per caso. Era il lontano capitolo 22, quando Castiel non era ancora andato a mangiare crauti e bere birra in Germania. Bei tempi, bei tempi. Comunque, leggendo il capitolo, una scena mi aveva colpita in particolare. No, veramente ce n’erano tante che mi avevano colpita, ma se stavo lì a disegnarle tutte ci avrei fatto un album e non l’avrei ancora finito. Speravo di far sorridere l’autrice con quel gesto ma mi divertii molto anche io a disegnare, così gliene mandai ancora. Poi un giorno mandai un disegno di Castiel (…un personaggio a caso) in bianco e nero, perché ero consapevole che le mie doti da coloratrice non avrebbero potuto rendere al meglio l’essenza di Castiel. RandomWriter completò il disegno e il risultato era semplicemente bellissimo :3 e, beh, è da lì che è iniziato tutto ^^ "
 
Da questa risposta potete capire perché l’autrice si è tanto affezionata alla sua nuvoletta :3. Quanto a me, devo dire che fu una sorpresa imprevista (vivaDio, si chiama sorpresa apposta!) trovarmi nella posta di EFP un disegno di Nuvola O.o.
Dopo aver aperto il link, mi piegai dal ridere, un po’ per le espressioni dei due personaggi, un po’ per la gioia di vedere che c’era qualcuno, in qualche angolo sconosciuto dell’Italia, che aveva pensato di dedicare il suo tempo per realizzare un disegno basato su ciò che scrivevo :). Ho amato tantissimo quel disegno e prese dall’entusiasmo reciproco, la cosa è diventata abbastanza naturale: Nuvola cominciò a mandarmi altri disegni finché (approfittando del tempo che avevo a disposizione in quel periodo), le chiesi il permesso per colorare ciò che mi inviava. Il nostro risultato migliore, o per lo meno quello di cui sono più fiera, è il disegno dedicato al capitolo 29 *^* (neanche si vede che è fatto da due fan di Castiel XD)… pensate che Nuvola mi mandò addirittura due versioni di quell’opera, che si differenziavano per la posizione di Castiel: seduto oppure in piedi. Mollò a me la responsabilità di sceglierli, e passai un sacco di tempo a spostarmi da un’immagine all’altra, tanto che il rosso sembrava stesse giocando a “sacco vuoto, sacco pieno” (lo conoscete sto gioco??).


 
7) Come ti è venuta l'idea del nascondiglio sul tetto di Castiel e Lysander?

Per la serie, prendiamo spunto dalla realtà, nel mio liceo, lo spogliatoio dei maschi, che era in comunicazione con la palestra, era strutturato in modo molto simile a quello che, all’incirca, ho cercato di descrivere nella mia storia e il tetto sopra di esso non era molto sopraelevato dal suolo, oltre che piuttosto pianeggiante. Su un lato era a contatto con una parete, su un altro invece era diviso da un parapetto di una scala antincendio, facilmente scavalcabile. Quando facevo ginnastica, dato il mio profondo amore per l’attività fisica (sarcasmo puro), mi perdevo a fantasticare sul sedermi su quelle tegole, in contemplazione leopardiana dell’infinito… ecco, mi sembrava una cosa molto poetica, così ce l’ho messa anche nella fic ;).
 


8) Qual è il tuo gruppo/cantante preferito o comunque la tua canzone preferita?

Se proprio devo scegliere una sola canzone, penso che sia Let Down dei Radiohead… ma la musica è talmente bella che è limitativo secondo me fossilizzarsi su un’unica canzone. Per anni non riuscivo a togliermi dalla testa Smells like teen spirits dei Nirvana, oppure Quando viene dicembre di Anastasia (ahha, scherzo… però è carina, dai :3). Se mi concedete un elenco di artisti, direi che spaziamo dai Linkin Park, probabilmente i preferiti in assoluto, ai Nirvana, Skillet (scoperti recentemente), Nickelback, Damien Rice, Radiohead, Nirvana. Ho amato alla follia le canzoni dell’anime NANA, che ha caratterizzato i miei primi anni del liceo… magari poi ci sono tanti altri cantanti che dovrei aggiungere, ma per ora mi vengono in mente questi.
 


9) Quanti anni hanno i personaggi?


Dunque, Erin, Sophia, Iris, Rosalya, Kim, Ambra, Lin, Charlotte, Kentin, Trevor sono coetanei e frequentano la quarta liceo, quindi vanno per i diciotto.
Castiel, Nathaniel, Lysandre, i gemelli, Dajan invece compiranno diciannove anni..
Pam ha quasi trent’anni mentre Jason due in più di lei.
I genitori e i prof ve li risparmio :).


10) Quando scrivi di solito il capitolo, cioè in che parte della giornata? E quanto tempo ci metti per scriverne uno? 
 
Non potevo non rispondere a questa domanda! E il problema è che non sono neanche sicura di dare la risposta giusta XD. Il fatto è che i miei capitoli hanno lunghezza variabile e alcuni sono diversi dal altri: ci sono quelli che sovrabbondano di dialoghi diretti e quelli invece in cui mi perdo di più nelle descrizioni. Diciamo che in media, per un capitolo di 17 pagine come l’ultimo che ho pubblicato, ci metterò sulle otto ore: normalmente butto giù una bozza, di solito di domenica, scrivendo 5/6 pagine con gli eventi salienti che ci voglio inserire. Durante la settimana, quando ho venti minuti buchi, continuo a scrivere di getto ma è nel weekend che mi spremo per bene. Solo per correggere un capitolo, revisionarlo e arricchirlo, ci metto un’ora e mezza, quindi vi lascio immaginare cosa significhi partire da carta bianca. Poi appunto, dipende dal capitolo: le battute di personaggi come Castiel e Rosalya escono fuori da sole, mentre per quelli più educati come Nathaniel, mi devo ingegnare un po’ di più. Da lettrice amo le descrizioni e lo stile non convenzionale, ma i miei tentativi di non cadere nella “banalità narrativa” purtroppo mi portano via tempo e senza risultati di cui sia soddisfatta -.-‘’.
Per rispondere invece alla sec-… o cacchio, era la prima domanda XD …. Vabbè… mi troverei meglio a scrivere di mattina, se non fosse che la prospettiva di dover essere all’università nel pomeriggio uccide la mia vena narrativa -.-‘’…. In altre parole, scrivo quando capita XD


 
DOMANDE PER CASTIEL:
 
11) Vai in palestra?
*Gonfiandosi come un tacchino del Ringraziamento per essere stato chiamato in causa, Castiel si prepara a rispondere. Incrocia le braccia al petto e con sguardo ammaliante, mormora all’interlocutrice* "Perché pensi che ne abbia bisogno?"
Interviene Rosalya: “con tutta la birra che ti scoli quando usciamo, avrai la pancetta da ubriacone”
Armin: “dovremo chiederlo ad Erin”
Rosalya: “perché?
Armin: “ma come? Non hai letto il capitolo 29?”
Erin nel frattempo ha fatto perdere le sue tracce.
 

 
12)Domanda per Castiel (uno a caso xD). Allora, come abbiamo potuto constatare dalla storia, la cattiva sorte (alias RandomWriter) ti ha scelto spesso come suo bersaglio preferito. Come ti senti a riguardo? Credi ci sia qualche spiegazione possibile a questo fenomeno? 

*Il ragazzo inspira profondamente e si mette nella posa caratteristica di Lysandre, ma dal momento che non ha il suo fascino signorile, risulta alquanto idiota*: dunque, in effetti è una cosa che mi sono chiesto anche io. Voglio dire, che gusto ci può trovare una psicopatica ad infierire su un personaggio così a modo, accondiscendente, remissivo?
*il resto dei personaggi solleva gli occhi al cielo*



13) Come è stato cantare di nuovo al fianco di Nathaniel?


Nathaniel guarda pudicamente il rosso di sottecchi. Entrambi arrossiscono in imbarazzo: Castiel emette un verso stizzito mentre il biondo borbotta che “è stato divertente

L’autrice vi chiede di portare pazienza con questi due… pian piano il loro rapporto tornerà come prima e la smetteranno di comportarsi come due fidanzatini impacciati ;).



14) Castiel, di nuovo tu, descrivimi Erin in tre parole

"Erin-è-tonta".
*Nathaniel ci comunica che il rosso è momentaneamente non disponibile a causa del tremendo calcio rotante che gli ha inflitto Rosalya*
 
 
 
DOMANDA PER NATHANIEL
 
15) Qual è il tuo tipo di donna ideale?

*Il biondino guarda di sottecchi Rosalya che arrossisce dolcemente* "beh, direi una persona matura, con dei capelli così chiari da sembrare argentei e che quando si arrabbia fa quasi paura".
Armin e Castiel sgranano gli occhi, con un’espressione scioccata e in coro, esclamano:
“non sapevamo che ti piacesse la preside!”
 




NOTE DELL’AUTRICE
Ecco, questo è quanto è venuto fuori. Spero di aver scelto almeno una domanda tra chi me le aveva inviate (se avessi dimenticato qualcuna di voi, mi avvertite? Non vorrei fare torti a nessuno ^^’).
  
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